I ministri degli Esteri dei tre Stati si dicono favorevoli alla proposta di Borrell di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo". L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha programmato per domani una riunione di emergenza per votare una bozza di risoluzione che chiede un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. In Cisgiordania sciopero. Meloni: "Preoccupa antisemitismo che cresce"
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"Penso che l'antisemitismo sia un problema reale, che sta crescendo in tutta Europa e in Occidente, spesso mascherato da critica verso Israele". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania sono favorevoli alla proposta dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo". "C'è stata questa proposta" da parte di Francia, Germania, Italia di un regime di sanzioni per Hamas, "ne abbiamo parlato, nessuno ha espresso opposizione e pertanto sarà presentata al Consiglio per la sua approvazione", ha affermato Borrell.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha programmato una riunione di emergenza per martedì. A differenza che nel Consiglio di sicurezza, il voto dell'Assemblea, dove non si può apporre il veto, non è vincolante ma comunque il risultato darà l'orientamento dei Paesi sulla guerra tra Israele e Hamas.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Liveblog del 12 dicembre 2023 sulla guerra Israele Hamas
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Israele-Hamas, Borrell (Ue): "Per la pace duratura serve uno Stato palestinese"
“La pace tra Israele e Palestina è diventata un imperativo strategico per l’intera comunità euromediterranea e non solo” e per ottenerla “abbiamo bisogno di una coalizione per la pace”. Lo ha detto il capo della diplomazia europea, Josep Borrell. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Israele-Hamas, Oms: "Nostra operatrice uccisa col suo bebè a Gaza, siamo devastati"
A darne notizia è il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, via X. Dima Alhaj è stata tragicamente uccisa insieme al suo bambino di 6 mesi, suo marito e 2 fratelli. LA STORIA
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Lo scrittore israeliano racconta come per sopravvivere al conflitto sia necessario abbandonare le vecchie ideologie. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Hamas-Israele, così la disinformazione sfrutta l’I.A. per creare bufale
La guerra in Medio Oriente comporta anche un'ondata di disinformazione e misinformazione, da entrambe le parti. Un report di NewsGuard ha identificato un nuovo caso, nel quale a giocare un ruolo è anche l’intelligenza artificiale, con la falsa notizia della morte del presunto psichiatra di Benjamin Netanyahu. IL PUNTO
Da fine tregua Idf ha arrestato 140 militanti di Hamas e Jihad Islamica nella Striscia
Dalla fine della tregua, l'Idf in collaborazione con lo Shin Bet, ha arrestato circa 140 militanti di Hamas e della Jihad islamica in tutta la Striscia di Gaza. Alcuni di loro si sono arresi e sono stati portati per ulteriori interrogatori. Complessivamente oltre 350 militanti di Hamas, riferisce 'Channel 12', oltre 350 militanti di Hamas sono stati arrestati nella Striscia di Gaza durante l'ultimo mese e più di 120 militanti della Jihad islamica. Complessivamente, oltre 500 militanti sono stati arrestati in tutta la Striscia di Gaza. Secondo l'Idf e lo Shin Bet, le indagini e gli interrogatori effettuati forniscono informazioni che aiutano nella sicurezza delle forze di combattimento e nella localizzazione dei militanti.
Guerra Israele, a Gaza fatto saltare in aria il parlamento di Hamas
L'edificio era stato conquistato nei giorni scorsi dai militari, che avevano diffuso una foto dall'interno con le bandiere israeliane. FOTO
Noa Marciano, morta la soldatessa israeliana ostaggio di Hamas
L'esercito israeliano ha confermato la scomparsa della soldatessa 19enne, rapita nell'attacco del 7 ottobre e da allora tenuta in ostaggio a Gaza. LA VICENDA
Israele: "Sul fosforo agiamo in maniera legale"
''Noi operiamo in maniera legale, sulla base del diritto internazionale'': con queste parole il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha risposto oggi alla domanda di un giornalista che voleva sapere se l'esercito avesse fatto ricorso al fosforo bianco. Secondo la televisione pubblica Kan, queste parole vanno interpretate come una conferma che Israele ricorre a quelle bombe solo per creare una schermatura delle proprie forze, e non contro civili o per appiccare incendi.
Esercito Israele: scoperto tunnel di Hamas sotto moschea a Gaza
Nel corso delle attività condotte nella Striscia, soldati israeliani hanno scoperto il passaggio scavato in profondità: al suo interno c'erano armi di diverso genere ed esplosivi. Secondo quanto riportato dal portavoce militare delle forze di difesa israeliane, l'aviazione avrebbe colpito 200 siti terroristici: fra questi siti per la produzione di armi, postazioni di lancio di missili anticarro, centri di comando e di addestramento. LE FOTO
Hamas, com'è fatta la base sotto l'ospedale al-Shifa di Gaza
Israele ritiene che sotto la struttura ci sia il comando centrale dell'organizzazione. Per accedervi ci sarebbe un reticolo di cunicoli che porta ai locali sotterranei, dove si nasconderebbero centinaia di terroristi (compreso il capo Yahya Sinwar). LA RICOSTRUZIONE IN 3D
Nuovi scambi di colpi tra Israele e Hezbollah
Nuovi scambi di colpi tra gli Hezbollah libanesi e Israele hanno avuto luohgo nelle ultime ore lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. Le località investite dagli attacchi dei combattenti libanesi e dei militari israeliani vanno dalla zona costiera mediterranea fino alle Fattorie di Shebaa vicino al confine con la Siria. Hezbollah ha rivendicato otto attacchi contro postazioni militari israeliane e ha dato conto dell'uccisione di due suoi combattenti nel sud del Libano. Sono circa un centinaio i membri di Hezbollah dichiarati uccisi dallo scoppio del conflitto due mesi fa. In Libano il sindaco di una località al confine è stato ucciso da bombardamenti israeliani e altri tre civili sono rimasti feriti.
Yahya Sinwar, chi è il leader di Hamas a cui Israele dà la caccia nei sotterranei di Gaza
Famoso per essere piuttosto spietato, c'è chi lo chiama "il macellaio di Khan Yunis". Per Netanyahu - oltre che "un morto che cammina" - è invece "un piccolo Hitler". Le forze dell'Idf stanno cercando di stanarlo: si pensa che sia nelle rete sotterranea alla Striscia, sotto l'ospedale al-Shifa. IL PROFILO
Csd: "Fermare rigorosamente acuirsi scontri Cisgiordania"
In relazione al conflitto in atto in Medio Oriente "è indispensabile il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. Fermo il diritto di Israele all'autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l'incolumità della popolazione civile, tenendo conto dell'aggravamento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove vivono oltre due milioni di Palestinesi. Va scongiurato l'allargamento del conflitto nella regione. Anche per questo va rigorosamente fermato l'acuirsi degli scontri in Cisgiordania. Per l'Italia resta inoltre fondamentale la protezione dei connazionali presenti in Israele e nella Striscia di Gaza". Lo si legge in una nota del Quirinale al termine del Consiglio Supremo di Difesa.
Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza
L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. DI COSA SI TRATTA
Gaza, domani Assemblea generale dell'Onu dopo il veto Usa al "cessate il fuoco umanitario"
L'incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. Secondo fonti diplomatiche, l'Assemblea Generale potrebbe approvare un testo che esprime preoccupazione per la "catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza" e "chiede un immediato cessate il fuoco umanitario". LEGGI L'ARTICOLO
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. LO SPECIALE
Guerra a Gaza, Borrell: "Proponiamo sanzioni per coloni ebrei"
Mosca, 'oltre 1.050 russi sono stati evacuati da Gaza'
Oltre 1.050 russi sono stati portati in Egitto attraverso il valico di frontiera di Rafah e consegnati alla Russia durante l'evacuazione dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa citato dalla Tass. "In totale dalla zona di conflitto sono riusciti a uscire e a essere consegnati in sicurezza alla Russia più di 1.050 connazionali" ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca.
Borrell, agire contro Hamas anche con sanzioni
"C'è stata questa proposta" da parte di Francia, Germania, Italia di un regime di sanzioni per Hamas, "ne abbiamo parlato, nessuno ha espresso opposizione e pertanto sarà presentata al Consiglio per la sua approvazione", ha affermato Borrell. "Hamas è da molto tempo considerata un'organizzazione terroristica e continuiamo a considerarla come tale. E il 7 ottobre ha mostrato gli elementi che motivano il fatto che venga considerata ancora come tale", ha aggiunto. "Contemporaneamente ci sono stati dei Paesi che hanno sottolineato l'importanza di agire contro gli atti di violenza contro i palestinesi in Cisgiordania che le stesse autorità israeliane hanno definito come azioni che sfruttano il terrore come arma contro la popolazione civile", ha ribadito.
Borrell, nessuna opposizione a sanzionare vertici di Hamas
La proposta avanzata da Germania Francia e Italia su un regime sanzionatorio specifico per i dirigenti di Hamas è stata discussa al Consiglio Affari Esteri e "non si è registrata alcuna opposizione". Lo ha detto l'Alto rappresentante Josep Borrell al termine del Consiglio. Ma, ha notato, alcuni Paesi hanno chiesto anche misure per la violenza dei coloni ebrei in Palestina. Per arrivare alle sanzioni ad Hamas - nota una fonte - serve a questo punto un "ulteriore passaggio".
Borrell, proporrò sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania
L'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ha detto che sta lavorando a una proposta di sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania e verrà presentata agli Stati membri quanto prima. "È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e prendere le misure che possiamo prendere in Cisgiordania. Non posso dire che ci sia stata unanimità al Consiglio ma si lavora per trovare una lista di persone responsabili per le violenze e gli Stati membri decideranno se approvare la proposta o meno", ha detto.
Borrell, lavoro su sanzioni a coloni estremisti
"Lavoreremo per imporre sanzioni ai coloni estremisti nella Cisgiordania. Farò una proposta ai Paesi membri su questo, seguendo l'esempio degli Usa e usando il nostro quadro generale per la difesa dei diritti umani. Stiamo lavorando su questa proposta che sarà presentata ai Paesi membri". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri dell'Ue.
Israele, '20 gli ostaggi uccisi a Gaza da Hamas da 7/10'
"Dal 7 ottobre scorso Hamas ha ucciso 20 ostaggi israeliani in cattività a Gaza". Lo ha detto Eylon Levy, portavoce del governo nel briefing quotidiano con la stampa. "Gli ostaggi a Gaza - ha proseguito - sono 137: di questi, 117 sono maschi e 20 femmine. 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. 10 del totale hanno oltre 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas". "Hamas - ha sottolineato - continua a detenere i cadaveri degli ostaggi uccisi".
Meloni, restituire ruolo a Anp
Nella crisi in Medio Oriente "penso che un ruolo importante lo giochi l'Autorità nazionale palestinese alla quale dobbiamo restituire un ruolo". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in video collegamento per la presentazione di Photoansa 2023 al museo Maxxi a Roma.
Usa preoccupati da notizie su uso Israele di fosforo bianco
Gli Usa sono "preoccupati" dalle notizie dell'uso da parte di Israele di bombe al fosforo bianco in aree abitate da civili Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby
Raid su casa giornalista al-Jazeera, ucciso il padre
L'esercito israeliano ha colpito la casa del giornalista di al Jazeera Anas al-Sharif a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, uccidendo suo padre, 67 anni. Gli altri membri della famiglia sono stati trasferiti in una scuola dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi, ma questo non è stato possibile per il padre di Sharif a causa delle sue condizioni di salute. L'uomo è morto sul colpo dopo che la sua casa è stata bombardata.
Impossibile per il giornalista raggiungere la sua casa dati i continui raid aerei. Al-Jazeera ha spiegato che al-Sharif ha detto di voler continuare a coprire gli eventi a Gaza per l'emittente tv.
Netanyahu: "Regime iraniano va affrontato, niente compromessi"
"Per quanto mi riguarda non c'è alcuna distrazione dell'attenzione dal fatto che il regime iraniano va affrontato". Si è espresso così, secondo il sito israeliano Ynet, il premier israeliano Benjamin Netanyahu rispondendo in Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset. "Se l'Iran si doterà di armi nucleari - ha aggiunto - sarà un problema a lungo termine per Israele. Il nostro impegno deve essere innanzitutto nazionale. Non possiamo scendere a compromessi su questo".
Meloni: "La crisi non diventi il conflitto che voleva Hamas"
"Bisogna darsi dei tempi, l'Unione europea può giocare un ruolo non secondario, e un ruolo importante lo gioca l'Autorità nazionale palestinese, a cui dobbiamo restituire un ruolo. L'altra priorità a cui ci stiamo dedicando è quella degli aiuti militari, per la situazione a Gaza. È molto importante che si continui a fare questo lavoro con le altre nazioni per una de-escalation. E poi c'è l'interlocuzione con Israele che continua in modo costante. Dobbiamo lavorare con responsabilità la crisi non diventi il conflitto che secondo me Hamas voleva procurare". Così la premier Giorgia Meloni parlando alla presentazione di PhotoAnsa 2023.
Meloni: "Antisemitismo è un cancro che si deve sconfiggere"
L'antisemitismo "è un fenomeno che deve preoccuparci, contro il quale bisogna lavorare a ogni livello - ha aggiunto - Dopo gli attacchi di Hamas ci siamo preoccupati di rafforzare le misure di protezione alle comunità ebraiche. La questione è culturale, deve riguardare tutti e deve avere da parte di tutti noi il massimo della concentrazione".
Meloni: "Non dobbiamo smettere di parlare con i Paesi arabi e islamici"
Acs: danneggiata anche la parrocchia di Gaza
Il Patriarcato latino di Gerusalemme ha confermato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) che durante lo scorso fine settimana le schegge causate dagli attacchi condotti dall'esercito israeliano contro gli edifici vicini alla parrocchia di Gaza hanno distrutto serbatoi d'acqua e pannelli solari presenti sui tetti delle strutture parrocchiali. Danneggiate anche le auto e altre parti del complesso, il quale è rimasto senza carburante, per cui la comunità è attualmente priva di elettricità e di mezzi di comunicazione.
Mosca: "Bagno di sangue a Gaza è su decisione Usa"
"Il proseguimento dello spargimento di sangue e catastrofiche distruzioni che accadranno e stanno accadendo" nella Striscia di Gaza "non avviene per sbaglio, ma in modo deliberato e la decisione è quella di un solo Paese: gli Stati Uniti". È la denuncia del ministero degli Esteri russo, che in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale commenta così il veto Usa sulla bozza di risoluzione per un cessate il fuoco immediato, votata l'8 dicembre al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Parigi su droni abbattuti sul Mar Rosso: "Evitare conflagrazione regionale"
La diplomazia francese fa appello affinché si "eviti una conflagrazione regionale" dopo che nella notte tra sabato e domenica una fregata francese ha abbattuto sul Mar Rosso due droni lanciati dal nord dello Yemen, area sotto il controllo degli Houthi. "Condanniamo tutti gli attacchi alla libertà di navigazione", afferma il ministero degli Esteri, ribadendo che Parigi segue "da vicino gli sviluppi della situazione nel Mar Rosso e nella zona dello Stretto di Bab al-Mandab con l'appello all'insieme degli attori a evitare una conflagrazione regionale".
Iran: "Come Israele non crediamo nella soluzione con due Stati"
"L'unica cosa che condividiamo con Israele è che anche noi non crediamo nella soluzione dei due Stati". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante una conferenza on-line ospitata dal Qatar, come riporta Reuters sul suo sito. Amirabdollahian ha ribadito la proposta dell'Iran su un referendum da tenere per determinare il futuro della Palestina dove gli unici aventi diritto saranno i discendenti di coloro che hanno vissuto nel territorio prima del 1948. "Israele sta occupando la terra palestinese e riteniamo che una soluzione con due Stati non aiuterà a risolvere la questione palestinese", ha aggiunto il ministro della Repubblica islamica, come riporta Mehr.
Qatar: "Il finanziamento a Gaza continuerà come sempre"
Il Qatar continuerà a sostenere finanziariamente la Striscia di Gaza, come ha fatto per anni. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, alla Cnn. ''Non cambieremo il nostro mandato. Il nostro mandato è di continuare ad aiutare e sostenere i nostri fratelli e sorelle della Palestina. Continueremo a farlo sistematicamente come abbiamo fatto prima'', ha detto il capo della diplomazia di Doha.
Per anni il Qatar ha provveduto a consegnare dollari in contanti ai funzionari di Hamas, che avrebbero dovuto usare i finanziamenti per pagare i dipendenti pubblici.
Israele, rifornimenti dal cielo per truppe a Gaza. E' la prima volta dal 2006
Rifornimenti aviolanciati per i militari israeliani nella Striscia di Gaza. Dell'operazione danno notizia le forze israeliane (Idf). Oltre all'equipaggiamento, sono state così fatte arrivare sette tonnellate di acqua per le truppe nel sud della Striscia, nella prima operazione di questo tipo dal conflitto del 2006 con gli Hezbollah libanesi.
Violenti combattimenti sono in corso tra le Idf e Hamas nel sud dell'enclave palestinese, dove nelle scorse settimane - su istruzione delle stesse Idf - si sono spostati centinaia di migliaia di palestinesi che vivevano nel nord della Striscia. Per l'Onu le condizioni nell'area sono disperate.
Israele: "Un razzo di Hamas ha colpito direttamente Holon. Adotteremo ogni misura necessaria per proteggere i civili israeliani dal terrorismo di Hamas"
Hamas: "Ostaggi saranno liberati vivi solo alle nostre condizioni"
Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obaida, ha ribadito che "Israele e i suoi sostenitori non saranno in grado di riavere vivi i prigionieri senza un accordo sullo scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell'ala militare di Hamas". Lo scrive Haaretz. Obaida ha anche affermato che "le forze della resistenza sono ancora in buone condizioni e migliaia di combattenti stanno ancora aspettando istruzioni e non hanno ancora fatto il loro dovere", e che non hanno altra scelta che "continuare a combattere per affrontare l'olocausto che Israele sta provocando per spezzare la volontà del popolo palestinese". Secondo il portavoce, lo scopo dichiarato di Israele nella lotta per sconfiggere Hamas è quello di "servire l'arena interna di Israele e soddisfare la sete di sangue palestinese della destra".
©Ansa
Francia: "Abbattuti droni Houthi, evitare escalation"
Il ministero degli Esteri francese ha lanciato oggi un appello "ad evitare ogni escalation regionale" dopo che una fregata francese ha abbattuto, nel mar Rosso, due droni provenienti dallo Yemen del nord, territorio sotto controllo dei ribelli Houthi che minacciano di bloccare quello sbocco strategico per il conflitto fra Israele e Hamas: "Condanniamo tutte le violazioni alla libertà di navigazione", ha fatto sapere il Quai d'Orsay in un comunicato, assicurando di seguire "da molto vicino l'evoluzione della situazione nel mar Rosso e nella zona dello stretto di Bab el Mandeb".
Crosetto: "Dopo il conflitto unica possibilità una missione internazionale Onu"
"Penso che in futuro o l'Onu riacquisisce una centralità o non abbiamo un altro organismo multilaterale nel quale dirimere divergenze così ampie". Lo ha detto il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto al Forum Adnkronos al palazzo dell'Informazione, riferendosi alla possibilità che l'Italia partecipi a una missione internazionale di pace con i Paesi arabi dopo il conflitto in Medio Oriente. "A me hanno insegnato da piccolo che si fa il fuoco con la legna che si ha: l'unica legna che abbiamo per accendere il fuoco della pace è l'Onu. Va rafforzato e in qualche modo bisogna iniziare a smontare questa contrapposizione almeno partendo da alcuni luoghi. Non vedo altra possibilità a Gaza, quando cesseranno gli attacchi israeliani, che non una forza dell'Onu, perché non vedo una forza palestinese esterna ad Hamas che sia in grado di garantire l'ordine".
"E' una cosa di cui deve farsi carico la comunità internazionale, e chi altro se non l'Onu? Ha senso ci sia una forza Onu dove ci sia una maggioranza di Paesi arabi, proprio per la peculiarità della zona e se ci vorranno i Paesi occidentali perché no? Noi saremmo disponibili, questo ho detto a Guterres, auspicando una forte presenza dell'Onu".
Tajani: "Hamas ha commesso crimini immondi, coloni sono cosa diversa"
L'Italia ha "sempre espresso condanna" nei confronti delle azioni dei coloni in Cisgiordania contro la popolazione palestinese. "Io condanno le violenze" dei coloni, "ma non possiamo equiparare Hamas" ai coloni, perché "sono due cose ben diverse". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio a Bruxelles. "Hamas - continua - si è macchiata di crimini immondi: andare a cercare la gente casa per casa, uccidere bambini di tre mesi, violentare le donne", poi ucciderle e "giocare a pallone con i loro seni mi pare che sia una cosa che grida la vendetta. E' giusta la reazione di Israele contro Hamas; non è giusto, l'ho detto fin dall'inizio, quello che" i coloni israeliani "stanno facendo contro la popolazione civile" in Cisgiordania, ma non possono essere messi "sullo stesso piano" di Hamas.
Borrell, 'Ue concordi richiesta serie pause, no cessate fuoco'
Gli Stati membri dell'Ue devono "concordare non una richiesta di cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza, "perché non è ritenuta appropriata dal Consiglio di Sicurezza, ma di una serie di pause" nella guerra, "per rendere meno terribile la situazione dal punto di vista umanitario". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. "Migliaia di persone vengono sospinte al confine con l'Egitto - prosegue - e le prospettive sono davvero terribili. La popolazione di Gaza non deve essere espulsa dalla propria terra", conclude.
Tajani: "Non si possono equiparare coloni a Hamas"
"Io condanno le violenze e le altre intemperanze ma non sono azioni terroristiche quelle dei coloni, è una scelta che non condivido quella di usare violenza o aggredire la popolazione palestinese che vive là ma non possiamo equiparare Hamas a dei coloni ebrei che vivono là. Sono cose ben diverse". Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine del Consiglio Esteri a Bruxelles, in merito alla proposta di vietare l'ingresso dei coloni estremisti nell'area Schengen.

©IPA/Fotogramma
Mosca chiede a Hamas rilascio immediato degli ostaggi
L'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l'esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi. Bogdanov, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, citato dall'agenzia Tass, ha parlato tra ieri e oggi con rappresentanti dell'Olp, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e con il vice presidente del Politburo di Hamas, Musa Abu Marzouk. "La parte russa - si legge in una nota del servizio diplomatico di Mosca - ha confermato la sua posizione sulla necessità di una cessazione delle ostilità e di una soluzione immediata di tutti i problemi umanitari, compreso il rilascio degli ostaggi".
Sondaggi, la maggioranza degli americani appoggia Israele
L'opinione pubblica statunitense rimane favorevole verso Israele nella sua guerra contro Hamas, ma poco più di un terzo degli americani afferma di essere ugualmente solidale sia con il popolo israeliano che con quello palestinese. Lo rileva un nuovo sondaggio del Wall Street Journal secondo cui il 55% degli intervistati ha affermato di ritenere che Israele stia intraprendendo l'azione militare necessaria per difendersi e prevenire un altro attacco da parte di Hamas, rispetto al 25% degli intervistati che ritiene che l'azione militare di Israele sia sproporzionata ed eccessiva.
L'Iran ringrazia Guterres per la richiesta di cessate il fuoco: "Deplorevole veto Usa"
L'Iran ha espresso la sua gratitudine al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per aver chiesto di adottare una risoluzione sul cessate il fuoco immediato per la Striscia di Gaza durante l'ultima riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Dobbiamo ringraziare il Segretario generale dell'Onu, che al Consiglio di Sicurezza ha fatto appello all'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite e ha chiesto un'azione immediata per mantenere la pace e la sicurezza internazionale", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani citato dall'agenzia di stampa Tasnim.
"Sfortunatamente abbiamo assistito alle deplorevoli azioni degli Stati Uniti che hanno posto il veto alla risoluzione e respinto la richiesta della comunità internazionale di fermare questa guerra sanguinosa e questo barbaro attacco'' di Israele alla Striscia di Gaza, ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano.
Israele critica Onu e conferma: verrà aperto il valico di Kerem Shalom per gli aiuti a Gaza
Israele conferma che aprirà il valico di Kerem Shalom, al confine tra il Paese, Striscia di Gaza ed Egitto, per facilitare l'arrivo di aiuti nell'enclave palestinese. "Abbiamo rafforzato le nostre capacità di effettuare controlli sugli aiuti da consegnare a Gaza. Verrà aperto il valico di Kerem Shalom, quindi raddoppierà il numero dei controlli", si legge in un messaggio diffuso su X dal Cogat (il Coordinamento delle attività del governo nei Territori).
"Ma - afferma il messaggio - gli aiuti continuano ad attendere all'entrata di Rafah", il valico alla frontiera tra Egitto e Striscia di Gaza sinora l'unico da cui sono potuti passare gli aiuti (con i controlli effettuati al valico di Nitzana, tra Israele ed Egitto). "L'Onu deve fare di più, gli aiuti sono lì e la gente ne ha bisogno", afferma ancora il Cogat nel messaggio diffuso su X.
Brigate al-Qassam rivendicano il lancio di razzi su Tel Aviv
Le Brigate Izzeddin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv. In un breve comunicato diffuso su Telegram si legge che "le Brigate Izzeddin al-Qassam hanno lanciato una raffica di razzi su Tel Aviv". Spiegando la motivazione dell'attacco, i miliziani affermano che "il lancio di razzi è stato effettuato in risposta ai massacri della popolazione civile (palestinese, ndr) da parte dei sionisti".
Oms: "Senza cessate il fuoco non c’è pace. E senza pace non c’è salute"
Belgio: "Bandire coloni israeliani violenti da Schengen"
"Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania. Secondo le Nazioni Unite, la situazione è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno. Ora siamo a sette atti di violenza al giorno, commessi da coloni estremisti e violenti. Il Belgio ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal proprio territorio, ma perché questa misura sia efficace, oggi pomeriggio sosterrò la necessità di denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l'area Schengen". Lo ha detto la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, a margine del Consiglio Affari Esteri.
Mo, Crosetto: "Necessaria pausa per motivi umanitari, democrazie diverse da terroristi"
"Sia Borrell che Guterres si sono espressi nei giorni scorsi e anche questa mattina. Penso sia necessario che tutta la comunità internazionale in questo momento chieda una pausa, perché ci sono motivi umanitari che dettano l'urgenza e perché come dico sempre le democrazie si devono comportare in modo diverso rispetto ai terroristi". Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto al Forum Adnkronos.
Razzi da Gaza, sirene a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. In aria si sono sentite numerose esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte del sistema di difesa, Iron dome. L'ultimo allarme era stato venerdì scorso. Le sirene di allarme sono risuonate anche nel sud di Israele a ridosso della Striscia.
Media, team Netanyahu studia piano per dopoguerra a Gaza
Un piccolo team per mettere a punto un piano per Gaza una volta finita la guerra. E' quello che - secondo la tv Canale 13 - ha istituto il premier Benyamin Netanyahu inserendovi rappresentanti politici di spicco e funzionari della difesa. Secondo la tv, il team è guidato dal Consigliere della sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi - uno stretto alleato del premier - e conta il ministro degli affari strategici Ron Dermer insieme ad esponenti dell'esercito, dello Shin Bet e del Mossad. La tv ha citato la presenza nel team anche dell'ambasciatore negli Usa Mike Herzog che avrebbe già partecipato a 4 riunioni della squadra che dovrebbe di nuovo incontrarsi questa settimana. Gli Usa - secondo la stessa fonte - sono stati informati dell'esistenza della squadra.
Reuters: "Italia, Francia e Germania chiedono sanzioni ad hoc da parte dell'Ue contro Hamas"
Borrell: "A Gaza non ci sono più rifugi"
"Ho presentato un documento di sintesi per discutere cosa fare a Gaza una volta finiti gli attacchi, e cosa fare con la popolazione di Gaza. La gente continua a dire che non dovrebbero essere espulsi dalla loro terra. Ma è difficile continuare a dirlo quando le persone scappano dai bombardamenti e cercano rifugi, a Gaza non ci sono più rifugi. Non esiste un posto sicuro a Gaza, questo è ciò che dicono le Nazioni Unite". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri.

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Gaza, il Brasile rimpatria altri 48 cittadini bloccati dal 7/10
E' atterrato oggi prima dell'alba a Brasilia un volo dell'Aeronautica militare brasiliana utilizzato dal governo per rimpatriare altre 48 persone - tra cittadini brasiliani e loro parenti - bloccati nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre. Il gruppo, composto da 27 tra bambini e adolescenti, 17 donne e quattro adulti - ha lasciato Gaza attraverso il valico di Rafah, raggiungendo l'Egitto. L'evacuazione dei brasiliani da Gaza è l'ultima fase dell'operazione 'Ritorno in Pace', varata dal governo Lula per il rimpatrio di tutti i cittadini brasiliani che si trovavano in Israele e Palestina al momento dell'inizio del conflitto. Nel complesso, grazie al ponte aereo garantito dall'Aeronautica militare (Fab), il governo ha rimpatriato 1.525 persone. L'aereo ha trasportato anche aiuti umanitari destinati ai territori coinvolti nel conflitto. Tra questi, 40 depuratori d'acqua portatili e kit di medicinali inviati dal governo brasiliano per rispondere alla situazione di emergenza a Gaza. I depuratori hanno la capacità di produrre acqua potabile e servire fino a 13.500 persone al giorno, mentre ciascun kit di medicinali contiene 48 articoli, tra cui antibiotici, antinfiammatori e materiale di primo soccorso.
"Solidarietà per Gaza", in Libano chiusi uffici, scuole e banche
Uffici governativi e sedi istituzionali chiusi in Libano in segno di solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza. Chiuse, riferiscono i media libanesi, le banche, le scuole pubbliche e private, le università. Per il premier uscente libanese Najib Miqati si tratta di una risposta all' appello "a livello globale" per Gaza, per un cessate il fuoco, e in segno di solidarietà con le località libanesi di confine, dove le tensioni sono alle stelle per le ostilità tra le forze israeliane e gli Hezbollah libanesi.
Hezbollah: "100 miliziani uccisi da inizio guerra"
Hezbollah ha annunciato la morte di altri due suoi membri, uccisi dagli attacchi dell'esercito israeliano (Idf), portando a 100 il bilancio totale dei suoi militanti uccisi dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Il conteggio include membri di Hezbollah uccisi dai raid dell'Idf nel Sud del Libano, in risposta a ripetuti attacchi al confine, così come diversi altri uccisi in Siria. Funzionari della difesa israeliani stimano che questa cifra sia più alta e che Hezbollah stia nascondendo il numero reale delle perdite tra le sue fila.
Israele: "Non dimenticheremo mai gli uomini, le donne e i bambini israeliani a cui è stato crudelmente strappato il diritto fondamentale alla vita e alla sicurezza"
Israele conferma apertura del valico di Kerem Shalom
Israele ha confermato che aprirà il valico di Kerem Shalom, situato al confine con la Striscia di Gaza ed Egitto, per aumentare la quantità di aiuti che affluiscono nell'enclave. Lo ha riferito l'Ufficio per il coordinamento del governo di Israele nei Territori palestinesi (Cogat). "Abbiamo aumentato la nostra capacità di ispezionare gli aiuti consegnati alla Striscia di Gaza. Kerem Shalom sarà aperto, quindi il numero di ispezioni raddoppierà", ha fatto sapere l'ufficio in una nota. Gli aiuti comunque continueranno a entrare da Rafah e il Cogat ha invitato le Nazioni Unite ad agire più rapidamente per quanto riguarda gli aiuti umanitari che entrano a Gaza attraverso il valico di Rafah dall'Egitto. "Gli aiuti continuano ad attendere all'ingresso di Rafah: le Nazioni Unite devono fare di meglio: gli aiuti ci sono e la gente ne ha bisogno".
Siria: "Israele ha lanciato missili vicino Damasco"
"Intorno alle 23, il nemico israeliano ha effettuato un’aggressione aerea dalla direzione del Golan siriano occupato, prendendo di mira alcuni punti nelle vicinanze di Damasco". Lo ha riferito all'agenzia di stampa statale Sana una fonte militare siriana, aggiungendo che le difese aeree hanno colpito "obiettivi nemici" sulla capitale dove si sono sentite diverse esplosioni. Gli aerei da combattimento dell'aeronautica di Tel Aviv hanno lanciato i missili dalle alture di Golan.
"Le nostre difese aeree hanno risposto ai missili e ne hanno abbattuti alcuni, e le perdite si sono limitate a perdite materiali", ha aggiunto la fonte. Non vi è stato alcun commento da parte di Israele sui presunti attacchi aerei, che arrivano dopo che quattro persone sono state uccise venerdì in un attacco di droni israeliani su un veicolo vicino al confine siriano sulle alture di Golan.
Israele: "A Gaza armi ed esplosivi nei sacchi dell'Unrwa"
L'esercito israeliano ha trovato ieri nel campo profughi di Jabalia (Gaza) altre conferme all'utilizzazione sistematica da parte dell'ala militare di Hamas di strutture civili e di organizzazioni umanitarie. Secondo il portavoce militare cariche esplosive, fucili kalashnikov ed un lanciarazzi Rpg sono stati trovati dentro sacchi dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. Nelle immediate vicinanze di una scuola era inoltre parcheggiato un camion che conteneva missili di lunga gittata. Ieri il portavoce militare aveva anche denunciato il lancio di razzi di Hamas dall'interno delle zone umanitarie destinate agli sfollati, alla estremità meridionale della Striscia. Il portavoce militare Daniel Hagari ha intanto riferito ieri che l'esercito ha assunto il controllo a Gaza della centrale Piazza Falastin ''sotto alla quale c'e' una vasta rete di tunnel militari''. ''Hamas - ha precisato - ha investito ingenti fondi per creare una 'Gaza-sotterranea', sopra alla quale la 'Gaza a cielo aperto' serve come un esteso scudo umano''.
Assemblea Onu vota domani risoluzione per chiedere tregua
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha programmato una riunione di emergenza per domani per votare una bozza di risoluzione che chiede un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. A differenza che nel Consiglio di sicurezza, il voto dell'Assemblea, dove non si può apporre il veto, non è vincolante ma comunque il risultato darà l'orientamento dei Paesi sulla guerra tra Israele e Hamas. Il presidente dell'Assemblea, Dennis Francis, ha inviato una lettera ai 193 Stati membri delle Nazioni Unite spiegando che l'incontro è stato richiesto dai 22 membri del Gruppo arabo e dai 57 membri dell'Organizzazione della cooperazione islamica. Riyad Mansour, l'ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, ha aggiunto, parlando all'Associated Press, che la bozza di risoluzione che sarà votata è simile a quella su cui venerdì gli Usa hanno posto il veto.
Israele, testimoni raccontano le violenze sessuali dei terroristi di Hamas
La polizia israeliana ha diffuso i video di alcune persone che raccontano le violenze degli uomini di Hamas dopo l'attacco del 7 ottobre scorso. Le forze dell’ordine hanno aperto un'indagine su possibili crimini sessuali. VIDEO
Italia, Germania e Francia all'Ue: "Sanzioni per Hamas"
I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania sono favorevoli alla proposta dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo". In una lettera congiunta, Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock esprimono il loro "pieno sostegno alla proposta che dovrebbe permettere all'Ue di colpire i membri di Hamas, i gruppi affiliati e i sostenitori delle sue attività destabilizzanti".
Hamas: "I morti a Gaza sono oltre 18mila"
A Gaza, i morti per l'offensiva israeliana superano le 18mila unità. Lo ha reso noto il ministero della Sanità nell'enclave governata da Hamas. Secondo il movimento islamista, il 70% dei morti erano donne e bambini. I feriti, aggiunge la nota sono 49.200.
Iran: "L'Ue agisca per fermare i raid di Israele contro Gaza"
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha inviato una lettera all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea (Ue), Josep Borrell, chiedendo che Bruxelles metta in campo "azioni efficaci affinché il regime sionista ponga completamente fine agli attacchi contro la Striscia di Gaza". Nella lettera, come riporta l'agenzia di stampa Irna, Amirabdollahian fa riferimento ai recenti appelli da parte dell'Ue riguardo ad "un cessate il fuoco duraturo" e loda le critiche da parte di Borrell nei confronti degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e contro le azioni violente dei coloni.
Emissari Onu al valico di Rafah per operazioni umanitarie
Una decina di emissari del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite visiteranno oggi il valico di Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza: lo riferisce l'agenzia di stampa Reuters. La visita è organizzata dalle autorita' degli Emirati Arabi Uniti. L'obiettivo è "scoprire" in prima persona "cosa è necessario in termini di aumento delle operazioni umanitarie per soddisfare i bisogni dei palestinesi a Gaza", ha spiegato l'ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti presso le Nazioni Unite, Lana Nusseibeh.
Israele: "Nessun piano per spostare la popolazione fuori da Gaza"
Israele non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia. Lo ha ribadito il portavoce del premier Benyamin Netanyahu, Eylon Levy, definendo le informazioni al proposito "accuse scandalose e false". Levy ha spiegato di riferirsi a quanto sostenuto dal ministro degli Esteri Ayman Safadi nel suo intervento a Doha, denunciando "lo sforzo sistematico di Israele di svuotare Gaza della sua gente". Levy, citato dai media, ha spiegato che Israele ha incoraggiato soltanto la popolazione di Gaza a lasciare le principali aree di combattimento, ma non la Striscia stessa.
Mezzaluna Rossa: "Raid vicino all'ospedale al-Amal a Khan Yunis"
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha denunciato "diversi raid violenti" israeliani intorno all'ospedale Al-Amal, a Khan Younis: all'alba, gli aerei isrealiani "hanno lanciato diversi raid nei pressi dell'ospedale Al-Amal e i bombardamenti di artiglieria sono continuati nel centro della città e nelle zone settentrionali della sede dell'associazione, che ospita 13mila persone sfollate", ha scritto l'organizzazione su X.
Borrell: "Nell'Ue concordi sulla richiesta delle pause umanitarie"
"Avevamo detto che Israele non deve usare la stessa tattica del Nord anche nel Sud, ma vediamo che è la stessa o addirittura peggiore. Il numero di vittime civili, vittime civili innocenti, continua ad aumentare". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles. "L'Ue, con gli Stati membri, deve concordare una serie di pause per rendere la situazione umanitaria meno orribile visto che non è stato possibile chiedere un cessate il fuoco al Consiglio di Sicurezza dell'Onu", ha aggiunto.

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Israele: "Almeno 8 razzi lanciati dal Libano"
Almeno 8 razzi sono stati sparati da Libano contro la città settentrionale israeliana di Ma'alot-Tarshiha. Lo ha riferito l'esercito israeliano, aggiungendo che il lancio non ha provocato feriti e che 6 missili sono stai intercettati dal sistema di difesa aerea Iron Dome, mentre altri due sarebbero caduti in aree aperte.
L'Idf ha comunicato che sta rispondendo con bombardamenti di artiglieria contro le aree di provenienza degli attacchi, nel sud del Libano.
Israele, altri 4 soldati morti: totale ora a 101
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati: 3 di loro uccisi in combattimento nel sud di Gaza e il quarto in un incidente d'auto. Secondo le cifre ufficiali - dall'inizio dell'operazione nella Striscia - il totale dei soldati deceduti è ora di 101.
Gallant: "Hamas ha sottovalutato la rappresaglia di Israele"
Hamas “ha sottovalutato la rappresaglia di Israele” dopo gli attacchi del 7 ottobre. Lo ha detto al Daily Mail il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, aggiungendo che "è difficile portare le democrazie a combattere le guerre, ma, una volta che ci troviamo in un conflitto, siamo molto più forti perché combattiamo per difendere i nostri valori".
Secondo Gallant, inoltre, gli aiuti raccolti dagli attivisti filo-palestinesi vengono utilizzati dal terrorismo globale. “La propaganda di Hamas sta influenzando le università e le proteste e vengono versati soldi che stanno attivando reti terroristiche in tutto il mondo”, ha aggiunto.
Chi è Yahya Sinwar, il leader di Hamas mente della strage di ottobre
L'uomo più ricercato di Gaza si nasconderebbe in un tunnel e punterebbe alla liberazione di tutti i detenuti palestinesi. IL PROFILO

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Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza
L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. L'APPROFONDIMENTO
Idf: "Eliminato Emad Krikae, comandante del battaglione Shejaiya di Hamas"
Onu, "catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza"
Il testo Onu esprime preoccupazione per la "catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza", "chiede un immediato cessate il fuoco umanitario". Chiede inoltre la protezione dei civili, l'accesso umanitario e il rilascio "immediato e incondizionato" di tutti gli ostaggi. Alla fine di ottobre, dopo quattro insuccessi in dieci giorni da parte del Consiglio di Sicurezza, l'Assemblea Generale aveva invocato, a larghissima maggioranza (120 voti favorevoli, 14 contrari e 45 astensioni), una "tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata, che porti alla cessazione delle ostilità" tra Israele e Hamas. Due settimane dopo il Consiglio è riuscito ad adottare una risoluzione che chiedeva "pause e corridoi umanitari" nella Striscia di Gaza, non un "cessate il fuoco" e nemmeno una tregua". La settimana scorsa, invocando per la prima volta l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite che permette al Segretario generale di riunire il Consiglio su una questione che "potrebbe mettere in pericolo il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale", Antonio Guterres aveva esortato il Consiglio a spingere per un "cessate il fuoco umanitario", denunciando la "punizione collettiva" inflitta ai palestinesi. "Purtroppo il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a farlo", ha lamentato ieri, descrivendo un Consiglio le cui "autorità e credibilità sono state seriamente compromesse". Venerdì la risoluzione preparata dagli Emirati Arabi Uniti in risposta alla richiesta del Segretario Generale, che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario immediato" a Gaza, è stata bloccata dagli Stati Uniti. Ha ricevuto 13 voti a favore, uno contrario e un'astensione (Regno Unito).
Gaza, domani Assemblea generale dell'Onu dopo veto Usa
Dopo il veto americano su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario" a Gaza, domani prenderà il via una riunione straordinaria dell'Assemblea generale dell'ONU. L'incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. Secondo fonti diplomatiche, l'Assemblea Generale, le cui risoluzioni non sono vincolanti, potrebbe decidere un testo. La bozza di testo visionata dall'AFP riprende in gran parte la risoluzione respinta venerdì dal Consiglio di Sicurezza a causa del veto americano.
Medioriente, oltre 100 soldati Israele morti da avvio operazione Gaza
Lunedì l'esercito ha rivelato l'identità di altri tre soldati uccisi nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Interrogata dall'AFP, ha precisato che finora in questa offensiva di terra sono stati uccisi 101 soldati.
Medioriente, altri 28 cittadini kazaki evacuati da Gaza
Un aereo speciale ha portato 28 cittadini e i loro familiari da Gaza in Kazakistan. "Il Ministero degli Affari Esteri, insieme al Ministero per le Situazioni di Emergenza, al Ministero della Salute del Kazakistan e a KazAID, hanno organizzato un aereo speciale per fornire aiuti umanitari ai palestinesi. Lo stesso aereo ha trasportato 28 cittadini e le loro famiglie dalla Striscia di Gaza in Kazakistan", ha detto il ministero degli Esteri kazako. Il 17 novembre "il primo gruppo di 99 cittadini kazaki è stato evacuato con successo e in sicurezza". Sabato scorso, il Kazakistan ha inviato in Palestina un aereo cargo con 38 tonnellate di aiuti umanitari. Gli aiuti, compresi beni essenziali come cibo, biancheria da letto, medicinali e forniture mediche, sono stati consegnati alla Mezzaluna Rossa egiziana per la distribuzione.
Medioriente, Israele: eliminato comandante battaglione Shejaiya di Hamas
Le forze di difesa israeliane annunciano su X di aver eliminato Emad Krikae, comandante del battaglione Shejaiya di Hamas. Krikae aveva assunto l'attuale posizione dopo l'uccisione del suo predecessore. In precedenza era stato vice comandante del medesimo battaglione e responsabile dell'addestramento sui missili anticarro nella Brigata della città di Gaza.