
Viaggio tra i Secret bar d'Italia, alla scoperta degli Speakeasy da Milano a Napoli
C’è quello al quale si accede tramite un armadio e quello nascosto nel seminterrato di una hamburgheria. Ma anche quello che si raggiunge dopo aver risolto un rebus e quello con un vecchio telefono dove digitare un codice d’accesso. Sono gli Speakeasy, letteralmente “parla piano”, locali "segreti" nati negli Stati Uniti durante il Proibizionismo quando, non potendo acquistare bevande alcoliche, ci si rifugiava in scantinati e retrobottega per bere illegalmente
a cura di Costanza Ruggeri

Il nostro viaggio lungo il Bel Paese alla scoperta dei suoi "Secret bar" parte da Roma dove, poco distante da Campo dei Fiori, nascosto dietro una porta rossa, troviamo il JERRY THOMAS. Primo Speakeasy italiano, aperto nel 2010, è accessibile previa parola d'ordine "rintracciabile" nella homepage del sito ufficiale. Al suo interno rivivono i ruggenti anni Venti con drink sperimentali e innovativi che hanno permesso al locale di entrare per 5 volte nella classifica dei 50 migliori bar del mondo. Il best seller è l'Improved Aviation
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In via Labicana, a due passi dal Colosseo, in uno spazio che negli anni è stato carboneria, studio di registrazione e bisca, troviamo il THE RACE CLUB. Le porte d'ingresso di una comune officina meccanica nascondono (dal 2014) un locale ispirato ai circuiti da corsa dove, tra motociclette e box auto, si consumano cocktail all'avanguardia. Per accedere la prima volta bisogna compilare una "patente" che consente di "circolare liberamente in pista" per un anno. Tra le novità la Charity Drink List: per ogni drink ordinato una donazione a un ente benefico
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Restiamo a Roma dove, al civico 59 di via delle Coppelle, troviamo il CLUB DERRIERE. Lato posteriore dell'Osteria delle Coppelle, in pieno centro storico, vi si accede tramite un armadio bianco solo se muniti di parola d’ordine. Tredici le regole dettate dalla gestione del locale tra le quali "non si urla", "non si usa il cellulare", "non si beve troppo", "entrano solo alcuni", "entrano solo quelli con la parola d’ordine". Sul bancone solo whisky, tequila, rum, gin e 12 miscelature differenti
Dal Veneto alla Sicilia tra agriturismi e B&B per una vacanza di charme
L'ARGOT, in via dei Cappellari, deve il suo nome al dialetto codificato parigino parlato nelle Corti dei Miracoli della Parigi del XVI secolo, il linguaggio criptico di una confraternita di mendicanti segreta. L'ingresso è riservato ai soci Arci. Il bancone fatto su misura da un tecnico teatrale di Modena, la bottigliera ad hoc e tanti piccoli particolari vanno a definire le linee di questo locale dove la miscelazione è grande protagonista. Da provare il cocktail Americano a Roma con bitter, Vermouth, amaro Nerone di Roma, liquore al rabarbaro e birra Menabrea
Doha “on the road”, viaggio in 20 tappe alla scoperta della capitale del Qatar
Una sala da barba vintage che diventa l’anticamera di un secret bar. Questo succede a THE BARBER SHOP, Speakeasy di via Iside, regno di Joy Napolitano, tra i più affermati e conosciuti bartender italiani, classe 1980. Qui i drink vengono miscelti all’interno di una cornice che richiama il Proibizionismo con arredi vintage e di recupero: atmosfera soffusa, con grandi divani e canapè in velluto imbottiti e bauli che fanno da tavoli, illuminati da candele. Tra i top seller il Russian Spring Punch con vodka, champagne, limone, sciroppo di zucchero e Crème de cassis
Il giro del mondo in un piatto, viaggio tra i ristoranti etnici di Roma
Lasciamo Roma per trasferirci a Milano, al 1930, secret place meneghino ispirato agli speakeasy dell’America del proibizionismo. Si sa che è in zona Cinque Giornate ma l’indirizzo esatto lo conosce un club ristretto di clienti affezionatissimi. Lo stile del locale richiama la Belle Époque. Tra i cocktail più stravaganti troviamo El Milanes, che viene servito con un ossobuco e risotto ma anche Cocktail Sushi con vodka al salmone, sakè, lime, ginger beer e sferificazione di uova al salmone
"Milano da bere", viaggio tra i rooftop e i mixology bar del capoluogo lombardo
Ci spostiamo in via Garigliano dove troviamo il WHITE RABBIT. Si attraversa un armadio e si sbuca nel 1925 fra riviste originali dell’epoca, quadri e arredo del periodo del Proibizionismo. Il locale ha aperto i battenti all’Isola nel febbraio del 2018 e riproduce una bisca clandestina, con tanto di abiti e accessori per fare foto in stile gangster. I signature cocktail sono elencati in una “criminal list” che cambia ogni sei mesi. Per avere la parola d’ordine basta registrarsi al sito ufficiale
Giornata Mondiale del Sonno, 15 mete per una perfetta "sleepcation"
Restiamo a Milano per l'ottava tappa del nostro viaggio lungo l'Italia alla scoperta dei suoi Speakeasy più esclusivi. Per riuscire a raggiungere il bancone del DANDELION (dente di leone - il fiore del tarassaco - in inglese) bisogna contattare la pagina Instagram, risolvere un rebus e sperare di ricevere una delle cento card col codice di accesso valido una sola volta (per massimo quattro persone) e i suggerimenti per capire dove andare. Uno spazio dal design moderno e minimalista in quello che, un tempo, era il laboratorio di un fabbro
Antiquariato e design, passeggiata in 10 tappe alla scoperta di Parma
Inaugurato nel 2015, con i suoi 4 metri quadrati di superficie il BACKDOOR 43 si aggiudica il primato di bar più piccolo al mondo. Una perla nel cuore di Milano, che fa parte della ambitissima World 50 Best Discovery Chart. Nel locale di Ripa di Porta Ticinese possono sostare massimo quattro persone alla volta, bisogna prenotare per poter avere la chiave e la parola d’ordine per entrare e usufruire “dell’intero” locale per un'ora no stop. Oltre 200 le etichette di whisky ospitate provenienti da tutte le parti del mondo
Veneto “on the road”, viaggio tra i rifugi e le baite gourmet del Bellunese
Una "cocktail society” cui si accede solo su prenotazione. Un salotto "segreto" a Milano in cui entrare componendo un numero da un vecchio telefono all'interno di Sacrestia Farmacia Alcolica, tra i locali più particolari della città, in zona Navigli. Siamo da ORO SECRET ROOM, il regno della bartender Terry Monroe. Scenografico il bancone da laboratorio farmaceutico con la bottigliera formata da 79 bottiglie che contengono gin, whisky, tequila, rum e vodka aromatizzati
Genova “on the road”, passeggiata in 15 tappe alla scoperta della Superba
Lasciamo Milano per spostarci a Torino per l'undicesima tappa del nostro viaggio da Nord a Sud alla scoperta dei Secret bar più esclusivi d'Italia. Nei pressi di Piazza Carlina troviamo THE MAD DOG SOCIAL CLUB dove accedere tramite una parola d'ordine ricevuta dopo aver inviato una mail al contatto sul sito ufficiale. Gli ingredienti dei drink vengono spillati direttamente dalle botti e dalle giare in vetro, con un’attenzione particolare al territorio piemontese. La drink list si compone in un percorso diviso in quattro sezioni: bitter, sweet, strong e “life”
Ciaspolare sulle Dolomiti, 10 itinerari per passeggiare sulla neve
Nascosto tra i vicoli di Genova, il MALKOVICH si trova nei sotterranei di una hamburgeria. Per entrare è sufficiente conoscere la parola d’ordine (sempre legata al titolo di un film e cambia ogni sera), per conoscere la quale bisogna sapere un numero di cellulare. Uno squillo ed entro pochi minuti arriva via sms il lasciapassare. Una porta di legno nasconde le scale d'ingresso. L'uscita è diversa dall’entrata come in molti Speakeasy originali dell’America proibizionista. Ogni cocktail al Malkovich ha come riferimento una pellicola cinematografica
20 mete per un weekend romantico con Spa e idromassaggio privati
Ci spostiamo a Udine per visitare MR SIMON, uno Speakeasy il cui ingresso è nascosto nel retro di un ristorante della cittadina friulana, inserito tra i 150 bar più suggestivi del mondo. Un’atmosfera da Grande Gatsby, a metà tra un locale clandestino degli anni ’20 e un salotto privato. Codice segreto da digitare su un vecchio telefono nascosto dietro un’anonima porta dentro un magazzino di scope, 25 posti a sedere, oggetti ricercati e memorabilia che includono vecchi souvenir, velluti colorati, arredi rétro, una bottiglieria di vetri e specchi fatta su misura
Tra le strade di Roma, passeggiata enogastronomica nel centro della Capitale
Si chiama CHAPEL CLUB, si trova dentro una chiesa sconsacrata in Campo dell’Abbazia, a Venezia, ed è aperto su appuntamento dal giovedì al sabato dalle 22 alle 3 del mattino. Tra le regole di questo raffinato Speakeasy spiccano "Niente cellulari, politica, religione e calcio", "Si fuma fuori", "Vietati lo Spritz", "Il bartender ha sempre ragione". Tra le proposte top del locale il Bitter Valentine (Rye Whiskey, brown sugar, angostura, cherry liqueur, fernet) e il Moscow Molentis (gin, white myrtle liqueur, lime juice, rosemary)
"La Grande Bellezza", i ristoranti e i Rooftop bar più panoramici di Roma
Un grosso portone medievale protegge gli interni del DONKEY dagli occhi dei passanti. Siamo a Bologna, in Vicolo del Broglio. Per accedere al locale bisogna avere la Donkey Membership Card e sapere una parola segreta temporanea. Mix tra colonialismo liberty (immagini di animali esotici, lampadari ricavati da cesti da pesca balinesi, sagome di matrone africane) e modernismo minimalista anni ’50. Tra i top seller la Margarita di Tommaso (tequila infusa alla Salvia Siciliana, agave, mela del trentino acidificata, profumo di legno di cedro)
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Nessuna insegna ma solo un piccolo campanello a cui arrivare dopo che qualcuno, già membro del locale, abbia esteso l'invito con le indicazioni per localizzare il COTTON CLUB. Siamo a Modena e questo secret bar deve il suo nome al celeberrimo night club di Harlem. Tono di voce bassa, niente cellulare, e una proposta di cocktail ricercata. Niente posti in piedi perchè il club è stato progettato per mettere a proprio agio gli ospiti e intrattenerli con concerti live ogni settimana
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"Somewhere in Santo Spirito" è l'unica indicazione per trovare il primo secret bar di Firenze, lo RASPUTIN. L’ingresso si mimetizza tra i palazzi della città. Una volta scese le scale, si trova un ambiente ricercato e dal gusto retrò: luci soffuse e atmosfera ovattata che si ispira alla vita del controverso personaggio di Rasputin, il "santone" siberiano a servizio degli Zar alla fine dell'Ottocento. Tutto rispecchia il gusto dei primi anni del ‘900: arredamento, bicchieri e, ovviamente, la lista dei cocktail
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Restiamo a Firenze e ci spostiamo in Via dei Saponai per visitare il VANILLA CLUB. Barman con papillon e camicia bianca, nessuna insegna ma un armadio-porta come ingresso da varcare solo se si conosce la parola d'ordine. Il locale apre alle 22:03, mai un minuto prima, e chiude al pubblico alle 2:33. Da quell'ora l'accesso è consentito solamente ai già soci "onorari". Superata la prova d'accesso non resta che godersi la compagnia e la scoperta di cocktail come Brainstorm, Fine and Dandy, Chrysanthemum e Barking Dog
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Arriviamo a Napoli per la 19esima e penultima tappa del nostro viaggio in Italia alla scoperta dei suoi Speakeasy più esclusivi. Al civico 2 di via Vannella Gaetani, a Chiaia, troviamo L'ANTIQUARIO, aperto nel 2015 nell'ex negozio di antiquariato. A fare da cornice a un'esperienza unica nel mondo della mixology ci sono tende di velluto rosso, divanetti, specchi, un pianoforte e un’elegante e sofisticata bottigliera. Rigorosamente proibiti vino e birra. Da provare il Bramble, con gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e liquore alla menta
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Concludiamo questo nostro viaggio nel mondo della mixology e dei secret bar nel capoluogo pugliese, in largo Giordano Bruno. Qui troviamo lo SPEAKEASY BARI. A una prima occhiata sembra un piccolo bar retro, dal bancone curato e dall’ambiente vintage, ma dietro una piccola porta nasconde una stanza segreta, un luogo intimo dove gustare non solo le rivisitazioni dei cocktail classici, ma anche un menu con proposte di pesce, tartare, sandwiches e tapas
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