Rita Pavone e le sue raRità: cosmogonia di un star

Musica

Fabrizio Basso

Ora è anche un doppio vinile di colore bianco raRità!, l'opera di Rita Pavone che racconta quante cose straordinarie e grandiose siano accadute nella vita di questa artista. L'INTERVISTA

Quando la pappa al pomodoro diventa un piatto stellato, beh il menu è le raRità di Rita Pavone. Le raccoglie, su vinile bianco in edizione limitata e numerata, un doppio vinile con 27 brani cui si aggiungono il brano di Sanremo 2020 Niente (Resilienza 74), firmata dal figlio Giorgio Merk, e tre straordinarie bonus track. In raRità! la accompagniamo nella scalata alle vette delle chart di Paesi come Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Olanda, Sud America, Brasile e persino Stati Uniti. Imprese che talvolta in Italia sono giunte con echi non della giusta potenza. La ho raggiunta telefonicamente nella sua casa in Svizzera.

Signora Pavone come va? Periodo difficile.
Aspettiamo che la pandemia finisca, mi sento comunque una donna fortunata, la abbiamo sfangata fino a ora.

Come trascorre il tempo?
Mi sono data da fare su miei progetti, leggo, faccio la Settimana Enigmistica, faccio passeggiate, ho un grande giardino. Diciamo che non ho sofferto e ho avuto anche una piccola gioia, tutta la mia famiglia intorno. Stiamo insieme e dialoghiamo, mai fatto discussioni così interessanti con i ragazzi. E ovviamente scrivo testi.
La scrittura è condizionata da quello che stiamo vivendo?
Una parte di condizionamento ci sarà tra le righe, ma spero si smetta di piangerci addosso. Vorrei che si parlasse anche di altro. Che si andasse oltre l’arcobaleno. Nei testi si avvertiranno il momento di difficoltà ma anche la grande speranza. Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno.
Quando ha avuto in mano il suo doppio vinile si è emozionata?
E' una sensazione con la quale dovremo fare i conti. Questa opportunità ci consente di essere lontani ma vicini. Avere il materiale fisico è bellissimo. La pandemia è una specie di piccolo corso di insegnamento. Non si tornerà totalmente indietro.
Cosa rappresenta raRità?
E' l’altra faccia della luna. Non sanno gli italiani cosa rappresento nel mondo. Più inedito di questo disco non c’è nulla. C’è un mondo che la gente italiana non conosce. Io ho sempre fatto cose per il mercato britannico, ho collaborato, tra gli altri, con Lloyd Webber e Tim Rice.
Nemo propheta in patria, dicevano i latini.
Questa è la punta dell’iceberg e conto di fare un altro disco. Vado fiera degli autori che hanno scritto per me. Voglio che gli italiani percepiscano cosa sono nel mondo internazionale, all'epoca non c’erano i social a diffondere notizie. Aggiungo solo che sono in classifica tra i Led Zeppelin e i Pink Floyd.
Tra i brani presenti c'è Bonjour la France (La suggestione) scritto per lei da Claudio Baglioni.
Ha scritto tre brani per me in Italia. Con quello eravamo arrivati alle 300mila copie che era un flop per i miei numeri di allora. Fui eliminata con Amici mai dal mio ultimo Sanremo, prima del ritorno nel 2020. Era il 1972 e la regola prevedeva l'eliminazione diretta. Tre settimane dopo con un testo sciovinista di colpo mi ritrovo prima in classifica in Francia. Quel brano mi aprì le porte dell'Olympia e poi arrivarono tre album sempre in Francia.
In Pirulirulì duetta con Lucio Dalla.
Si usciva da un momento difficile. Io stavo lavorando a un film western che fu poi tradotto in tutte le lingue e mi chiamò Ennio Melis dicendomi di portare a cantare con me Lucia Dalla. Fu il primo duetto per lui, ne vado fiera.
Una voce sottolinea la sua lunghissima collaborazione col maestro Stelvio Cipriani.
Fu il mio prima pianista. Andammo in Canada, Cile, Argentina…fu un fratello, mi ha seguito sempre. Questa canzone è più di un brano importante. E’ morto lo stesso giorno di Charles Aznavour e ciò gli ha impedito di avere sui media i giusti riconoscimenti. Il suo Anonimo Veneziano è solo la punta dell’iceberg della sua produzione.
A proposito di viaggi: cosa prevede la sua agenda, appena sarà possibile?
Sono rimasta disorientata per l'inattesa convocazione a Sanremo. Ero già pronta per Brasile, Argentina e anche l'Italia. Il mio habitat naturale resta il palcoscenico perché lì è tutto diverso, sale al top l'adrenalina. La soddisfazione non è arrivare e vendere milioni di dischi ma riuscire a ottenere dopo 58 anni di carriera messaggi dalla gente: non è solo ammirazione, è una forma di amore.
La sua partecipazione a Sanremo 2020 è stata una sorpresa per tutti.
Confesso che molti dei partecipanti non li conoscevo, il mio mondo è quello di Frank Sinatra e Barbra Streisand. Poi adoro Mika. Mi hanno coinvolta con ragazzini che non conoscevo, chiedevo al mio ufficio stampa chi fossero. Avrei potuto essere tra gli ospiti e vincere facile ma avevo voglia di mettermi in gioco. Non è l'età anagrafica che conta ma quella che hai dentro.
Lei come si sente?
Una trentenne con tante cose da dire. Quando si è diffusa la notizia che una leggenda del popolo italiano era nella lista dei partecipanti, mi hanno scritto dall’America. Quando la voce non risponderà più mi dedicherò alla famiglia e a scegliere le tende nuove.
Cosa farà appena sarà possibile muoversi?
Sto attendendo le decisioni della Svizzera. Ho voglia di andare a Como a fare un giro e un bel massaggio. Abito in Svizzera da 51 anni e rispetto le regole. Quando sarà possibile andrò a trovare amici a Milano e Como. Intanto mi godo Lugano e Locarno.

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