Elezioni e governo, notizie del 28 settembre. Incontro Meloni-Salvini: "Unità di intenti"

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Primo incontro dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni tra i leader di Fdi e Lega. Viene ribadito "il grande senso di responsabilità che questo risultato comporta" e le "priorità e urgenze del governo e del parlamento". Meloni: "Io sempre ottimista". La leader di Fdi ha incontrato il coordinatore di Forza Italia Tajani. Scatta il seggio anche per Umberto Bossi, elezione confermata dal sito del Viminale. Nella Lega Maroni, Bossi e Castelli chiedono un cambio al vertice

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Andrea Giambruno, il compagno di Giorgia Meloni: “Non sono di sinistra”

Il giornalista si è raccontato in un'intervista concessa al "Corriere della Sera". "Non vivremo a Palazzo Chigi" ha spiegato. "Viaggi di Stato? Solo se me lo chiederà". La puntata di Peppa Pig con due mamme? "Posso anche farla vedere a mia figlia e, se dovesse chiedere perché ci sono due madri, glielo spiego. Però, una cosa è una scelta spiegata da un genitore, un’altra è far passare forzatamente un concetto". L'INTERVISTA 
- di Redazione Sky TG24

Bonelli: "Questa destra ha votato contro il Green Deal"

"Noi siamo molto preoccupati. Prendiamo atto dell'esito delle elezioni, un esito democratico ovviamente. Ma la guida futura di questo governo è a trazione di una destra sovranista, perché per noi di questo si tratta, non è il centrodestra, è una destra a trazione sovranista. Ci preoccupa perché sia Meloni sia Salvini sia Berlusconi, hanno sempre e in tutte le occasioni votato contro il piano Europe Fit for 55 in Europa, e la Meloni ha votato sempre contro i piani legati al clima". Così il deputato e co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli in conferenza stampa a Bologna. "Durante il Covid - ha proseguito - chiedevano l'annullamento dei fondi sul Green Deal. C'è poi un problema molto serio che è la questione legata agli obiettivi climatici". "Qui - ha concluso - l'importanza del ritorno in Parlamento dopo 14 anni di parlamentari uomini e donne Verdi è un risultato importante e voglio dire con molta chiarezza che questa proposta politica continuerà, cioè l'alleanza Verdi-Sinistra. Le modalità le decideremo insieme per costruire un progetto federativo che si ramifichi sempre di più sul territorio". Lega: fiducia unanime a Matteo Salvini dal consiglio di via Bellerio
- di Redazione Sky TG24

Ronzulli: "Nostro risultato rafforza centrodestra"

"Il risultato di Forza Italia rafforza un centrodestra che si conferma la prima scelta degli italiani. Il prestigio e l'autorevolezza di cui godiamo anche a livello internazionale è un valore aggiunto per tutta la coalizione". Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, ai microfoni del Tg2. LA MAPPA DEL VOTO DA NORD A SUD
- di Redazione Sky TG24

Sicilia, il Pd: "Senza dietrofront M5s oggi storia diversa"

Se in Sicilia il M5s non si fosse sfilato dal campo progressista "a quattro giorni dal voto, avremmo raccontato un'altra elezione, una storia diversa a partire dal nostro candidato Chinnici". Lo ha detto il segretario del Pd siciliano, Anthony Barbagallo, a Catania. L'intervista di Schifani a Sky TG24
- di Redazione Sky TG24

Palazzo Chigi, nessun patto Draghi-Meloni, avanti transizione

Palazzo Chigi smentisce la tesi e il contenuto dell'articolo "Kiev e conti pubblici, contatti di Draghi con l'Ue - 'Meloni starà ai patti'" pubblicato su Repubblica. Il Presidente del Consiglio non ha stretto alcun patto né ha preso alcun impegno a garantire alcunché. Il Presidente del Consiglio mantiene regolari contatti con gli interlocutori internazionali per discutere dei principali dossier in agenda e resta impegnato a permettere una transizione ordinata, nell'ambito dei corretti rapporti istituzionali.
- di Redazione Sky TG24

Da Di Maio a Bossi e Pillon: cosa farà chi non è entrato in Parlamento

I risultati del voto di domenica 25 settembre chiudono le porte a diversi politici di spicco, anche di lungo corso. Lucia Azzolina potrebbe lavorare come dirigente scolastica a Siracusa, Teresa Bellanova dice che "lo spazio per la buona politica è ovunque". Gianluigi Paragone farà "ordine" dentro Italexit, Matteo Salvini chiede che il fondatore della Lega diventi senatore a vita
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Dalla stampa ricostruzioni arbitrarie. Centrodestra è unito"

"Trovo abbastanza surreale che certa stampa inventi di sana pianta miei virgolettati, pubblicando ricostruzioni del tutto arbitrarie. Si mettano l'anima in pace: il centrodestra unito ha vinto le elezioni ed è pronto a governare. Basta mistificazioni". Lo scrive su Twitter la presidente di FdI Giorgia Meloni postando la foto di un titolo di un articolo del quotidiano La Stampa "Meloni non cede su Salvini 'non lo voglio, è filo russo" e uno del quotidiano la Repubblica "Il veto di Meloni su Salvini. "Matteo non avrà ministeri chiave". Crosetto: "Sarà governo dei migliori del centrodestra"
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Calenda: "Contrario a presidenzialismo, ma discuteremo"

"Discutere sempre perché il dialogo sulle riforme di cui il Paese ha bisogno ci deve essere. Io sono molto contrario al presidenzialismo perché in questi anni l'unica figura di garanzia di unità nazionale è stato il Presidente della Repubblica. Se leviamo anche quello e lo consegniamo alla partigianeria, questo Paese risulterà ancora più fratturato. Su questo non sono d'accordo però ne discuteremo". Lo ha dichiarato Carlo Calenda, leader di Azione, ospite a Rai News 2
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Nadef, Cdm nel pomeriggio alle 16

Si terrà nel pomeriggio alle 16 il Consiglio dei ministri che, tra i punti all'ordine del giorno, avrà anche la Nota di aggiornamento al Def.
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Prodi: "Pd partito da rifondare, non appoggerò nessuno al Congresso"

L'ex premier in un'intervista a La Stampa parla del Pd, di Letta , del risultato elettorale e della nuova premier Giorgia Meloni partendo da un concetto chiaro: è urgente rifondare le basi ideologiche e programmatiche del Pd. L'ARTICOLO COMPLETO
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Calenda: "Se Meloni tocca diritti mobilitazione"

"Se verranno toccati i diritti, se la Meloni farà prendere all'Italia una strada illiberale, allora ci sarà una grandissima mobilitazione. Ma penso che non sarà la sua priorità". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Rai news 24. 
 
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Ft: "Vittoria Meloni merita preoccupazione ma non panico"

'La vittoria elettorale di Meloni merita preoccupazione ma non panico': è il titolo di un editoriale sul Financial Times dedicato all'Italia, dove - secondo il quotidiano - "economia e politica vincoleranno il probabile nuovo primo ministro". Per l'Ft "ci sono certamente motivi per preoccuparsi di Meloni". "La sua retorica martellante combacia con un preoccupante sbandamento a destra in tutta l'Ue, con cui Bruxelles dovrà fare i conti mentre cerca di promuovere, e persino far rispettare, lo stato di diritto in tutto il blocco", segnala. "La dimensione della sfida economica che il nuovo governo deve affrontare è un altro motivo per preoccuparsi", aggiunge il quotidiano segnalando l'alto debito italiano, da gestire con inflazione alle stelle e rialzo dei tassi di interesse. L'Ft ricorda però che le tranche future del Pnrr "sono subordinate al proseguimento delle riforme strutturali", come pure ci sarebbero condizioni per il nuovo programma di acquisto di obbligazioni della Banca centrale europea. "La scelta del ministro delle finanze sarà fondamentale. La speranza deve essere che scelga un tecnocrate competente che possa lavorare con Bruxelles. Ci sono ragioni per non farsi prendere dal panico", nota quindi. La vittoria della coalizione è "di gran lunga inferiore alla maggioranza dei due terzi richiesta per cambiare la costituzione senza un referendum - segnala il quotidiano della City -. Per ora i controlli e gli equilibri dell'Italia con la Presidenza e la Corte costituzionale sembrano sicuri". "L'atlantismo di Meloni e il forte sostegno all'Ucraina rendono la sua premiership più facile da digerire per Bruxelles. Ma Salvini e Berlusconi rimangono apologeti del Cremlino. Questo potrebbe essere un problema per Meloni", nota tra l'altro l'Ft. "Un governo guidato da Meloni può sembrare discutibile a molti. Ma ha dimostrato di essere eleggibile. Ora deve dimostrare di poter governare"
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Castelli (Lega): "Salvini un leader usa e getta"

Il sogno di Matteo Salvini "di fare il premier finisce qui. Paga la sua incoerenza, non è più credibile". Lo dice in un'intervista a La Stampa Roberto Castelli, storico dirigente della Lega. "Ha ribaltato e smantellato il partito - spiega - ma gli è andata male. Si è rivelato un leader usa e getta". Salvini "ha trasformato un partito autonomista e federalista in un partito nazionale per arrivare a palazzo Chigi. Con queste elezioni il tentativo è archiviato. Il nome Lega-Salvini premier è ormai demodé" aggiunge. Secondo l'ex ministro bisognerebbe tornare a un partito territoriale che difende la questione settentrionale. Salvini l'ha ribaltata ed è andata male". Giorgia Meloni anche nelle regioni governate dalla Lega "ha fatto man bassa, ma le elezioni amministrative sono diverse dalle politiche. Non lo prenderei come un segnale che Fedriga, Fontana e Zaia non hanno più appeal. I governatori sono il nostro patrimonio". 
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Cuperlo: "Serve una vera e propria rifondazione del partito"

"Serve l'annuncio di una vera e propria rifondazione, altrimenti tutto è destinato a rimanere così com'è". Lo dice Gianni Cuperlo, esponente del Pd, in una intervista al Riformista. "La linea di Letta è stata condivisa da tutti i vertici del Pd. Nessuno di noi può alzarsi e dire, io non c'ero", aggiunge Cuperlo. 
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Tajani: "In governo figure di alta caratura"

Parlare di nomi per il governo "in questa fase è prematuro. Con Giorgia ci sentiamo cento volte al giorno, abbiamo solo fatto un quadro della situazione che poi ho riferito a Berlusconi". Lo dice in un'intervista a Il Messaggero Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia. "I nomi non tocca a me proporli - spiega -. Per quanto mi riguarda, sono felice e onorato di essere stato eletto deputato italiano dopo trent'anni al Parlamento Ue. Per il futuro, farò ciò che serve al Paese, come ho sempre fatto. Non è il mio destino personale che mi preme". A Fi interessa "la qualità delle persone. E una cosa è certa: il nostro sarà un esecutivo di alto profilo", con "figure di alta caratura. Anche con esperienza politica, non per forza tecnici". Tra i ministri del governo Draghi comunque "non credo che ci saranno conferme".  IL TOTOMINISTRI
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Pd, Orfini: "Una media di due candidati al giorno, geniale..."

"Con una media di un paio di autocandidature al giorno, se siamo bravi nel giro di un paio di mesi possiamo arrivare a una sessantina di candidati a un congresso che non è nemmeno stato convocato. Mi pare geniale. Abbiamo capito tutto". Lo scrive l'esponente del Pd, Matteo
Orfini, su Twitter.
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Nardella: "Pd va resettato. Candidarmi? Non mi tiro indietro"

"Resettare tutto, senza metterci a fare la corsa dei cavalli". Lo dice il sindaco di Firenze, Dario Nardella in una intervista a Repubblica nella quale non esclude di partecipare da candidato al congresso del Partito Democratico. "Io non mi tiro indietro se si tratta di costruire un gruppo dirigente nuovo", aggiunge Nardella. "Con Bonaccini ho un ottimo rapporto", dice Nardella a proposito del presidente del'Emilia Romagna, nome su cui punta l'area di Base Riformista: "Lui come altri ha concretezza e autorevolezza per determinare un cambiamento. In ogni caso non mi presterò a farmi usare come candidato anti qualcuno".
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Calenda: "Governo non durerà, si prepara tempesta perfetta"

"Noi non voteremo la fiducia, ma su ogni dossier, se riteniamo che le soluzioni siano giuste, le voteremo. Altrimenti proporremo soluzioni alternative". Lo ha detto Carlo Calenda a Radio Anch'io, su Radio 1. "Sono convinto che questo governo durerà poco perché si prepara una tempesta perfetta con i tassi di interessi in crescita e perché c'è una conflittualità interna al centrodestra", aggiunge Calenda. "Gestire il governo è complicato e ci vuole una classe dirigente molto esperta e quella classe dirigente non lo è. Poi, la conflittualità tra Meloni e Salvini è gigantesca". Sulle riforme, Calenda aggiunge: "Se il governo andrà verso il monocameralismo io sono d'accordo. Non sono d'accordo sul presidenzialismo perché il Capo dello Stato è l'unico garante" della Costituzione e dell'unità della nazionale "al di sopra di tutti e se togliamo pure quello è finita".

- di Redazione Sky TG24
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