Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"E' un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano
- Secondo la tv israeliana Canale 12, una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre scorso hanno attaccato i civili israeliani a ridosso della striscia di Gaza erano sotto l'effetto di una droga sintetica nota come Captagon
- Tracce di Captagon, ha precisato Canale 12, sono state rinvenute nelle tasche di membri di Hamas rimasti sul campo di battaglia
- Si tratta, ha aggiunto l'emittente israeliana, di una droga prodotta in Libano e Siria, nota anche come 'la cocaina dei poveri'. In passato è stata usata dall'Isis. Era nel sangue degli attentatori di Parigi del 2015 e di Seifeddine Rezgui, uno degli autori dell'attentato sulla spiaggia in Tunisia del 26 giugno 2015 dove morirono 39 persone. Secondo alcuni report i curdi ne hanno trovato gradi quantità nelle postazioni dell'Isis
- "E' un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano
- "Le anfetamine mettono la persona in una situazione psicologica simile a quella dei pazienti maniacali, con un senso di onnipotenza - aggiunge Fabrizio Schifano, professore di farmacologia clinica e primario psichiatra dell'università dell'Hertfordshire -. Questo ha senso perché per una persona è molto difficile riuscire a compiere un gesto del genere in situazione normale"
- "Da sempre - sottolinea Schifano - i soldati utilizzano delle sostanze, si narra ad esempio che i kamikaze giapponesi nella seconda guerra mondiale prendessero anfetamine, che si dice circolassero anche nelle trincee del primo conflitto mondiale
- Il Captagon non è molto diffuso in Occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. "Noi come Istituto Mario Negri - conferma Garattini - non l'abbiamo mai misurata nelle acque reflue, dove domina la cannabis e la cocaina ma di anfetamina ce n'è poca, eventualmente la tracceremmo come anfetamina"
- "Oltre alla sensazione di essere invincibili ci sono altri effetti 'utili' ai terroristi - sottolinea Schifano -. Le anfetamine o simili lavorano rilasciando noradrenalina e dopamina, aumentano la vigilanza e la resistenza alla fatica"
- "Inoltre l'aumento della dopamina fa diventare paranoico, ma se sei braccato dalla polizia essere paranoico non è un male, si diventa anche molto sospettosi. Se a questo si aggiunge la caffeina, aumenta il livello di allerta e in più sale anche l'ansia, che quando non è eccessiva è anche questa una reazione che può aiutare in determinati contesti. In più si ha un aumento della combattività e dell'aggressività", conclude Schifano