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Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

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Trump pubblica video sul futuro di Gaza fatto con AI
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Trump pubblica video sul futuro di Gaza fatto con AI
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Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione

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Donald Trump ha pubblicato sui suoi profili social ufficiali, tra Truth ed Instagram, un video musicale generato dall'intelligenza artificiale che mostra come il presidente Usa immagina la Striscia di Gaza dopo l'attuazione del suo piano legato ad una riviera nel territorio.  La clip, infatti, mostra partendo da come è Gaza oggi, quello che potrebbe diventare nel futuro, nel quale il presidente americano immagina una moderna Striscia con passeggiate, grattacieli, hotel di lusso e spiagge scintillanti.

Lusso e danzatrici

Nel video compaiono anche danzatrici del ventre barbute, un'enorme statua dorata dello stesso Trump e si vedono delle persone ballare mentre piovono banconote dall’alto. Compare anche Elon Musk che si gode un piatto di hummus e si vede, ancora, il tycoon danzare con una donna vestita in modo succinto. Alla fine il presidente, compare mentre si rilassa con un drink a bordo piscina a fianco del premier israeliano Netanyahu.

Uno dei frame tratti dal video pubblicato da Trump - Truth

La distruzione a Gaza

Intanto Gaza è in gran parte rasa al suolo e, secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Secondo una stima della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite, dopo soli 4 mesi di conflitto, il costo dei danni nella Striscia di Gaza era già di 18,5 miliardi di dollari. Questa cifra corrisponde al Pil complessivo di Gaza e della Cisgiordania. Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) ha proposto una stima più recente dell’intera ricostruzione. Secondo le valutazioni la ricostruzione potrebbe richiedere fino al 2040, con un costo complessivo che potrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari. A maggio scorso, l'Onu aveva stimato costi ricostruzione tra i 30 e i 40 miliardi di dollari.

Morti e feriti

Considerando, poi, il più recente bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza, il dato ha raggiunto quota 48.346 dall'inizio della guerra, nell'ottobre 2023. Lo riferisce a cadenza quotidiana l'agenzia palestinese Wafa, aggiungendo che, nello stesso periodo, le persone rimaste ferite sono almeno 111.759. Il bilancio, precisa la stessa fonte, rimane tuttavia incompleto, poiché molte vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle ambulanze e alle squadre di soccorso.

Guerra in Medio Oriente, la situazione attuale

Sul fronte dei negoziati, la prima fase dell'accordo tra Israele e Hamas sta per terminare, e con questa la tregua a Gaza. Ma i colloqui per prolungarla o avviare la fase due sono ancora in alto mare, con Netanyahu che sembra voler riprendere la guerra. Il vicepresidente della Knesset, Nissim Vituri, ha dichiarato: "A Gaza vanno separati donne e bambini, e gli adulti eliminati". Prima della scadenza di sabato, però, restano da attuare gli ultimi passaggi dell'intesa - entrata in vigore il 19 gennaio - con la restituzione di quattro salme di ostaggi e il rilascio di 602 detenuti palestinesi dalle carceri israeliane, bloccato sabato scorso finché, ha detto Netanyahu, Hamas non cesserà di spettacolarizzare la liberazione dei rapiti. Un accordo in tal senso sarebbe stato raggiunto nelle ultime ore: Hamas ha accettato di restituire giovedì gli ultimi quattro corpi previsti in questa fase e "senza troppa pubblicità", riferiscono fonti di agenzia. Israele ha tuttavia fatto sapere che rilascerà i detenuti solo dopo che avrà verificato l'identità delle salme, per evitare il ripetersi dello sfregio subito la settimana scorsa, quando i terroristi hanno consegnato i resti di una sconosciuta di Gaza al posto di quelli di Shiri Bibas, la mamma dei due bimbi ostaggio tornati a casa in una bara nera.

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