Giornata nazionale contro il bullismo, ne è vittima il 50% dei ragazzi
Salute e BenessereLa percentuale sale al 85,8% tra i giovani che utilizzano quotidianamente lo smartphone. A ricordarlo è la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps)
Il 7 febbraio si celebra la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, che anticipa di qualche giorno il Safer Internet day, che ogni anno cade l’11 febbraio.
In occasione di questi due importanti appuntamenti, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ha ricordato il forte impatto che ha sui giovani questo fenomeno, in forte crescita soprattutto su internet e nelle scuole che sono il luogo dove si verifica il maggior numero di episodi.
Più della metà dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo. La percentuale sale al 85,8% tra i giovani che utilizzano quotidianamente lo smartphone.
Per quanto riguarda il cyberbullismo ne è vittima il 22,2% dei giovani.
L’importanza del controllo dei genitori
Queste percentuali ”aiutano noi specialisti e le famiglie ad avere una fotografia chiara e netta di una tragica realtà che, purtroppo, è ancora in espansione e necessita di una lotta congiunta di tutti gli attori coinvolti, istituzioni, famiglie e specialisti sanitari”, ha commentato Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps. Stando al parere dell’esperto Luca Bernardo, responsabile rapporti con enti e istituzioni della Sipps, “il cyberbullismo deve essere prevenuto e affrontato con il controllo, l'educazione e il dialogo da parte dei genitori con i propri figli”.
Altri numeri dall’indagine di “Social Warning-Movimento Etico Digitale”
Tuttavia, stando ai dati emersi dall’indagine condotta dalla onlus “Social Warning-Movimento Etico Digitale”, i genitori faticano a imporre ai propri figli regole rivolte all’utilizzo del web. Probabilmente ciò è dovuto alla scarsa conoscenza della materia e al fatto che gli adulti spesso e volentieri non hanno un rapporto fiducioso verso il mondo del digitale, talvolta visto sotto una cattiva luce. Dal sondaggio realizzato dall’associazione è emerso che il 72,6% dei giovani intervistati pensa che sia corretto che gli adulti dettino norme che regolino l’utilizzo della rete. Tuttavia, solamente il 55% delle famiglie adotterebbe questo comportamento correttivo. L’80% dei partecipanti all’indagine ha infatti dichiarato di avere limitazioni solo nel tempo di utilizzo della rete, oltre al divieto di visitare siti porno e di avere un profilo social.