Sanremo 2020, quarta serata: fuori Morgan e Bugo. Leo Gassmann vince tra i giovani

Spettacolo

Gabriele De Palma

Tutti i concorrenti sul palco, Dua Lipa, Gianna Nannini, Ghali e Tony Renis. Tra i giovani vince Leo Gassmann. Colpo di scena con Bugo che abbandona Morgan sul palco e causa il ritiro dal Festival

Si ricomincia con la competizione vera e propria, dopo la parentesi della terza serata a base di cover e duetti. Nella quarta serata i ventiquattro concorrenti tornano a interpretare i brani originali del festival. Si riparte dalla classifica, con Morgan-Bugo e Junior Cally in coda e Gabbani, Le Vibrazioni e Piero Pelù sul podio a inizio trasmissione. A votare le esibizioni dei big questa sera è solo la Sala Stampa.

Nella puntata si decide però anche chi vince l’edizione Nuove Proposte del settantesimo Festival di Sanremo: quattro i concorrenti rimasti in competizione dopo le eliminazioni delle prime due serate. E in questo caso il voto è composto da giuria demoscopica, sala stampa e televoto. Serata lunghissima, con ventotto esibizioni dei concorrenti, più gli interventi di Fiorello, Tiziano Ferro e i molti ospiti internazionali e nazionali. Una numero infinito di scalini scesi, lentamente o rotolando, per arrivare sul palco dell’Ariston.

Nuove Proposte, vince Gassmann

La prima a intonare una melodia è Tecla, la più giovane del Festival, con 8 marzo, dedicata alle donne. Il secondo semifinalista è invece Marco con Billy Blu, con un brano che parla di bullismo. Il verdetto della prima semifinale ha sorriso a Tecla col 55 per cento delle preferenze.

La seconda semifinale vede Leo Gassmann contro Fasma, particolarmente emozionato. Il che tradotto in canzoni vuol dire: Vai bene così contro Per sentirmi vivo; ha la meglio Leo Gassmann con Vai bene così ma solo per un risicatissimo 0,1 per cento dei voti di sala stampa, giuria demoscopica e televoto. Gassmann ha poi vinto (misurata la reazione del padre Alessandro su Twitter) la finale su Tecla, che si può consolare col premio Lucio Dalla assegnato dai critici della sala stampa (agli Eugenio in via di Gioia, invece, il premio Mia Martini). 

Fiorello e Tiziano Ferro

Pace fatta tra i due ospiti fissi del Festival. Fiorello, nei panni del cantante mascherato Il coniglio, sedicente figlio di Milly Carlucci, ma sotto la maschera da roditore ha la parrucca di Maria De Filippi, e millanta il tutino di Achille Lauro sotto lo smoking. E si esibisce in un improbabile Montagne Verdi ma sulle note di Generale.

Super performance dell’artist-in-residence che propone un trittico dei suoi successi - e più tardi, in un secondo intervento anche Portami a ballare - e poi si lancia in un duetto con bacio (rubato da Fiore) finale. 

I primi sei concorrenti a esibirsi

La gara dei big la inaugura Paolo Jannacci, con Voglio parlarti adesso. Poi Rancore di Eden e Giordana Angi con Come mia madre. Quindi è stato il turno del primo nella classifica provvisoria, Francesco Gabbani con Viceversa, scritta a quattro mani con Pacifico. Raphael Gualazzi al piano ha intonato l’allegra Carioca, mentre i Pinguini tattici nucleari la loro allegra Ringo Starr.

Antonella Clerici e Francesca Sofia Novello

Antonella Clerici e Francesca Sofia Novello le compagne di Amadeus sul palco. Molto spigliata nel ‘suo’ Ariston la Clerici, spesso accompagnata da due ‘boys’ che la assistono; sorridente ma visibilmente impacciata l’esordiente Francesca Sofia Novello, che a fine serata si è esibita nell’Ave Maria di Bach suonata al piano.

Gli ospiti internazionali

Due gli ospiti internazionali. Dua Lipa si esibisce con un piccolo corpo di ballo nella hit Don’t start now, incantando presenti e telespettatori. 

Tony Renis, 82 anni e non sentirli, ambasciatore della canzone italiana nel mondo ha diretto l’orchestra in una versione per big band arrangiata da Demo Morselli di Quando, quando, quando, ottimamente cantata dal crooner Fiorello. 

Da Anastasio ad Achille Lauro

Anastasio è Rosso di rabbia, bel brano che mescola rock e rap sopra un testo non banale. Elodie ha ben cantato la canzone scritta da Mahmood, Andromeda, mentre Riki ha narrato la storia di un amore finito con Lo sappiamo entrambi. Diodato ha scatenato le sue corde vocali in Fai Rumore, così come Irene Grandi sul brano scritto da Vasco Rossi Finalmente io. Chiude la prima metà dei big Achille Lauro, anche questa sera con una mise che si fa notare e farà discutere, che ha cantato Me ne frego.

Il tributo a Vincenzo Mollica

Celebrato l’inviato storico del festival, Vincenzo Mollica, giunto alla sua ultima stagione lavorativa, omaggiato da auguri video di Stefania Sandrelli e Vasco Rossi e dalla standing ovation del pubblico in sala.

Da Pelù a Le Vibrazioni

L’ex Litfiba Piero Pelù, nei panni di Little Tony nella serata delle cover, ha proposto il brano rock Gigante, con cui a inizio serata si era guadagnato la terza posizione in classifica. Molto melodica invece Tosca, che ieri sera è stata la più votata dall’Orchestra dell’Ariston, con la sua Ho amato tutto. Michele Zarrillo, alla tredicesima partecipazione al Festival della Canzone Italiana, ha cantato - e scritto - Nell’estasi o nel fango. Ormai definitivamente smascherato Junior Cally, che di bianco vestito ha cantato la ritmatissima e molto orecchiabile No grazie.

Le Vibrazioni sono scese sul palco, ormai dopo l’una e mezza, cantando la ballata Dov’è; sul palco con il traduttore simultaneo nel linguaggio dei segni (LIS). A chiudere il terzo sestetto di concorrenti è stato Alberto Urso che ha cantato con l’abituale interpretazione da tenore Il sole ad est.  

Gli ospiti nazionali

Ghali con un’entrata spettacolare con caduta di un ballerino, ha dominato il palco con il successo Cara Italia, Wily Wily, Boogieman e presentando Good Times, inedito in uscita col prossimo album dell’artista italo-tunisino.

Gianna Nannini, dopo aver presentato il progetto durante la terza serata, ha cantato Motivo, accompagnata da Coez, per poi proseguire da sola in un medley dei suoi successi storici, accompagnata in questo caso da un pubblico in piedi e preparatissimo sui testi.

Il colpo di scena finale

A notte inoltrata sono sfilati sul palco gli ultimi sei concorrenti. Levante con la ballabile Tikibonbon, seguita dal duo Bugo-Morgan con Sincero. Qui avviene il colpo di scena della serata. Bugo prima ritarda la discesa dalla scala, poi mentre Morgan canta un testo diverso dall’originale che sembra una critica spietata del compagno di avventura sanremese, Bugo abbandona il palco. Musica interrotta ed esibizione che salta. Si riprende la competizione con Niente (Resilienza 74) interpretata da una scatenata Rita Pavone. Enrico Nigiotti ha cantato Baciami adesso, suonando anche un assolo di chitarra elettrica (quasi una replica di quella resa celebre da Stevie Ray Vaughan). Penultima concorrente ad esibirsi Elettra Lamborghini, che ha cantato e ballato Musica e il resto scompare. Marco Masini con Il confronto ha chiuso la competizione. Bugo e Morgan non sono più ricomparsi e quindi sono stati eliminati dalla competizione per ‘defezione’. Restano ventitrè concorrenti. Una serata che sarà ricordata per molto tempo.

Spettacolo: Per te