Guerra Medio Oriente, Hamas a Trump: "Gaza non è in vendita"

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Lo ha detto un funzionario di Hamas, rispondendo al presidente Usa Donald Trump che ha affermato di voler prendere possesso del territorio devastato dalla guerra e di trasformarlo in una "zona di libertà". Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, ha dichiarato che gli ultimi bombardamenti su Gaza dimostrano che Israele non è interessato a un processo di pace

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Gaza "non è in vendita". Lo ha sottolineato un funzionario di Hamas, in risposta alle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump il quale ha affermato di voler prendere possesso del territorio devastato dalla guerra e di trasformarlo in una "zona di libertà". "Gaza è parte integrante del territorio palestinese, non è un bene immobile in vendita sul libero mercato. Restiamo fermamente impegnati nella nostra terra e nella nostra causa nazionale, e siamo pronti a fare ogni sacrificio per preservare la nostra patria e garantire il futuro del nostro popolo", ha ha affermato in una nota Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas.

Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, ha dichiarato che gli ultimi bombardamenti su Gaza dimostrano che Israele non è interessato a un processo di pace. Lo sceicco ha definito l'operazione un "cattivo segnale" in un'intervista alla Cnn avvenuta a Doha, in occasione della visita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e ha affermato di non aspettarsi pertanto molti progressi diplomatici verso un cessate il fuoco. Al-Thani ha salutato il rilascio dell'ostaggio israeliano-americano Edan Alexander come una "svolta che contribuirà a rimettere in carreggiata i colloqui". Purtroppo la reazione di Israele è stata (bombardare) il giorno dopo, mentre inviava la delegazione", ha aggiunto il capo del governo del Qatar, secondo il quale Israele "essenzialmente invia il segnale di non essere interessato ai negoziati". "Stiamo lavorando duramente a Gaza. Gaza è stata un territorio di morte e  distruzione", ma gli Stati Uniti interverranno e diventerà una "zona di  libertà", ha dichiarato Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che  "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel.

La difesa civile palestinese ha annunciato in un nuovo bilancio che gli  attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso 82 persone  dall'inizio della giornata. "Il bilancio delle vittime dei raid aerei  israeliani su Gaza è salito a 82 dopo che Israele ha preso di mira  diverse abitazioni nella Striscia di Gaza settentrionale", ha detto  all'Afp il portavoce della Protezione civile Mohammed al-Moughayir.

Intanto, il presidente Usa Donald Trump ha detto, parlando a Doha, che Washington e Teheran si avvicinano ad un accordo sul nucleare iraniano. Ha inoltre avvertito che gli Stati Uniti "possono riprendere la loro offensiva"  contro gli Houthi nel caso le milizie yemenite riprendessero i loro  attacchi.

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Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Houthi rivendicano missile lanciato verso Tel Aviv

I ribelli houthi dello Yemen hanno rivendicato il nuovo attacco contro  l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, con il terzo missile che gli insorti  hanno puntato contro Israele negli ultimi tre giorni. Gli Houthi hanno condotto un'operazione militare di "alta qualità  contro l'aeroporto di Lod, noto in Israele come aeroporto Ben Gurion  nella regione occupata di Jaffa (Tel Aviv), con un missile balistico  ipersonico", ha detto il portavoce militare degli Houthi, Yahya Sarea,  in un comunicato. Il portavoce ha dichiarato che il missile "ha raggiunto il suo  obiettivo", anche se l'esercito israeliano aveva precedentemente  affermato di averlo intercettato e non aver causato vittime. Il proiettile ha fatto suonare l'allarme in diversi punti di Israele,  compresa la città di Gerusalemme, da dove si potevano osservare  intercettori che solcavano il cielo. In un periodo di due settimane, i ribelli houthi, sostenuti  dall'Iran, hanno rivendicato diversi attacchi contro l'aeroporto  internazionale di Tel Aviv e una volta sono riusciti a colpire  l'infrastruttura, per la prima volta dall'inizio della guerra a Gaza.

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005.   Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori   nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a Rafah

Destituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE

Incendi a Gerusalemme, case evacuate: Israele dichiara stato d'emergenza. FOTO

Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato ''emergenza nazionale'' in Israele a causa dell'incendio partito dai boschi sopra Gerusalemme e che ha portato alla chiusura dell'autostrada verso Tel Aviv. Un incendio di cui ancora non si conosce l'origine, ma che è scoppiato in concomitanza con un appello rivolto da Hamas ai suoi sostenitori attraverso Telegram. ''Bruciate Israele'', si legge in un post, ''bruciate i boschi, le foreste, le case dei coloni, tutto ciò che potete''. LE IMMAGINI

Trump vede Presidente Emirati, che investe in Usa 1400 miliardi

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha invitato il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, alla Casa Bianca durante un incontro bilaterale tra i due leader negli Emirati Arabi Uniti. "Lasciatemi un mese per sistemare lo Studio Ovale, in altre parole, per preparare tutto. E non vedo l'ora di avervi alla Casa Bianca, festeggeremo insieme", ha detto oggi Trump negli Emirati. Il Presidente Usa sembra riferirsi all'annuncio fatto dagli Emirati Arabi Uniti a marzo, secondo cui avrebbero investito 1400 miliardi di dollari in 10 anni, concentrandosi su intelligenza artificiale, semiconduttori, produzione ed energia.

Media: Israele intercetta missile yemenita

I media  israeliani hanno riferito che il sistema Arrow israeliano ha  intercettato un missile yemenita. La notizia è rilanciata anche da Al Jazeera.

La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza

È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO

Media: 'Israele ha tenuto colloqui con Siria per Accordi Abramo'

Israele ha tenuto colloqui diretti e indiretti con funzionari siriani negli ultimi giorni. Lo riferisce Channel 12 rilanciato dai media ebraici, all'indomani dell'invito del presidente degli Stati Uniti Trump al nuovo presidente siriano Ahmad al-Sharaa a normalizzare i rapporti con Israele. Secondo il canale, un incontro si è tenuto nei giorni scorsi in Azerbaigian, e Israele era rappresentato dal capo della Direzione delle Operazioni dell'Idf, il maggior generale Oded Basyuk. Quest'ultimo ha incontrato i rappresentanti del nuovo governo siriano, alla presenza anche di rappresentanti turchi. Secondo quanto riportato da Channel 12, Israele è attualmente impegnato in negoziati, mediati dagli Emirati Arabi Uniti, con il regime siriano sulla potenziale adesione di Damasco agli Accordi di Abramo. Mercoledì Trump ha esortato al-Sharaa ad aderire agli accordi, mentre i due leader si incontravano a Riad nei primi colloqui diretti tra i leader dei due Paesi in 25 anni. Israele vede favorevolmente la revoca delle sanzioni alla Siria da parte di Trump, pur mantenendo un alto livello di cautela, e non esclude la possibilità di influenzare la definizione del confine settentrionale e le future relazioni tra i due Paesi, aggiunge Channel 12. Questo contrasta con la precedente posizione di Israele, che respingeva la prospettiva di un'interazione costruttiva, con Al-Sharaa bollato come terrorista dallo Stato ebraico. Oggi, sostiene Channel 12, Israele vede effettivamente la possibilità che la Siria esca dall'"asse del male" - così definito dallo Stato ebraico - guidato dall'Iran, e persino che passi sotto l'egida degli Stati Uniti. E considera persino tale potenziale progresso come una possibile svolta positiva nei rapporti tra Israele e Turchia, riferisce il canale.

Siria, Onu: in 500mila tornati a casa, ancora 4,5 mln rifugiati

L’alto  commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ha annunciato che il  numero di siriani tornati a casa da dicembre ha raggiunto il numero di  500 mila. Per molti è il ritorno a casa dopo quattordici anni. Questo  numero si aggiunge a circa un milione e 200 mila persone sfollate  all’interno del Paese e tornate nelle loro abitazioni. Ma i rifugiati  sono ancora molti: più di quattro milioni e mezzo.

Onu: famiglie evacuate non trovano rifugi disponibili

Nella  Striscia di Gaza centinaia di famiglia sono tornate nelle aree da cui  erano state ordinate di andare via perché, nel frattempo, non hanno  trovato rifugi di sicurezza. Lo ha detto il portavoce dell’Onu, Farhan  Haq, descrivendo lo stato di confusione che si registra nelle ultime  ore. Mercoledì sei quartieri del governatorato di Nord Gaza hanno  ricevuto dalle forze israeliane l’ordine di evacuare. Sono più di  centomila le pesone interessate da questa situazione.

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA

Sirene in Israele dopo lancio di un missile dallo Yemen

Le sirene risuonano nel centro di Israele e nell'area di Gerusalemme, in seguito al lancio di un missile balistico dallo Yemen. Lo riporta il Times of Israel. 

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono state in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio sono stati liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO

Idf, missile lanciato dallo Yemen verso Israele

Un missile balistico è stato lanciato dallo Yemen contro Israele. Lo fa sapere il Times of Israel, riportando la dichiarazione dell'esercito israeliano. Subito dopo il lancio l'allarme è suonato nel centro di Israele e nell'area di Gerusalemme.

Militari israeliani: "A Gaza colpiti più di 130 obiettivi in due giorni"

I militari israeliani hanno confermato di aver colpito negli ultimi due giorni più di 130 obiettivi di "organizzazioni terroristiche" nella Striscia di Gaza. Sono finiti nel mirino, rendono noto, lanciarazzi e "cellule terroristiche", così come strutture e siti da cui sono stati sferrati attacchi contro i soldati israeliani. 

I militari israeliani confermano di aver ucciso "diversi terroristi" nella parte meridionale della Striscia e di aver distrutto strutture di Hamas e depositi di armi. Nel nord è stato preso di mira un edificio utilizzato dai terroristi.

Rubio: "Usa aperti a piano alternativo per aiuti a Gaza" (2)

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato di essere aperto a qualsiasi nuova idea per portare aiuti a Gaza, dopo le dure critiche a un piano sostenuto da Stati Uniti e Israele, esprimendo preoccupazione per la situazione umanitaria nel territorio. "Siamo aperti a un'alternativa se qualcuno ne ha una migliore. Siamo a favore di tutti gli aiuti possibili senza che Hamas possa rubarli alla popolazione", ha dichiarato Rubio ai giornalisti durante una visita in Turchia. 

Rubio: "Turbato da situazione a Gaza, ho parlato con Netanyahu"

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha detto ai giornalisti ad Antalya di essere "turbato" dalla situazione umanitaria a Gaza, aggiungendo di aver discusso la questione con il primo ministro Benjamin Netanyahu durante una telefonata di oggi. Lo rende noto il Times of Israel. Rubio ha insistito sul fatto che gli Stati Uniti non sono immuni dalle sofferenze della popolazione di Gaza, dove nessun aiuto umanitario e' arrivato dal primo marzo.

Macron, colloquio con papa Leone XIV su "pace in Ucraina e Gaza"

"Una pace solida e durevole in Ucraina e a Gaza": questo il tema principale di un colloquio avuto oggi dal presidente francese, Emmanuel Macron, con papa Leone XIV. Ne da' notizia lo stesso Macron su X, annunciando di aver "potuto parlare per la prima volta" con il pontefice. "Abbiamo affrontato il tema degli sforzi per far tacere le armi ovunque i conflitti imperversano nel mondo - ha scritto Macron - in particolare per una pace solida e durevole in Ucraina e a Gaza". "Condividiamo - ha continuato il presidente francese - l'ambizione di conciliare la lotta contro la povertà alla protezione del pianeta. E' quello che la Francia porta avanti con oltre 70 partner di tutti i continenti nel quadro del Patto per la prosperità, i popoli e  il pianeta. E' quello che il mondo difenderà a Nizza ad inizio giugno nella Conferenza delle Nazioni Unite per l'Oceano. La Francia - conclude Macron - sarà sempre al fianco di coloro che operano per la pace e il dialogo fra i popoli". 

Rubio: "Usa aperti a piano alternativo per aiuti a Gaza"

Gli Stati Uniti sono "aperti a un piano alternativo" per portare aiuti a Gaza. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Marco Rubio da Antalya, poco dopo l'annuncio da parte delle Nazioni Uniti in cui hanno dichiarato che non partecipare al nuovo piano di distribuzione promosso da una nuova fondazione creata ex novo e sostenuta da Washington.

Rubio: "I nuovi leader siriani vogliono la pace con Israele"

I nuovi leader siriani vogliono la "pace" con Israele. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa Marco Rubio ad Antalya, in Turchia. 

Funzionario Hamas: "In corso colloqui diretti con Usa su Gaza"

Hamas sta conducendo colloqui diretti con gli Stati Uniti sulla questione della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato Basem Naim, alto funzionario di Hamas e membro dell'ufficio politico del gruppo, a Sky News. Hamas, ha spiegato, chiede "uno scambio di prigionieri, il ritiro totale delle forze israeliane, la possibilità per tutti gli aiuti di entrare a Gaza e la ricostruzione della Striscia di Gaza senza uno sfollamento forzato" dei palestinesi.

Ieri il quotidiano egiziano al-Shourouk, citando una fonte palestinese autorevole, aveva scritto che l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump Steve Witkoff e l'incaricato americano per la gestione degli ostaggi Adam Boehler avevano incontrato a Doha, in Qatar, rappresentanti della leadership di Hamas. L'incontro si sarebbe svolto alla presenza di funzionari del Qatar. Della delegazione di Hamas facevano parte Mohammed Darwish, Khalil al-Haya e Zahir Jabareen.

Schlein: "Domani deputati Pd in missione a Rafah"

Occorre che "l'Unione Europea e il governo italiano facciano di più per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, il riconoscimento dello Stato palestinese, portare tutti gli aiuti umanitari. Ci sono dei deputati e delle deputate che partono domani, del Pd. Ma anche dei 5 Stelle di Avs che partono per una missione a Rafah perché dobbiamo continuare a tenere l'attenzione alta perché quello che sta accadendo in Medio Oriente è inaccettabile". Lo ha detto Elly Schlein a margine della presentazione del libro di Enzo Amendola. 

In volo con i bimbi gazawi feriti verso gli ospedali italiani

Ulteriori sanzioni Usa a dirigenti Hezbollah (2)

- Il vicesegretario al Tesoro statunitense, Michael Faulkender, ha affermato che l'azione di oggi mette in luce "l'ampia portata globale di Hezbollah attraverso la sua rete di donatori e sostenitori dei terroristi, in particolare a Teheran". Ha aggiunto: "Nell'ambito dei nostri sforzi continui per contrastare il sostegno dell'Iran al terrorismo, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti continuera' a intensificare la pressione economica sulle figure chiave del regime iraniano e sui loro delegati che portano a termine queste attivita' mortali". Alla fine di marzo, gli Stati Uniti avevano imposto nuove sanzioni al gruppo libanese Hezbollah, prendendo di mira cinque individui e tre entita'. Il Dipartimento di Stato americano ha affermato in una nota che le sanzioni hanno preso di mira il team finanziario di Hezbollah, "che supervisiona i progetti commerciali e le reti di contrabbando di petrolio che generano entrate" per il gruppo. Il ministero ha aggiunto che tra i destinatari delle sanzioni figurano familiari e amici intimi di alti funzionari di Hezbollah.

Ulteriori sanzioni Usa a dirigenti Hezbollah

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha reso noto che gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni a due alti funzionari del gruppo libanese Hezbollah e a due facilitatori finanziari per il loro ruolo nel coordinamento dei trasferimenti finanziari al gruppo sostenuto dall'Iran. Le ultime sanzioni coincidono con la dichiarazione rilasciata oggi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui Washington e' molto vicina a concludere un accordo con l'Iran in merito al suo programma nucleare e che Teheran ha "in qualche modo" ha accettato i suoi termini. Il ministero ha affermato in una nota che gli individui presi di mira risiedono in Libano e Iran e hanno lavorato per trasferire fondi a Hezbollah da donatori stranieri. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha affermato che le donazioni straniere costituiscono una parte significativa del bilancio del gruppo.

Onu non partecipa alla distribuzione degli aiuti della nuova fondazione Usa a Gaza

L'Onu non parteciperà alla distribuzione degli aiuti della nuova fondazione sostenuta dagli Usa a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro.  La Gaza humanitarian foundation (Ghf) è un fondo destinato a portare gli aiuti nella Striscia attraverso una struttura logistica indipendente e neutrale, illustrata ai membri del Consiglio di Sicurezza dall'inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff. 

Libano, Idf: "Ucciso militante Hezbollah con attacco droni"

L'Idf afferma di aver ucciso un operativo di Hezbollah in un attacco di droni ad Arnoun, nel sud del Libano. Lo rende noto il Times of Israel. Secondo l'esercito, l'agente era coinvolto nel ripristino di un sito di Hezbollah nella zona.

Fonti mediche: "Oggi 121 morti a Gaza"

Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che 121 palestinesi sono stati uccisi a seguito dei continui attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza dall'alba di oggi, in una sanguinosa escalation che sta aggravando la catastrofe umanitaria nell'enclave assediata.

Lapid: "Accordo per gli ostaggi è possibile"

Il capo dell'opposizione e presidente di Yesh Atid Yair Lapid ha detto che un accordo sugli ostaggi "puo' essere fatto". Lo riferisce il Jerusalem Post, sottolineando che le parole di Lapid arrivano dopo aver ricevuto un aggiornamento sulla sicurezza dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

San Marino riconoscerà entro il 2025 lo Stato di Palestina

La Repubblica di San Marino riconoscerà entro la fine dell'anno lo Stato di Palestina. Il Consiglio Grande e Generale (il parlamento della Repubblica) ha infatti votato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Congresso di Stato (il governo) a riconoscere la Palestina e nominare un rappresentante diplomatico Il riconoscimento avverrà secondo modalità che saranno discusse in seguito alla conferenza internazionale che si terrà a New York in giugno. "San Marino - dice l'ordine del giorno - reitera in tutte le sedi internazionali il proprio impegno per la realizzazione del principio due Popoli, due Stati da parte di tutti gli attori coinvolti, in coerenza con la politica di neutralità attiva che da sempre contraddistingue la proiezione esterna della Repubblica". Oltre alla nomina di un rappresentante diplomatico, saranno intensificate anche tutte le possibili azioni di aiuto e assistenza dirette alle popolazioni colpite, con particolare attenzione verso i bambini, le donne e le persone in condizione di maggiore vulnerabilità. "La Repubblica - è l'impegno del Parlamento e del governo sanmarinese - continuerà a sostenere con convinzione, nell'ambito delle Nazioni Unite, il processo volto all'ammissione della Palestina quale membro effettivo dell'Assemblea Generale e promuoverà ogni iniziativa utile al raggiungimento della fine delle ostilità, alla liberazione di tutti gli ostaggi, alla protezione della popolazione civile e alla ripresa di un proficuo dialogo politico tra le parti". 

Protezione civile Gaza: "Bilancio morti sale a 103"

La protezione civile palestinese ha riferito che oltre 100 persone sono state uccise negli attacchi israeliani su Gaza sotto assedio, dove un'organizzazione sostenuta dagli Stati Uniti ha dichiarato di voler iniziare a distribuire aiuti entro la fine del mese. Nella Cisgiordania occupata, erano in corso raid e strade bloccate dopo che il capo militare israeliano aveva promesso di trovare gli autori di un attacco in cui era morta una donna israeliana incinta. L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani dall'alba di oggi è salito a 103. Israele ha bloccato l'ingresso di tutti gli aiuti a Gaza il 2 marzo, prima di riprendere le operazioni il 18 marzo ponendo fine a un cessate il fuoco di sei settimane. 

Gaza, Schlein: "Non far cadere attenzione"

"Bisogna non far cadere l'attenzione su quanto accade Gaza" sia  in Parlamento che nella società con una "forte mobilitazione".  Lo ha detto la segreteria del Pd, Elly Schlein alla presentazione del libro di Enzo Amendola "L'Imam deve morire" (Mondadori) romanzo ispirato alla vicenda di Musa al-Sadr. 

Bennet: "Con passività Netanyahu Israele sta perdendo supremazia militare"

“Il Medio Oriente sta vivendo cambiamenti radicali sotto i nostri occhi. I nostri nemici si stanno rafforzando, mentre Netanyahu, Smotrich e la loro cricca sono paralizzati, passivi, come se non esistessero”. Lo ha scritto l’ex primo ministro Naftali Bennet in un lungo post su X, sostenendo che con il suo successore, Benjamin Netanyahu, Israele sta “perdendo la supremazia militare che ha mantenuto per 50 anni, uno dei pilastri fondamentali della nostra esistenza”. 

L'ex premier si è soffermat sugli accordi appena conclusi tra alcuni storici nemici di Israele e gli Stati Uniti: “Il Qatar, capitale del terrore di Hamas, firma un accordo da trilioni di dollari con gli Stati Uniti e rafforza la propria posizione strategico-militare. La Turchia di Erdogan ottiene legittimazione e riceve aerei F-35 dagli Usa. La Siria viene liberata da tutte le sanzioni senza concedere nulla e l’Arabia Saudita ottiene il via libera a un programma nucleare”. Questa settimana, il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un accordo con l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani, che prevede uno scambio economico del valore di almeno 1.200 miliardi di dollari, oltre a un monumentale accordo sulle armi con l’Arabia Saudita, del valore di circa 142 miliardi di dollari.

“Come ex ministro della Difesa e primo ministro, non posso sottovalutare la gravità dei danni a lungo termine che tutto questo sta provocando a Israele”, ha affermato Bennett, puntando il dito contro il governo per non aver saputo sfruttare il sostegno degli Stati Uniti per rovesciare il regime iraniano. Secondo l’ex premier, Teheran si trova infatti “nel momento più debole della sua storia: priva di difese aeree, guidata da una leadership anziana, scollegata dalla realtà e disprezzata dal proprio popolo”.“L'unico posto in cui si vedono ‘iniziative’ da parte del governo è nei post, nei TikTok e nelle inutili leggi sciocche che sanno solo alimentare solo l'odio interno”, ha concluso.

Hamas: "Ingresso di aiuti a Gaza è requisito minimo per colloqui"

Un alto funzionario di Hamas, Basem Naim, ha affermato oggi che l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza, sottoposta a blocco israeliano dal 2 marzo, è il "requisito minimo" per i negoziati. "Il requisito minimo per un ambiente negoziale favorevole e costruttivo è costringere il governo di Netanyahu ad aprire i valichi e consentire l'ingresso di aiuti umanitari", ha dichiarato Naim in una nota. "L'amministrazione statunitense, sotto la presidenza di Trump, ha la capacità di far rispettare questo obbligo umanitario". 

Hamas: "Gaza non è in vendita"

Gaza "non è in vendita". Lo ha sottolineato un funzionario di Hamas, in risposta alle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump il quale ha affermato di voler prendere possesso del territorio devastato dalla guerra e di trasformarlo in una "zona di libertà". "Gaza è parte integrante del territorio palestinese, non è un bene immobile in vendita sul libero mercato. Restiamo fermamente impegnati nella nostra terra e nella nostra causa nazionale, e siamo pronti a fare ogni sacrificio per preservare la nostra patria e garantire il futuro del nostro popolo", ha ha affermato in una nota Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas. 

Conte a Crosetto, fin qui li hai capiti gli attacchi a Gaza?

"Adesso il ministro Crosetto ha dichiarato" che non capisce più gli attacchi di Israele a Gaza, "ministro ma cosa dici? Ma perché fino adesso li hai capiti? 50.000, 60.000 palestinesi vittime di questi attacchi scellerati, li hai capiti? E adesso dal prossimo non li capisci più e da chi te li fai spiegare? Quindi che cosa vuol dire? Che la prossima volta che verrete in Parlamento vi alzerete in piedi per solidarietà a queste vittime?" Così Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle a margine di un incontro con i lavoratori di Versalis a Ravenna. 

Idf, ucciso in raid responsabile finanziamento Hamas

L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno annunciato l’uccisione di Jasser Hussein Ali Shamieh, un operativo di Hamas ritenuto responsabile del finanziamento dell’ala militare del gruppo. Shamieh sarebbe stato eliminato in un attacco aereo la scorsa settimana. "Era responsabile del trasferimento di decine di milioni di dollari all’ala militare di Hamas", hanno dichiarato le forze armate israeliane, citate dal Times of Israel. 

Secondo l’Idf, i fondi gestiti da Shamieh venivano impiegati per il rafforzamento militare del gruppo, il pagamento degli stipendi dei combattenti e la prosecuzione delle operazioni belliche, in particolare nel nord della Striscia di Gaza. Shamieh aveva in passato ricoperto il ruolo di comandante di battaglione nella Brigata di Gaza City. 

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA

Media: 'pesanti raid israeliani da stamattina a Gaza, almeno 115 morti'

Gli attacchi israeliani hanno ucciso da stamattina almeno 115 palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media locali, citando fonti mediche. Negli ultimi giorni, l'Idf si è preparata per una grande offensiva pianificata nell'enclave, che secondo le autorità sarebbe stata lanciata se non si fosse raggiunto un accordo sul rilascio degli ostaggi con Hamas entro la fine della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella regione, prevista per domani.

Hamas: 'Netanyahu sta minando mediazione con guerra deliberata'

Il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di minare attivamente gli sforzi di mediazione internazionale per un cessate il fuoco, intensificando deliberatamente le operazioni militari nella Striscia di Gaza. L’offensiva israeliana, secondo il gruppo palestinese, avrebbe causato oltre un centinaio di vittime solo dalla mezzanotte.

"Il criminale di guerra Benjamin Netanyahu sta minando la possibilità di mediazione con una escalation militare deliberata, e non mostra interesse alcuno per i suoi stessi ostaggi dato che mette in pericolo le loro vite", ha affermato Hamas in un comunicato. Il movimento accusa il premier israeliano di "cercare una guerra interminabile con Hamas", sottolineando che "il governo di occupazione insiste nel negoziare senza fermare la sua aggressione e sta mandando il messaggio che non ha alcun rispetto per gli sforzi di mediazione".

Hrw, blocco aiuti israeliano a Gaza strumento di sterminio

Human Rights Watch ha dichiarato che il blocco totale imposto da Israele alla Striscia di Gaza, in vigore dal 2 marzo, è diventato "uno strumento di sterminio". "Il blocco israeliano ha trasceso le tattiche militari per diventare uno strumento di sterminio", ha dichiarato Federico Borello, direttore esecutivo ad interim di HRW, in una dichiarazione in cui ha anche criticato "i piani per comprimere i 2 milioni di abitanti di Gaza in un'area ancora più piccola, rendendo il resto del territorio inabitabile".

MO, oltre 100 morti nei raid israeliani israeliani

E' salito ulteriormente ad almeno 103 il bilancio dei morti nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha riferito la Protezione civile di Gaza. A quanto riporta la televisione al Jazeera, la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. L'aviazione israeliana ha preso di mira in particolare il nord e il sud del territorio, nel giorno del 77esimo anniversario della Nakba (catastrofe, ndr), l'espulsione di oltre 750.000 palestinesi dalle loro case nel 1948. 

Studenti occupano campus a Madrid contro 'il genocidio a Gaza'

Da ieri notte decine di studenti hanno nuovamente montato le tende davanti al monumento dedicato alle Brigate Internazionali nel campus dell'Università Complutense di Madrid, per un'occupazione in segno di protesta contro "il genocidio continuato e intensificato" della popolazione palestinese sulla Striscia di Gaza. La protesta segue quella di un anno fa, quando fu inscenata la prima occupazione studentesca dal campus per chiedere un immediato cessate il fuoco e l'accesso di aiuti umanitari a Gaza.  "La scorsa settimana Netanyahu ha dichiarato pubblicamente quanto avevamo avvertito un anno fa: che il fine ultimo della sua offensiva è l'annessione totale di Gaza e una pulizia etnica che rinchiuderà il popolo palestinese in campi di concentramento", denunciano gli universitari accampati in un comunicato e in un manifesto, in cui spiegano le motivazioni della mobilitazione. Gli studenti accusano il governo spagnolo di una "tiepida risposta" all'assedio della Striscia e di essere "codardo, complice e partecipe", degli attacchi sistematici alla popolazione palestinese, per non aver attuato l'embargo totale delle armi a Israele.   Nel manifesto gli studenti denunciano anche il "riarmo europeo", che destina "milioni di euro di denaro pubblico alle tasche dei magnati dell'industria di armamenti". "Europa non ha bisogno di più armi", segnala il manifesto. "Europa ha bisogno di un grande movimento popolare che faccia fronte alla guerra e al genocidio", si aggiunge.

Trump vola a Abu Dhabi, terza tappa tour nel Golfo

Il presidente amricano Donald Trump è decollato a bordo dell'Air Force One dalla base aerea di Al Udeid in Qatar, verso Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, terza e ultima tappa del suo tour in Medio Oriente. Al suo arrivo il presidente Usa visiterà la Grande Moschea dello Sceicco Zayed e parteciperà a una cena di Stato ad Abu Dhabi.

Crosetto: '14 bimbi palestinesi in Italia per cure, noi sempre pronti ad aiutare'

"E' un segnale importante, ma per noi non è una novità: da sempre ci siamo distinti come aiuto a Gaza, fin dal primo momento. Ricordo la nave Vulcano, arrivata prima di qualunque altro aiuto da tutto il mondo con il suo ospedale; abbiamo proseguito con le missioni di aiuto ad esempio dalla Giordania, e poi con il trasporto di merci e persone che ne avessero bisogno verso l'Italia". Lo ha detto il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della cerimonia di avvicendamento al vertice dell'Aeronautica Militare, relativamente all'arrivo in Italia di 14 bambini palestinesi bisognosi di cure. "Non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno neanche in Siria col terremoto, quando nessuna nazione occidentale era intervenuta per aiutare. Da questo punto di vista - conclude - l'Italia si distingue sempre e ci auguriamo che quella terra ritrovi una pace che merita e che cessino questi attacchi". 

Al Meyer è arrivata una ragazza di 17 anni originaria della Palestina

L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze torna ad accogliere una adolescente originaria della Palestina, arrivata questa mattina all’alba con i genitori e quattro fratellini. La ragazza, che ha 17 anni, è già stata visitata dai medici dell’ospedale pediatrico fiorentino: ha un problema a un occhio provocato da un trauma. L’arrivo di questa notte è stato reso possibile nell’ambito di un programma di assistenza umanitaria del governo italiano, grazie anche alla Cross e alla Prefettura di Firenze. Come accaduto in occasione degli altri corridoi umanitari, il Meyer si è attivato per accogliere la paziente e la famiglia: ad attenderli, come sempre, c’erano gli operatori dei servizi sociali e anche un mediatore linguistico messo a disposizione dalla Fondazione Meyer per agevolare la comunicazione con i medici. Anche l’accoglienza è stata garantita grazie al sostegno della Fondazione Meyer.

Israele: 'uccisi 5 terroristi in scontro a fuoco nel nord della Cisgiordania'

Le Idf e lo Shin Bet hanno reso noto in un comunicato congiunto di aver ucciso "cinque terroristi" in uno scontro a fuoco nel villaggio di Kfar Tamun, a nord di Nablus, in Cisgiordania. 

Le Idf - aggiungono nella dichiarazione - sono ancora sulle tracce del terrorista che ha ucciso una donna incinta nel nord della Cisgiordania.

Maxioperazione Idf in Cisgiordania, 5 morti

Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane a Tamun in Cisgiordania. Lo riferisce il Times of Israel, secondo cui le vittime erano armate. La polizia di frontiera ha poi fermato "due terroristi di spicco" nella vicina città di Tubas, dopo un conflitto a fuoco. A Tamun, l'Idf ha sequestrato fucili d'assalto e altre attrezzature militari. A Tubas, agenti hanno fatto irruzione in un appartamento in cui si nascondeva il capo di una rete terroristica locale. La maxioperazione è stata lanciata dall'Idf in Cisgiordania dopo che una donna incinta è rimasta vittima di un attentato contro l'auto su cui, insieme al marito, stava andando in ospedale a partorire.

Bimbo di due anni dalla striscia di Gaza in ospedale di Napoli

Un paziente di appena due anni proveniente dalla Palestina è arrivato alle prime luci dell'alba all'ospedale Santobono con un'ambulanza del 118 della Asl Napoli 1 Centro dopo essere atterrato nella notte all'Aeroporto di Pratica di Mare con un volo militare organizzato dalla Cross di Pistoia (Centrale remota operazioni soccorso sanitario) e con la supervisione della Regione Campania. Il bimbo, accompagnato dal padre e dal nonno, arriva da Beit Hanoun, nell'area Nord Est della Striscia di Gaza. È affetto da malattia granulomatosa cronica, rara patologia del sistema immunitario che espone i soggetti di cui ne sono affetti a ripetute infezioni gravi, ed è ora ricoverato presso il reparto di Pediatria Generale e Dermo-Immuno Reumatologia, diretto da Luigi Martemucci, dove potrà ricevere le cure necessarie. La Fondazione Santobono Pausilipon si è immediatamente occupata di predisporre l'accoglienza degli accompagnatori presso gli alloggi riservati ai familiari dei pazienti e di contattare i mediatori culturali che assisteranno i parenti e che li supporteranno nei colloqui con i sanitari. 

M.O.: da Italia nuova evacuazione sanitaria di bambini da Gaza

Un nuovo volo di evacuazione medica dalla Striscia di Gaza arriva in Italia con a bordo bambini bisognosi di cure. Lo riferisce la Farnesina in una nota. La nuova operazione umanitaria di evacuazione medica dalla Striscia di Gaza ha preso il via ieri e si inserisce nel quadro delle precedenti evacuazioni sanitarie, di cui l'ultima effettuata a marzo scorso, realizzate sotto l'impulso del governo italiano. L'iniziativa è stata realizzata sotto il coordinamento della Protezione Civile, in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), l'Unità di Crisi del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, il Consolato Generale d'Italia a Gerusalemme, l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv e il Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi). Il trasferimento è avvenuto mediante due velivoli militari dell'Aeronautica Militare arrivati ieri in Israele, all'aeroporto di Ramon. Il personale dell'Unita' di Crisi della Farnesina ha seguito tutte le operazioni del volo umanitario in stretto coordinamento con il personale diplomatico-consolare in loco.

Hamas: con escalation Israele mina sforzi per tregua

Hamas ha accusato oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu di "minare", con le sempre più massicce operazioni a Gaza, gli sforzi di mediazione per porre fine alle ostilità nella Striscia. "Il criminale di guerra Netanyahu sta minando gli sforzi di mediazione attraverso una deliberata escalation militare", si legge in una dichiarazione di Hamas. Israele, prosegue la nota, "non mostra alcun riguardo per i suoi prigionieri (gli ostaggi detenuti a Gaza, ndr) e mette in pericolo le loro vite". 

Meloni sente il Papa: sosteniamo i suoi sforzi per la pace

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con Papa Leone XIV. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che "l'Italia apprezza e sostiene gli sforzi della Santa Sede per la pace e la cessazione dei conflitti in tutti gli scenari di crisi dove le armi hanno preso il posto del confronto e del dialogo".

Trump: "Il Qatar investirà 10 mld nella base militare di Al Udeid"

Donald Trump annuncia che il Qatar investirà 10 miliardi nella base aerea di Al Udeid, la più grande installazione militare Usa in Medio Oriente. "Il Qatar investirà 10 miliardi di dollari per sostenere questa enorme base negli anni a venire!", ha detto il presidente americano parlando alle truppe nella base a sud ovest di Doha, che ospita il quartier generale regione del Comando Centrale del Pentagono. 

De Luca: "Una vergogna quello che sta accadendo a Gaza"

"In questo momento sta arrivando  nell'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli  un bambino di tre anni devastato dalle bombe israeliane. E'  una vergogna per il mondo civile quello che sta accadendo a Gaza". Lo ha detto tra gli applausi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca all'inaugurazione del Salone del Libro di Torino 2025 dove la Campania è Regione Ospite. 

Trump: "Voglio porre fine ai conflitti, non iniziarli"

"Come presidente, la mia priorità è porre fine ai conflitti, non iniziarli, ma non esiterò mai a esercitare il potere americano, se necessario, per difendere gli Stati Uniti d'America o i nostri partner". Lo ha detto Donald Trump incontrando i militari americani dislocati nella base aerea di Al Udeid, in Qatar. 

Trump in Qatar: “Vicini ad accordo nucleare con Iran”. VIDEO

Trump in Medio Oriente, Pedde: "Agli Usa manca una strategia complessiva"

All’indomani del tour in Medio Oriente di Donald Trump, sono molte le perplessità che si appuntano sulla politica del nuovo presidente americano, molto concentrato sull’economia e molto meno sui complessi equilibri dell’area. Ne abbiamo parlato con Nicola Pedde, direttore dell’Institute for Global Studies. LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24 INSIDER

Fratoianni: "Da Meloni nessuna condanna di Israele per Gaza"

Giorgia Meloni "ha ripetuto la solita storia che il nostro governo è impegnato sul piano umanitario, solidale, ma nemmeno una parola di condanna per il criminale di guerra Benjamin Netanyahu, non una parola su cosa pensa il nostro governo su quello che sta facendo il governo israeliano in Palestina oramai da un anno e mezzo, non una parola sul fatto che il governo israeliano abbia messo nero su bianco la volontà di occupare stabilmente Gaza". Lo ha ribadito il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni dopo avere esposto dalle finestre della sede del partito a Roma delle bandiere palestinesi. "Oggi è un piccolo gesto ma anche un appello a tutti quelli che non si rassegnano all'orrore di quello che sta accadendo, al genocidio del popolo palestinese. Una bandiera sul balcone, ovunque un gesto, un segno per dire al nostro governo 'fate qualcosa' per fermare questa strage infinita".. Dalla premier ieri durante il question time alla Camera, ha aggiunto, "niente che assomiglia alle parole degli altri leader europei che mettono in discussione l'accordo di associazione UE-Israele, come chiediamo nella mozione unitaria delle opposizioni. Nulla che abbia a che fare col suo ruolo, che non è quello di una volontaria di associazioni umanitarie, ma della presidente del Consiglio dei ministri del nostro paese, di uno dei più grandi paesi d'Europa e del mondo". 

Ad Alicante riunione esperti del Tribunale dei Popoli su Gaza

L'Università di Alicante (UA), nel sudest spagnolo, accoglie oggi una riunione dei membri della commissione di diritto internazionale del Tribunale dei Popoli su Gaza, un progetto indipendente del sistema giudiziario che punta a indagare gli aspetti legali, politici ed etici dell'offensiva di Israele in Palestina.    L'incontro si svolge alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'UA, organizzato in collaborazione con la professoressa di Diritto internazionale e Diritto dei rifugiati dell'Università di Boston, Susan Akram, con l'Assemblea universitaria per la Palestina di Alicante e la Rete Universitaria per Palestina in Spagna, riferisce l'agenzia Efe. In video-collegamento partecipano esperti aderenti al Tribunale dei Popoli su Gaza in Palestina, Giordania, Irlanda, Stati Uniti, Canada e varie città iberiche.    Il meccanismo indipendente, ispirato a iniziative come il Tribunale Russell creato nel 1966 sui crimini di guerra degli Stati Uniti in Vietnam, è stato costituito nel novembre 2024 a Londra, per raccogliere prove del genocidio a Gaza; promuovere un cessate il fuoco nella regione; studiare l'appoggio internazionale a Israele soprattutto da parte dei governi degli Stati Uniti ed europei; e indagare i fattori che consentono di ignorare le risoluzioni dell'Onu e di altre istituzioni internazionali.    Le conclusioni saranno presentate a fine maggio a Sarajevo, mentre a ottobre il Tribunale presenterà a Istanbul la prima bozza di decisioni, con le testimonianza di vittime dei crimini di guerra in Palestina.

Costa: "Fermare bombardamenti a Gaza, gestione politica conflitto"

"Di fronte alla crisi umanitaria che si consuma a Gaza servono atti concreti: per fermare i bombardamenti e avviare una gestione politica del conflitto. Questo è ciò che ci si aspetta da chi guida un Paese democratico e partecipa attivamente ai tavoli internazionali". Lo dichiara il vicepresidente della Camera, Sergio Costa (M5s), commentando le parole pronunciate dalla Presidente del Consiglio alla Camera dei Deputati. "Dalla presidente Meloni mi sarei aspettato una posizione chiara e immediata, che andasse oltre il registro del rammarico e assumesse una responsabilità esplicita: l'Italia deve chiedere, insieme all'Unione Europea, il cessate il fuoco e impegnarsi per un'iniziativa diplomatica forte e autonoma, che metta al centro il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili". "La logica della rappresaglia e della guerra continua a produrre morte, instabilità e odio. È tempo di fermarsi. È tempo di governare la crisi, non inseguirla", conclude.

Protezione civile Gaza: "Il bilancio dei morti sale a 82"

La difesa civile palestinese ha annunciato in un nuovo bilancio che gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso 82 persone dall'inizio della giornata. "Il bilancio delle vittime dei raid aerei israeliani su Gaza è salito a 82 dopo che Israele ha preso di mira diverse abitazioni nella Striscia di Gaza settentrionale", ha detto all'Afp il portavoce della Protezione civile Mohammed al-Moughayir.

MO, Fratoianni (Avs): "Il ricordo di Ali Rashid"

"Ali Rashid ci ha lasciati. È stato per me un compagno, un amico e soprattutto uno straordinario dirigente politico. Colto, appassionato e dolce con quel sorriso che non mancava mai di accompagnare anche le riflessioni più dure e amare sulla sua Palestina. Un punto di riferimento e una bella bellissima persona. Oggi, di fronte a quello che succede in Palestina la sua assenza pesa ancora di più".     È il ricordo di Nicola Fratoianni di Avs per Ali Rashid improvvisamente scomparso.  "Ali Rashid, nato in Giordania nel 1953 da genitori palestinesi originari di Gerusalemme - ricorda Fratoianni - è stato segretario nazionale dell'Unione Generale degli Studenti Palestinesi, ha fatto parte dell'Unione generale degli scrittori e giornalisti palestinesi. Dal 1987 è stato Primo Segretario della Delegazione generale palestinese in Italia ed eletto parlamentare di Rifondazione comunista nel 2006".

Trump: "Gli Usa interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà"

"Stiamo lavorando duramente a Gaza. Gaza è stata un territorio di morte e distruzione", ma gli Stati Uniti interverranno e diventerà una "zona di libertà". Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel.     Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che il 7 ottobre è stato "uno dei peggiori giorni nella storia del mondo, non solo in questa regione". "Stiamo affrontando Hamas, l'Iran e gli Houthi e credo che sia stato un grande successo", afferma, riferendosi agli attacchi degli Stati Uniti contro il gruppo yemenita sostenuto dall'Iran.

Trump: "Se serve pronti a riprendere offensiva contro gli Houthi"

Donald Trump ha avvertito che gli Stati Uniti "possono riprendere la loro offensiva" contro gli Houthi nel caso le milizie yemenite riprendessero i loro attacchi. "Ci siamo accordati con gli Houthi e credo che questo sia stato un grande successo. Ma forse domani verrà sferrato un attacco, e in quel caso torneremmo all'offensiva", ha aggiunto. 

Israele convoca ambasciatrice Spagna per protesta frasi Sanchez

Nuovi attriti fra Israele e Spagna: Israele ha convocato per oggi l'ambasciatrice spagnola nel paese, Ana Salomon Perez, per una protesta formale a causa delle dichiarazioni fatte dal presidente del governo, Pedro Sanchez, che nel question time ieri al Congresso spagnolo aveva assicurato che il suo esecutivo "non fa commerci con uno Stato genocida".   "Dopo le dure dichiarazioni del presidente del Governo spagnolo, Pedro Sanchez, l'ambasciatrice spagnola in Israele è stata convocata a una riunione per un'ammonizione formale nel Ministero degli Affari esteri a Gerusalemme per domani" (oggi, ndr.), ha indicato all'agenzia Efe un portavoce del dipartimento.     Ieri, in risposta a una domanda del deputato della sinistra repubblicana catalana (Erc), Gabriel Rufian, che aveva accusato il Governo di "commerciare con uno Stato genocida, come Israele", il premier Sanchez aveva replicato: "Le puntualizzo una cosa: noi non commerciamo con uno Stato genocida. Non lo facciamo", senza tuttavia citare direttamente Israele.     Il premier socialista aveva fatto riferimento alla polemica al centro del dibattito parlamentare già lo scorso 7 maggio, in cui gli alleati del governo progressista lo avevano accusato di essere "complice di un genocidio" commesso da Israele a Gaza, per la compravendita di armamenti. Le critiche dopo che un rapporto del Centro Delas ha rivelato che la Spagna aveva venduto a Israele armi per 5,3 milioni di euro dal 7 ottobre 2023. 

Trump: "Il tour nel Golfo può raccogliere 4000 miliardi in accordi"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il suo tour nel Golfo potrebbe raccogliere fino a 4 trilioni di dollari in accordi durante un incontro con i leader aziendali a Doha. "Questo è un tour record. Non c'è mai stato un tour che raccoglierà, potrebbe arrivare, a un totale di 3,5-4 mila miliardi di dollari solo in questi quattro o cinque giorni", ha detto Trump.

Ricciardi: "Meloni ipocrita, su genocidio nemmeno minima condanna"

"Il nostro quesito di ieri a Giorgia Meloni era sul riarmo, e ovviamente non ha risposto. L'appello su Gaza del Presidente Conte è stato a seguito delle parole della premier, la quale è stata talmente ipocrita da non riuscire a fare nemmeno una minima condanna rispetto al genocidio che sta avvenendo, dove si stanno affamando e uccidendo migliaia di bambini. Meloni giustifica il piano di riarmo da 800 miliardi dicendo che bisogna difendere i valori occidentali in Ucraina, ma tutti questi discorsi retorici evidentemente non valgono quando si parla del popolo palestinese". Così Riccardo Ricciardi, capogruppo M5S, a Radio Anch'io. "Sugli impegni per il riarmo - prosegue - noi abbiamo fatto cadere il governo Draghi perché pensavamo che il raggiungimento del 2% per le spese sulla Difesa si dovesse effettuare entro il 2032-2033, non in un anno e con una manovra di bilancio. Meloni ha detto che vuole farlo subito e questo significa che bisogna trovare 10 miliardi da prendere dai bisogni e dalla necessità dei cittadini italiani".

Trump: "Ci avviciniamo a un accordo con l'Iran sul nucleare"

Il presidente Usa Donald Trump ha detto, parlando a Doha, che Washington e Teheran si avvicinano ad un accordo sul nucleare iraniano.

Fonti sanitarie a Gaza: oltre 40 morti negli ultimi raid

Si contano oltre 40 morti negli ultimi raid israeliani a Gaza. Lo riferiscono fonti ospedaliere della Striscia, secondo quanto riporta la Bbc. Almeno 36 corpi sono stati trasportati negli ospedali del sud, che hanno subito intensi bombardamenti israeliani durante la notte, si aggiunge

Medioriente, Al-Thani: Israele non dimostra interesse a negoziati

Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, ha dichiarato che gli ultimi bombardamenti su Gaza dimostrano che Israele non è interessato a un processo di pace. Lo sceicco ha definito l'operazione un "cattivo segnale" in un'intervista alla Cnn avvenuta a Doha, in occasione della visita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e ha affermato di non aspettarsi pertanto molti progressi diplomatici verso un cessate il fuoco. Al-Thani ha salutato il rilascio dell'ostaggio israeliano-americano Edan Alexander come una "svolta che contribuirà a rimettere in carreggiata i colloqui". Purtroppo la reazione di Israele è stata (bombardare) il giorno dopo, mentre inviava la delegazione", ha aggiunto il capo del governo del Qatar, secondo il quale Israele "essenzialmente invia il segnale di non essere interessato ai negoziati".

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