
Hamas ha avvertito Israele che nessun ostaggio sarà rilasciato senza "negoziati mirati", mentre Netanyahu ha lanciato un ultimatum ai miliziani ad arrendersi piuttosto che "morire per Yahya Sinwar", capo della fazione a Gaza. L'Onu attacca Israele per la situazione umanitaria nella Striscia. "Stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario, la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres
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"Israele non sarà in grado di recuperare nessuno dei suoi ostaggi a meno che non si impegni in colloqui su accordi di scambio mirati". Lo ha riferito Abu Obaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, in un messaggio pre registrato trasmesso da Al Jazeera.
"E' l'inizio della fine di Hamas. Ai terroristi io dico che è finita, non morite per Sinwar, arrendetevi adesso". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu che ha avuto una conversazione telefonica tra il presidente russo, Vladimir Putin, criticando il rapporto russo con l'Iran e esprimendo insoddisfazione per la posizione di Mosca all'Onu e altri consessi internazionali.
"Stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario" a Gaza, dove "la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione": così il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando al Forum di Doha, in Qatar.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Liveblog dell'11 dicembre 2023 sulla guerra Israele Hamas
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Yahya Sinwar, chi è il leader di Hamas a cui Israele dà la caccia nei sotterranei di Gaza
Famoso per essere piuttosto spietato, c'è chi lo chiama "il macellaio di Khan Yunis". Per Netanyahu - oltre che "un morto che cammina" - è invece "un piccolo Hitler". Le forze dell'Idf stanno cercando di stanarlo: si pensa che sia nelle rete sotterranea alla Striscia, sotto l'ospedale al-Shifa. IL PROFILO
Hamas, com'è fatta la base sotto l'ospedale al-Shifa di Gaza
Israele ritiene che sotto la struttura ci sia il comando centrale dell'organizzazione. Per accedervi ci sarebbe un reticolo di cunicoli che porta ai locali sotterranei, dove si nasconderebbero centinaia di terroristi (compreso il capo Yahya Sinwar). LA RICOSTRUZIONE IN 3D
Esercito Israele: scoperto tunnel di Hamas sotto moschea a Gaza
Nel corso delle attività condotte nella Striscia, soldati israeliani hanno scoperto il passaggio scavato in profondità: al suo interno c'erano armi di diverso genere ed esplosivi. Secondo quanto riportato dal portavoce militare delle forze di difesa israeliane, l'aviazione avrebbe colpito 200 siti terroristici: fra questi siti per la produzione di armi, postazioni di lancio di missili anticarro, centri di comando e di addestramento. LE FOTO
Noa Marciano, morta la soldatessa israeliana ostaggio di Hamas
L'esercito israeliano ha confermato la scomparsa della soldatessa 19enne, rapita nell'attacco del 7 ottobre e da allora tenuta in ostaggio a Gaza. LA VICENDA

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Guerra Israele, a Gaza fatto saltare in aria il parlamento di Hamas
L'edificio era stato conquistato nei giorni scorsi dai militari, che avevano diffuso una foto dall'interno con le bandiere israeliane. FOTO
Guerra Hamas-Israele, così la disinformazione sfrutta l’I.A. per creare bufale
La guerra in Medio Oriente comporta anche un'ondata di disinformazione e misinformazione, da entrambe le parti. Un report di NewsGuard ha identificato un nuovo caso, nel quale a giocare un ruolo è anche l’intelligenza artificiale, con la falsa notizia della morte del presunto psichiatra di Benjamin Netanyahu. IL PUNTO
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
Il Papa: "Non è facile, ma si cerchino strade concrete di pace". VIDEO

Ex ministro Hamas in interrogatorio: "Sinwar ha distrutto Gaza"
Lo Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, ha diffuso un video dell'interrogatorio dell'ex ministro delle comunicazioni di Hamas, Yusef al- Mansi, che critica il capo del gruppo palestinese Yahya Sinwar. "Guida un gruppo di pazzi. Hanno distrutto la Striscia di Gaza, l'hanno portata indietro di 200 anni", dice al-Mansi in alcuni estratti tradotti dallo Shin Bet e ripresi da Times of Israel e altri media israeliani. "La gente nella Striscia dice che Sinwar e il suo gruppo ci hanno distrutto. Dobbiamo sbarazzarcene", aggiunge l'ex ministro nel video di 14 minuti. "Non ho visto nessuno nella Striscia di Gaza sostenere Sinwar, a nessuno piace. Ci sono persone che, giorno e notte, pregano affinché Dio ci liberi di lui", prosegue aggiungendo che Sinwar ha "manie di grandezza" e che "si sente al di sopra di tutti gli altri. Prende decisioni senza consultare nessuno". Non è chiaro quando l'ex ministro sia stato arrestato. Nel video afferma che l'attacco del 7 ottobre è "contrario all'Islam, un'eresia, una follia".
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Lo scrittore israeliano racconta come per sopravvivere al conflitto sia necessario abbandonare le vecchie ideologie. LEGGI L'ARTICOLO
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Guerra Israele-Hamas, Oms: "Nostra operatrice uccisa col suo bebè a Gaza, siamo devastati"
A darne notizia è il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, via X. Dima Alhaj è stata tragicamente uccisa insieme al suo bambino di 6 mesi, suo marito e 2 fratelli. LA STORIA
Msf: "In alcuni rifugi a Rafah un bagno per 600 persone"
A 10 giorni da quando Medici Senza Frontiere (Msf) è stata costretta a interrompere il supporto alle cliniche dei Martiri e Beni Shueila, poiché le forze israeliane avevano ordinato l’evacuazione dell’area, i servizi sanitari nella zona sono al collasso, come nel resto della Striscia. Quasi la metà delle consultazioni mediche effettuate dai team di Msf in queste due cliniche erano per bambini di età inferiore ai 5 anni con ferite, a volte anche infette.
A Rafah, l'area più meridionale della Striscia e dove sono stati spinti gli abitanti di Khan Yunis e dell’Area di Mezzo, i servizi sanitari sono estremamente limitati. Il 9 dicembre un team di Msf ha iniziato a sostenere la clinica di Al-Shaboura, dove il primo giorno ha curato oltre 130 pazienti nel primo giorno.
"Un paziente su due ha un'infezione alle vie respiratorie a causa della prolungata esposizione al freddo e alla pioggia", afferma Nicholas Papachrysostomou, coordinatore delle emergenze di Msf a Gaza. "Le persone vivono in condizioni igieniche estremamente precarie. In alcuni rifugi, 600 persone condividono un unico bagno. Stiamo già assistendo a molti casi di diarrea. Spesso i bambini sono i più colpiti". Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sottolinea Msf, "deve chiedere un cessate il fuoco immediato e duraturo, per togliere l'assedio e garantire aiuti illimitati all'intera Striscia di Gaza".
Oms, dalla guerra impatto "catastrofico" sulla salute a Gaza
La guerra tra Israele e Hamas sta avendo un impatto "catastrofico" sulla salute a Gaza, ha detto capo dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), sottolineando che i medici si trovano di fronte a un lavoro "impossibile" in condizioni inimmaginabili. Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenuto in una sessione speciale del consiglio esecutivo dell'Oms, ha affermato che il sistema sanitario del territorio palestinese è al collasso. "L'impatto del conflitto sulla salute è catastrofico" e gli operatori sanitari "stanno facendo del loro meglio in condizioni inimmaginabili", ha affermato durante l'incontro a Ginevra. "Mentre sempre piu' persone si spostano in aree sempre più piccole, il sovraffollamento, insieme alla mancanza di cibo, acqua, ripari e servizi igienico-sanitari adeguati, crea le condizioni ideali per la diffusione delle malattie", ha aggiunto il capo dell'Oms. Il rischio è legato a "segni preoccupanti" di malattie epidemiche che potrebbero aggravarsi con il
peggioramento della situazione e l'arrivo dell'inverno. "Il sistema sanitario di Gaza è in ginocchio e al collasso", ha aggiunto, con solo 14 ospedali su 36 che operano a capacità ridotta e solo due di queste strutture si trovano nel nord del territorio. Sono ancora disponibili solo 1.400 dei 3.500 letti ospedalieri, mentre i due principali ospedali nel sud di Gaza operano a un terzo della loro capacità a causa della mancanza di rifornimenti, ha affermato Tedros.
Israele: "Ucciso il comandante di Hamas a Sajaya"
L'esercito israeliano ha annunciato oggi di aver ucciso Imad Krikae, comandante del battaglione di Hamas nel rione di Sajaya, a Gaza City. Era responsabile del lancio di razzi anti-carro e anche di "raid terroristici" condotti in Israele. In un incontro con la stampa il portavoce militare Daniel Hagari ha precisato che "duri combattamenti" sono in corso oltre che a Sajaya, anche a Jabalya e a Khan Yunis. A Gaza, ha aggiunto, l'esercito ha assunto il controllo dell'area circostante la 'Piazza Falastin' dove - ha affermato - si trovano l'ufficio del leader locale di Hamas Yahya Sinwar, tunnel militari e altri "punti di forza" di Hamas. Secondo Hagari l'esercito ha già inflitto, nel nord della Striscia, "dure perdite" ai comandanti di Hamas sul terreno. "Noi ci prefiggiamo di raggiungere comunque le sue tre figure al vertice: Sinwar, Muhammed Deif e Marwan Issa''.
Israele-Hamas, Borrell (Ue): "Per la pace duratura serve uno Stato palestinese"
“La pace tra Israele e Palestina è diventata un imperativo strategico per l’intera comunità euromediterranea e non solo” e per ottenerla “abbiamo bisogno di una coalizione per la pace”. Lo ha detto il capo della diplomazia europea, Josep Borrell. LEGGI L'ARTICOLO

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Guerra Israele-Hamas, il papà di Kfir a Netanyahu: “Hai ucciso la mia famiglia”
In un video diffuso da Hamas, Yarden Bibas, marito di Shiri e padre di Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni) ostaggi a Gaza e che i miliziani danno per morti in un raid israeliano, si rivolge direttamente al premier: “Hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita, portali verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro". LA VICENDA
Von der Leyen celebra l'Hanukkah: "Basta con l'antisemitismo"
"Non c'è alcuna giustificazione per l'antisemitismo, nessuna. E non tollereremo mai più dell'odio contro gli ebrei. La lotta all'antisemitismo è centrale" per l'Ue, "proteggeremo le sinagoghe e combatteremo il linguaggio d'odio online". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel suo discorso alla festa ebraica di Hanukkah, celebrata nel quartiere europeo di Bruxelles. "Dobbiamo dare più forza al valore europeo dell'unità nella diversità, ed è questo anche uno dei principi dell'Hanukkah", ha sottolineato von der Leyen ricordando alcuni degli episodi di violenza contro la comunità ebraica registratisi in Europa dall'inizio della guerra a Gaza.
NYT: l'Intelligence israeliana conosceva il piano di Hamas per l'attentato del 7 ottobre
Secondo il New York Times Israele era a conoscenza da più di un anno del piano di Hamas per il massacro del 7 ottobre, ma i rappresentanti del governo e delle Forze di difesa israeliane lo avevano scartato, ritenendolo solo intenzionale perché troppo ambizioso. LEGGI L'ARTICOLO
007 di Kiev: "Evacuazione di ucraini da Gaza completata con successo"
"L'operazione di salvataggio dei nostri cittadini dalla Striscia di Gaza è stata completata con successo". Lo ha riferito su Telegram la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur). Secondo il Gur, "315 persone sono state evacuate dalla zona di pericolo: 304 ucraini, 2 palestinesi e 9 moldavi". Tra le persone salvate dalla Striscia di Gaza ci sono "due persone ferite, un malato di cancro, una donna incinta e due cittadini che hanno coordinato gli esploratori militari ucraini direttamente nella zona del conflitto".
Tel Aviv approva piano a 5 anni da 18 mld di shekel per riabilitare area di confine di Gaza
Il governo approva un piano da 18 miliardi di shekel per ricostruire, riabilitare e ripristinare le comunità di confine con la Striscia di Gaza distrutte durante l'attacco di Hamas a Israele lo scorso 7 ottobre. Il quadro, noto come "Tekuma", prevede un finanziamento che andrà dal 2024 al 2028. Il piano sarà pubblicato entro 100 giorni.
"Stiamo costruendo e riabilitando le nostre comunità", sottolinea il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Abbiamo a che fare non solo con la ricostruzione delle comunità, delle città, dei kibbutz, ma anche con l'obiettivo di farli prosperare e prosperare per le generazioni a venire", sottolinea Netanyahu.
Netanyahu ad Hamas: "E' finita, arrendetevi, non morite per Sinwar"
"E' finita, arrendetevi, non morite per Sinwar". E' l'appello del premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un video postato su X, ai miliziani del gruppo terroristico. "Negli ultimi giorni decine di terroristi di Hamas si sono arresi alle nostre forze. Depongono le armi e si arrendono ai nostri eroici soldati - dice Netanyahu - Ci vorrà più tempo, la guerra è in pieno svolgimento, ma per Hamas questo è l'inizio della fine. Dico ai terroristi di Hamas: è finita. Non morire per Sinwar (il leader del gruppo, ndr) Arrendetevi, adesso".
Israele: "Più di 22mila obiettivi di Hamas colpiti dall'inizio"
Dall'inizio della guerra, l'esercito israeliano ha colpito più di 22mila obiettivi di Hamas nella Striscia, di questi 3500 dalla fine della tregua il 1 dicembre. Gli operativi di Hamas eliminati sono stimati in "circa 7 mila". Lo ha fatto sapere lo stesso esercito spiegando che gli attacchi sono stati condotti dall'aviazione, dalla marina e dalle forze di terra. Attualmente i combattimenti si concentrano a Jabalya, Shujaia e Beit Hanun nel nord e a Khan Yunis nel sud. "L'estensione delle distruzione - ha detto un ufficiale, citato dai media - e i danni hanno procurato problemi ai comandi e ai centri di controllo di Hamas. Ci sono aree nella Striscia che Hamas non controlla più militarmente". Tuttavia - ha ammonito l'ufficiale - "non siamo vicini alla fine delle operazioni. Continueremo ad agire con grande intensità e lavoriamo per smantellare interi battaglioni di Hamas". Poi ha aggiunto che già "circa la metà dei comandanti di questi battaglioni sono stati eliminati in raid aerei e in altre operazioni".
Mosca: "Monitorare sul campo" le tregue umanitarie a Gaza
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha sottolineato oggi la necessità di "una sorta di supervisione sul campo" delle tregue umanitarie nella Striscia di Gaza, una missione che ha suggerito potrebbe essere portata avanti dal Nazioni Unite. "Ci siamo rivolti al segretario generale dell'Onu e gli abbiamo suggerito di usare la sua autorita' per prendere in considerazione una sorta di supervisione, ma finora senza alcun risultato", ha detto Lavrov durante un discorso in videoconferenza al Forum di Doha. Nel suo discorso, il capo della diplomazia russa ha ricordato che finora diverse proposte di tregua umanitaria a Gaza sono state bloccate dagli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza, che solo a metà novembre ha approvato una risoluzione che chiedeva "pause umanitarie". "Questa risoluzione è meglio di niente. Ma anche questo debole appello non possiamo vedere concretizzarsi perchè, per farlo, abbiamo bisogno di una sorta di supervisione sul campo. Forse le Nazioni Unite, in diverse località della Palestina, potrebbero svolgere il ruolo", ha suggerito Lavrov.
Blinken: "Stupri Hamas oltre tutto ciò che ho visto"
Gli stupri commessi da Hamas vanno "al di là di tutto ciò che io abbia mai visto". Lo ha denunciato il segretario di Stato americano Antony Blinken, intervistato dalla Cnn, puntando anche il dito sulla lentezza della comunità internazionale nel condannare le violenze sessuali contro le donne israeliane di cui si sono macchiati i terroristi.
"Non so perché i paesi, i leader, le organizzazioni internazionali siano stati così lenti a concentrarsi su questo, a portarlo all’attenzione della gente. Sono contento che stia finalmente accadendo”, affermato Blinken. Che poi ha detto: "Le atrocità che abbiamo visto il 7 ottobre sono quasi al di là della descrizione umana o al di là della nostra capacità di accettarlo. E ne abbiamo già parlato prima, ma la violenza sessuale che abbiamo visto il 7 ottobre è al di là di qualsiasi cosa che abbia mai visto".
Giordania: "E' una guerra che non può essere vinta, Israele ha già subito una sconfitta strategica"
"Questa è una guerra che non può essere vinta. Israele ha già subito una sconfitta strategica". Ad affermarlo è il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi intervenendo al Forum di Doha sottolineando che "Israele ha creato una quantità di odio che perseguiterà questa regione. Definirà le generazioni a venire e, quindi, sta danneggiando la sua stessa gente tanto quanto sta danneggiando tutti gli altri nella regione".
Hamas: "Il bilancio dei morti a Gaza sale a 17.997"
I morti a Gaza sono arrivati a 17.997. Lo ha comunicato il ministero della Sanità gestito da Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra. Sono, invece, 49.500 i feriti dall'inizio del conflitto scoppiato a seguito dell'attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre. Nelle ultime 24 ore 297 persone sono state uccise e si sono registrati più di 550 feriti.
Israele: "Preghiamo affinché gli ostaggi possano ricongiungersi alle loro famiglie e affinché la luce spenga l'oscurità che viviamo dal 7 ottobre"
Coreis: "Rammarico per veto Usa al Consiglio di Sicurezza dell'Onu"
"La Coreis esprime rammarico per il veto degli Stati Uniti d’America e per l’astensione del Regno Unito nella recente riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La proposta di risoluzione da parte degli Emirati Arabi Uniti, rappresentante arabo nel Consiglio, sostenuta dal segretario generale Antonio Guterres con riferimento alla minaccia contro il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, è stata bocciata per il potere di veto che uno dei cinque membri permanenti ha il diritto di esercitare" Così in una nota la Comunità Religiosa Islamica Italiana.
"Questa volta siamo d’accordo con il segretario generale dell’Onu che ha presentato la richiesta di cessate il fuoco immediato e una tregua per agevolare gli aiuti umanitari dichiarando che 'la brutalità di Hamas non giustifica la punizione collettiva' del popolo palestinese. La lotta, senza compromessi, al terrorismo di Hamas e a tutte le organizzazioni criminali - che usano la guerriglia 'giustizialista' e l’ideologia tirannica con la pretesa di una copertura basata su una discutibile 'rappresentanza' popolare o persino su un abuso dell’identità religiosa ridotta a grotteschi slogan di propaganda di odio e boicottaggio - non deve mai culminare in una violenza generalizzata e indiscriminata contro famiglie e civili innocenti".
Blinken: "Solo Israele deciderà quando finire la guerra"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto alla Cnn che sarà Israele, e non gli Stati Uniti, a decidere i tempi della fine della sua guerra contro Hamas. "Abbiamo queste discussioni con Israele, anche sulla durata e su come porterà avanti questa campagna contro Hamas. Queste sono decisioni che spetta a Israele prendere", ha dichiarato Blinken.
Blinken insiste: "Israele faccia di più per i civili"
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avvertito Israele che occorre fare di più per proteggere i civili mentre continuano le operazioni nel Sud della Striscia di Gaza. "L'intento c'è, ma i risultati non sempre si manifestano", ha detto Blinken alla Cnn. "Anche se Israele ha adottato ulteriori misure, ad esempio, per designare aree sicure nel Sud e concentrarsi sui quartieri, non su intere città in termini di evacuazione, ci sono un paio di cose che non sono sufficienti", ha sottolineato citando come prima problematica la consegna degli aiuti umanitari e dell'assistenza medica e come seconda la necessità di maggiori pause umanitarie e percorsi sicuri. Il segretario di Stato ha anche sottolineato la necessità di "chiarezza nella comunicazione, in modo che le persone sappiano quando è sicuro e dove e' sicuro spostarsi per uscire dal pericolo prima di tornare a casa. Questo è il tipo di cose che stiamo cercando".

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Fratoianni: "A Gaza carneficina, serve cessate il fuoco duraturo"
"Serve un'azione politica che parta da un cessate il fuoco duraturo. A Gaza siamo di fronte a una carneficina che non finisce più". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra parlando con i cronisti a margine della marcia straordinaria per la pace tra Santa Maria degli Angeli ed Assisi.
"Vale per l'Ucraina, e vale in queste settimane -prosegue il leader di Si- per la Palestina e per Gaza. Tutti abbiamo condannato senza appello e senza tentennamenti gli atti terroristici di Hamas ma la punizione collettiva che si sta sviluppando su Gaza deve fermarsi adesso. Perché senza una prospettiva di pace stabile che restituisca l'idea di due popoli e due Stati non c'è sicurezza per Israele e per quel popolo e non c'è libertà e sicurezza per quello palestinese. Sono a questa marcia straordinaria, come in tutte le edizioni della marcia che ci sono state finora, perché penso che in un mondo in cui la guerra torna a farsi l'orizzonte perfino naturale per la soluzione dei conflitti l'impegno per la pace è prioritario".
Spielberg: "Inimmaginabile una simile barbarie contro gli ebrei"
La Usc Shoah Foundation, fondata da Steven Spielberg nel 1994, sta raccogliendo testimonianze video delle atrocità commesse dai terroristi di Hamas contro gli israeliani il 7 ottobre, da aggiungere al suo patrimonio di video-testimonianze di sopravvissuti all'Olocausto. Lo ha spiegato lo stesso regista di Schindler's List, che in occasione di un evento organizzato dalla Fondazione ha preso posizione sul conflitto tra Israele e Hamas. "Non avrei mai immaginato di assistere a una barbarie così indicibile contro gli ebrei nel corso della mia vita", ha detto Spielberg. Parlando a Fox News dell'iniziativa, il regista si è detto scioccato dalla violenza perpetrata dai terroristi di Hamas contro gli israeliani, insieme all'ondata di antisemitismo che si sta diffondendo nel mondo negli ultimi mesi. Spielberg è convinto che l'iniziativa "garantirà che le voci dei sopravvissuti agiscano come un potente strumento per contrastare la pericolosa ascesa dell'antisemitismo e dell'odio". "I sopravvissuti all'Olocausto sono i più coraggiosi tra noi, e i loro resoconti sono una testimonianza duratura della resilienza dello spirito umano. Entrambe le iniziative - la registrazione delle interviste con i sopravvissuti agli attacchi del 7 ottobre e la raccolta continua di testimonianze sull'Olocausto - hanno lo scopo di mantenere la nostra promessa ai sopravvissuti: che le loro storie saranno condivise nello sforzo di preservare la Storia e di lavorare per un mondo senza antisemitismo o odio di qualsiasi tipo", ha concluso il regista.
Israele, razzo di Hezbollah tirato a 20 metri da base Onu
Uno dei razzi lanciati ieri dagli Hezbollah contro Israele è stato tirato "da una distanza di 20 metri da un compound dell'Onu nel sud del Libano". Lo ha denunciato l'esercito israeliano secondo cui, così facendo, "l'organizzazione terroristica degli Hezbollah mette in pericolo le vite dei soldati dell'Unifil e continua a violare la Risoluzione 1701 dell'Onu". "Il capo missione dell'Unifil - ha proseguito l'esercito che ha diffuso anche un'infografica sul lancio del razzo - è stato informato dell'accaduto".

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Portavoce di Hamas: "Gli ostaggi non torneranno senza negoziati"
Gli ostaggi israeliani a Gaza non torneranno a casa attraverso la forza militare: è l'avvertimento rilanciato in un audio dal portavoce delle Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas. "Diciamo agli israeliani che Netanyahu, Gallant e altri nel gabinetto di guerra non possono riportare i loro prigionieri senza negoziati. L’ultima uccisione di un prigioniero che hanno cercato di riprendersi con la forza lo dimostra”, ha detto Abu Ubaida.
Lo stesso portavoce ha poi rivendicato che in dieci giorni i combattenti da Beit Hanoun a Khan Younis "sono riusciti a distruggere parzialmente e totalmente più di 180 veicoli militari Apc, carri armati e bulldozer. I nostri combattenti hanno condotto operazioni che includevano l’attacco ai soldati a piedi e hanno effettuato decine di attacchi di cecchini".
Idf: "Segni di cedimento di Hamas, uccisi 7mila operativi, colpiti 22mila obiettivi"
"Segni di cedimento di Hamas" nella Striscia di Gaza, mentre continua l'offensiva nella parte sud. Lo riferiscono fonti delle Forze di difesa israeliane (Idf), secondo cui "il livello di danni e distruzione crea problemi di comando e controllo ad Hamas, ci sono aree nella Striscia di Gaza che Hamas non controlla più militarmente". Riferito che finora sono stati uccisi 7mila operativi - tra cui la metà dei comandanti dei 24 battaglioni del gruppo terroristico - e colpiti 22mila obiettivi le fonti avvertono che "nonostante i risultati, non siamo vicini alla fine dei combattimenti: continuiamo a operare con grande intensità e lavoriamo per smantellare interi battaglioni di Hamas”.
Putin a Netanyahu: "Le conseguenze per i civili sono terribili"
Mosca respinge il terrorismo ma non sopporta la "terribile" situazione dei civili a Gaza. Lo ha detto - secondo l'agenzia Tass - il presidente Vladimir Putin nella telefonata di 50 minuti circa avuta con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. La conversazione, secondo la stessa fonte, si è incentrata "sulla catastrofica situazione umanitaria nella Striscia" con l'aggiunta che la risposta militare israeliana all'attacco di Hamas non può condurre "a così terribili conseguenze per per la popolazione civile". Mosca, secondo la Tass, si è detta "pronta a fornire ogni possibile assistenza per alleviare le sofferenze dei civili e far de-escalare il conflitto". Sia la Russia sia Israele, conclude la Tass, continueranno a "cooperare" per far evacuare i russi da Gaza e liberare gli ostaggi israeliani.
Israele, testimoni raccontano le violenze sessuali dei terroristi di Hamas
La polizia israeliana ha diffuso i video di alcune persone che raccontano le violenze degli uomini di Hamas dopo l'attacco del 7 ottobre scorso. Le forze dell’ordine hanno aperto un'indagine su possibili crimini sessuali. VIDEO
Israele, dal 7/10 oltre 260mila richieste di porto d'armi
Dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, lo scorso 7 ottobre, sono pervenute alla Divisione licenze sulle armi da fuoco dello Stato ebraico 265.000 richieste di licenze per porto d'armi. Lo riferiscono i media israeliani.
Isw: "Le Brigate al Qassem, l'ala militante di Hamas, hanno rivendicato diversi attacchi contro forze e veicoli israeliani nel sud della Striscia di Gaza"
Schlein: "Stop immediato ai bombardamenti su Gaza"
"Siamo qui per ribadire un cessate il fuoco umanitario immediato per quello che sta succedendo a Gaza dove si è già passato il segno. Le vittime civili sono un numero inaccettabile, incredibile". Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Partito democratico parrecipando alla Marcia per la pace Perugia Assisi. "Torniamo a chiedere la liberazione di tutti gli ostaggi, che si fermino i bombardamenti su Gaza che stanno colpendo la popolazione civile", ha aggiunto.
Lavrov: "L'attacco di Hamas non giustifica la punizione collettiva dei palestinesi"
"E' inaccettabile che Israele usi l'attacco lanciato da Hamas il 7 ottobre come giustificazione per una punizione collettiva del popolo palestinese". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in video collegamento con il Forum di Doha.
Chi è Yahya Sinwar, il leader di Hamas mente della strage di ottobre
L'uomo più ricercato di Gaza si nasconderebbe in un tunnel e punterebbe alla liberazione di tutti i detenuti palestinesi. L'ANALISI

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Perugia-Assisi, Tavola della Pace, "Palestina sia riconosciuta Stato"
"Chiediamo di riconoscere la Palestina come membro della famiglia umana, come Stato. E' ora di riconoscere gli stessi diritti e la libertà che riconosciamo a Israele, è il tempo di fare la pace". Lo ha detto Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace in apertura della Marcia Perugia Assisi.
Putin a Netanyahu: "La lotta al terrore non abbia conseguenze così disastrose per i civili"
Vladimir Putin ha ribadito la "condanna del terrorismo in tutte le sue manifestazioni" durante il colloquio telefonico con Benjamin Netanyahu e, riferisce il Cremlino, "allo stesso tempo è estremamente importante che la lotta alle minacce terroristiche non porti a conseguenze tanto disastrose per i civili". Dopo quanto confermato da parte israeliana sul colloquio tra il premier israeliano e il presidente russo, il Cremlino conferma che al centro della telefonata c'è stata la "situazione grave nell'area del conflitto israelo-palestinese" e la "situazione umanitaria catastrofica" nella Striscia di Gaza.
La Russia ribadisce la disponibilità a "fornire tutta l'assistenza possibile per alleviare le sofferenze dei civili" e per una de-escalation del conflitto, innescato dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Tra i dossier affrontati, precisa il Cremlino, anche il trasferimento dei cittadini russi e dei loro familiari e il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Putin e Netanyahu, evidenziano da Mosca, hanno convenuto di proseguire i contatti.

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Oms, impatto delle ostilità tra Israele e Hamas "catastrofico"
"Catastrofico". E' così che il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha definito l'impatto che le ostilità tra Israele e Hamas stanno avendo sul settore sanitario nella Striscia di Gaza. Dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele, ha confermato nel corso di una riunione d'emergenza dedicata alle condizioni sanitarie nell'enclave palestinese, l'Oms ha "verificato più di 449 attacchi all'assistenza sanitaria a Gaza e in Cisgiordania e 60 in Israele".
Israele ringrazia gli alleati americani per il supporto. VIDEO
Idf: "Smantellare Hamas significa eliminare un nemico dell’umanità"
Dopo ingresso velivoli, Israele colpisce obiettivi Hezbollah
L'aviazione israeliana ha identificato oggi alcuni velivoli penetrati dal Libano meridionale, cosa che ha comportato l'attivazione delle sirene di allarme. Due velivoli sono stati intercettati. Lo ha reso noto il portavoce militare aggiungendo che due militari sono rimasti feriti dai frammenti caduti. In seguito - ha aggiunto il portavoce - l'aviazione ha compiuto ''una vasta serie di attacchi contro obiettivi terroristici degli Hezbollah in territorio libanese''. Colpita anche ''una cellula terroristica che si accingeva a sparare razzi anti-carro contro il villaggio israeliano di frontiera di Zarit.
L'Iran accusa diplomatico svedese Ue cospirare con Israele
Le autorità iraniane hanno accusato Johan Floderus, diplomatico svedese dell'Ue, di cospirare con il nemico Israele per danneggiare la Repubblica islamica. Lo ha dichiarato domenica la magistratura iraniana formulando un'accusa dopo 600 giorni in cui Floderus era detenuto senza averne una. Il diplomatico "è accusato di misure estese contro la sicurezza del Paese, di ampia cooperazione di intelligence con il regime sionista e di corruzione terrestre", ha dichiarato l'agenzia di stampa Mizan Online. La corruzione in terra è uno dei reati più gravi per l'Iran e prevede fino alla pena di morte.
Netanyahu a Putin: "Insoddisfatto dalla posizione della Russia all'Onu"
Nella sua conversazione telefonica col presidente russo, Vladimir Putin, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha criticato il rapporto russo con l'Iran e ha espresso insoddisfazione per la posizione di Mosca all'Onu e altri consessi internazionali. Come ha reso noto in un comunicato l'ufficio del capo del governo israeliano, "il primo ministro ha espresso la sua insoddisfazione per le posizioni espresse contro Israele dai rappresentanti russi all'Onu e in altri consessi". Netanyahu, continua la nota, "ha aspramente criticato la pericolosa cooperazione tra Russia e Iran". Allo stesso tempo, il premier ha espresso "apprezzamento per lo sforzo russo di rilasciare un cittadino israeliano con cittadinanza russa e ha affermato che Israele utilizzerà tutti i mezzi, diplomatici e militari, per liberare tutti gli ostaggi". Ha poi infine chiesto alla Russia di "esercitare pressioni sulla Croce Rossa per quanto riguarda le visite e la consegna dei medicinali per gli ostaggi".

Lavrov: "Mosca ha contatti solo con ramo politico di Hamas"
Hamas ha compiuto un attacco terroristico contro Israele, che la Russia ha condannato, Mosca mantiene i contatti solo con l'ufficio politico di Hamas. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov. Lo riporta Ria Novosti. "Hamas ha compiuto un attacco terroristico il 7 ottobre, che abbiamo immediatamente condannato. Hamas ha un ramo politico che opera a Doha e con cui abbiamo rapporti per discutere del destino delle persone prese in ostaggio", ha detto il ministro intervenendo in formato virtuale al Forum di Doha. Lavrov ha sottolineato che si riferiva sia a cittadini russi che dei Paesi vicini e di Israele.
Netanyahu: "La guerra continuerà con intensità maggiore"
La guerra "continuerà con intensità maggiore, nel nord e nel sud della Striscia di Gaza, per raggiungere tutti gli obiettivi". Lo ha ribadito il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che durante una riunione di governo ha riferito di colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, ai quali ha detto che "non possono da un lato sostenere la distruzione di Hamas e dall'altro fare pressioni su di noi per porre fine alla guerra, cosa che impedirebbe l'eliminazione di Hamas".
Netanyahu: "Dagli Usa munizioni importanti"
Gli Stati Uniti hanno fornito a Israele "munizioni importanti" per il proseguimento della guerra a Gaza. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'inizio di una riunione di governo a Gerusalemme, ringraziando il presidente americano Joe Biden per gli aiuti militari e il veto in Consiglio di Sicurezza alla risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza. Netanyahu non ha precisato a quali forniture facesse riferimento. Ieri l'Amministrazione Biden, senza passare dal Congresso, ha reso noto di aver approvato la vendita a Israele di circa 14.000 munizioni per carri armati, per un valore di oltre 106 milioni di dollari.
Israele: soldati feriti in attacchi Hezbollah, raid aerei sul sud del Libano
Due soldati israeliani sono rimasti feriti e altri hanno riportato ferite di lieve entità a causa di schegge e inalazione di fumo in un attacco con un drone di Hezbollah con una base israeliana nel mirino. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo le forze israeliane (Idf), due droni lanciati dal Libano sono stati intercettati e abbattuti. Hezbollah ha rivendicato l'attacco, riporta il giornale. E nel frattempo le Idf hanno confermato una "vasta" operazione con attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Tra gli obiettivi, postazioni di lancio, siti militari e altre infrastrutture del 'Partito di Dio' guidato da Hasan Nasrallah. Le Idf hanno anche confermato di aver colpito una cellula nel sud del Paesi dei Cedri che aveva tentato un attacco con un missile anticarro nei pressi della località israeliana di Zar'it.
Esercito: 425 soldati morti in operazioni Gaza dal 7/10
I soldati morti a Gaza nel corso delle operazioni terrestri contro Hamas lanciate il 27 ottobre sono 97: aggiungendo a loro il numero dei militari uccisi da Hamas nell'attacco a sorpresa del 7 ottobre il totale arriva a 425. Lo ha reso noto oggi il portavoce militare. Il numero complessivo dei militari feriti, a partire dal 7 ottobre, è di 1.593. Di questi, 559 sono stati feriti nei combattimenti tuttora in corso nella Striscia.
Netanyahu parla 50 minuti con il presidente russo Putin
Il premier Benjamin Netanyahu ha lasciato la riunione del gabinetto di governo per una conversazione telefonica di 50 minuti con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha fatto sapere l'ufficio dello stesso Netanyahu.
Medioriente, Israele: allarmi anti razzi in zone Israele a ridosso di Gaza
Dopo quasi 20 ore di relativa calma, le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono risuonate nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui le sirene sono state attivate nei kibbutz di Yad Mordechai e Netiv Haasara.
Qatar, da Israele e Hamas ora poca volontà per nuovo negoziato
Israele e Hamas non stanno mostrando la "stessa volontà" di negoziare come prima della scorsa tregua, ha detto il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani parlando al Forum di Doha. Lo riporta la Cnn. Il Qatar é stato un negoziatore chiave il mese scorso per la pausa dei combattimenti e la liberazione di parte degli ostaggi israeliani. "I nostri sforzi come Stato del Qatar, insieme ai nostri partner, continuano e non ci arrenderemo. Sappiamo che ci sono molte complicazioni", ha detto Al Thani all'emittente Usa, "ci vogliono sempre due parti per essere disposte ad un simile impegno. Sfortunatamente, non vediamo la stessa disponibilità che avevamo visto nelle settimane precedenti". Il Qatar si sente "profondamente deluso dal fatto che le parti non abbiano dato la possibilità di compiere ulteriori sforzi", ha aggiunto.
Medioriente, Premier palestinese: chiede "sanzioni contro Israele"
"Se Israele è al di sopra del diritto internazionale, bisognerebbe imporre sanzioni". Si è espresso così al Forum di Doha il premier palestinese Mohammad Shtayyeh, secondo le dichiarazioni riportate da al-Jazeera. "A Israele non dovrebbe essere consentito di continuare a violare il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale - ha aggiunto - Vogliamo fermare le atrocità e il genocidio in atto oggi. La nostra principale preoccupazione non è il futuro, ma il presente". Secondo la tv satellitare, durante l'intervento di Shtayyeh alcune persone hanno abbandonato la sala dei lavori.
Israele, gli arresi a Gaza 'solo in parte erano di Hamas'
L'esercito israeliano ha rimesso in liberta' una parte dei palestinesi ripresi tre giorni fa in una strada di Gaza, mentre erano in mutande e con le mani legate dietro la schiena. Lo ha riferito la radio militare. In seguito agli interrogatori - ha aggiunto - circa 40 sono risultati essere effettivamente combattenti di Hamas mentre gli altri, una sessantina, non lo erano. Questi ultimi, ha aggiunto, sono stati rilasciati.
Unrwa, Israele costringe palestinesi a entrare in Egitto
Israele sta costirngendo gli abitanti di Gaza a lasciare il territorio e a entrare in Egitto. Lo denuncia il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini in un articolo pubblicato sul Los Angeles Times in cui ha sottolineato anche peggioramento della crisi umanitaria a Gaza e la crescente concentrazione vicino al confine di civili sfollati in fuga dai combattimenti, prima nel nord e poi più a sud. "Le Nazioni Unite e diversi stati membri, compresi gli Stati Uniti, hanno fermamente rifiutato lo sfollamento forzato degli abitanti della Striscia di Gaza", ha detto Lazzarini. "Ma gli sviluppi a cui stiamo assistendo indicano tentativi di trasferire i palestinesi in Egitto, indipendentemente dal fatto che restino lì o vengano reinsediati altrove". "Se continua questo percorso, che porta a quella che molti chiamano già una seconda Nakba, Gaza non sarà più una terra per i palestinesi", ha detto Lazzarini.
Medioriente, Oms: guerra sta avendo impatto catastrofico su salute
La guerra tra Israele e Hamas "sta avendo un impatto catastrofico sulla salute nella Striscia di Gaza". Lo ha affermato il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. "L'impatto del conflitto sulla salute è catastrofico" e gli operatori sanitari stanno svolgendo un lavoro impossibile in condizioni inimmaginabili, ha dichiarato il direttore generale dell'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite all'apertura di una sessione speciale del comitato esecutivo dell'Oms convocata per discutere le condizioni sanitarie nei territori palestinesi.
Israele, 21 palestinesi ricercati arrestati in Cisgiordania
Soldati israeliani e forze di sicurezza hanno arrestato la notte scorsa in Cisgiordania 21 palestinesi ricercati. Nel corso degli arresti - hanno fatto sapere le autorità - sono state sequestrate varie armi ed esplosivi. Secondo stime dei media, dall'inizio dell'operazione di terra a Gaza, in tutta la Cisgiordania sono stati arrestati circa 2.200 palestinesi, di cui circa 1.180 ritenuti affiliati ad Hamas.
Medioriente, Onu: a Gaza 1,93 milioni di persone sfollate interne
Almeno 1,93 milioni di persone, pari al 78% della popolazione di Gaza, sono già sfollati interni: lo rende noto l'Onu nel suo ultimo aggiornamento, come riporta il Guardian.
Hamas, 'foto degli arresi ai soldati sono una messa in scena'
"Le fotografie pubblicate dagli occupanti riguardo persone che si consegnano a Gaza ai soldati israeliani sono una messa in scena. Non si tratta di membri dell'ala militare di Hamas". Lo ha detto Izzat a-Risek, un dirigente politico di Hamas che risiede all'estero. "I membri dell'ala militare di Hamas - ha scritto sui social - non conoscono la parola resa, combattono - ha aggiunto - fino alla morte o alla vittoria". Anche questa mattina sono circolate sul web foto di persone arrestate o che si sono arrese, in particolare, a quanto sembra, a Jabalya nel nord della Striscia.
Medioriente, suonano sirene a Nord di Israele, infiltrazioni droni
Un allarme per sospetta infiltrazione di droni ha risuonato in diverse comunita' a Nord di Israele. Lo riporta Times of Israel. Gli allarmi razzi sono stati attivati a Gornot HaGalil, Hanita, Shtula, Zarit, Goren, Ya'ara, Arab al-Aramshe, Shomera, Eilon, Idmit e Even Menachem. Suonate le sire anti razzo anche a Avdon, Ya'ara, Eilon e Goren. Le forze armate israeliane stanno indagando sulle cause degli allarmi, i primi nel Paese in 18 ore.
Medioriente, Unrwa: a Gaza è l'inferno in terra
Serve subito un cessate il fuoco porre fine all' "inferno in terra" a Gaza. Lo ha detto il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, al Forum di Doha secondo le dichiarazioni riportate dalla Bbc. "La deumanizzazione dei palestinesi ha permesso alla comunità internazionale di sopportare i continui attacchi israeliani a Gaza", ha affermato. Lazzarini ha denunciato quella che considera "la situazione peggiore che abbia mai visto". "Le persone si rivolgono all'Onu in cerca di protezione, ma - ha affermato - nemmeno più la bandiera blu è protetta. La situazione è arrivata a un livello catastrofico".
Medioriente, Israele: colpiti oltre 250 obiettivi terroristici
Le forze armate di Israele hanno fatto sapere di aver colpito "oltre 250 obiettivi terroristici" a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l'Idf in un aggiornamento operativo pubblicato su Telegram. Le truppe dell'Idf hanno localizzato e distrutto scorte di armi, effettuato raid mirati su siti militari, distrutto tunnel sotterranei del terrore e contrastato cellule terroristiche armate che pianificavano di attaccare le sue truppe, fa saper el'esercito. Nella notte, un aereo da caccia israeliano diretto da truppe di terra ha colpito un sito di comunicazioni militari di Hamas situato adiacente a una moschea nel sud della Striscia di Gaza. Ieri le truppe hanno sparato e colpito i pozzi dei tunnel sotterranei a Khan Younis. Inoltre, un drone ha aiutato l'esercito a identificare una cellula terroristica armata che intendeva attaccare altre forze dell'Idf nell'area. La cellula terroristica è stata eliminata. Tra le operazioni anche un "raid contro un centro di comando militare di Hamas" a Shejaiya.
Medioriente, Qatar: continua pressing per tregua, a Gaza disastro umanitario senza precedenti
"Continueremo a fare pressioni sulle parti, nonostante l'obiettivo di ognuna di esse sia distruggere l'altra". Lo ha detto il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani al Forum di Doha, secondo le dichiarazioni riportate da al-Jazeera in cui ha denunciato come a Gaza sia in atto un "disastro umanitario senza precedenti". Il Qatar è stato protagonista dell'impegno nella mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dal terribile attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Secondo Al Thani, riporta al-Jazeera, la situazione a Gaza fa sì che persone in tutto il mondo si pongano "domande legittime sulla natura dei sistemi internazionali", interrogativi che a suo avviso "diventano sempre più importanti e pressanti mentre continuiamo a vedere scene orribili da cui a volte siamo costretti a distogliere lo sguardo".
Medioriente, Onu: a Gaza c'é l'inferno sulla Terra
Un cessate il fuoco è vitale per porre fine all'"inferno sulla Terra" a Gaza: così il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, al Forum di Doha (Qatar), riporta la Bbc. "La disumanizzazione dei palestinesi ha permesso alla comunità internazionale di sopportare i continui attacchi israeliani a Gaza", ha detto Lazzarini, sottolineando che l'agenzia è sull'orlo del collasso. "E' sicuramente la situazione peggiore che abbia mai visto", ha aggiunto: "Le persone vengono all'Onu per chiedere protezione, ma anche la bandiera blu non è più protetta. La situazione ha raggiunto un carattere catastrofico".
Medioriente, Guterres: a Gaza andiamo verso la catastrofe
Guterres ha affermato che il Consiglio di Sicurezza è "paralizzato da divisioni geostrategiche", compromettendo così la sua capacità di trovare soluzioni alla guerra. "L'autorità e la credibilità del Consiglio di Sicurezza sono state seriamente compromesse" dalla sua risposta tardiva al conflitto, un colpo alla sua reputazione aggravato dal veto posto venerdì dagli Stati Uniti a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza. La bozza di risoluzione era stata preparata dopo l'invocazione senza precedenti da parte del Segretario Generale dell'Onu dell'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, secondo cui il segretario generale puo' portare all'attenzione del Consiglio di sicurezza "qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e sicurezza internazionale". "Ho ribadito il mio appello a dichiarare un cessate il fuoco umanitario... purtroppo il Consiglio di Sicurezza non l'ha fatto", si è rammaricato Guterres. "Posso promettere che non mi arrenderò", ha aggiunto.
Medioriente, Qatar: mediamo per nuova tregua a Gaza e liberare ostaggi
Gli sforzi di mediazione per assicurare un nuovo cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di altri ostaggi detenuti da Hamas proseguono nonostante i continui bombardamenti israeliani che stanno "restringendo la finestra" per un risultato positivo: lo ha dichiarato il primo ministro del Qatar. "I nostri sforzi come Stato del Qatar, insieme ai nostri partner, continuano. Non ci arrenderemo", ha detto lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani al Doha Forum.
Medioriente, Guterres: a Gaza andiamo verso la catastrofe
"Stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario" a Gaza, dove "la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione": lo ha detto oggi il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando al Forum di Doha, in Qatar. Guterres ha inoltre deplorato la "paralisi" delle Nazioni Unite di fronte alla guerra tra Israele e Hamas, dicendosi dispiaciuto che il Consiglio di sicurezza non abbia votato a favore di un cessate il fuoco.
Medioriente, fregata francese nel Mar Rosso abbatte due droni dallo Yemen
I militari francesi hanno reso noto che una fregata della Marina ha intercettato e abbattuto sul Mar Rosso droni lanciati dallo Yemen. "La Fregata Multi Missione Languedoc (Fremm) della Marina ha abbattuto due droni che dirigevano contro di lei, provenienti dalle coste dello Yemen", hanno fatto sapere in una nota diffusa nelle ultime ore su X. Secondo il comunicato, "queste due minacce" sono state "intercettate e distrutte" nella tarda serata di ieri a circa 110 chilometri dalla costa yemenita all'altezza di Al Hudaydah.
Medioriente, Lieberman: inevitabile guerra con Hezbollah
"Le Idf sono pronte per un conflitto su più fronti". Lo ha detto Avigdor Lieberman, ex ministro degli Esteri e della Difesa israeliano e fondatore del partito Israel Beytenu, in un'intervista alla radio 103Fm. "Dobbiamo completare la guerra a Gaza e prepararci per un'altra al nord, è inevitabile", ha affermato nelle dichiarazioni rilanciate dal Jerusalem Post con un evidente riferimento al confine con il Libano e agli Hezbollah libanesi.
Medioriente, militari israeliani: in 24 ore colpiti 250 obiettivi di Hamas a Gaza
Le forze israeliane (Idf) confermano di aver attaccato in 24 ore "oltre 250 obiettivi" nella Striscia di Gaza, mentre proseguono gli scontri sul campo nel contesto delle ostilità innescate dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Tra gli obiettivi colpiti nella notte, anche una struttura di Hamas a Khan Younis e diversi tunnel, come evidenzia il Times of Israel. Effettuati blitz in siti di Hamas a Gaza, dove le Idf affermano di aver distrutto armi e cunicoli sotterranei e di aver ucciso uomini armati. Nella notte, secondo le forze israeliane, un jet ha anche colpito un sito usato da Hamas per le comunicazioni nei pressi di una moschea nel sud di Gaza. Nelle ultime 24 ore sono stati anche confermati attacchi contro tunnel nella zona di Khan Younis con l'impiego di munizioni guidate e l'eliminazione in un'operazione effettuata da un drone di una cellula di Hamas. Blitz anche in un centro di comando di Hamas a Shejaiya, nel nord.
Medioriente, media: altre foto di arrestati o di arresi a Gaza
I media hanno segnalato numerose foto sui social che mostrano soldati israeliani con decine di palestinesi arrestati o che sembrano essersi arresi nel nord della Striscia. Le foto, circolate questa mattina, appaiono - secondo Times of Israel - arrivare dalla città di Jabalya. Nei giorni scorsi - dopo le prime immagini apparse - il portavoce militare Daniel Hagari ha detto che l'esercito sta interrogando le persone arrestate e quelle che si sono arrese su possibili legami con Hamas. Anche il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore Herzi Halevi hanno parlato di decine di persone che si sono arrese nella Striscia.
Medioriente, Guterres: Onu "paralizzata" ma non mi arrendo
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu è"paralizzato dalle divisioni geostrategiche" che stanno minando le soluzioni alla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando al Forum di Doha, in Qatar. "L'autorità e la credibilità dell'organismo sono state gravemente minate" dal ritardo nella risposta al conflitto, ha affermato, commentanto il veto degli Stati Uniti che ha impedito una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza. "Ho ribadito il mio appello affinchè venga dichiarato un cessate il fuoco umanitario", ha detto Guterres. "Purtroppo il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a farlo", ha aggiunto. "Posso promettere che non mi arrendero'."
Medioriente, Israele: combattimenti proseguono a Khan Yunis a Gaza sud
Sono proseguiti i combattimenti durante la notte a Khan Yunis nel sud della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui l'aviazione ha colpito "infrastrutture nelle quali operavano terroristi e anche imbocchi di tunnel". Sempre durante la notte, raid aerei, diretti dalle forze di terra, hanno centrato "una postazione di comunicazione di Hamas collocata vicino ad una moschea nel sud di Gaza". A Shujaia, nel centro della Striscia, "truppe israeliane hanno effettuato un raid mirato su un centro di comando militare di Hamas e localizzato numerose armi". I media hanno segnalato combattimenti anche a Jabalya, nel nord della Striscia. Secondo il portavoce militare, ieri sono stati 250 gli obiettivi di Hamas colpiti dall'esercito israeliano.
Medioriente, Hamas: "incursioni violente" Israele vicino Khan Younis
Le forze israeliane continuano a spingersi nel sud di Gaza, dove centinaia di migliaia di civili sono fuggiti in cerca di riparo dai bombardamenti e dagli intensi combattimenti con i militanti di Hamas. Secondo quanto riportato dal Guardian su fonti di Afp, Israele ha lanciato oggi una serie di "incursioni molto violente" contro la città meridionale di Khan Younis e la strada da li' a Rafah, vicino al confine con l'Egitto. Una fonte vicina a Hamas e ai militanti palestinesi riporta di "feroci scontri" con le forze israeliane vicino a Khan Younis. Gruppi umanitari intanto hanno lanciato l'allarme sulla situazione umanitaria "apocalittica" nel territorio palestinese, avvertendo che e' sull'orlo di essere sopraffatto dalle malattie e dalla fame. Secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas, almeno 17.700 persone, soprattutto donne e bambini, sono morte in due
mesi di combattimenti nella stretta striscia di territorio.
Medioriente, Raisi: la Resistenza siriana ha sventato le trame Usa
"La Resistenza siriana ha sventato le trame degli Stati Uniti e di Israele e nel frattempo ha sconfitto i loro gruppi terroristici mercenari Takfiri": lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in un incontro con il premier siriano Hussein Arnous, in visita a Teheran sabato sera. Gli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso hanno allargato i confini del fronte della Resistenza dalla regione al mondo intero", ha detto Raisi sottolineando che "i palestinesi saranno vittoriosi nell'attuale battaglia a Gaza, così come le nazioni di Iraq, Siria, lo Yemen e il Libano hanno ottenuto la vittoria contro gli Stati Uniti e i loro alleati". L'agenzia di stampa Irna riporta che il premier siriano ha descritto la sua visita a Teheran come un punto di svolta per i legami strategici bilaterali.
Medioriente, Onu: metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame
Metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame mentre continuano i combattimenti tra Hamas e Israele: lo afferma il vicedirettore del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, Carl Skau, come riporta la Bbc. Solo una frazione delle forniture necessarie è riuscita ad entrare nella Striscia e in alcune aree nove famiglie su 10 non riescono a mangiare tutti i giorni, ha aggiunto il funzionario, sottolineando che le condizioni a Gaza hanno reso le consegne di aiuti umanitari "quasi impossibili".
Medioriente, Gaza: duri scontri ancora per due mesi
Potrebbero andare avanti ancora per altri due mesi gli intensi scontri nella Striscia di Gaza tra le forze israeliane e Hamas. E' la valutazione di fonti israeliane citate dall'emittente pubblica Kan, passati ormai più di due mesi dal dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele e dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hamas con le operazioni di Tsahal nell'enclave palestinese.
Israele-Hamas, polemiche per veto Usa all'Onu
Tutti contro gli Stati Uniti dopo il veto alla bozza dell'Onu che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. "Un veto immorale", secondo il presidente palestinese Abu Mazen. Il presidente turco Erdogan accusa il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di essere il "Consiglio di protezione israeliano". Di tutt'altro avviso Tel Aviv, che ringrazia gli americani e attacca Guterres. Secondo Tel Aviv, Hamas si sta disintegrando: "Ancora due mesi di duri scontri".
Usa approvano d'urgenza vendita di munizioni per tank a Israele
Il governo americano ha approvato "con urgenza", senza passare dal Congresso, la vendita a Israele di quasi 14.000 munizioni da 120 mm per carri armati Merkava utilizzati nella guerra contro Hamas a Gaza, per un valore di 106,5 milioni di dollari. Lo hanno reso noto il Dipartimento di Stato e il Pentagono, confermando cosi' le anticipazioni di stampa.
Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
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