Guerra Isarele-Iran, Usa: "Distrutto programma nucleare". Netanyahu: "Ora accordi di pace"

Getty - Ansa

Trump: “Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, inclusi Fordow, Tanaz ed Isfahan”. Con l'attacco gli Usa "hanno varcato la linea rossa", ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Aragchi, che vedrà Putin domani. La Repubblica islamica minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz e dice: "Difesa con ogni mezzo necessario". Convocata riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu

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Gli Stati Uniti scendono in guerra al fianco di Israele contro l'Iran. Mentre in Italia erano da poco passate le 2 del mattino di domenica 22 giugno, il presidente americano Donald Trump ha scritto sul social Truth: "Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, inclusi Fordow, Tanaz ed Esfahan". Trump ha  ringraziato " i "grandi guerrieri americani" e ha detto che "'ora è il momento per la pace". "Questo" - le sue parole - "è un momento storico per gli Stati Uniti d'America, Israele e il mondo". Alle 4 del mattino, ora italiana, Trump è apparso alla Casa Bianca e ha aggiunto: "Se la pace non arriverà rapidamente, attaccheremo gli altri obiettivi con precisione, velocità e abilità" (IL DISCORSO INTEGRALE). 

Israele è stata avvisata del raid prima dell'attacco. Il premier Netanyahu ha ringraziato gli Usa (VIDEO). "Adesso è iniziata la guerra", hanno scritto invece i Guardiani della Rivoluzione iraniani su X.  Uno dei leader Houthi dello Yemen, Hazam al-Assad, ha minacciato gli Stati Uniti scrivendo su X: "Washington affronterà le conseguenze". Raffica di missili iraniani su Israele, colpite Gerusalemme, Haifa e Tel Aviv. Decine i feriti.

Con l'attacco ai siti nucleari iraniani gli Usa '"hanno varcato la linea rossa", ha detto il ministro degli Esteri iraniano Aragchi. Ma la più rossa delle linee rosse, sottolineano alla Reuters fonti di Teheran, sarebbe oltrepassata in caso di uccisione della Guida suprema Ali Khamenei. In quel caso, l'Iran promette "rappresaglie senza limiti" contro gli Stati Uniti. Lo stesso ministro iraniano ha annunciato che incontrerà il presidente russo Putin a Mosca. Anche la Cina condanna i raid americani: "Violato il diritto internazionale": Pechino invita le parti a cessare il fuoco e riavviare negoziati.

"Abbiamo devastato il programma nucleare iraniano". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, in una conferenza stampa precisando che l'attacco Usa "non ha preso di mira civili o truppe iraniani". È stato un successo schiacciante", ha aggiunto.

La tv di Stato mostra proteste in piazza a Teheran al grido di 'vendetta!'. Netanyahu compatta Israele: "Con Trump cambiamo la storia". E prega per lui al Muro del Pianto e poi dice: "L'Operazione in Iran apre ad accordi di pace. Crediamo nella pace con la forza".

Intanto allerta sicurezza in Italia. Sorvegliati speciali gli obiettivi americani e intorno al Vaticano per il Giubileo. Vertice con la premier Meloni, i ministri e i servizi a Palazzo Chigi e al Viminale con antiterrorismo e intelligence. Anche le basi Usa nel Paese alzano le misure di protezione. 

Su Sky TG24 Insider:

  • Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran (leggi l'articolo)
  • Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari (leggi l'articolo)
  • Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran (leggi l'articolo)

Gli altri approfondimenti:

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Teheran: momento e luogo ritorsione decisi da militari

Teheran ha confermato di non voler lasciare impunito l'attacco degli Stati Uniti a tre suoi siti nucleari. "Il momento e il luogo della ritorsione contro gli Stati Uniti saranno determinati dalle nostre forze armate", ha dichiarato l'ambasciatore alle Nazioni Unite, Amir-Saeid Iravani, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, a quanto riferisce Iran Nuances

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Media, Araghchi a Mosca per colloqui dopo attacco Usa

Il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato a Mosca per colloqui dopo l'attacco statunitense a importanti impianti nucleari, secondo quanto riportato dai media statali iraniani. "Abbas Araghchi è arrivato a Mosca per tenere consultazioni con il presidente russo e altri alti funzionari russi in merito agli sviluppi regionali e internazionali a seguito dell'aggressione militare degli Stati Uniti e del regime sionista contro l'Iran", scrive l'agenzia di stampa ufficiale Irna

Rubio: "Usa pronti a discutere con Iran sul nucleare civile"

Gli Stati Uniti permetterebbero all'Iran di gestire centrali nucleari, ma non di arricchire il proprio combustibile. Le parole del segretario di Stato all'emittente televisiva Fox News.

Rubio: 'Usa pronti a discutere con Iran sul nucleare civile'

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Iran all'Onu: "Usa lanciato guerra con pretesti assurdi"

Gli Stati Uniti hanno lanciato una "guerra" contro l'Iran "con pretesti assurdi e inventati": è l'accusa rivolta a Washingon dall'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite durante il Consiglio di Sicurezza. "Gli Stati Uniti, membro permanente di questo Consiglio,hanno fatto nuovamente ricorso alla forza illegale, hanno lanciato una guerra contro il mio Paese, con pretesti assurdi e inventati: per impedire all'Iran di acquisire armi nucleari", ha dichiarato Amir Saeid Iravani durante una riunione di emergenza del Consiglio, richiesta dal suo Paese dopo gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. 

Trump apre a cambio di regime a Teheran

"Non è politicamente corretto usare il termine 'cambio di regime', ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? Miga!!!": lo scrive Donald Trump, parafrasando Maga (Make America great again) in Miga per adattarlo all'Iran. E' la prima volta che il presidente sembra aperto ad un cambio di regime

Media: "Raid Israele in Iran colpisce ambulanza: 3 morti"

Tre persone sono rimaste uccise dopo che un'ambulanza è stata colpita da un attacco israeliano nell'Iran centrale, secondo quanto riportato dai media locali nel decimo giorno di combattimenti.     "L'ambulanza era in viaggio per trasferire un paziente quando è stata colpita da un drone", riporta  l'agenzia di stampa Isna citando il governatore della contea di Najafabad Hamidreza, Mohammadi Fesharaki. "Tutti gli occupanti dell'ambulanza, l'autista, il paziente e il suo accompagnatore, sono rimasti vittime dell'impatto". A causa del colpo l'ambulanza è andata fuori strada, entrando in collisione con un veicolo in transito".

Iran, colloquio Starmer-Trump: no arma nucleare, torni al più presto a negoziati

Colloquio telefonico tra Keir Starmer e Donald Trump. Lo riferisce Downing street, secondo cui il premier britannico e il presidente americano "hanno discusso della situazione in Medio Oriente e hanno ribadito il grave rischio posto dal programma nucleare iraniano alla sicurezza internazionale". Starmer e Trump "hanno discusso delle azioni intraprese dagli Stati Uniti per ridurre la minaccia e hanno convenuto che non si deve mai permettere all'Iran di sviluppare un'arma nucleare". Infine "hanno discusso della necessità che l'Iran ritorni al tavolo dei negoziati il prima possibile e faccia progressi verso una soluzione duratura"

Trump: "Danni a siti nucleari Iran monumentali, grazie a nostri militari"

"I danni ai siti nucleari in Iran sono 'monumentali. Gli attacchi sono stati duri e precisi. I nostri militari hanno dato prova di grande abilità. Grazie!". Così Donald Trump in un post sul social Truth

Teheran: Usa trascinati ancora una volta da Israele

L'Iran ha definito l'attacco americano ai siti nucleari iraniani "un'altra macchia nella storia politica degli Stati Uniti" e accusato Washington di essersi fatta "dirottare" dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Ancora una volta, ha dichiarato l'ambasciatore iraniano all'Onu Amir-Saeid Iravani nel suo intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, "il criminale di guerra ricercato a livello internazionale Netanyahu è riuscito a dirottare la politica estera degli Stati Uniti, trascinando

gli Stati Uniti in un altro conflitto costoso". L'America, ha insistito, "ancora una volta ha scelto inutilmente di sacrificare la propria sicurezza solo per salvaguardare Netanyahu"

Consigliere Khamenei: “Partita non è finita, presto sorprese”

Ali Shamkhani, consigliere dell’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che "anche se i siti nucleari sono distrutti, la partita non è chiusa, resteranno materiale arricchito, conoscenze, volontà politica. L’iniziativa politica e operativa ora spetta a chi gioca con intelligenza ed evita attacchi alla cieca. Continueranno le sorprese”.

Iran, consigliere Khamenei: “Partita non è finita, presto sorprese”

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Usa all'Onu, l'Iran fermi la sua corsa al nucleare

Il consiglio di sicurezza dell'Onu deve chiedere all'Iran di porre fine ai suoi sforzi per sradicare Israele e interrompere la sua corsa alle armi nucleari: lo ha detto l'inviato americano ad interim alle Nazioni Unite, sostenendo che Teheran dovrebbe evitare l'escalation

Russia all'Onu: "Azioni Usa irresponsabili e pericolose"

L'inviato russo all'Onu ha condannato le azioni irresponsabili, pericolose e provocatorie degli Usa contro l'Iran, sostenendo che con i bombardamenti "non provocati" sui siti nucleari  iraniani, gli Stati Uniti, così come Israele, stanno giocando "con la sicurezza e il benessere dell'umanità nel suo complesso". 

Usa: risposta devastante se Iran colpirà americani

Gli Stati Uniti hanno ribadito che ogni ritorsione iraniana verso gli Stati Uniti sarà contrastata con una "forza devastante". L'Iran "non deve aggravare la situazione", ha detto l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Dorothy Camille Shea nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. "Come ha detto il presidente (Donald, ndr) Trump: ogni attacco iraniano, diretto o indiretto, contro americani o basi americane sarà contrastato con una forza devastante", ha ammonito.

Netanyahu: "Porteremo a casa ostaggi ma ci vorrà tempo"

Il premier israeliano Benjamyn Netanyahu è apparso ottimista che la guerra in Iran aiuti a risolvere anche il conflitto a Gaza, ma ha avvertito che ci vorrà ancora tempo. "Sono in corso operazioni per liberare gli ostaggi. Abbiamo circa altri 20 ostaggi vivi lì', ce ne sono altri due il cui status non è chiaro. Li riporteremo tutti indietro", ha detto nel corso di una conferenza stampa.

Medioriente, Netanyahu: pace attraverso la forza

Medioriente, Meloni convoca vertice: "Riprendere negoziati"

Medioriente, Grossi (Aiea): a Fordow danni ancora poco chiari

Medioriente, Grossi (Aiea): Fordow danni ancora poco chiari | Video Sky - Sky TG24

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Parigi-Londra-Berlino: “Iran non destabilizzi ulteriormente la regione”

Reazioni contrastanti dei leader mondiali dopo l'attacco ai siti nucleari iraniani da parte degli Usa. Teheran promette "conseguenze eterne", mentre Israele ringrazia Washington. L'Ue chiede moderazione e una via diplomatica credibile, la Nato fa sapere di star "monitorando gli sviluppi". I ministri Crosetto e Tajani sottolineano la necessità di una de-escalation. Esprimono preoccupazione Guterres (Onu) e i Paesi arabi. La Russia parla di "attacco irresponsabile" e la Cina di "violazione del diritto internazionale".

Attacco Usa, Parigi-Londra-Berlino: Iran non destabilizzi di più

Attacco Usa, Parigi-Londra-Berlino: Iran non destabilizzi di più

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Donald Trump: “Successo spettacolare. Strappata bomba dalle mani dell'Iran”

Il presidente statunitense ha ricordato che Teheran “ha ucciso e mutilato migliaia di americani e ha persino occupato l'ambasciata americana durante l'amministrazione Carter”. In precedenza su Truth il tycoon aveva scritto che  “qualsiasi ritorsione del'Iran contro gli Stati Uniti sarà contrastata con una forza molto superiore a quella di questa sera".

Attacco Usa, Trump: 'Successo spettacolare, strappata bomba a Iran'

Attacco Usa, Trump: 'Successo spettacolare, strappata bomba a Iran'

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Aiea: ingenti danni a centrale Isfahan

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha stabilito che l'attacco americano ha provocato ingenti danni aggiuntivi alla centrale di Isfahan. Lo ha riferito il direttore generale, Rafael Grossi, in una nota. La centrale era già stata colpita da raid israeliani. "Gli ultimi attacchi di questa mattina hanno danneggiato altri edifici a Isfahan. Inoltre, abbiamo stabilito che gli ingressi ai tunnel sotterranei del sito sono stati colpiti", ha spiegato generale Grossi.

Tajani: "Non ci è stato chiesto utilizzo basi italiane"

"Non ci è stato chiesto di utilizzare le basi militari italiane, non sono state usate in questa missione statunitense in Iran". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a 'Zona bianca', su Rete4.

Guterres: "Rischio ciclo di ritorsioni dopo raid Usa in Iran"

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, intervenendo ad una riunione urgente del consiglio di sicurezza sull'Iran, ha messo in guardia sul rischio di un ciclo di "ritorsione" dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato tre impianti nucleari di Teheran.

Idf: nuovi raid a Teheran e nell'ovest

I caccia dell'aviazione israeliana hanno lanciato una nuova ondata di attacchi contro i siti militari iraniani a Teheran e nell'Iran occidentale. Lo ha annunciato l'Idf. 

Netanyahu: non ci trascineranno in guerra logoramento

Israele non si lascerà intrappolare dall'Iran in un conflitto lungo. Lo ha assicurato il premier Benjamin Netanyahu. "Non ci lasceremo trascinare in una guerra di logoramento con l'Iran. Quando raggiungeremo i nostri obiettivi, i combattimenti cesseranno", ha assicurato.

Netanyahu: vicini a distruggere nucleare e missili

Israele e' vicino a distruggere il programma nucleare e i missili balistici iraniani. Lo ha assicurato il premier Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa. 

Netanyahu: "Operazione in Iran apre agli accordi di pace"

"L'azione in Iran apre opportunità che non possiamo nemmeno immaginare. Vedo un'enorme espansione degli accordi di pace. Vedo collaborazioni che al momento sembrano immaginarie, ma forse abbiamo già capito che non lo sono. Vediamo un futuro luminoso di speranza, collaborazioni e anche di pace". Lo ha detto questa sera in una conferenza stampa preregistrata il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

Hezbollah: "Perfida aggressione Usa, noi sempre con Teheran"

Gli Hezbollah libanesi, tradizionalmente sostenuti dall'Iran, fanno sentire la loro voce dopo i raid Usa che in Iran hanno colpito tre siti nucleari. Un comunicato diffuso da al-Manar, la tv degli Hezbollah, parla di "perfida aggressione americana contro impianti nucleari usati per scopi pacifici", come Teheran ha sempre rivendicato negli anni. Il Partito di Dio, il cui braccio armato è stato decimato dalla campagna militare israeliana scattata dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, considera gli ultimi sviluppi come una "escalation sconsiderata, pericolosa, che rischia di allargare" il conflitto nella regione e conferma "piena solidarietà alla Repubblica Islamica, alla sua leadership, alla sua popolazione"

Consigliere Khamenei: "Non c'è più posto per l'America"

"Non c'è più posto" per gli Stati Uniti in Medio Oriente. Lo ha detto un consigliere dell'ayatollah Ali Khamenei, dopo gli attacchi americani contro tre siti nucleari iraniani. "Non c'è più posto per l'America o per le sue basi in questa regione e nel mondo islamico - ha dichiarato Ali Akbar Velayati, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Irna - L'America ha attaccato il cuore del mondo islamico e deve aspettarsi conseguenze irreparabili, perché la Repubblica islamica non tollererà alcun insulto o aggressione nei suoi confronti".

Netanyahu prega per Trump a Muro del Pianto: ha agito per scacciare male e oscurità. LA FOTO

Netanyahu prega per Trump a Muro del Pianto: agito per scacciare male

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Attacco Usa in Iran, Meloni in Aula domani alle 15

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Macron: no escalation incontrollata. Serve diplomazia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto di evitare una "escalation incontrollata" in Medio Oriente dopo gli attacchi degli Stati Uniti contro il programma nucleare iraniano. "Nessuna risposta strettamente militare può produrre gli effetti desiderati" e "la ripresa delle discussioni diplomatiche e tecniche è l'unico modo per raggiungere l'obiettivo che tutti stiamo cercando, che è che l'Iran non possa acquisire armi nucleari, ma anche che non ci sia un'escalation incontrollata nella regione", ha detto il presidente francese all'inizio del Consiglio di difesa e sicurezza. 

Trump contro deputato Gop che lo contesta: "successo spettacolare"

"Un successo spettacolare". Così Donald Trump ha rivendicato la riuscita dell'attacco americano di stanotte contro tre siti nucleari iraniani in un lungo post nel quale ribatte al deputato repubblicano Thomas Massie, che ha definito "incostituzionale" la decisione del presidente americano di autorizzare i raid.

Attacco Usa, Parigi-Londra-Berlino: Iran non destabilizzi di più

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Attacco Usa, quale potrebbe essere la risposta dell’Iran: le ipotesi

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Media: Trump convinto da Israele ad andare oltre Fordow

Una volta deciso di attaccare l'Iran, Donald Trump voleva concentrarsi su Fordow, ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu lo ha convinto a colpire anche Natanz e Isfahan. A rivelarlo è il Jerusalem Post.

Netanyahu al Muro del Pianto prega per la salute di Trump

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha pregato al Muro del Pianto a Gerusalemme, insieme al rabbino dell'haKotel per "il successo della continuazione della guerra contro l'Iran e per la salute del presidente degli Stati Uniti Donald Trump". Una preghiera speciale scritta appositamente per la visita di Netanyahu al Muro recita: "E innalza in alto il presidente degli Stati Uniti, poiché si è assunto il compito di scacciare il male e l'oscurità dal mondo".

Netanyahu al Muro del Pianto prega per Trump

Governatore Teheran: colpiti oltre 200 siti

Israele ha colpito più di 200 obiettivi a Teheran dall'inizio della guerra il 13 giugno. Lo ha riferito oggi il governatore della capitale iraniana. "Oltre di 200 siti sono stati attaccati dal regime sionista usurpatore", ha detto il governatore Mohammad Sadegh Motamedian alla televisione di stato.

Israele: attacco Usa è stato svolta

L'attacco americano su tre centrali iraniane ha rappresentato un punto di svolta. Ad assicurarlo è stato il capo di Stato maggiore israeliano Eyal Zamir. "Finora abbiamo raggiunto molti obiettivi, tra cui quello di danneggiare in modo significativo il programma nucleare" iraniano, ha sottolineato a quanto riporta l'IDf su Telegram.

Opposizione chiede le dimissioni di Khamenei

I leader di due importanti fazioni dell'opposizione iraniana in esilio hanno esortato la guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, a dimettersi e a risparmiare ulteriore spargimento di sangue, in seguito agli attacchi americani senza precedenti contro gli impianti nucleari iraniani.

Udite esplosioni nel nord di Teheran

Nuove esplosioni sono state udite nel nord di Teheran. Lo riferisce l'Afp.

Conte a Meloni: "Non dia disponibilità nostre basi"

"L'attacco degli Usa segna un'escalation dagli esiti incontrollabili. Chiedo a Meloni per una volta di non attendere istruzioni dall'alto e di mettere subito al primo posto la sicurezza del nostro paese, di non dare la disponibilità delle nostre basi militari per questa escalation e di garantire che nessun colpo sarà sparato da un nostro soldato". Così il leader del M5s Giuseppe Conte.

Portolano: "Contesto instabile ma i militari sono pronti"

"Le basi italiane all'estero stanno operando con la massima attenzione nel pieno rispetto delle misure di sicurezza in vigore e fino ad ora non sono emerse criticità. Il contesto resta instabile ma le nostre unità sono ben preparate e mantengono un elevato livello di prontezza, come ha ricordato anche il ministro Crosetto". Lo ha detto all'Ansa il capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, aggiungendo di aver sentito personalmente al telefono alcuni dei comandanti attualmente impiegati in Medio Oriente.

Parigi-Londra-Berlino: Iran non destabilizzi ulteriormente

I tre europei negoziatori a Ginevra due giorni fa con l'Iran - Francia-Gran Bretagna-Germania, i cosiddetti E3 - lanciano "un appello all'Iran ad impegnarsi in negoziati per un accordo che risponda a tutte le preoccupazioni legate al suo programma nucleare" e si dicono "pronti a contribuire a questo obiettivo in coordinamento con tutte le parti". In un comunicato congiunto diffuso a Parigi, i tre governi ricordano che il loro "obiettivo" "resta quello di impedire all'Iran di dotarsi di un'arma nucleare" e chiedono "all'Iran di non agire destabilizzando ulteriormente la regione".

Consigliere Khamenei: partita non è finita, presto sorprese

"Anche se i siti nucleari venissero distrutti, la partita non sarebbe finita. I materiali arricchiti, le conoscenze iraniane e la volontà politica resteranno. L'iniziativa ora spetta a chi gioca con intelligenza ed evita attacchi alla cieca. Le sorprese continueranno!". Lo scrive su X Ali Shamkhani,  consigliere politico della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei dopo i raid Usa sui siti nucleari iraniani

Crosetto: Iran con arma nucleare punto di non ritorno

"Pur non essendo coinvolta nell'azione militare, l'Italia condivide la necessità di impedire all'Iran di acquisire un'arma nucleare. Un simile sviluppo rappresenterebbe un punto di non ritorno, destabilizzando l'intero Medio Oriente e aggravando il quadro della sicurezza globale. La non proliferazione nucleare resta un pilastro essenziale dell'ordine internazionale. Qualsiasi tentativo di comprometterne i principi deve essere affrontato con lucidità, fermezza e coerenza, nel pieno rispetto del diritto internazionale". Lo afferma in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto

Crosetto: forte preoccupazione per evoluzione crisi

"I raid aerei condotti nella notte dagli Stati Uniti contro tre siti iraniani di arricchimento dell'uranio - localizzati nei pressi di Natanz, Arak e Fordow - rappresentano un cambiamento radicale dello scenario strategico in Medio Oriente. Si apre una crisi molto più ampia, la cui evoluzione desta forte preoccupazione. È ragionevole attendersi, da parte dell'Iran, una risposta molto più forte, che potrebbe non limitarsi al solo teatro regionale e coinvolgere obiettivi americani e interessi occidentali in aree sensibili del globo". Lo afferma in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

Iran-Israele, Crosetto: forte preoccupazione per evoluzione crisi

Iran-Israele, Crosetto: forte preoccupazione per evoluzione crisi

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Potenziate misure antiterrorismo, vigilati 29mila obiettivi

Sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna con particolare attenzione alle misure di contrasto del terrorismo. Oltre 29mila obiettivi sensibili sono stati sottoposti a vigilanza, tra questi oltre 10mila sono infrastrutture critiche e circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani. E' quanto emerso dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo e dal Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduti dal ministro Piantedosi a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine, delle agenzie di intelligence e delle strutturre della cyber sicurezza.

Netanyahu al Muro del Pianto: "Trump si è assunto responsabilità contro il male

"Possa il presidente degli Stati Uniti essere elevato per essersi assunto la responsabilità di espellere il male e l'oscurità dal mondo". E' quanto, secondo il sito di notizie israeliano Ynet, si legge nel testo per la preghiera definito per la visita di Benjamin Netanyahu al Muro del Pianto, dove il premier israeliano ha pregato per il "successo della guerra contro l'Iran e per Trump" dopo i raid Usa contro tre siti nucleari in Iran. Israele ha avviato il 13 giugno operazioni militari contro "obiettivi militari" in Iran.

Rubio: Usa pronti a discutere con Iran sul nucleare civile

Gli Stati Uniti permetterebbero all'Iran di gestire centrali nucleari, ma non di arricchire il proprio combustibile: lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio, dopo l'ondata di attacchi americani mirati a smantellare il programma nucleare iraniano. "Il regime iraniano dovrebbe svegliarsi e dire 'OK, se vogliamo davvero l'energia nucleare nel nostro Paese, c'è un modo per farlo'. Quell'offerta è ancora valida, siamo pronti a parlare con loro domani", ha spiegato a Fox News.

Rubio: 'Usa pronti a discutere con Iran sul nucleare civile'

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Teheran: "Diversi feriti da attacchi Usa ma non contaminati"

Gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari in Iran hanno causato diversi feriti, ma nessuno mostrava segni di "contaminazione radioattiva". Lo afferma il ministero della Sanità iraniano.    "Nessuno dei feriti trasferiti nei centri medici dopo gli attacchi americani mostrava segni di contaminazione radioattiva", ha scritto su X il portavoce del ministero Hossein Kermanpour, senza specificare il numero delle persone ricoverate in ospedale.

Israele, colpite "decine di obiettivi militari"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito "decine di obiettivi militari" in Iran in quattro regioni, tra cui "per la prima volta" Yazd (Iran centrale), nel decimo giorno di guerra tra i due Paesi.

Teheran: "Pronti a difesa con tutti i mezzi necessari"

L'Iran è pronto alla difesa "con tutti i mezzi necessari". È quanto si legge in una dichiarazione diffusa via X dal portavoce della diplomazia di Teheran, Esmaeil Baqaei, dopo i raid Usa contro tre siti nucleari in Iran e mentre proseguono le operazioni militari israeliane contro "obiettivi militari" nella Repubblica Islamica.

Iran: Consiglio Sicurezza adotti misure per violazioni Usa

"Il silenzio di fronte a un'aggressione così palese farebbe precipitare il mondo in un livello di pericolo e caos senza precedenti". L'Iran esorta il Consiglio di Sicurezza dell'Onu e l'Aiea ad "adottare misure urgenti e decisive in risposta a questa spaventosa violazione del diritto internazionale". Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri di Teheran. "In qualità di membro fondatore delle Nazioni Unite, la Repubblica Islamica dell'Iran invita l'Onu e i suoi Stati membri responsabili ad assumersi le proprie responsabilità di fronte ai palesi atti unilaterali illegittimi degli Stati Uniti contro l'Iran", conclude la nota. 

Girandola di telefonate tra i Paesi arabi 'mediatori'

Frenetica attività telefonica e diplomatica tra i leader di Egitto, Oman, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Kuwait dopo gli attacchi Usa ai sitinucleari iraniani per evitare la guerra in Medio Oriente. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha parlato con il sultano dell'Oman, Haitham bin Tariq, per sottolineare "l'importanza di lavorare per fermare l'attuale escalation tra Israele e Iran", che si sono scambiati attacchi la scorsa settimana, e ha messo in guardia dalle "gravi conseguenze dell'espansione del conflitto nella regione". Secondo una dichiarazione della presidenza egiziana, al-Sisi ha chiesto un "ritorno al tavolo delle trattative" in relazione ai colloqui sul nucleare svoltisi negli ultimi mesi tra Iran e Stati Uniti, in cui l'Oman è stato il principale mediatore, con l'obiettivo di "impedire che la regione venga colpita dalla guerra".

Pressing Rubio su Cina per non far chiudere Hormuz

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a incoraggiare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz dopo gli attacchi di Washington contro i siti nucleari iraniani.

Rubio: "Non sapremo per giorni se Iran ha spostato l'uranio"

"Nessuno saprà per giorni" se Teheran abbia spostato parte del suo materiale nucleare prima degli attacchi americani sui siti iraniani. Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista alla Cbs.

Rubio: "Al momento non sono in programma altri raid su Iran"

"Al momento non sono previste operazioni militari contro l'Iran". Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista alla Cbs.

Gli Usa richiamano il personale governativo dal Libano

Il dipartimento di Stato americano ha ordinato la partenza del personale governativo non indispensabile e dei loro familiari dal Libano, secondo una nota ufficiale citata dai media americani.

Pezeshkian a proteste per raid Usa, piazza urla 'vendetta'

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian partecipa a una manifestazione contro i raid americani sull'Iran. Lo mostrano le immagini della tv di Stato iraniana. "Vendetta, vendetta!" gridano i manifestanti con i pugni alzati, mentre il presidente cerca di farsi strada tra la folla radunata in Piazza Enghelab (Rivoluzione), nel centro di Teheran.

Riunione d'emergenza Consiglio Sicurezza Onu su Iran

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha convocato una riunione d'emergenza sull'Iran oggi.

Meloni a Macron-leader penisola arabica: soluzione politica

A seguito della riunione di governo convocata d'urgenza questa mattina alla luce dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto nel corso della giornata numerosi contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione. In particolare - si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi - il Presidente Meloni ha avuto uno scambio di vedute con il Presidente di turno del G7, il Primo Ministro canadese Mark Carney, con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, con il Presidente francese Emmanuel Macron e con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. In ambito regionale, il Presidente del Consiglio si è sentita con il Principe Ereditario e Primo Ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani. Con tutti gli interlocutori è stata condivisa e data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti, al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e di giungere a una soluzione politica della crisi.

Rubio: "L'Iran non sfiderà Trump, pronti a parlare"

"L'Iran non sfiderà Donald Trump". Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio a Fox News precisando che gli Stati Uniti sono pronti a parlare con Teheran e che "l'offerta è ancora valida".

L'Iran minaccia di chiudere stretto Hormuz. Usa: "Mossa suicida"

"La decisione finale in merito spetta al Consiglio supremo di sicurezza nazionale", ha fatto sapere il generale dei Guardiani della Rivoluzione Esmail Kowsari. Il vicepresidente JD Vance ha risposto che "se vogliono distruggere la loro economia e causare disordini nel mondo, la decisione spetta a loro".

L'iran minaccia di chiudere stretto Hormuz. Usa: 'Mossa suicida'

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Meloni sente Carney e Macron

Rubio: "Il mondo è più sicuro dopo l'attacco all'Iran"

Il mondo è "più sicuro e stabile" dopo gli attacchi americani all'Iran. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio a Fox News.

Vance: "Chiudere Hormuz sarebbe un suicidio per l'Iran"

Chiudere lo stretto di Hormuz sarebbe "un suicidio" per l'Iran. Lo ha detto il vice presidente americano Jd Vance.  "Tutta la loro economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz. Perché dovrebbero farlo? Non credo abbia alcun senso", ha aggiunto il numero due di Donald Trump.

Parlamento iraniano: "Chiudere lo Stretto di Hormuz"

Il Parlamento iraniano ritiene necessario chiudere lo Stretto di Hormuz in seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Lo ha affermato Esmail Kosari, membro della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale. Lo riferisce l'agenzia Tass. Ora la decisione finale spetta al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.

Pakistan condanna attacchi: "Solidarietà con Teheran"

Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha espresso la "incrollabile solidarietà" del suo Paese con l'Iran in una telefonata con il presidente Masoud Pezeshkian, in cui ha condannato i recenti attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Secondo una dichiarazione del suo ufficio, Sharif ha espresso preoccupazione per il fatto che gli attacchi statunitensi abbiano colpito "impianti sotto la tutela dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica", definendola una "grave violazione del diritto internazionale e dello Statuto dell'Aiea".

Vance: "Abbiamo ritardato notevolmente programma Iran"

Gli attacchi dell'Iran hanno "ritardato sostanzialmente" lo sviluppo di armi nucleari. Lo ha detto il vice presidente americano JD Vance.

Vance: "Non siamo in guerra con Iran ma con il suo nucleare"

Gli Stati Uniti "non sono in guerra con l'Iran, ma con il programma nucleare iraniano". Lo ha detto il vice presidente americano JD Vance.

Media: verso chiusura Stretto Hormuz, attesa decisione

Il Parlamento iraniano avrebbe approvato la chiusura dello Stretto di Hormuz. Lo riportano i media iraniani secondo cui ora il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dovrà prendere la decisione finale. La decisione di chiudere lo stretto, attraverso il quale transita circa il 20% della domanda globale di petrolio e gas, non è ancora definitiva.

Hegseth: "Trump ha agito in linea con War Powers Act"

l presidente Donald Trump ha informato i leader del Congresso dell'attacco all'Iran, dopo che gli aerei erano "decollati in sicurezza". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, rispondendo alle domande dei giornalisti. Questo, ha aggiunto, "è in linea con il War Powers Act". Il riferimento è alla legge approvata dal Congresso nel 1973 con l'obiettivo di limitare i poteri del presidente nell'inviare le forze armate statunitensi in conflitto senza l'approvazione del Congresso.

Iran: "Nessun pericolo per popolazione vicino siti nucleari"

Il governo iraniano ha dichiarato che non vi è alcun pericolo immediato per la popolazione dopo che gli Stati Uniti hanno colpito tre dei suoi siti nucleari. "Non c'è pericolo per le persone che vivono alla periferia delle nostre aree nucleari", ha dichiarato la portavoce Fatemeh Mohajerani alla televisione di stato. "La popolazione di Natanz, Isfahan e Fordo può continuare la sua vita".

Iran: danni a industria nucleare, ma sviluppo proseguirà

"L'industria nucleare è profondamente radicata nel nostro Paese e le sue radici non possono essere distrutte". Lo ha detto alla tv di Stato il portavoce dell'agenzia statale iraniana per l'energia atomica, Behrouz Kamalvandi, aggiungendo che il suo sviluppo non si fermerà. "Ci sono danni inflitti ai siti, ma non è la prima volta che la nostra industria nucleare viene danneggiata e la nasconderemo di nuovo", ha aggiunto. 

Iran: "Nessuna radiazione in siti nucleari dopo gli attacchi Usa"

"Non sono state segnalate radiazioni intorno ai siti nucleari dopo l'attacco statunitense di questa mattina". Lo conferma il portavoce dell'agenzia statale iraniana per l'energia atomica, Behrouz Kamalvandi. 

Attacchi Usa all'Iran

©Getty

L'America si blinda, rafforzate le misure di sicurezza

L'America si blinda, dopo l'attacco Usa in Iran. Le autorità federali e i leader di diversi importanti Stati e città, da New York a Los Angeles e alla capitale, stanno rafforzando le misure di sicurezza e monitorando potenziali minacce dopo i raid americani. "Le nostre risorse sono pienamente impegnate. Rimaniamo vigili. Dio benedica l'America e tutti coloro che la difendono", ha scritto su X il vice capo dell'Fbi Dan Bongino. "Lavoreremo incessantemente per proteggere la patria americana", ha scritto su X la segretaria alla sicurezza interna Kristi Noem. Anche i leader locali e le forze dell'ordine sono in stato di massima allerta. 

Hegseth: "Obiettivo dell'operazione non è regime change"

"Questa missione non era e non è stata per un regime change - ha detto - Il presidente ha autorizzato un'operazione mirata per neutralizzare le minacce ai nostri interessi nazionali rappresentate dal programma nucleare dell'Iran".  "Tutte le nostre munizioni di precisione hanno colpito dove volevamo e hanno avuto l'effetto desiderato", ha aggiunto Hegseth. 

Hegseth: "Siamo pronti a uno scontro prolungato"

Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, non ha escluso la possibilità che gli Stati Uniti si trovino di fronte a un conflitto prolungato. "Il presidente Donald Trump - ha detto Hegseth - potrebbe non volere un conflitto senza fine. Gli iraniani potrebbero non essere d'accordo, noi pronti a uno scontro prolungato". 

Macron sente Pezeshkian: "Appello a de-escalation e dialogo"

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha continuato oggi i suoi colloqui telefonici successivi all'attacco americano contro 3 siti nucleari in Iran questa notte, chiamando il presidente dell'Iran Masoud Pezeshkian. Lo riferiscono fonti dell'Eliseo. A Pezeshkian, Macron ha ripetuto il suo "appello per la liberazione immediata dei due ostaggi francesi, per una de-escalation e per la ripresa di negoziati diplomatici". 

Hegseth: "Trump ha informato il Congresso dopo decollo dei B-2"

Donald Trumo ha informato il Congresso dell'attacco all'Iran immediatamente "dopo che gli aerei erano decollati in sicurezza". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, precisando che questo è in linea con il 'War Powers Act'. 

Idf: "Ci prepariamo ad un conflitto prolungato con l'Iran"

Il portavoce dell'Idf, il colonnello Effi Daffrin, ha dichiarato che "il regime iraniano, nella sua debolezza, continua a tentare di colpire centri abitati. Abbiamo una difesa solida, ma non ermetica". Ha aggiunto che l'Idf si sta preparando a una vasta gamma di scenari e ha invitato la popolazione a mantenere resilienza e sangue freddo. Riferendosi all'attacco statunitense contro gli impianti nucleari in Iran, ha affermato che "l'Idf agisce con un obiettivo chiaro: rimuovere la minaccia esistenziale su Israele". Secondo lui, l'esercito dispone di ulteriori piani e obiettivi e si sta preparando a una prosecuzione prolungata della guerra. 

Hegseth: "Ci siamo consultati con gli alleati nella regione"

"Abbiamo lavorato a stretto contatto e ci consultiamo continuamente con gli alleati nella regione". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, a proposito dell'attacco contro l'Iran. "Anche loro hanno forze e asset dove ci sono truppe americane", ha aggiunto. 

Media: "Idf ha colpito base con i missili più letali dell'Iran"

L'Idf ha colpito una base missilistica di grandi dimensioni nel sud-est dell'Iran, che ospita i missili più letali del regime iraniano del tipo Khorramshahr. Lo riferisce Channel 12. 

Al Jazeera: "Tre crateri nel sito di Fordow"

Immagini satellitari ottenute e pubblicate dal Jazeera mostrano tre vasti crateri nel sito di iraniano di Fordow bombardato dai B-2 americani, luoghi probabili di impatto delle bombe usate per penetrare nei tunnel. I punti di accesso agli stessi sono "completamente ostruiti". Il sistema di difesa aerea è stato "distrutto".

Generale Usa: "Sette bombardieri B-2 utilizzati contro l'Iran"

"Sette bombardieri B-2 sono stati utilizzati negli attacchi contro l'Iran". Lo ha detto il capo di stato maggiore Usa, il generale Dan Caine. 

Generale Usa: "L'attacco sull'Iran si chiama Midnight hammer"

L'attacco contro l'Iran si chiama 'Midnight hammer'. Lo ha detto il capo di stato maggiore Usa, il generale Dan Caine. "Poche persone a Washington ne erano a conoscenza", ha aggiunto. 

Il generale Caine: "Lanciati più di 2 mila Tomahawk"

Un sottomarino Usa ha lanciato più di duemila missili Tomahawk contro le infrastrutture iraniane che erano il bersaglio dell'attacco. Lo ha detto il capo di Stato maggiore congiunto delle forze armate, il generale Dan Caine. 

Le basi americane in Medioriente: dove sono e cosa rischiano. VIDEO

Hegseth: "L'Iran ascolti gli avvertimenti di Trump"

"L'Iran sia intelligente e ascolti le parole di Trump". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, leggendo l'avvertimento del presidente su Truth che qualsiasi rappresaglia da parte di Teheran scatenerà "una forza maggiore" da parte degli Stati Uniti. 

Hegseth: "Abbiamo devastato il programma nucleare dell'Iran"

"Abbiamo devastato il programma nucleare iraniano". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, in una conferenza stampa precisando che l'attacco Usa "non ha preso di mira civili o truppe iraniani". "E' stato un successo schiacciante", ha aggiunto. 

Herzog: "La decisione di Trump mira a rimuovere minaccia per l'umanità"

"Il presidente Trump ha preso una decisione storica che cambierà senza ombra di dubbio il futuro del Medio Oriente. Una decisione che mira a rimuovere qui e dal mondo intero la minaccia nucleare, che rappresenta la più grande minaccia esistenziale per l'umanità. Questo è un passo molto coraggioso". Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog  visitando il luogo dell'impatto di un missile a Tel Aviv. "Quando si vede la forza dell'impatto, si capisce quanto sia pericoloso un missile del genere. Si propaga in tutte le direzioni, causando grande distruzione. Ancora una volta, è stato dimostrato che le linee guida salvano vite umane", ha aggiunto. 

Media, esplosione massiccia a Bushehr

I media iraniani riferiscono di un'esplosione "massiccia" nella provincia di Bushehr, la stessa dove sorge una centrale nucleare, nel sud-ovest del Paese. A Yazd invece, Iran centrale, i caccia israeliani avrebbero preso di mira una base dei Pasdaran. Nei giorni scorsi, Mosca aveva avvisato che se la centrale di Bushehr veniva attaccata, avrebbe potuto verificarsi "una catastrofe simile a quella di Chernobyl", come ha detto Aleksey Likhachev, capo di Rosatom, il colosso energetico nucleare della Federazione russa, che in Iran ha ancora i suoi scienziati ed esperti. 

Tajani: "Allerta in Italia per obiettivi Usa e Israele"

"Se ci sono rischi per l'Italia? Non abbiamo segnali diretti perché l'Iran ha sempre visto l'Italia come un Paese non tra i più ostili anche se abbiamo sempre condannato la costruzione dell'arma atomica. Ma i rischi ci sono perché ci sono presenze americane e israeliane. Le ambasciate di Israele che sono a Roma sono chiuse, c'è massima sicurezza nei luoghi di culto ebraici e per quelli americani. La nostra intelligence e le forze dell'ordine sono in allerta massima per evitare che ci siano attacchi che possano colpire obiettivi israeliani, americani o anche italiani". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani al Tg5. 

Pasdaran: "La risposta provocherà profondo rammarico"

Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) iraniano ha affermato che la sua risposta agli attacchi degli Stati Uniti contro gli impianti nucleari iraniani "causera' profondo rammarico". "L'atto di aggressione odierno da parte del regime terrorista americano ha concesso alla Repubblica Islamica dell'Iran il legittimo diritto di agire per autodifesa, anche attraverso opzioni che vanno oltre i calcoli deliranti della coalizione aggressore", si legge in una dichiarazione dell'Irgc pubblicata dall'agenzia di stampa iraniana affiliata allo stato Tasnim. "Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica conosce bene la realtà di questa guerra ibrida su vasta scala e non si lascerà mai intimidire dal rumore di Trump o dalle bande criminali che governano Washington e Tel Aviv", si legge nella dichiarazione

Pezeshkian: "Usa intervenuti dopo aver constatato impotenza d'Israele"

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha dichiarato che l’intervento militare degli Stati Uniti nel conflitto è la prova che Washington è il vero motore dell’offensiva israeliana contro l’Iran. Secondo Pezeshkian, le forze americane si sono unite allo scontro solo dopo "aver constatato l’impotenza di Israele". Lo riporta Haaretz, citando i media iraniani. 

Il presidente ha aggiunto che "la nazione iraniana ha più volte dimostrato di non risparmiare sforzi per difendere le acque e il suolo di questa terra", riaffermando così la determinazione di Teheran a proteggere la propria sovranità di fronte alle aggressioni esterne.

Mezzaluna Rossa iraniana, nessuna vittima nei raid Usa

Gli attacchi americani contro tre siti nucleari iraniani non hanno causato vittime. Lo ha affermato il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand. "Fortunatamente, non ci sono stati martiri durante gli eventi di ieri sera legati all'aggressione statunitense contro gli impianti nucleari iraniani", ha detto, secondo quanto riferisce la televisione di Stato. 

Usa-Iran, tensioni vanno avanti da 45 anni | Video Sky - Sky TG24

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Araghchi frena su chiusura Hormuz: "Abbiamo varie opzioni"

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha frenato oggi sull'ipotesi circolata nei giorni scorsi a Teheran d'una possibile chiusura al traffico commerciale navale - in risposta all'escalation militare di Israele e Usa - dello Stretto di Hormuz, strategico snodo fra il Golfo Persico e quello dell'Oman per il passaggio di quasi in terzo del petrolio mondiale. "Abbiamo una varietà di opzioni disponibili", ha glissato Araghchi di fronte a una domanda diretta, citato dalla Bbc, durante la conferenza stampa tenuta a Istanbul a margine di una riunione di emergenza dell'Organizzazione dei Paesi Islamici (Oic).

Cina condanna i raid Usa: "Violato diritto internazionale"

"La Cina condanna fermamente l'attacco americano all'Iran e agli impianti nucleari sotto la supervisione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Questa mossa degli Stati Uniti viola gravemente gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e aggrava le tensioni in Medio Oriente". Lo sostiene in una nota il ministero degli Esteri di Pechino. "La Cina invita le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare il fuoco il prima possibile, a garantire la sicurezza dei civili e ad avviare il dialogo e i negoziati".

Capo Pasdaran: "Operazione continua, Israele non avrà pace"

"Le nostre operazioni continuano e Israele non avrà pace": è la minaccia del nuovo capo dei Pasdaran iraniani, Mohammad Pakpour, citato dai media panarabi. 

Israele: "9mila evacuati da inizio ostilità con l'Iran"

La Federazione delle Autorità Locali in Israele ha reso noto che circa 9mila persone sono state evacuate dalle loro case dall'inizio dell'operazione israeliana contro l'Iran il 13 giugno scorso: lo riporta il Times of Israel. Migliaia di persone sono state alloggiate in hotel, mentre altre si sono trasferite da amici e familiari. 

Russia: "Irresponsabile attacco Usa a Iran"

"La decisione irresponsabile di sottoporre il territorio di uno Stato sovrano ad attacchi missilistici e dinamitardi, a prescindere dalle argomentazioni addotte, viola gravemente il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", afferma il ministero degli Esteri di Mosca in un comunicato diffuso sul suo canale Telegram. "Il rischio di un'escalation del conflitto in Medio Oriente, già travolto da molteplici crisi, è aumentato significativamente", si aggiunge nella nota. "Chiediamo la cessazione delle aggressioni e l'intensificazione degli sforzi per creare le condizioni affinché la situazione torni in un canale politico e diplomatico", afferma la diplomazia russa.

Media, Iran aveva spostato uranio da Fordow ad un luogo segreto

Una fonte iraniana di alto livello ha riferito che la maggior parte dell'uranio altamente arricchito immagazzinato presso l'impianto nucleare di Fordow è stato trasferito, prima degli attacchi Usa, in una località segreta. Lo riportano diversi media internazionali, citando la Reuters. La fonte ha aggiunto che anche il personale presente nel sito era stato ridotto al minimo in previsione di un potenziale attacco.

Gli Emirati sollecitano la 'fine immediata dell'escalation'

Gli Emirati Arabi sollecitano la "fine immediata dell'escalation" dopo gli attacchi statunitensi all'Iran. In una nota, il ministero degli Affari Esteri, scrive l'agenzia emiratina Wam, ha sottolineato l'importanza di dare priorità alla diplomazia e al dialogo per risolvere le controversie, attraverso approcci globali che promuovano stabilità, prosperità e giustizia. Gli Emirati Arabi hanno ribadito il loro appello alla comunità internazionale affinché intensifichi gli sforzi per una risoluzione globale di questi sviluppi delicati e pericolosi, al fine di salvaguardare la regione e i suoi popoli dalle conseguenze devastanti del conflitto. Inoltre, il ministero ha esortato le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza a onorare le proprie responsabilità attraverso seri sforzi per affrontare le annose questioni della regione, che ora si trovano in una fase critica e rappresentano una minaccia crescente per la pace e la sicurezza regionale e internazionale.

Tajani: "Preparati in caso peggioramento situazione"

"Siamo al lavoro valutando anche le possibili conseguenze economiche per l'energia. Il governo ha predisposto tutto anche in caso di peggioramento della situazione, ma noi non lo vogliamo. Puntiamo sulla diplomazia". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg4. "La priorità è la sicurezza dei nostri concittadini. Ci sono convogli che stanno accompagnando da Teheran verso l'Azerbaigian i nostri connazionali e continueremo con questa strategia. Altri nostri connazionali hanno lasciato Gerusalemme e Tel Aviv".

Tajani: "Le nostre basi non sono coinvolte"

"Le basi italiane non sono coinvolte, però abbiamo tanti militari nell'area, in Iraq, nell'area del Golfo, quindi ovviamente seguiamo con la massima attenzione". Lo ha detto il ministro degli esteri, Antonio Tajani, a margine della cerimonia per i quaranta martiri di Gubbio a cui ha preso parte. "Al momento non sono segnalati pericoli, c'era soltanto questo contingente di carabinieri che stava vicino all'aeroporto di Baghdad, e' stato trasferito in Kuwait e credo che stiamo rientrando, se non sono già rientrati in queste ore in Italia. Gli altri militari al momento non corrono pericoli" ha aggiunto. 

Mosca: "Duro colpo a Trattato non proliferazione nucleare"

Gli attacchi contro l'Iran "hanno inferto un duro colpo alla credibilità del Trattato di non proliferazione nucleare e del sistema di verifica e monitoraggio dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che su di esso si basa". Lo afferma il ministero degli Esteri russo, chiedendo "una reazione tempestiva, professionale e onesta dalla dirigenza dell'Agenzia, senza evasioni e tentativi di nascondersi dietro una 'equidistanza' politica". Anche il Consiglio di Sicurezza dell'Onu "deve reagire", aggiunge Mosca, e perché siano "respinte collettivamente le azioni conflittuali di Stati Uniti e Israele".

Allerta massima nelle basi americane in Italia

È allerta massima nelle basi americane in Italia dopo l'attacco statunitense in Iran della notte scorsa. Da Aviano a Sigonella, secondo quanto si apprende, l'attenzione è massima. Rafforzati  i dispositivi messi in campo per garantire la sicurezza dei militari.

Araghchi frena su chiusura Hormuz: "Abbiamo varie opzioni"

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha frenato oggi sull'ipotesi circolata nei giorni scorsi a Teheran d'una possibile chiusura al traffico commerciale navale - in risposta all'escalation militare di Israele e Usa - dello Stretto di Hormuz, strategico snodo fra il Golfo Persico e quello dell'Oman per il passaggio di quasi in terzo del petrolio mondiale. "Abbiamo una varietà di opzioni disponibili", ha glissato Araghchi di fronte a una domanda diretta, citato dalla Bbc, durante la conferenza stampa tenuta a Istanbul a margine di una riunione di emergenza dell'Organizzazione dei Paesi Islamici (Oic). 

Meloni riunisce in call i ministri, ora tavolo negoziale

A seguito dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d'urgenza e presieduto questa mattina una conferenza telefonica. Hanno preso parte il Vicepresidente e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Vicepresidente Matteo Salvini, il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i vertici dell'Intelligence. E' quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. Nel corso della conversazione è stata analizzata la situazione dei siti iraniani a seguito degli attacchi. Una valutazione precisa dei danni potrà essere fatta solo con il passare delle ore. La crisi è al centro dell'attenzione dell'esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. Il Presidente del Consiglio si terrà in contatto con i principali alleati e leader della regione nelle prossime ore. L'Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti. 

Israele: "Abbiamo più obiettivi in Iran, li raggiungeremo"

"Abbiamo più obiettivi e ci stiamo impegnando costantemente per raggiungerli. Continueremo ad agire per raggiungerli": lo ha detto riferendosi all'Iran il portavoce dell'Esercito israeliano (Idf), il generale di brigata Effie Defrin, come riporta il Times of Israel. 

Schlein: "L'Italia non partecipi ad azioni militari"

"Il governo italiano dica con chiarezza che non parteciperà ad azioni militari né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale deve provare a fermare prima che sia troppo tardi, e si impegni per la de-escalation e per far tornare tutti gli attori coinvolti al tavolo negoziale, anche per difendere il Trattato di non proliferazione nucleare. L'Italia ripudia la guerra e vuole la pace." Così la segretaria del Pd Elly Schlein. "Trump diceva che avrebbe portato la pace e messo fine ai conflitti, e invece lancia le bombe in Iran e infiamma il mondo". 

Ministro degli Esteri Iran, Aragchi: "Risponderemo all'attacco degli Usa". VIDEO

L'Idf conferma: "Attacco Usa coordinato con l'esercito israeliano"

Il portavoce dell’Idf, Effie Defrin, ha confermato in conferenza stampa che l’attacco statunitense contro le infrastrutture nucleari iraniane è stato coordinato con l’esercito israeliano. Defrin ha spiegato che il capo di Stato maggiore, generale Eyal Zamir, è in contatto costante con i vertici militari americani fin dall’inizio della guerra contro l’Iran. 

"La nostra cooperazione con gli Stati Uniti si è intensificata nelle ultime settimane. Abbiamo ancora diversi obiettivi da raggiungere e continueremo ad agire per conseguirli", ha dichiarato Defrin. 

Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran

Il presidente degli Stati Uniti, nella notte italiana, si è unito ai bombardamenti israeliani all'Iran, colpendo alcuni siti nucleari. Gli iraniani e le iraniane che guardano l'escalation dall'estero sono divisi tra chi auspica la liberazione dal regime teocratico supportando l'intervento di Washington e Tel Aviv, e chi, come Parisa Nazari del movimento femminista "Donna, vita, libertà", crede che solo la forza della resistenza interna possa offrire una valida alternativa al governo di Ali Khamenei. 

Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran

Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran

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Il Papa: "Fermare la tragedia guerra prima che sia tardi"

"Oggi più che mai l'umanità grida e invoca la pace: è un grido che chiede responsabilità e ragione e non dev'essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto". Così il Papa all'Angelus. "Fermare la tragedia della guerra prima che essa diventi una voragine irreparabile", ha affermato. Secondo Leone XIV "la guerra non risolve i problemi anzi li amplifica e produce ferite profonde nella storia del popolo che richiedono generazioni per rimarginarsi". "Che la diplomazia faccia tacere le armi", ha aggiunto. LEGGI L'ARTICOLO

La Francia: "Non abbiamo partecipato agli attacchi in Iran"

La Francia "non ha partecipato agli attacchi" di questa notte contro i siti nucleari in Iran, "né alla loro pianificazione": lo rende noto questa mattina il ministro degli Esteri, Jean-Noel Barrot, in un primo commento di Parigi all'iniziativa degli Stati Uniti di cui la Francia "ha preso conoscenza con preoccupazione".

Iran agli Usa: "Rappresaglie senza limiti se colpite Khamenei"

L'Iran è pronto a scatenare rappresaglie asimmetriche "senza limiti e senza restrizioni" di sorta laddove gli Usa dovessero prendere di mira l'86enne ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Repubblica Islamica. L'avvertimento, dopo gli attacchi americani delle ultime ore contro tre impianti nucleari iraniani, viene da "un alto funzionario" di Teheran citato in forma anonima dal sito della Reuters. Si tratta "della più rossa delle linee rosse", ha ammonito la fonte, aggiungendo che "qualunque mossa contro il supremo leader chiuderebbe la porta a ogni negoziato e innescherebbe una risposta senza limiti e senza restrizioni". 

Iran, Meloni sente Starmer e Merz

A seguito degli sviluppi della situazione in Iran, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha intrattenuto colloqui telefonici con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e con il cancelliere della Repubblica Federale di Germania Friedrich Merz. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. 

Meloni

©IPA/Fotogramma

Tajani: "Nessun aereo partito dall'Italia, nessuna richiesta"

"Nessun aereo è partito dall'Italia" per andare a colpire l'Iran, "non c'è stata nessuna richiesta" da parte degli Stati Uniti in tal senso. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg3. 

L'Iran: "Attaccare siti nucleari violazione imperdonabile"

"Non importa quanti danni siano stati arrecati. Attaccare una struttura nucleare è di per sé una violazione imperdonabile del diritto internazionale e deve essere condannata". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una riunione dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) a Istanbul. "Ieri, ho avuto dei colloqui con una alcuni ministri degli Esteri della regione, quasi tutti loro sono molto preoccupati e interessati a svolgere un ruolo nel porre fine all'aggressione di Israele. Avevano menzionato un possibile attacco degli Usa, ma ieri si è parlato di come fermare l'aggressione di Israele", ha proseguito. "Certamente, la porta alla diplomazia deve sempre rimanere aperta, ma non è questa la situazione ora. Il mio Paese è sotto attacco, sotto aggressione e dobbiamo rispondere, sulla base del legittimo diritto all'autodifesa e lo faremo fino a quando sarà necessario", ha aggiunto.

Araghchi: "Usa e Israele hanno superato la linea rossa"

Stati Uniti e Israele "hanno oltrepassato una linea rossa importante", con gli attacchi americani ai siti nucleari della Repubblica islamica. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, in conferenza stampa da Istanbul.

Pasdaran: "A Casa Bianca e Tel Aviv gang criminali al potere"

Israele e Usa "non riusciranno a intimidire l'Iran": lo affermano i Pasdaran iraniani in un comunicato ufficiale rivolgendosi alle "gang criminali al potere alla Casa Bianca e a Tel Aviv". Il programma nucleare iraniano "non sarà fermato da un attacco", reiterano le Guardie della rivoluzione. 

Lunga telefonata Meloni-Schlein dopo gli attacchi Usa

"C'è stato un lungo contatto telefonico fra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein a seguito degli attacchi degli Usa all'Iran." Lo fanno sapere fonti del Nazareno. 

Il Viminale convoca il Comitato nazionale ordine e sicurezza

Questa mattina al Ministero dell'Interno si terrà alle 12 una riunione del Casa, il Comitato analisi strategica antiterrorismo. Sempre al Viminale, oggi pomeriggio alle 16:00 è convocato il Cnosp, il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal Ministro Matteo Piantedosi con la partecipazione dei vertici di intelligence e forze di polizia. Lo rende noto il Viminale. 

Al Jazeera: "Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi pronuncia un discorso dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari"

Pasdaran: "La risposta sarà dura, faremo pentire gli Usa"

"Risponderemo a questa aggressione con una risposta dura che li farà pentire": così i Pasdaran iraniani rivolti agli Usa in un comunicato ufficiale rilanciato dai media panarabi. 

Medvedev: "L'Iran ora produrrà armi nucleari"

Gli attacchi americani hanno inflitto "danni minimi o nulli" alle infrastrutture del ciclo nucleare dell'Iran, che ora proseguirà l'arricchimento dell'uranio e, "ora possiamo dirlo direttamente, la futura produzione di armi nucleari". E' il commento del vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale russo Dmitry Medvedev. L'ex presidente russo, sul suo canale Telegram, ha aggiunto che ora "diversi Paesi sono pronti a fornire direttamente all'Iran le loro armi nucleari". "Trump, che si era proposto come presidente pacificatore, ha scatenato una nuova guerra per gli Stati Uniti", afferma ancora Medvedev. 

Herzog: "Programma nucleare iraniano colpito in modo sostanziale"

"Mi è abbastanza chiaro che il programma nucleare iraniano è stato colpito in modo sostanziale". A dichiararlo - specificando di non essere al corrente dei dettagli - è stato il presidente israeliano Isaac Herzog, citato dalla Bbc.  Alla domanda se Israele abbia chiesto direttamente a Trump di attaccare l'Iran, Herzog ha risposto che si è deciso "di lasciare la questione agli americani". Quanto alla possibilità che Israele smetta di attaccare, Herzog ha sottolineato che l'Iran sta lanciando missili contro il territorio israeliano e "dobbiamo fare tutto il necessario per difenderci". "Il modo per farlo è ovviamente affrontare la situazione a livello internazionale e assicurarsi che ci sia una strategia di uscita", aggiunge.

A Roma innalzate misure su eventi e obiettivi Usa

Sensibilizzate ulteriormente da stamattina a Roma le misure di sicurezza, dopo l'attacco Usa ai siti nucleari in Iran. Intensificata la sorveglianza degli obiettivi sensibili americani e delle misure a tutela dell'ambasciatore. Innalzata, inoltre, la sensibilizzazione dei servizi in atto per gli eventi di oggi. Tra gli appuntamenti in programma la seconda giornata del Giubileo dei governanti. 

Egitto: "Gravi conseguenze se escalation in Iran sfugge al controllo"

L'Egitto ha espresso profonda preoccupazione per l'accelerata escalation in Iran, sottolineando che gli sviluppi in Iran rappresentano una seria minaccia per la sicurezza regionale e internazionale e rischiano di avere gravi conseguenze se sfuggissero al controllo. In una nota, il ministero degli Esteri ha sottolineato che l'Egitto sta monitorando attentamente gli sviluppi e respinge qualsiasi azione che possa minare la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale o violare il principio del rispetto della sovranità dello Stato. Nella nota, l'Egitto ribadisce la sua contrarietà ai crescenti rischi di un peggioramento della situazione che potrebbe portare a ulteriore caos e tensioni, invitando nel contempo tutte le parti a dar prova di saggezza, dare priorità al dialogo e cercare soluzioni politiche globali che evitino di scivolare in un conflitto aperto o ondate di escalation militare che potrebbero far precipitare la regione in un vortice di instabilità. Infine, il Cairo sottolinea la necessità di un'immediata de-escalation, della moderazione e della salvaguardia delle vite dei civili, sottolineando che la calma e il dialogo sono gli unici modi per porre fine a questa pericolosa crisi e preservare la sicurezza e la stabilità della regione. 

Von der Leyen: "L'Iran s'impegni a soluzione diplomatica"

"L'Iran non deve assolutamente entrare in possesso della bomba. Con le tensioni in Medio Oriente che hanno raggiunto un nuovo picco, la stabilità deve essere la priorità. Il rispetto del diritto internazionale è fondamentale. È giunto il momento che l'Iran si impegni in una soluzione diplomatica credibile. Il tavolo dei negoziati è l'unico luogo in cui porre fine a questa crisi". Lo scrive sui social la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. 

Von der Leyen

©Ansa

Araghchi: "Mai abbandonata la diplomazia, fatta saltare da Israele e Usa"

Il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi ha accusato Stati Uniti e Israele di aver fatto deragliare sistematicamente i negoziati diplomatici sul dossier nucleare iraniano, compiendo attacchi contro siti iraniani. In un post su X, Araghchi ha denunciato che Teheran stava prima trattando con Washington quando Israele avrebbe "fatto saltare" la diplomazia, e che la stessa dinamica si sarebbe ripetuta pochi giorni dopo con l’Unione Europea e i Paesi E3. 

"Che conclusione si dovrebbe trarre?", ha chiesto Araghchi in tono polemico, criticando la posizione del Regno Unito e dell’Alto rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, che chiedono all’Iran di "tornare al tavolo" dei negoziati. "Ma come può l’Iran tornare a qualcosa che non ha mai abbandonato, né tanto meno fatto saltare?", ha aggiunto. 

Livello massimo di allerta per obiettivi sensibili in Italia

Restano di massima allerta le misure di sicurezza intorno agli obiettivi sensibili, le sedi diplomatiche e i luoghi rappresentativi dei Paesi coinvolti nella guerra in Medioriente. Il livello, quello più alto, era stato innalzato già dell'inizio della crisi. E' quanto si apprende da fonti informate. 

Idf, restituiti corpi tre ostaggi uccisi e portati a Gaza il 7/10

Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno annunciato il recupero dei corpi di tre ostaggi israeliani, uccisi durante l’attacco del 7 ottobre 2023 e successivamente portati nella Striscia di Gaza da terroristi guidati da Hamas. I corpi sono quelli della 71enne Ofra Keidar, il 22enne Jonathan Samerano,  e il 19enne sergente Shay Levinson. L’operazione, condotta nella notte da Idf e Shin Bet, è stata resa possibile grazie a "un’intelligence precisa" fornita da diverse unità militari e di sicurezza. Lo riporta il Times of Israel. 

Keidar è stata rapita dal Kibbutz Be'eri, Samerano ucciso dopo essere fuggito dal festival musicale di Nova, mentre Levinson ha perso la vita combattendo al confine di Gaza. I corpi sono stati trasferiti in Israele per l’identificazione presso l’istituto forense di Abu Kabir, e le famiglie sono state informate. Secondo i dati ufficiali, restano nelle mani delle milizie a Gaza 50 ostaggi, di cui 28 dichiarati morti e 20 ritenuti ancora in vita. Preoccupano inoltre le condizioni di altri due ostaggi su cui permane incertezza.

Governo Gb nega coinvolgimento, ma non critica gli Usa

Londra ha confermato di non essere stata coinvolta negli attacchi dell'alleato americano al fianco d'Israele contro gli impianti nucleari dell'Iran, negando per bocca del ministro del Commercio, Jonathan Reynolds, che Washington abbia chiesto l'uso della base britannica di Diego Garcia, strategica isola dell'oceano Indiano, come fatto ancora di recente contro lo Yemen. Keir Starmer ha evitato peraltro qualunque critica a Donald Trump, giustificandone anzi di fatto l'attacco con "la minaccia dei programmi nucleari" di Teheran e scaricando sull'Iran la sollecitazione a "tornare ai negoziati" senza evocare un cessate il fuoco. 

Iran lancia missili contro Israele: diversi danni e feriti. VIDEO

Merz convoca gabinetto di sicurezza: "Teheran avvii immediatamente i negoziati"

A seguito degli attacchi statunitensi agli impianti nucleari iraniani, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha convocato questa mattina il gabinetto di sicurezza del governo tedesco. Merz ha ribadito il suo appello all'Iran affinché "avvii immediatamente i negoziati con gli Stati Uniti e Israele e raggiunga una soluzione diplomatica al conflitto", ha dichiarato il suo portavoce Stefan Kornelius. Il governo tedesco, ha aggiunto, presume che "gran parte del programma nucleare iraniano sia stata compromessa dagli attacchi aerei".

Iran: "Grossi complice degli attacchi Usa ai siti nucleari"

Il capo dell'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran (Aeol), Mohammad Eslami, ha inviato una lettera al direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, accusandolo di complicità negli attacchi statunitensi ai siti nucleari di Natanz, Fordow e Isfahan. "L'Iran ha adottato le iniziative necessarie per difendere i propri diritti di sovranità e adotterà le opportune misure legali, in particolare contro l'inazione e la complicità da parte sua in un crimine così sfacciato, attraverso gli organismi internazionali", si legge nella lettera. 

Media: "Gli Usa hanno avvisato in anticipo l'Iran degli attacchi"

Washington ha notificato a Teheran degli attacchi che avrebbe sferrato contro tre dei suoi impianti nucleari. Lo rivela il ben informato sito Amwaj.media che cita in forma anonima una "fonte politica iraniana di alto rango". Secondo quanto rivelato, l'amministrazione Trump ieri ha comunicato a Teheran di non voler arrivare a uno scontro totale e di voler colpire solo i siti nucleari di Fordow, Isfahan e Natanz. "La fonte di alto livello ha anche confermato che i siti presi di mira sono stati evacuati e che la maggior parte delle scorte di uranio arricchito dell'Iran è conservata in luoghi sicuri", scrive Amwaj.

Costa: "Tutte le parti rispettino il diritto internazionale"

"Profondamente allarmato dalle notizie che giungono dal Medio Oriente. Invito tutte le parti a dare prova di moderazione e rispetto del diritto internazionale e della sicurezza nucleare. La diplomazia rimane l'unica via per portare pace e sicurezza nella regione mediorientale. Troppi civili saranno ancora una volta vittime di un'ulteriore escalation. L'Ue continuerà a dialogare con le parti e i nostri partner per trovare una soluzione pacifica al tavolo dei negoziati". Lo scrive sui social il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. 

A Tel Aviv le persone nei rifugi: "Attacco Usa porrà fine alla guerra". VIDEO

Houthi: "Gli attacchi Usa sono dichiarazione di guerra contro il popolo di Teheran"

I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno condannato duramente gli attacchi americani contro obiettivi nucleari iraniani, definendoli una "dichiarazione di guerra" contro Teheran e il suo popolo. 

"L’aggressione dell’amministrazione sconsiderata di Donald Trump contro tre siti nucleari iraniani è una dichiarazione di guerra flagrante contro il popolo fratello iraniano", ha dichiarato il governo houthi in un comunicato ufficiale. Il movimento ha inoltre avvertito che le proprie forze armate sono pronte "a colpire navi e imbarcazioni americane nel Mar Rosso".

Attacco Usa, Iran promette conseguenze eterne

L'attacco americano all'Iran getta il mondo nella paura di una escalation in Medio Oriente dalle conseguenze imprevedibili. 'Adesso è iniziata la guerra', è stata la prima reazione di Teheran, in un post pubblicato sull'account X associato ai Guardiani della Rivoluzione iraniana. Minacce a cui si sono aggiunte quelle degli Houthi, alleati di Teheran. Il ministro degli Esteri iraniano Araghchi ha poi condannato i bombardamenti americani definendoli 'oltraggiosi' e ha affermato che il suo Paese ha il diritto di difendere la sua sovranità. 'Quanto accaduto questa mattina avrà conseguenze eterne', ha scritto su X parlando di attacchi 'illegali e criminali'. 'In conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le sue disposizioni che consentono una legittima risposta di autodifesa - ha affermato  - l'Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo'. 'Ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente', la minaccia dei pasdaran a cui ha fatto seguito un attacco missilistico su Tel Aviv: lanciati ordigni 'con testate distruttive' che hanno provocato 'vaste distruzioni', rasi al suolo due edifici.

Medio Oriente, dove si trovano basi Usa, a rischio dopo attacco a Iran

L'attacco Usa all'Iran rischia di mettere nel mirino di Teheran gli oltre 40.000 soldati americani nell'area. Secondo gli esperti, infatti, gli iraniani risponderanno all'offensiva su tre dei propri siti nucleari e le truppe a stelle e strisce sono le più esposte. Rischia molto anche lo Stretto di Hormuz, dal quale transita un terzo del petrolio mondiale e che l'Iran ha già minacciato di chiudere. Anche se una delle eventualità è che i pasdaran possano minarlo, costringendo la marina militare Usa a un'operazione lunga e pericolosa per rimuovere gli ordigni.

Medio Oriente, dove si trovano basi Usa, a rischio dopo attacco a Iran

Medio Oriente, dove si trovano basi Usa, a rischio dopo attacco a Iran

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Herzog: "Non è finita, prossimi giorni delicati"

"La campagna non è finita: i prossimi giorni potrebbero essere delicati, complessi e impegnativi". Lo sottolinea il presidente di Israele, Isaac Herzog, definendo "storico" l'attacco di Donald Trump all'Iran. Lo riporta la Bbc. Le parole del presidente americano dimostrano la "profonda e coraggiosa alleanza" tra Stati Uniti e Israele, ha aggiunto Herzog, invitando poi gli israeliani a continuare a seguire le istruzioni salvavita dei funzionari. 

Attacco Usa in Iran, Meloni segue la crisi: vertice con l'intelligence

La presidente del Consiglio ha convocato una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell'intelligence. Crosetto: "Già prese misure di protezione per i contingenti italiani". 

Attacco Usa in Iran, Meloni segue la crisi: vertice con l'intelligence

Attacco Usa in Iran, Meloni segue la crisi: vertice con l'intelligence

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Iran, Nyt: "Da Trump la scommessa più pericolosa del suo mandato"

La più grande e pericolosa scommessa per il mandato di Trump. In un'analisi firmata da David E. Singer, il New York Times analizza le conseguenze dell'attacco di questa notte. "La decisione di attaccare l'infrastruttura nucleare di una nazione ostile rappresenta la scommessa più grande – e potenzialmente più pericolosa – del suo secondo mandato". Questo, perché "scommette che gli Stati Uniti possano respingere qualsiasi rappresaglia iraniana ordini contro gli oltre 40.000 soldati americani dislocati nelle basi militari della regione. Tutti si trovano nel raggio d'azione della flotta missilistica di Teheran, anche dopo otto giorni di incessanti attacchi da parte di Israele". Trump, rileva il quotidiano americano, "scommette di poter dissuadere un Iran profondamente indebolito dall'utilizzare le sue tecniche più familiari – terrorismo, presa di ostaggi e attacchi informatici – come linea di attacco più indiretta per vendicarsi".

Qatar: "Da attacco Usa ripercussioni catastrofiche"

Il Qatar deplora le "pericolose tensioni" in Medio Oriente e ritiene che l'attacco Usa ai siti nucleari in Iran porterà "ripercussioni catastrofiche" a livello regionale e internazionale. Lo scrive il ministero degli Esteri di Doha su X. 

Attacco Usa all'Iran, da Guterres a Starmer: le reazioni nel mondo

L'attacco mirato ai tre siti nucleari iraniani da parte degli Stati Uniti ha ottenuto l'approvazione da parte del primo ministro israeliano Netanyahu: "L'America ha dimostrato di essere insuperabile, grazie Trump". Ira del ministro degli Esteri di Teheran Araghci: "Bombardamenti oltraggiosi, le conseguenze saranno eterne". Il premier britannico Starmer: "Washington ha preso provvedimenti contro il nucleare del regime". Più cauta la Nato: "Monitoriamo gli sviluppi". Preoccupato Guterres (Onu): "Pericolosa escalation". Il ministro della Difesa Crosetto: "Scenario cambiato".

Attacco Usa all'Iran, da Guterres a Starmer: le reazioni nel mondo

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Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari

Gli Stati Uniti hanno attaccato direttamente i siti nucleari iraniani. Teheran risponde colpendo Israele. Il rischio di coinvolgere altri attori, almeno regionali, è ogni ora più grande. L’Europa pare aver perso ogni sua influenza in Medioriente. Le analisi dell’ambasciatore Piero Benassi e del professor Pejman Abdelmohammadi a Sky TG24.

Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari

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Fonti Iran: "Il sito di Fordow non ha subito gravi danni"

"Contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump" il sito nucleare di Fordow "non ha subito gravi danni". Lo ha afferma Mohammad Manan Raisi, deputato del Parlamento iraniano di Qom, dove si trova l'impianto nucleare, sottolineando che "non si è verificata alcuna emissione di materiale pericoloso dal sito nucleare dopo l'attacco, poiché il materiale a rischio era stato evacuato dal sito". Lo riporta l'agenzia iraniana Mher. Anche il vicegovernatore di Qom, Morteza Heidari, ha affermato che solo una parte del sito di Fordow è stata attaccata, poiché il sistema di difesa aerea è stato attivato nell'area circostante. 

Iran, 86 i feriti in Israele dopo l'attacco missilistico

Sono 86 i feriti ricoverati negli ospedali israeliani a seguito dell'attacco missilistico iraniano. A dichiararlo è stato il ministero della Salute israeliano citato dal Times of Israel. 

Media di Teheran: "Usati per la prima volta missili Kheibar"

L'Iran ha utilizzato per la prima volta i suoi missili di ultima generazine Kheibar, con una gittata di 2.000 chilometri, nell'attacco di questa mattina contro Israele, riporta l' agenzia Mehr, citando il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (Irgc). "Il missile Kheibar è stato lanciato verso Israele per la prima volta durante questa operazione", si legge nella dichiarazione. 

Meloni segue la crisi in Iran, vertice con i servizi

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell'intelligence. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Tajani: "Speriamo che dopo l'attacco si arrivi a de-escalation"

"Ci auguriamo che dopo questo attacco che ha portato un danno enorme alla produzione dell'arma nucleare, che rappresentava un pericolo per tutta l'area, si possa arrivare veramente a una de-escalation: l'Iran si sieda a un tavolo di trattative. Domani ci sarà una riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue a Bruxelles, e un incontro con il responsabile dell'Aiea, Grossi, che sentirò anche in giornata per capire le conseguenze che possono esserci dal punto di vista della sicurezza". Lo sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una dichiarazione. 

Iran, quattro pasdaran uccisi in attacco israeliano a Qom

Quattro membri delle Guardie Rivoluzionarie sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un nuovo attacco israeliano contro una base militare nella città di Qom, a sud di Teheran. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di gestione delle crisi della provincia di Qom, Morteza Heidari, citato da Mehr. Le forze israeliane hanno anche attaccato il centro di addestramento delle Guardie nella città nord-occidentale di Tabriz, uccidendo quattro persone e ferendone altre. 

Iran, Kallas: "Non deve avere la bomba, ora tutti un passo indietro"

Idf: "Dall'Iran lanciati 40 missili, 30 hanno superato il confine"

Le forze di Difesa israeliane (Idf) hanno riferito che circa 40 missili sono stati lanciati dall'Iran verso Israele, 30 dei quali hanno oltrepassato il confine nel territorio nazionale. 

Razzi dell'Iran su Israele

©Getty

Fonti Usa: "Prossime 48 ore particolarmente preoccupanti"

L'amministrazione Trump si sta preparando a potenziali ritorsioni da parte dell'Iran e le prossime 48 ore saranno particolarmente preoccupanti: lo hanno affermato due funzionari del Pentagono e un alto funzionario della Casa Bianca citati da Nbc News. Non è chiaro se le ritorsioni riguarderanno località all'estero o nazionali, o entrambe, hanno affermato i funzionari. 

Almeno tre aree in Israele colpite dall'attacco iraniano

Tre aree di Israele, tra cui il centro costiero di Tel Aviv, sono state colpite questa mattina da ondate di attacchi missilistici iraniani, con almeno 27 feriti, secondo i servizi di soccorso e la polizia. Diversi edifici sono stati gravemente danneggiati nella zona di Ramat Aviv a Tel Aviv, con fori nelle facciate dei condomini. "Le case qui sono state colpite molto, molto duramente", ha detto il sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, ai giornalisti presenti sul posto. "Fortunatamente, una di queste era destinata alla demolizione e alla ricostruzione, quindi non c'erano residenti all'interno."Chi si trovava nel rifugio sta bene e sta bene." I danni sono molto, molto estesi, ma in termini di vite umane, stiamo bene. "La polizia israeliana ha dichiarato in un comunicato di essere stata dispiegata in almeno altri due siti di impatto, uno ad Haifa, a nord, e un altro a Ness Ziona, a sud di Tel Aviv. Una piazza pubblica in una zona residenziale di Haifa è rimasta disseminata di macerie e negozi e case circostanti sono stati gravemente danneggiati. Eli Bin, capo del servizio di soccorso israeliano Magen David Adom, ha dichiarato ai giornalisti che un totale di 27 persone sono rimaste ferite in tutto il paese negli attacchi. Due ondate di missili sono state lanciate contro Israele intorno alle 7:30 locali, ha dichiarato l'esercito israeliano. Le sirene hanno suonato in tutto il Paese, con le difese aeree attivate poco dopo, causando forti esplosioni udite a Tel Aviv e Gerusalemme. La polizia israeliana ha segnalato "la caduta di frammenti di armi" in un'area settentrionale che comprende il porto di Haifa. In Israele, la segnalazione di attacchi missilistici è soggetta a rigide regole di censura militare, ma almeno 50 impatti sono stati ufficialmente riconosciuti a livello nazionale e 25 persone sono state uccise dall'inizio della guerra con l'Iran il 13 giugno, secondo i dati ufficiali. Tel Aviv, la città meridionale di Beersheba e il porto settentrionale di Haifa sono state le tre aree più frequentemente prese di mira dall'Iran. Le sofisticate difese aeree israeliane hanno intercettato piu' di 450 missili e circa 1.000 droni, secondo gli ultimi dati dell'esercito israeliano. 

Tel Aviv

©Getty

L'Aiea convoca una riunione d'emergenza del consiglio direttivo

L'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite Aiea ha convocato una riunione d'emergenza del consiglio dei governatori per domani. "Alla luce dell'urgente situazione in Iran, ho convocato una riunione d'emergenza del consiglio dei governatori dell'Aiea per domani", ha annunciato sui social il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi. 

Media: "Nei siti colpiti da Usa non c'era materiale radioattivo"

"I siti nucleari bombardati dagli Stati Uniti erano stati già evacuati e non contenevano materiali in grado di causare radiazioni". Lo riporta Sky News Arabic, citando l'agenzia iraniana Irna. "In questi siti non sono presenti materiali che potrebbero causare radiazioni", ha ribadito sottolineando che Teheran aveva già annunciato di aver rimosso i materiali radioattivi da alcuni siti nucleari, in concomitanza con l'avvio della campagna militare israeliana contro di esso.

Usa attaccano Iran, missili su Israele. Il racconto dell'inviata da Tel Aviv

Quali sono i siti nucleari colpiti nell'attacco Usa e cosa sappiamo

Attacco Usa a Iran, quali sono i siti nucleari colpiti e cosa sappiamo

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Aereo usa sgancia bomba "bunker buster": il video

Missili iraniani su Israele: danni e feriti a Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa. LE FOTO

Missili da Iran su Israele: colpite Tel Aviv, Haifa, Gerusalemme. FOTO

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Starmer: "Gli attacchi Usa per attenuare minaccia nucleare dell'Iran"

"Il programma nucleare iraniano rappresenta una grave minaccia per la sicurezza internazionale. All'Iran non potrà mai essere permesso di sviluppare un'arma nucleare e gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per attenuare tale minaccia": lo ha affermato il primo ministro britanico Keir Starmer, come riporta Sky News. "La situazione in Medio Oriente rimane instabile e la stabilità nella regione è una priorità. Invitiamo l'Iran a tornare al tavolo dei negoziati e a raggiungere una soluzione diplomatica per porre fine a questa crisi", ha concluso. 

Guterres: escalation Usa "minaccia sicurezza regione"

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si e' detto "gravemente preoccupato dall'uso della forza da parte degli Stati Uniti contro l'Iran oggi". "Questa è una pericolosa escalation", ha scritto sui social, "in una regione già sul baratro e una minaccia diretta alla pace e sicurezza internazionali". 

Media: sale a 23 numero dei feriti in Israele dopo raid iraniani

Diversi ospedali del centro e del nord di Israele riferiscono che 23 persone, tra cui 3 bambini, sono rimaste ferite in seguito al bombardamento iraniano. Lo riporta Ynet. 

Iran: "Ci difenderemo da aggressione Usa con tutte le forze"

Il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato oggi che gli Stati Uniti hanno iniziato una pericolosa guerra contro l'Iran attaccando gli impianti nucleari del Paese. "L'Iran si riserva il diritto di difendersi dall'aggressione statunitense con tutte le sue forze", ha aggiunto. 

Trump: se Iran ci attacca risposta sarà "più forte" di oggi

"Qualsiasi ritorsione dell'Iran contro gli Stati Uniti d'America sarà contrastata con una forza molto superiore a quella che e' stata usata questa notte. Grazie!". Lo ha scritto su Truth il presidente Usa, Donald Trump. 

Iran, colpito aeroporto Ben Gurion e altri centri in Israele

L'Iran ha affermato di aver attaccato l'aeroporto israeliano Ben Gurion, il centro per la ricerca biologica del Paese, le basi logistiche e diversi centri di controllo e comando, durante il suo 20/mo attacco aereo su Israele dopo l'attacco israeliano contro il Paese del 13 giugno scorso: lo riporta l'agenzia di stampa Tasnim. 

Pasdaran: ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente

Un canale affiliato alle Guardie Rivoluzionarie iraniane ha annunciato che "gli Stati Uniti dovranno sopportare le conseguenze dell'attacco all'Iran. Le loro basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere". In relazione al bombardamento lanciato stamani verso Israele, le Guardie hanno dichiarato di "aver utilizzato missili a lungo raggio a combustibile solido e liquido, con testate distruttive e l'impiego di nuove tattiche per aggirare le difese nemiche. Gli attacchi erano diretti all'aeroporto, a un centro di ricerca biologica dell'entità sionista, e a basi di supporto e centri di comando". 

Soccorritori: 2 edifici di Tel Aviv rasi al suolo da missile

Il medico dell'Magen David Adom (Mda) Moti Nissan, arrivato sul luogo dell'impatto di un missile iraniano a Tel Aviv ha dichiarato che "la distruzione è davvero enorme. Un missile balistico ha colpito, ci sono due edifici completamente rasi al suolo e diversi altri edifici molto danneggiati. Grazie al rispetto delle istruzioni da parte dei cittadini, si sono verificati solo feriti lievi", ha riferito.

Cinque feriti per i missili a Tel Aviv, tra cui due bambini

L'ospedale Ichilov di Tel Aviv riferisce che cinque feriti sono stati portati nella struttura dopo la caduta di missili iraniani sulla città. Tra i feriti ci sono due bambini. 

Chiuso spazio aereo, cancellati voli di soccorso per israeliani

In seguito alle due ondate di missili balistici lanciati su Israele dall'Iran questa mattina, l'Autorità aeroportuale ha annunciato la chiusura dello spazio aereo fino a nuovo avviso. I voli di soccorso per decine di migliaia di israeliani bloccati all'estero sono stati cancellati. 

Aiea: nessun aumento livelli radiazione dopo raid Usa

"Nessun aumento dei livelli di radiazioni e' stato segnalato" dopo l'attacco statunitense. Lo assicura l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

Attacco Usa sull'Iran, Trump: "E' stato un successo spettacolare"

Houthi: attaccheremo le forze Usa nel Mar Rosso

I ribelli Houthi yemeniti lanceranno attacchi contro le forze statunitensi nel Mar Rosso in risposta agli attacchi ai siti nucleari dell'iran: lo ha affermato il Consiglio politico supremo del gruppo filo-iraniano. Lo riporta la Tass. 

IDF: rilevato bombardamento missilistico da Teheran

Dopo gli attacchi americani ai siti nucleari strategici iraniani, le forze armate israeliano hanno rilevato un bombardamento missilistico in arrivo dall'Iran. Lo rende noto The Times of Israel riferendo che "le sirene sono entrate in azione nel centro e nel nord di Israele dopo gli attacchi notturni condotti dagli Usa contro l'Iran. La risposta militare iraniana contro Israele "è stata confermata da medici locali e forze di sicurezza che stanno rispondendo alle segnalazioni di impatti di missili balistici nel centro e nel nord di Israele", riporta il quotidiano. Dopo gli attacchi statunitensi Tel Aviv era in attesa - si legge - di un nuovo attacco missilistico balistico iraniano. Gli israeliani nelle zone colpite - sottolinea The Times of Israel - "sono tenuti a rimanere nei rifugi antiaerei fino a nuovo avviso".

Forti esplosioni a a Tel Aviv

Forti esplosioni si sentono nel centro di Tel Aviv, come sta constatando l'Ansa sul posto. Poco fa l'Idf aveva emesso l'allerta per il lancio di missili dall'Iran.

Araghchi: "Da Usa comportamento criminale, grave violazione carta Onu"

L'Iran denuncia "la grave violazione" della Carta dell'Onu da parte degli Stati Uniti con gli attacchi di stanotte ai suoi siti nucleari e avverte sulle "conseguenze eterne" di quanto successo. In un post su X, il ministro degli Esteri di Teheran Abbas Araghchi ha scritto: "Gli Stati Uniti, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del Trattato di non proliferazione nucleare attaccando gli impianti nucleari pacifici dell'Iran". 

"Gli eventi di questa mattina sono vergognosi e avranno conseguenze eterne. Ogni singolo membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale", ha denunciato ancora Araghchi in quella che è la prima reazione ufficiale agli attacchi.

Teheran: "Nessun segno contaminazione dopo attacchi Usa"

Le autorità iraniane hanno detto di non aver rilevato segni di contaminazione dopo gli attacchi americani ai tre siti nucleari. "Nessun segno di contaminazione è stato registrato - ha reso noto il Centro per il sistema della sicurezza nucleare, che opera sotto l'Organizzazione per l'energia atomica - Comunque non c'è rischio che gli abitanti che vivono intorno ai siti".

Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto all'entrata in guerra con l’Iran

Nell'era trumpiana ogni giorno arriva una nuova crisi per sostituire quella del giorno prima. Eppure, riascoltando con attenzione le parole di Trump precedenti all'attacco degli Stati Uniti all'Iran, qualche indizio sulle sue intenzioni si trova.

L'articolo di Federico Leoni per Sky TG24 Insider

Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran

Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran

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Hamas: brutale aggressione Usa, pericolosa escalation

Hamas condanna duramente "la palese aggressione degli Stati Uniti" ai principali impianti di arricchimento nucleare di Teheran. "Il Movimento di resistenza islamica (Hamas) condanna nei termini più forti la palese aggressione degli Stati Uniti contro il territorio e la sovranità della Repubblica islamica dell'Iran", ha dichiarato il gruppo in un comunicato diffuso dopo l'annuncio del successo degli attacchi militari da parte del presidente Usa Donald Trump. "Questa brutale aggressione rappresenta una pericolosa escalation", ha aggiunto Hamas, definendo l'attacco "una flagrante violazione del diritto internazionale e una minaccia diretta alla pace e alla sicurezza internazionale".

Attacco Usa all'Iran, le foto di Trump nella Situation Room della Casa Bianca

Gli attacchi all'Iran sono stati seguiti dalla Situation Room. Fra i presenti il direttore della Cia John Ratcliffe, il segretario di stato Marco Rubio e il vice presidente JD Vance

Attacco Usa a Iran, Trump nella Situation Room della Casa Bianca. FOTO

Attacco Usa a Iran, Trump nella Situation Room della Casa Bianca. FOTO

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Le prime parole di Trump dopo l'attacco all'Iran. VIDEO

Tv Iran: ogni cittadino Usa nella regione è un obiettivo

La tv di Stato iraniana ha affermato che "ogni cittadino americano, o militare, nella regione è ora un legittimo obiettivo". 

Netanyahu si congratula con Trump, Usa "insuperabili"

Dopo l'annuncio dell'attacco statunitense ai siti nucleari strategici iraniani, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è congratulato con il presidente Usa Donald Trump. "Congratulazioni presidente Trump. La sua audace decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la forza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia", ha dichiarato Netanyahu in un messaggio video. L'operazione, ha aggiunto il premier israeliano, ha dimostrato che "l'America è davvero insuperabile". Nello stesso messaggio Netanyahu ha sottolineato come l'azione statunitense costituisca una "svolta" nella storia che "aiuterà a condurre il Medio Oriente e non solo verso un futuro di prosperità e pace".

Netanyahu: 'Decisione di Trump coraggiosa, cambierà la storia'

Netanyahu: 'Decisione di Trump coraggiosa, cambierà la storia'

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L'agenzia atomica iraniana: raid Usa non fermerà nucleare

L'organizzazione dell'Energia Atomica dell'Iran, l'agenzia governativa responsabile dello sviluppo del programma nucleare ha dichiarato che il Paese continuerà le sue attività nel settore nonostante gli attacchi statunitensi ai siti strategici. "L'Organizzazione iraniana per l'energia atomica assicura alla grande nazione iraniana che, nonostante le malvagie trame dei suoi nemici" - si legge in una nota rilanciata dai media statali - "non lascerà che lo sviluppo di questa industria nazionale, che è il risultato del sangue dei martiri nucleari, venga fermato".

Trump: siti nucleari completamente distrutti

"Gli attacchi sono stati un successo militare spettacolare". Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dalla Casa Bianca invia un messaggio alla nazione dopo gli attacchi compiuti dagli Stati Uniti contro siti nucleari in Iran. "I principali impianti di arricchimento nucleare dell'Iran sono stati completamente e totalmente distrutti", dice Trump dopo i raid su Fordow, Natanz e Isfahan. Alle spalle del presidente, assistono il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth. 

Trump alla Casa Bianca

©Getty

Trump: se non ci sarà la pace ci sarà una tragedia

"A questo punto o ci sarà la pace o ci sarà una tragedia come mai prima". Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca dopo l'attacco contro l'Iran. 

Iniziato il discorso di Trump

In diretta anche su Sky TG24 il discorso di Trump: segui live

Atteso a breve discorso di Trump

Il presidente americano Trump a breve parlerà alla nazione e al mondo. 

Teheran conferma attacco a siti nucleari

Funzionari iraniani hanno confermato che gli impianti nucleari di Isfahan, Natanz e Fordow sono stati attaccati, come riportano media di stato. "Poche ore fa, dopo l'attivazione dei sistemi di difesa aerea di Qom e l'identificazione di obiettivi ostili, una parte dell'area del sito nucleare di Fordow è stata attaccata dae forze aeree nemiche", ha affermato un portavoce del centro di gestione delle crisi della regione di Qom, come riportano le agenzie Fars e Irna. Il vicegovernatore per la sicurezza di Isfahan ha confermato che anche le strutture di Isfahan e Natanz, nell'Iran centrale, sono state attaccate. "Abbiamo assistito a intrusioni nei pressi degli impianti nucleari di Isfahan e Natanz", ha dichiarato, aggiungendo che le difese aeree sono state attivate per "contrastare obiettivi ostili" e che "si sono udite diverse esplosioni", ha dichiarato il governatore.

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