Dal souk alle gallerie d’arte di Marrakech: viaggio nella “città rossa” del Marocco
Passeggiare tra gli spazi di quella che è stata la più grande scuola coranica del Nord Africa e perdersi tra gli odori e i colori di uno dei più grandi mercati del Continente Nero. Ma anche ammirare le opere della nuova generazione di artisti nel quartiere di Gueliz, noto anche come "Ville Nouvelle", e ammirare il tramonto da una delle terrazze della Medina. Questa settimana vi portiamo alla scoperta della più conosciuta delle quattro città imperiali del Marocco
a cura di Costanza Ruggeri
Il nostro viaggio alla scoperta di Marrakech comincia dal cuore della "città rossa" del Marocco: il SOUK. Un labirinto di bancarelle e negozi che si estende nella parte settentrionale di Piazza Jamaa el Fna e occupa decine di strade della Medina. Le sue origini risalgono a quando la città era un importante crocevia commerciale tra il Nord Africa, il Medio Oriente e l’Europa
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I venditori del Souk di Marrakech non hanno una collocazione casuale ma sono raggruppati in zone distinte in base alle principali merci vendute. Tra i più famosi il Souk des teinturiers dove centinaia di matasse di lana colorate pendono da strutture lignee e il Souk El Haddadine dove le scintille dei fabbri incontrano la creatività dei lavoratori del ferro
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Tra i mercati più frequentati di Marrakech c'è sicuramente il Souk delle spezie situato in Place des Epices, anche chiamata Rahba Kedima.. Qui, fino al 1912, si svolgeva il mercato per la vendita di cereali e schiavi provenienti soprattutto dall'Africa subsahariana. Questo è il posto giusto per acquistare lo zafferano marocchino, il cumino e la speciale miscela Ras el Hanout
Urban Spa, viaggio tra le oasi di benessere più prestigiose d'Italia
A poche centinaia di metri dal Souk des teintores troviamo la MAISON DEL LA PHOTOGRAPHIE, museo che rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo. Tra le sue mura, fotografie in bianco e nero degli anni '60 e '70 (scattate in tutto il Paese) riportano al Marocco di un tempo, mentre le opere di giovani artisti locali proiettano di nuovo nel presente
Madeira “on the road”, viaggio nella "Perla dell'Atlantico"
Aperta al pubblico nel 2009, Maison de la Photographie è strutturata in quattro sezioni: la prima contiene i ritratti realizzati ai membri delle tribù berbere, agli avventurieri e ai viaggiatori europei dei primi anni del Novecento. La seconda è riservata al paesaggio ed è composta da scatti in bianco e nero. Le ultime due riguardano la cultura locale e le danze tipiche del Marocco
Da Napoli a Pompei tra sacro, arte e sapori: long weekend in 15 tappe
DAR DARMA, storico riad di lusso nascosto nel cuore della Medina, è il punto di partenza ideale per una passeggiata alla scoperta della cultura e dell’arte di Marrakech. Situato a pochi passi dalla Madrasa di Ben Youssef, nell'antico quartiere del Moqf, è caratterizzato da letti a baldacchino, soffitti decorati, lampade in ottone e vasi realizzati da artigiani locali
I giardini di Madeira, viaggio nell’isola dell’eterna primavera
Dar Darma nasce come dimora privata i cui proprietari hanno voluto ricreare l’autenticità, l’eleganza e la misticità del luogo. Il progetto di recupero del riad, che si estende su una superficie di circa 1.200 metri quadrati, è dell'interior designer Dario Locatelli che ha ridato luce a portoni in legno e ottone, recuperato le volte del XVIII secolo e i soffiti in legno dipinto
Dal Piemonte alla Sardegna, viaggio tra le dimore storiche italiane
Dar Darma è dotato di 4 lussuose suite e 2 appartamenti e dispone di ampi spazi per ospitare sale con camino, aree relax e un piccolo hammam. Dalle terrazze con piscina si gode una vista sui tetti della Medina. Il panorama si estende fino alla Moschea della Koutoubia, al Palazzo di Dar El Bacha e alla catena montuosa dell’Atlante
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A pochi passi dal Riad Dar Darma sorge uno dei simboli di Marrakech: la MADRASA DI BEN YOUSSEF, un tempo la più grande scuola coranica del Nord Africa. Considerato un capolavoro di architettura ispano-moresca, questo luogo affascina con le sue pareti decorate con zellij multicolore, gli archi in stucco, le finestre in cedro e il miḥrāb in marmo di Carrara
Basilea, alla scoperta della città dell'Eurovision 2025
Commissionata dal sultano Abdallah al-Ghalib, la costruzione della Madrasa di Ben Youssef fu conclusa nel 1565. Ha 130 stanze, che potevano ospitare fino a 900 studenti. Oggi Patrimonio Mondiale dell'Unesco, è un complesso in arenaria rossa a pianta quasi quadrata che ricopre una superficie di 1.720 metri quadrati
Tra le calli di Venezia, alla scoperta dei bacari più caratteristici
Tra le tappe imperdibili in città, il MUSÉE DE LA FEMME di Marrakech è un'istituzione che rende omaggio alla forza, alla creatività e ai contributi delle donne marocchine nei secoli. Mostre accuratamente allestite esplorano vari aspetti della vita delle donne, dall'arte alla letteratura fino al loro ruolo nell'istruzione, nella politica e nell'attivismo sociale
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Inaugurato nell'autunno del 2018, il Musée de la Femme si trova nel quartiere di Sidi Abdel Aziz e offre uno spazio espositivo di 220 metri quadrati. Primo del genere in Africa, racconta la storia di alcune delle donne che hanno segnato la storia del Marocco: da Malika Fassi, unica donna a firmare il Manifesto dell'Indipendenza a Zaineb Nafzaouiya, considerata la fondatrice della città
Da Luleå al villaggio di Lassbyn, alla scoperta della Lapponia Svedese
A poche decine di metri, situato in un riad del XIX secolo nel cuore della Medina, il MUSÉE DU PARFUM è nato nel 2017 da un'idea dell'etnobotanico e profumiere Abderrazzak Benchaâbane, e offre uno sguardo sul mondo dell'arte profumiera in Marocco. Tra i corridoi decorati con mosaici e le fontane si trova il cuore pulsante della struttura: il laboratorio dei profumi
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Ogni bottiglia, ogni essenza è un tassello di storia e tradizione. Dopo aver visitato le varie sale del Musée du Parfum che permettono di conoscere il mondo dell’arte dei profumi, ci si può accomodare al bar a parfums e divertirsi a creare la propria fragranza su misura, con l’aiuto di un esperto che svela i segreti delle antiche tecniche di estrazione e miscelazione
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Per la tappa numero 7 della nostra passeggiata alla scoperta di Marrakech ci spostiamo in Rue Yves Saint Laurent, nella parte nord della città, per visitare i GIARDINI MAJORELLE. Il complesso, progettato dall'artista francese Jacques Majorelle nel 1931, venne poi acquistato nel 1980 dallo stilista francese Yves Saint Laurent e dal compagno Pierre Bergé
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La villa di Majorelle, ribattezzata Villa Oasis, venne sottoposta a un ampio lavoro di restauro. Le ceneri di Yves Saint Laurent sono state disperse nel roseto e un memoriale in suo onore è stato eretto nel giardino, popolato da oltre 135 specie botaniche. Simbolo del luogo il celeberrimo “blu Majorelle,” una tonalità di blu applicata alla villa e alle strutture del parco
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Inaugurato nell'ottobre del 2017, l'YSL MUSEUM è interamente dedicato all'arte della moda del grande stilista francese che scelse Marrakech come sua seconda casa. L’esotismo del Marocco fu la forza ispiratrice per molte delle sue creazioni: dal pea-coat alle safari jacket, dall’ethnic look al Mondrian dress. La collezione permanente ospita 5.000 capi e 15.000 accessori
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L'YSL Museum è anche sede di un biblioteca dove è custodita un’eccezionale collezione di libri rari e antichi sulla storia, sulla letteratura e sulle arti decorative del Marocco. Il bookshop del museo è la replica della prima boutique aperta da Yves Saint Laurent a Parigi, nel 1966, e disegnata da Isabelle Hebey
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Restiamo nella zona settentrionale di Marrakech per visitare GUELIZ, noto anche come "Ville Nouvelle", uno dei quartieri più nuovi della città. Gli amanti dell’arte hanno diversi motivi per visitare questa zona: uno su tutti il MACMA (Museo d’Arte e Cultura di Marrakech) Qui si trovano le migliori gallerie d’arte della città, tra cui: David Bloch, Noir sur Blanc e Gallery 127
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Tra le gallerie della zona merita una segnalazione particolare la LOFT ART GALLERY. Fondata nel 2009 da Myriem e Yasmine Berrada Sounni, si è posta da subito come obiettivo la valorizzazione della scena dell'arte moderna e contemporanea del continente africano. È innanzitutto una galleria d'arte marocchina, ma con gli occhi aperti sul resto del mondo
A pochi metri di distanza troviamo L'BLASSA ART SPACE, importante punto di riferimento culturale a Marrakech. Si tratta di uno spazio che è sia coworking che galleria pop-up dedicata all'arte di tutta l’Africa. I visitatori possono esplorare una variegata collezione di stampe d'arte e fotografie provenienti da paesi come Marocco, Tunisia e Siria
Lasciamo il quartiere di Gueliz per spostarci nei pressi della Moschea di Koutoubia ed entrare a LA MAMOUNIA, tra gli hotel più iconici d'Africa. Inaugurato nel 1923, è noto per i suoi lussureggianti giardini e gli interni che uniscono l'Art Déco al gusto moresco. La struttura vanta 135 camere, 71 suite e 3 riad, celebrazione del meglio dell'artigianato marocchino
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Le origini di La Mamounia risalgono al XVIII secolo quando il sultano alawita Mohammed Ben Abdallah regalò al figlio, come dono di nozze, un frutteto di 13 ettari chiamato “Arset El Mamoun”, da cui la struttura a 5 stelle prende il nome. Delimitato dai bastioni del XII secolo, il parco de La Mamounia è ancora oggi un paradiso terrestre con ulivi, aranci e roseti
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Tra le opere d'arte più imponenti a La Mamounia senza dubbio Le Chandelier du Centenaire di Lasvit, installazione luminosa (composta da 3000 elementi in vetro soffiato a mano) sospesa nel cuore della hall dell'hotel. Lungo quasi 9 metri, questo lampadario onora l'arte, le tradizioni e soprattutto le donne del Marocco, traendo ispirazione dalle tradizionali collane berbere
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Dal prossimo 1° settembre 2025 ad occuparsi del ristorante italiano all'interno de La Mamounia sarà chef Simone Zanoni, una delle figure più innovative della gastronomia italiana contemporanea. In un ambiente reinventato, il ristorante italiano abbraccerà i sapori dell'Italia meridionale, proponendo un menu di classici raffinati e dal gusto avvolgente
Per la tappa numero 12 della nostra passeggiata a Marrakech ci spostiamo in un'ex stazione degli autobus vicino al mercato di Piazza Jemaa el Fna per visitare DaDa, nuovo polo culturale di Marrakech e incubatore creativo che sta attraendo talenti da tutto il Nord Africa. Qui troviamo una galleria d'arte, una libreria, un ristorante, un bar e uno spazio concerti
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DaDa è uno "spazio ibrido" dinamico che invita gli ospiti a mangiare, bere, ballare ed esplorare l'arte di creativi locali e internazionali. Il concept del locale trae ispirazione dall'energia e dalla vivacità di piazza Jemaa el Fna e del mercato sottostante ed è frutto dell'ingegno dell'imprenditore locale Kemal Lafitm
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Tra le terrazze panoramiche di Marrakech merita un posto d'onore DAR DAR ROOFTOP, una delle più suggestive per ammirare il sole tramontare sui tetti della Medina. Decorato con decine di lampade in stile marocchino e forte di un'incomparabile vista sulla città vecchia e sul minareto della Moschea della Koutoubia, propone piatti della cucina marocchina
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Nel quartiere storico della Kasbah troviamo il MAP (Monde des Arts de la Parure), museo delle Arti dell'Ornamento progettato da un duo di architetti franco-libanese. Aperto al pubblico nel novembre del 2022, contiene una collezione di 3mila pezzi tra abiti raffinati, gioielli e oggetti cerimoniali provenienti da oltre 50 Paesi diversi
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La collezione presente al MAP (Monde des Arts de la Parure) è stata selezionata tra i 7.000 pezzi raccolti da Marlène e Paolo Ponce-Gallone, svizzeri ideatori del museo, in decenni di viaggi e ricerche. L'edificio che ospita il museo è ispirato alla Madrasa di Ben Youssef e si estende su tre livelli e quasi 1.400 metri quadrati di spazio attorno a un lucernario ottagonale
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Terminiamo il nostro viaggio alla scoperta della "Città rossa" del Marocco a 30 chilometri da Marrakech. Il giardino ANIMA di Andrè Heller è considerato uno dei più fantasiosi al mondo e si sviluppa per oltre 3 ettari in un percorso all'insegna del collezionismo più eclettico. Un luogo in cui centinaia di alberi e piante si fondono con opere d'arte di Picasso, Haring e Rodin
Trekanten “on the road”, viaggio nel cuore dello Jutland danese
Definito il "segreto nascosto di Marrakesh", il giardino ANIMA, creato dall'artista austriaco André Heller, offre una selezione esclusiva di opere d'arte che riempiono di colore l'enorme spazio verde. A disposizione dei visitatori anche un bar, il Café Marocain Paul Bowles, tributo allo scrittore inglese autore de “Il tè nel deserto”
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