
Rita Pavone compie 79 anni i momenti più belli della carriera della cantante. FOTO
L’artista torinese, nata il 23 agosto del 1945, raggiunge il successo giovanissima con alcuni singoli che sarebbero diventati tormentoni, come "Il ballo del mattone" e "Datemi un martello". Da Gian Burrasca ai 4 Festival di Sanremo, passando per la fama negli Usa, ecco la sua storia

Cantante, ma anche attrice, apprezzata in Italia e all'estero. Rita Pavone nasce a Torino il 23 agosto 1945 e raggiunge la notorietà giovanissima, già all’inizio degli anni Sessanta. Ha pubblicato i suoi dischi in tutto il mondo e ha inciso in sette lingue diverse
Rita pavone e le sue Rarità. L'intervista
Dopo essersi esibita in diversi eventi locali e feste studentesche, nel 1962 vince la prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia interpretando alcuni brani di Mina. Il patron della manifestazione è il cantante Teddy Reno, che diventerà il suo sponsor e che poi sposerà. La vittoria le fa ottenere il primo contratto con la RCA Italiana che la porterà di lì a poco al successo
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Il 1963 è l’anno della sua consacrazione. Escono alcuni singoli di grande successo: “La partita di pallone”, “Sul cucuzzolo”, “Alla mia età”, “Come te non c'è nessuno”, “Il ballo del mattone” e “Cuore”
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Anche il 1964 si apre con quelli che sarebbero diventati dei tormentoni: “Non è facile avere 18 anni” e “Datemi un martello”, adattamento italiano di Sergio Bardotti di "If I Had a Hammer"

Tra il 1964 e il 1965 Rita Pavone approda sul piccolo schermo come protagonista dello sceneggiato televisivo “Il giornalino di Gian Burrasca”, tratto dal romanzo per ragazzi di Vamba e diretto da Lina Wertmüller. Le otto puntate vengono trasmesse sulla Rai il sabato in prima serata

Oltre al programma in sé, ha grande successo anche la sigla: “Viva la pappa col pomodoro”, brano cantato dalla stessa Pavone. La fortuna della canzone fu tale che l’artista lo inciderà poi in diverse altre lingue, dall’inglese (“The Man Who Makes The Music”) al tedesco (“Ich frage meinen Papa”) fino allo spagnolo (“Qué ricas son la papas”)

Nel 1965 vince il Cantagiro, manifestazione canora itinerante di Ezio Radaelli, con “Lui”. Altra vittoria nel 1967 con “Questo nostro amore”

Il successo della cantante viene consacrato anche negli Stati Uniti, dove si esibisce spesso e viene chiamata come ospite in diverse trasmissioni televisive di primo piano

Il 20 marzo 1965 Rita Pavone canta per la prima volta a New York alla Carnegie Hall, una delle più importanti sale da concerto di musica classica e leggera nel mondo, presentata dal conduttore Ed Sullivan

Il rapporto con i fan si incrina quando, nel 1968, la cantante ufficializza il suo matrimonio con Teddy Reno, dal quale la separano 19 anni di differenza. Teddy Reno era già sposato civilmente con un’altra donna

Nel 1969 partecipa come concorrente per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano “Zucchero”, arrivando 13esima. Vi tornerà nel 1970 con “Ahi ahi ragazzo!”, nel 1972 con “Amici mai” e nel 2020 con “Niente (Resilienza 74)”

Gli anni ’70 segnano una fase di declino per l’artista

Nel 1979, però, allo Sporting Club di Montecarlo, le etichette discografiche che l’avevano pubblicata nel mondo le consegnano il disco d'oro per i 20 milioni di dischi venduti dal 1962 al 1978. Complessivamente Rita Pavone ha venduto più di cinquanta milioni di dischi

Il primo gennaio 2006 su Rai Uno fa sapere di volersi ritirare a vita privata. Nel 2013 però torna alla musica incidendo un doppio album e, nel 2014, intraprendendo il tour “Rita is Back!”

Durante il Festival di Sanremo del 2017 le viene conferito il premio alla carriera assegnatole dalla città di Sanremo. Nell’occasione canta sul palco la sua canzone “Cuore”, del 1963

Negli ultimi anni Rita Pavone si dedica al piccolo schermo prenderne parte a trasmissioni televisive

La cantante è anche molto attiva su Instagram dove conta oltre 48.000 follower