
Sciare con gusto, pausa gourmet ad alta quota: tra i rifugi più “golosi” delle Alpi
Zuppa di fieno in scodella di pane e Schlutzkrapfen alla farina di carrube ripieni di formaggio d’alpeggio conditi con pesto al pino cembro. Ma anche tagliatelle aromatizzate ai mirtilli, gnocchetti di noci e castagne, timballo di fagiano e filetto di cervo scaloppato al vino con polenta. Questa settimana con ON THE ROAD siamo andati alla scoperta dei rifugi più caratteristici dell'arco alpino italiano dove concedersi una pausa culinaria gourmet dopo le fatiche dello sci
a cura di Costanza Ruggeri

Il nostro viaggio nelle Alpi italiane alla scoperta delle baite e dei rifugi "gourmet" comincia in Veneto, nel cuore del circuito sciistico Sellaronda. Comodamente raggiungibile dal centro di Arabba in seggiovia, il RIFUGIO BURZ si trova a 1.936 metri di altitudine nel territorio del Comune agordino di Livinallongo del Col di Lana, in Valle di Fodom
Scopri tutti gli episodi della rubrica viaggi ON THE ROAD di Sky TG24
Asso nella manica del Rifugio Burz sono le grandi vetrate panoramiche con vista a 360°. Gioiello di architettura alpina che ben sposa il calore del legno della tradizione montana di Livinallongo alle linee secche dell’architettura moderna, l'edificio in inverno è raggiungibile solo con la seggiovia poiché non è permesso salire con le ciaspole nell'orario di servizio degli impianti
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Punto d’incontro tra la Val di Fassa e l’Alta Badia, il Rifugio Burz offre una cucina strettamente legata alla tradizione dei luoghi. Dai tortelli fatti in casa ripieni di radicchio e speck su fonduta di formaggio locale agli gnocchi di zucca con semi di papavero, buro fuso e ricotta affumicata fino, ancora, al filetto di cervo scaloppato al vino con polenta
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Restiamo in Veneto ma ci spostiamo nel comprensorio del Lagazuoi 5 Torri per visitare il più famoso rifugio-gourmet delle Dolomiti, inserito dal Sunday Times tra i dieci migliori ristoranti di montagna delle Alpi: il RIFUGIO AVERAU. Situato a 2.143 metri di quota, vanta un panorama a 360° sulle Dolomiti: dalla Marmolada all'altopiano delle Pale di San Martino e alle Tofane
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Situato a cavallo dei comuni di Cortina d'Ampezzo e Colle Santa Lucia, il Rifugio Averau è gestito da un diretto discendente dell'alpinista Santo Siorpaes. Proprio Siorpaes è affrescato su una delle pareti dell'edificio in cui si ricorda anche la prima ascensione al monte Averau effettuata nell'agosto del 1874
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Il menu del Rifugio Averau è caratterizzato da piatti della tradizione ladina rivisitati. Da assaggiare i Cappelli d'Alpino ripieni di formaggio e noci con pomodoro e timo, il timballo di fagiano e broccoli e la torta al Prosecco e amaretti. Per una serata indimenticabile le Cene al Chiaro di Luna con salita in motoslitta e discesa notturna
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Lasciamo le montagne del Veneto per spostarci in provincia di Trento, a poca distanza da Passo San Pellegrino, per visitare il RIFUGIO FUCIADE, cuore pulsante dell’enogastronomia in Val di Fassa. Abbracciato dal gruppo del Costabella, l'edificio è situato a 1.982 metri di altitudine ed è stato costruito negli anni Sessanta da tre monaci per dare rifugio agli alpini
Il giro del mondo in un piatto, 15 libri di cucina da regalare a Natale
Circondato dal Gruppo della Marmolada e dalle Pale di San Martino, il Rifugio Fuciade durante l'inverno è raggiungibile a piedi, con la motoslitta e anche con una romantica escursione in carrozza trainata da cavalli da Passo San Pellegrino. D’eccezione la cantina, fornita dei migliori prodotti regionali (e non solo), che conta oggi più di 600 etichette
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Tra i piatti cult, sempre presenti nel menu del Rifugio Fuciade, meritano una segnalazione l’uovo affogato su crema di patate, puzzone di Moena e speck croccante e il tomino in crosta di pistacchio, radicchio trevisano e composta di pomodoro. Tra i primi gli gnocchi di polenta con salsiccia e porcini e gli spaghetti di patate con fonduta tartufata
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INALTO è il nuovo rifugio gourmet (lanciato dallo chef Alfio Ghezzi) che domina il Col Margherita, terrazza naturale a quota 2.514 metri nella Ski Area San Pellegrino che si snoda tra Falcade e la Val di Fassa. Situato alla partenza de La VolatA, una delle più adrenaliniche piste nere del Dolomiti Superski, InAlto offre una proposta culinaria strutturata per l’intera giornata
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La location di InAlto, integrata alla stazione a monte della funivia Col Margherita che parte dal Passo San Pellegrino, è avvolta da un anfiteatro naturale unico: dalla parete sud della Marmolada, al monte Pelmo, dalla maestosità del Civetta fino alle Pale di San Martino. In cucina il giovane Resident Chef Gianluca Pittigher
Vino e architettura, alla scoperta delle cantine d’autore più belle della Toscana
La cucina di InAlto propone piatti del territorio interpretati in chiave moderna come la carne salada del Trentino con crema di fagioli e cipolla marinata, la battuta di manzo bio con nocciole, polvere di porcini e sfoglie di polenta e il filetto di suinetto con speck, purè alla senape e cavoletti. Da assaggiare la torta di mele caramellate con salsa al demi-sec
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A quattro chilometri da San Martino di Castrozza, nel cuore delle montagne trentine, MALGA CES è un rifugio storico, frequentato da sciatori e amanti della montagna. La malga si raggiunge comodamente a piedi e con gli sci, in automobile e, tutte le sere a cena, con la motoslitta. Da tre generazioni è gestita con dedizione e passione dalla stessa famiglia
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Situata a 1.600 metri di altitudine, Malga Ces propone una cucina regionale in cui spiccano alcune portate dal tocco moderno accanto a semplici classici montani. Prodotti genuini per una proposta gastronomica che coniuga piatti tipici e raffinate rivisitazioni, accompagnati da una selezione di vini del Trentino Alto-Adige
Locali storici d’Italia, alla scoperta dei luoghi simbolo dell’ospitalità del Bel Paese
Tra i piatti più meritevoli di Malga Ces troviamo la pappardella ripiena di guancia di manzo, puzzone di Moena e porcini, le tagliatelle al ragù di capriolo e coulis di mirtilli, gli gnocchi di patate rosolati, fonduta affumicata, funghi e salvia e la sella di agnello ripiena di finferli, spinaci e tartufo. Tra i dolci menzione d'onore per la torta ricotta e cioccolato
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Ci spostiamo in provincia di Bolzano per visitare il RIFUGIO EMILIO COMICI che, con le tonalità bianco-celesti della facciata, sembra più una locanda greca incastonata nelle montagne vicino al Piz Sella, a quota 2.150 metri sopra Selva di Val Gardena. L’Emilio Comici è una vecchia baita trasformata dalla famiglia Marzola nel più alto ristorante di pesce delle Dolomiti
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Il Rifugio Emilio Comici è, dal 1955, uno dei luoghi cult della Val Gardena. Situato ai piedi della Sella Ronda, ha uno stile retrò chic e contemporaneo con tovaglie damascate bianco perla e pareti rivestite di legno rustico. Il pescato arriva fresco dalla costa friulana ed è cucinato dallo chef Fabrizio Cucchiaro
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Il Rifugio Emilio Comici è famoso per i tortelli all'astice e per le specialità di pesce fresco con grigliate, spiedini e zuppe. Il pesce arriva da Grado (dove la famiglia Marzola gestisce un resort), e oggi il suo aperitivo a base di ostriche, gamberoni, calamari fritti e bollicine è un must per i frequentatori più goderecci delle Dolomiti
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Lasciamo la Val Gardena e ci spostiamo in Alta Pusteria, a San Candido, per visitare il RIFUGIO JORA, mountain dining resort creato dal talentuoso Markus Holzer, discepolo di Norbert Niederkofler (3 stelle Michelin), che ha ideato un menu creativo a base di prodotti biologici della zona
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Situato a 1.308 metri di altitudine, sulle piste del comprensiorio sciistico del Monte Baranci, il Rifugio Jora regala una splendida vista su San Candido e sul fondovalle dell'Alta Pusteria. Lo chef Markus Holzer è un grande esperto di pasta e ogni giovedì, in inverno, organizza una cena speciale con sei proposte
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Tra le proposte culinare del Rifugio Jora troviamo i ravioli al ripieno di manzo, pane di segnale e tartufo, i tagliolini alle rape rosse, pesto e stracciatella e le farfalle con ripieno di finferli e burro al timo. Ma anche la tagliata di vitello da latte con crema di carote e spianci selvatici e un semifreddo al rabarbero con pistacchi siciliani
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Se si immagina una cucina gourmet ad altissima quota, non si può che pensare alla carbonara alla tirolese o al Canederlo di Graukäse che lo chef Norbert Niederkofler ha messo in carta all'AlpiNN – Food Space & Restaurant di Plan de Corones. Un rifugio-bistrot, a quota 2.275 metri, che pare sospeso tra cielo e vette innevate con affaccio sulla Val Pusteria
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L'AlpiNN Food Space & Restaurant è un luogo unico, inserito all’interno del Museo Lumen - Museo della fotografia di montagna, a Plan de Corones. Non un semplice ristorante, ma l’emblema della filosofia Cook the Mountain che indaga i valori di chi vive la montagna come risorsa, passione, sfida e patrimonio da tutelare
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L'AlpiNN propone una cucina sostenibile a tutela delle risorse locali. Nel locale si serve, si cucina e si mangia solo ciò che produce la montagna. Tra le proposte più interessanti la fonduta in corteccia di betulla, pane, patate e fieno, l’Orzo del contadino con zucca e castagne croccanti e le patate della Val Pusteria con salmerino affumicato e caviale
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Il RIFUGIO PIZ BOE' ALPINE LOUNGE si trova immerso nella neve delle Dolomiti di Corvara, in Alta Badia. E’ una struttura futuristica, costruita a più di 2mila metri d’altezza con materiali naturali e un design accattivante. L’esclusivo ristorante propone piatti rivisitati della tradizione da gustare con una vista che spazia fino alle Alpi di confine

Il PIZ BOÉ Alpine Lounge è adiacente alla stazione a monte della cabinovia Boé e dalle vetrate del suo ristorante, il KELINA Fine Dine, si può ammirare un panorama a 360° sulle cime dolomitiche. La parte interna si divide tra Ristorante Gourmet con 40 posti a sedere ed un self service di alta qualità con circa 160 posti a sedere
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Nella cucina del PIZ BOÉ Alpine Lounge i profumi e gli aromi mediterranei si incontrano con i sapori autoctoni di origine rurale tipici del Trentino Alto Adige. Tra le proposte in menu meritano una segnalazione il risotto al Parmigiano Reggiano 36 mesi, sugo d’arrosto e polvere di limone nero, il Secreto di maiale Duroc, patate e vaniglia del Madagascar
Veneto “on the road”, viaggio tra i rifugi e le baite gourmet del Bellunese
Ambiente informale, stile rustico e una cucina verace e saporita per il rifugio I TABLA'. Facilmente raggiungibile da San Cassiano, da La Villa e da Corvara, la struttura si trova direttamente sulle piste da sci dell’Alta Badia. Situato a 2.040 metri di altitudine offre una vista che abbraccia le circostanti Dolomiti fino ai ghiacciai delle Alpi della Zillertal
Genova “on the road”, passeggiata alla scoperta della “Signora del mare”
Il modo più veloce per arrivarci è partire da Corvara, usufruendo dell’ovovia Col Alto e della seggiovia Braia Fraida che porta direttamente a I Tablà, ottimo posto per una pausa prima di procedere verso le piste del Sellaronda e del Giro della Grande Guerra. Stube tirolese, mobili in legno e tanti pezzi d’artigianato per l'interno del rifugio
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Zuppa d’orzo, canederli (fatti in casa), polenta con salsiccia, piattoni di uova-speck-patate sono le proposte culinarie di tutti i giorni. Grazie alla partecipazione al progetto invernale Sciare con gusto e a quello estivo In vetta con gusto, I Tablà propone menu realizzati da chef stellati di tutto il mondo
Salisburgo “on the road”, passeggiata alla scoperta della città di MozartSituato a quota 2096 metri di altitudine, sulle piste dello Ski Center Latemar, il RIFUGIO OBERHOLZ è un miracolo del design ecosostenibile che si riscalda esclusivamente grazie all’energia geotermica. Perfettamente inserita nel paesaggio montano, la struttura offre una vista panoramica a 360 gradi sulle Dolomiti
Viaggiare low cost, alla scoperta dei 20 ostelli di design più belli d’Italia
Quella di utilizzare legni locali come l’abete rosso per le travature e il larice grigio per gli esterni è una scelta in favore della sostenibilità e del contenimento dei costi ma anche un modo per annullare i confini col paesaggio e richiamare le forme e il sapore delle tradizionali baite altoatesine

Ingredienti locali, cultura internazionale e precisione tecnica scrivono un menu dove territorialità e sperimentazione sono protagonisti. Ecco allora la Tartare di bue allevato al pascolo servita con pane integrale della Val d’Ega e burro alle erbe alpine, la pasta fatta in casa al pane croccante di segale servita con ragù di selvaggina locale e la crème brûlée al pino mugo
Dal Veneto alla Sicilia, viaggio tra le dimore storiche italiane
Lasciamo l'Alto Adige e ci spostiamo in Lombardia dove, nel comprensorio del Mottolino, visitiamo il RIFUGIO CAMANEL DI PLANON, punto di ritrovo per gli sciatori della vallata di Livigno. La struttura si trova a 2.350 metri d’altezza e rappresenta il migliore indirizzo della zona per provare il bombardino (caffè con panna e zabaione caldo al gusto di brandy)
Dormire tra i rami di un albero, viaggio tra le 20 tree-house più suggestive d’Italia
Tra le proposte culinarie del RIFUGIO CAMANEL DI PLANON nota di merito per lo “Spaghettone Camanel”, saltato con acciuga del Mar Cantabrico, capperi, pomodoro secco e croccante di saraceno. Grande novità della stagione 2022/23 è il Panorama Restaurant che offre un’esperienza culinaria di alto livello sulla terrazza esterna del rifugio
Antiquariato e design, passeggiata in 10 tappe alla scoperta di Parma
Ci spostiamo in Valle d'Aosta, esattamente a Plan Checrouit, dove uno dei più famosi cuochi italiani, lo stellato Andrea Berton, ha rivisto il menu del Mountain club SUPER G, versione luxury e moderna del tradizionale "rifugio". La struttura è raggiungibile esclusivamente tramite funivia, con partenza giornaliera (ogni 15 minuti) da Courmayeur
Venezia "on the road", alla scoperta dei cocktail bar più esclusivi della città
Il mantra del Super G di Courmayeur è "eat, sleep, ride, apres ski, repeat". Situato di fronte agli impianti di risalita nel comprensorio sciistico Checrouit, il Mountain club propone cucina stellata, bar, discoteca all'aperto e un picolo hotel con otto stanze (due suites e sei giants rooms)
Viaggio tra i Secret bar d'Italia, alla scoperta degli Speakeasy da Milano a Napoli
Da assaggiare al Super G la polenta con fonduta al Grana Padano e tartufo bianco d’Alba, i mezzi paccheri mantecati con crema di cime di rapa, acciughe del Cantabrico e mollica di pane fritta e la guancia di manzo brasata, crema di topinambur al latte e chips. Tra i dolci segnalazione d'onore per il Monte Bianco flambé
Doha “on the road”, viaggio in 20 tappe alla scoperta della capitale del Qatar
Termianiamo il nostro tour alpino alla scoperta dei rifugi gourmet ai piedi del Cervino dove visitiamo lo CHALET ETOILE, rifugio chic sulle piste appollaiato a 2.750 metri a Plain Maison. Per il britannico Telegraph è un'istituzione da quarant'anni. Interessante la commistione di sapori proposta in cucina
Tra le strade di Roma, passeggiata enogastronomica nel centro della Capitale
Nella cucina dello Chalet Etoile, infatti, c’è una chef svedese: Ulla, moglie del titolare Cesare Frassy. Propone piatti classici come i tagliolini all’astice e altri più nordici come il toast skagen, a base di gamberi e maionese. Da assaggiare il filetto di renna in tempura e i ravioli al granchio reale norvegese
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