Carême, cosa sapere sulla serie francese liberamente ispirata al 1° vero “celebrity chef”

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Camilla Sernagiotto

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La nuova serie in costume di Apple TV+ porta sullo schermo la vita tumultuosa e affascinante di Marie-Antoine Carême, considerato il pioniere della cucina d’alta classe e primo vero “celebrity chef” della storia. In un intreccio che mescola passioni, politica e crimini, lo show esplora le sfumature di un’epoca segnata da rivoluzioni, imperatori e intrighi di corte, offrendo uno sguardo vivace e spettacolare sulla nascita di quella che oggi chiamiamo alta cucina

La nuova serie in costume di Apple TV+ intitolata Carême porta sullo schermo la vita tumultuosa e affascinante di Marie-Antoine Carême, considerato il pioniere della cucina d’alta classe e primo vero “celebrity chef” della storia.

 

In un intreccio che mescola passioni, politica e crimini, lo show esplora le sfumature di un’epoca segnata da rivoluzioni, imperatori e intrighi di corte, offrendo uno sguardo vivace e spettacolare sulla nascita di quella che oggi chiamiamo alta cucina.
È un racconto ricco di sensualità, intrighi e alta gastronomia, una miniserie composta da otto episodi di circa 45 minuti ciascuno che ha debuttato il 30 aprile 2025 su Apple TV+ (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) con un ritmo di uscita settimanale che accompagnerà gli spettatori fino all’11 giugno.

 

Potete guardare il trailer ufficiale della serie tv Carême nel video che trovate in fondo a questo articolo.

Tra mistero, amore e spionaggio nella Francia post-rivoluzionaria

Ambientata nei primi decenni del XIX secolo, la serie segue il percorso dell’orfano Antonin Carême, giovane talentuoso e affascinante, il cui destino si intreccia con le grandi vicende politiche e sociali del suo tempo. Dal duro apprendistato nella cucina del padre adottivo alla scoperta della passione per la pasticceria, Antonin emerge come un genio culinario, capace di creare capolavori gastronomici che incantano aristocratici, diplomatici e monarchi. La sua ascesa, però, non si limita al regno dei fornelli: grazie all’influenza del potente e enigmatico Charles-Maurice de Talleyrand,

 

Carême entra nelle trame oscure della diplomazia e dello spionaggio, trasformandosi in una figura chiave nelle corti di Napoleone e dei suoi successori. Il racconto, ricco di tensioni, giochi di potere e passioni proibite, mescola realtà storica e licenze narrative, dipingendo un uomo diviso tra l’arte della cucina e i pericoli di un mondo dove nulla è come sembra.

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Un affresco visivo tra fasti e ombre

La serie è un prodotto curato con grande attenzione ai dettagli, diretto da Martin Bourboulon, regista noto per il suo lavoro su pellicole storiche come I tre moschettieri: D’Artagnan e I tre moschettieri: Milady.

 

Ambientata in un periodo cruciale della storia europea, Carême non si limita a raccontare la vita di un cuoco, ma restituisce un vivido ritratto della Francia tra Rivoluzione, Impero napoleonico e Restaurazione, sottolineando i contrasti tra lusso e miseria, potere e vulnerabilità. L’alta cucina diventa così un simbolo di status, politica e cultura, mentre la narrazione si dipana attraverso le atmosfere sontuose delle corti europee e gli angoli più oscuri degli intrighi di palazzo. La miniserie, composta da otto episodi di circa 45 minuti ciascuno, ha debuttato il 30 aprile 2025 su Apple TV+ con un ritmo di uscita settimanale che accompagnerà gli spettatori fino all’11 giugno.

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Volti noti e talenti emergenti per un cast corale

La forza della serie risiede anche nella composizione del cast, capitanato da Benjamin Voisin, giovane attore francese già noto per la sua performance in Illusioni perdute, che veste i panni di Carême con intensità e magnetismo. Accanto a lui, Lyna Khoudri interpreta Henriette, l’amante enigmatica e affascinante, mentre Alice Da Luz dà vita a Agathe, una cuoca di grande carattere e spessore.

 

A completare il quadro, la presenza del veterano Jérémie Renier nei panni di Talleyrand, il geniale e spietato maestro di intrighi che protegge e sfrutta il talento del protagonista, e Micha Lescot che interpreta Joseph Fouché, capo della polizia sospettoso e minaccioso, elemento di costante tensione nella trama. La loro interazione costruisce un dramma che mescola politica, seduzione e ambizione, dando vita a personaggi complessi e sfaccettati che emergono da una sceneggiatura attenta e raffinata.

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Ispirata a una storia vera, tra realtà e invenzione drammatica

La serie trae ispirazione dal libro Cooking for Kings: The Life of Antonin Carême - The First Celebrity Chef dello storico Ian Kelly, che racconta la vita reale di Marie-Antoine Carême, figura realmente esistita e fondamentale per la storia della gastronomia francese. Dal suo umile inizio come garzone nelle cucine di Parigi alla nomina a chef nelle corti più prestigiose d’Europa, Carême è stato un innovatore, autore del primo manuale di cucina in cinque volumi e figura di rilievo nelle cerchie più influenti del suo tempo.

 

Tuttavia, la serie si prende molte, moltissime libertà creative, amplificando intrighi, passioni e complotti per offrire uno spettacolo più intenso e avvincente, in cui la cucina diventa il palcoscenico di drammi personali e politici. Alcuni eventi, come il ruolo di spia attribuito al protagonista, sono frutto di invenzioni narrative che arricchiscono la trama ma si discostano dalla realtà storica, creando un racconto che mira più all’emozione che alla documentazione.

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Un dramma storico sensuale e coinvolgente

Carême si distingue per la capacità di combinare un racconto storico con una narrazione carica di sensualità, tensione e colpi di scena. Nonostante il contesto politico e sociale così ricco e complesso, la serie si concentra maggiormente sulle relazioni umane, sulle passioni e sulle ambiguità dei suoi protagonisti, facendo emergere soprattutto i personaggi femminili e gli antagonisti come figure altrettanto potenti e intriganti.

 

La messa in scena sontuosa e la regia moderna rendono la serie un prodotto capace di attrarre sia gli appassionati di storie in costume sia chi ama i drammi carichi di emozione e mistero. La sceneggiatura bilancia sapientemente momenti di grande pathos con scene di cucina che rivaleggiano con i migliori show gastronomici contemporanei, regalando al pubblico un’esperienza multisensoriale e appassionante.

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Jérémie Renier interpreta Charles-Maurice de Talleyrand

Nel ruolo di Charles-Maurice de Talleyrand, Jérémie Renier ha raccontato ai microfoni della rivista Style del Corriere della Sera come si è approcciato a uno dei personaggi più complessi della serie. Per evitare di cadere in stereotipi e caricature, l’attore ha cercato di donare a Talleyrand una dimensione umana e contemporanea, infondendo nel personaggio una modernità che si rifletteva anche nel modo di muoversi e nell’abbigliamento, concepito quasi come un’icona pop.

Questo approccio ha permesso a Renier di rendere credibile e sfaccettato un uomo che, pur indossando l’armatura dell’aristocratico e del politico, nasconde molteplici contraddizioni.

 

L’attore ha inoltre confessato di aver trovato stimolante e divertente il confronto con il ruolo del “villain”, una figura pervasa da ambiguità e perversione, in cui ha potuto giocare con cliché e aspettative per offrire un’interpretazione originale e coinvolgente.

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Un viaggio nel tempo e nel gusto

Con Carême, Apple TV+ ci porta in un viaggio affascinante in un'epoca passata, esplorando la passione per la cucina e i drammi umani. Creata da Davide Serino (anche headwriter e sceneggiatore di "M - Il figlio del secolo") e Ian Kelly, con la sceneggiatura di Stefano Sardo e Alessandro Fabbri, la serie non solo racconta la vita di un uomo straordinario, ma offre anche uno sguardo avvincente sulle dinamiche di potere, seduzione e ambizione di quel periodo. Ricca di dettagli visivi e narrativi, "Carême" promette di appassionare e sorprendere, lasciandoci curiosi di scoprire cosa riserverà una possibile seconda stagione.

Di seguito potete guardare il trailer ufficiale della serie tv Carême.

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