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Sanremo 2022, le pagelle della terza serata del Festival

Musica

Fabrizio Basso

©Getty

Per la prima volta tutti gli artisti sono saliti sul palco. La nuova classifica vede al primo posto la coppia Blanco/Mahmood seguita da Elisa e Gianni Morandi. Ecco i nostri giudizi sulle esibizione della terza sera

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Sanremo 2022, in attesa della scaletta della quarta serata ecco ospiti e cantanti in gara

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LA CLASSIFICA DOPO LA TERZA SERATA


Giusy Ferreri - Miele - Voto 6+
L'attacco è da amarcord. Lei sceglie un approccio gitano compensato da un abito scuro che, aperture a parte, fa molto Wall Street. E, restando nell'ambito dei ciak, sembra uscita da Baaria. Il brano è molto cinematografico, come l'album che verrà: basta chiudere gli occhi si entra nella nuova storia artistica di Giusy.
 

Highsnob e Hu - Abbi cura di te - Voto 7-
Non si dissociano dal bianco e nero. Anzi Highsnob raddoppia mettendo una nota bianco nel suo look oscuro. Si parla della fine di un amore ma il messaggio che si insinua tra le pieghe di un crepuscolo affettivo è avere cura di se stessi.
 

Fabrizio Moro - Sei tu - Voto 7
La rinascita passa attraverso l'amore. E l'eleganza perché questo artista romano sceglie un abito da gran serata. Sono certo che attraverso l'ossigeno di questa canzone si può trovare la via che conduce alla luce interiore.
 

Aka 7even - Perfetta così - Voto 6/7
Rosa come un confetto di Sulmona canta l'accettazione. Sul palco è padrone, si avvicina al pubblico e all'Orchestra. In alcuni movimenti ricordi il Celentano supermolleggiato degli anni Sessanta.
 

Massimo Ranieri - Lettera di là dal mare - Voto 6/7
Struggente. Sembra di sentire l'angoscia di chi affrontava "l'Atlantico immenso di fronte" (cit. Francesco Guccini) con un piroscafo. Sono buzzatiani gli occhi che tacciono.
 

Dargen D'Amico - Dove si balla - Voto 7/8
Ironico da subito, e non per l'abito che è psichedelico, ma perché è lui, Dargen a donare i fiori ad Amadeus. Poi la cassa inizia a battere in testa e l'Ariston è il luogo dove si balla. Scende dal palco e va in mezzo al pubblico. Questa sì che si chiama ripartenza!

 

Irama - Ovunque sarai – Voto 6+
Sembra uscito da un libro di Louise Erdrich, con questo look selvaggio, da spirito libero delle praterie dell’anima. Il volto è una smorfia di sofferenza che solo negli ultimi secondi trova quiete e naturalezza.

Ditonellapiaga con Rettore - Chimica - Voto 7/8
Margherita Carducci, alias Ditonellapiaga, si candida, oltre che al podio artistico con la sua amica Donatella, anche a quello dell'eleganza. Un brano di una freschezza rara: li hanno comparati bene i coefficienti! È una coppia pazzesca! Una coppia...camouflage.
 

Michele Bravi - Inverno dei fiori - Voto 6/7
Un look così neanche i venusiani. Un po' Alice nel Paese delle Meraviglie, un po' Edward Mani di Forbice. Eppure indosso a questo artista sembra la normalità. Con questa sensibilità i fiori germogliano prima del tempo!
 

Rkomi - Insuperabile - Voto 6+
Prima della voce ci mette il fisico. E un paio di guanti neri alla Diabolik. L'amore che canta non conosce limiti e lui lo racconta bene. Resta meno comprensibile l'ibridazione tra un look alla Marlon Brando e messaggi sulle labbra o mantelli di nuvole bianche che fanno più favola disneyana.
 

Mahmood e Blanco - Brividi - Voto 6+
Qui non c'è solo una canzone, c'è anche una drammaturgia. La narrazione di questo amore ha la forma di una ballad romantica nonostante si tratti di una relazione complessa, tra occhi di vipera e letti sporchi di vino.
 

Gianni Morandi - Apri tutte le porte - Voto 6/7
Quel che è certo è che ci porta fuori dai pensieri pigri questo ritmo quasi sciamanico che Lorenzo Jovanotti ha costruito per il suo amico di Monghidoro. Diamo retta a loro, cerchiamo il cuore dentro di noi.
 

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Tananai - Sesso occasionale - Voto 6
Se il Festival si vincesse col sorriso, beh non ci sarebbe partita. È una onesta canzone che racconta di un tradimento che viene minimizzato. Per dirla con David Riondino la coppia è per definizione un insieme di tre persone di cui momentaneamente una è assente.
 

Elisa - O forse sei tu - Vota 7/8
Il bello della semplicità. Un abito bellissimo. A vederla scendere le scale... Incessu patuit dea. Questa è una canzone pericolosa perché a ogni ascolto ti appartiene sempre un po' di più.
 

La Rappresentante di Lista - Ciao Ciao - Voto 8+
Tra Iggy Pop e Britney Spears, tra demonio e santità. Ogni apparizione di questa coppia sul palco è un cortometraggio visionario. E allora avanti tutta, con le mani e con i piedi!
 

Iva Zanicchi - Voglio amarti - Voto 6-
Quel fascio di luce che la illumina dall'alto ricorda Il Raggio Verde di Eric Rohmer. Il tema è lo stesso: è una canzone che di contemporaneo ha solo il titolo. E perché siamo in lockdown. Ciò non toglie che la voce dell'Aquila voli alto sul Monte Cusna.
 

Achille Lauro con Harlem Gospel Choir - Domenica - Voto 7/8
Come dice una collega, la vera trasgressione sarebbe vederlo come Nino D'Angelo, con 'nu jeans e 'na maglietta. La canzone è la Sagrada Familia del festival, non si comprende mai se questo dì di festa è finito o infinito. Quel che è certo è che ha mandato in pensione il sabato del villaggio. Meglio la domenica di Achille.
 

Matteo Romano - Virale - Voto 6+
Il cucciolo del Festival non è riuscito ancora a farmi capire se il litigio viene prima o dopo l'amore ma alla terza serata non è più un cruccio. Dei tre giovani scelti da Amadeus è quello con più personalità. Farà strada.

Ana Mena - Duecentomila ore - Voto 6-
Seducente e conturbante e non solo quando arriva la notte: ma la questione è che il pezzo continua a non arrivare. Va però detto che in questa sua seconda presenza all'Ariston l'artista era più sciolta, ha liberato la sua anima latina e ne abbiamo potuto apprezzare spontaneità e naturalezza. E poi è una entusiasta!

Sangiovanni - Farfalle - Voto 6/7
Quest'anno il rosa è di moda. Il ragazzo acquista consapevolezza ogni sera di più. La sua più che una esibizione sembra una liturgia e a esserne seguaci non si sta più nella pelle e si ritrovano sempre le emozioni.

Emma - Ogni volta è così - Voto 7+
Lo sguardo non è dolce ma la canzone merita grinta oltre che attenzione. L'artista salentina avanza come una valchiria verso il pubblico e lo conquista. Alla fine è senza fiato. Grande esibizione. Con la complicità di Francesca Michielin.

Yuman - Ora e qui - Voto 6-
Canta nella penombra, almeno inizialmente. Poi arriva un cono di luce a sospingerlo verso l'hic et nunc. Avesse avuto questa età nel 1984 avremmo avuto Yuman from Ibiza versione r'n'b!

Le Vibrazioni - Tantissimo - Voto 6
Un po', per energia e affinità, mi ricordano gli Europe di Joey Tempest. Ce ne fossero in giro musicisti come loro, potenti, energici, carismatici. Il brano però resta un po' sospeso, lascia un senso di indefinitezza come la storia che racconta.

Giovanni Truppi - Tuo padre, mia madre, Lucia - Voto 9
Minimalista nel look, massimalista nello scavare le profondità umane. Il testo è un capolavoro di semplicità, è la presenza dell'assenza. Chi non avrebbe voluto scrivere una frase come "amarti è credere che quello che sarò sarà con te".
 

Noemi - Ti amo non lo so dire - Voto 7
Elegantissima anche stasera, Noemi. Forse non sa dire (artisticamente parlando) ti amo, ma sa trasmettere milioni di altre emozioni. È colei che ci uò portare sulla luna. E poi a dirigerla c'è quel geniaccio di Andrea Rodini.

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