Sanremo 2022, Emma sfida ogni paura e Ogni Volta è Così

Musica

Fabrizio Basso

Credit Chiara Mirelli

Dieci anni dopo la vittoria con Non è l'Inferno, l'artista salentina torna in gara all'Ariston. A dirigerla sarà Francesca Michielin con la quale duetterà, nella serata delle cover, col brano Baby one more time di Britney Spears. L'INTERVISTA

Una donna, anzi due, senza paura. Emma Marrone torna all'Ariston in gara col brano Ogni Volta è Così dieci anni dopo avere vinto con Non è l'Inferno. Sua compagna d'avventura Francesca Michielin, artista che con la sua voglia di mettersi in gioco scala un Everest ogni volta che presenta un progetto. L'artista veneta oltre a dirigere l'orchestra duetterà con Emma nella serata dei duetti: il brano scelto è Baby One More Time di Britney Spears, una icona Pop. Si tratta di una nuova sfida per il giudice di X Factor Emma, che dopo aver co-condotto il Festival di Sanremo nel 2015 con Carlo Conti e aver calcato più volte il palco del Teatro Artiston come super ospite, ha scelto di rimettersi in gioco con una canzone che musicalmente unisce un sound elettronico a melodie e suoni tradizionali. Ogni Volta è Così, scritto dalla stessa Emma insieme a Davide Petrella, non è solo una canzone d’amore, ma un brano che racconta una condizione che molte donne vivono e in cui potranno ritrovarsi. Composto da Davide Petrella e Dario Faini il brano è prodotto da Dorado Inc.

Ogni volta è così è un brano vocalmente complesso, con un ritornello che sembra fagocitato dalla complessità del testo: come ti sei preparata e come lo cambia l’orchestra del Festival?
Spesso ho prediletto testi con metriche ben definite, lo strano qui è che parte con un registro maschile per poi sfociare in un ritornello a mezza voce e in falsetto. La versione radio edit è molto elettronica, con l’orchestra si ammorbisdicse un pochino. Le prove sono soddisfacenti, i musicisti godono a suonare le mie canzoni e io sono attaccata alle opinioni degli addetti ai lavori.
E' un brano che è una sfida, sotto tutti i punti di vista.
Il mio modo di cantare lo devo a Dario Faini, in passato abbiamo anche litigato per come usavo la mia voce. Dopo ore di prove sfiancanti ho scoperto, grazie a lui, che avevo i falsetti; Dario toglie gli artisti dalla loro confort zone e dunque mi sono chiesta perché prima non lo facevo. Spesso ci copriamo con le coperte di Linus poi arriva lui che è un grande produttore che ti insegna la musica e la vita.
Come affronterai questa settimana sotto pressione mediatica?
Non mi sento bombardata, sono stufa di parlare su zoom, vorrei averti di fronte ma sono anche felice per le interviste, mi piace chiacchierare dei miei progetti con tutti. E' peggio quando nessuno ti chiede niente. Per la canzone serve il palco e ti giochi tutto col talento ma poi il bello è veicolare tutto il resto. Sono contenta di quello che sto facendo e del fatto che l'interesse intorno ai miei progetti non è sfumato dopo dodici anni.
La collaborazione con Francesca Michielin?
Mi è arrivato all’orecchio che era un suo desiderio dirigere la mia orchestra e dunque la ho chiamata subito: sono contentissima di questa opportunità di scambio. Faccio pochi tweet sull’alleanza tra donne ma tanti fatti. Con Francesca abbiamo carriere parallele, io ho vinto Amici e lei X Factor e poi la avevo lì e dunque è stato naturale invitarla sul palco per duettare.
Parliamo del duetto.
A Roma dopo due bottiglie di vino le ho proposto Britney come un grande omaggio al Pop: per pochi secondi mi ha guardato smarrita, poi ha compreso. Britney è una icona della nostra generazione, regina di un genere che ha cambiato la visione della donna in generale. Spesso si guarda al Pop con distanza, noi siamo poppettare e il Pop è una cosa seria.
Invece il messaggio di Ogni volta è Così?
Parla d’amore a tutti. Il verso siamo sante o pu***ane sottolinea che non parla di relazioni tossiche bensì di relazioni complesse. A cena con gli amici affrontiamo sempre gli stessi argomenti, molti stanno insieme in una bolla di finzione e per non stare da soli. Non si rischia. Io mi rivolgo alle donne ma il mesaggio è per tutti.

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Il Festival è meglio viverlo in gara o da conduttrice?
Preferisco da concorrente perché dopo tre minuti di canzone te ne vai a cena. Con Carlo Conti entravo all'Ariston alle 17 e uscivo alle 4 del mattino. E' stato un grande maestro ma ribadisco: in gara tutta la vita.
Il palco dell’Ariston sarà un’altra occasione per manifestare il tuo impegno sociale?
Dal giorno zero mi sono sempre schierata a favore delle coppie LGBT, contro la violenza sulle donne, sono stata in piazza a manifestare con Se non ora quando mi sono battuta anche per i diritti dei lavoratori. Ho creato situazioni reali, ho sempre utilizzato il mio palco come portale per esprimere i miei pensieri. Mi sono schierata politicamente quando ho detto aprite i porti. Non ho bisogno di Sanremo per combattere le mie battaglie, lo faccio ovunque da dodici anni.
Come sta la Emma attrice?
E' un lavoro che ho affrontato seriamente dal primo giorno. Sono una attrice e non faccio l’attrice. Sono una cantate e non faccio la cantante. Forse sono gli altri che mi hanno sottovalutato.
Cosa ti piace del cinema?
Che posso essere altre persone. E’ molto difficile, a parole sembra facile ma sul set è un lavoro profondo e non è scontato diventare un’altra persona.
In queste ore pensi a quando hai vinto Sanremo dieci anni fa?
Certo ripenso a me dieci anni fa in questi giorni. Ero una scappata di casa senza una struttura personale. Non avevo neanche gli agi di adesso che ho Alessandro Michele che mi disegna gli abiti, tutto lo staff che mi supporta, posso dormire in Villa e ho un massaggiatore per togliermi le fatiche di X Factor e del cinema. Ora sono serena, quello che non è mai cambiato è l’amore della gente. Riguardandomi provo tenerezza ma mi dico che sono stata brava e ho spostato l’attenzione. Ora me lo dico da sola che sono stata brava.
All'Ariston incrocerai miti della musica.
E' un onore condividere il palco con chi ha fatto la storia della musica, penso a Massimo Ranieri, Iva Zanicchi, Gianni Morandi ed Elisa. Un Sanremo con artisti così grandi mancava da tanto, più che una gara mi sembra una rassegna musicale meravigliosa.
I ricordi speciali della tua carriera?
Provo con un riassunto. Le vittorie ad Amici e a Sanremo, la mia prima Arena di Verona e il primo tour dei Palazzetti. Avere condiviso il palco, tra gli altri, con Franco Battiato, Fiorella Mannoia, Loredana Berté, Francesco De Gregori, Vasco, Pino Daniele, Rufus Wainwright e Jared Leto. La collaborazione con Alessandra Amoroso.
Dopo Sanremo che accadrà?
All'Ariston vengo per il gusto della gara, non ho nulla da promuovere. Sarà una settimana di gioia ed entusiasmo. Non si è musicisti a periodi alterni, lo si è sempre e dunque inizierò a lavorare a un nuovo progetto. State sereni un disco arriverà.
Infine...abbiamo parlato dei big, ma ci sono anche molti giovano in gara.
Hu è la mia tastierista, Matteo Romano mi ha aperto le date in estate. Anche i giovani li sostengo con i fatti e non con i tweet.

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