L''attacco "non rimarrà senza risposta", fanno sapere i russi. L'Ucraina ha rivendicato il "più massiccio attacco" contro le strutture militari russe dall'inizio della guerra. Forti esplosioni nella notte sono state udite nel centro di Kiev. Secondo il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, le unità di difesa aerea hanno respinto un attacco di droni contro la città. Biden nel suo ultimo discorso di politica estera manda un messaggio al suo successore: "Non abbandonare l'Ucraina"
L'esercito russo ha accusato l'Ucraina di aver lanciato missili occidentali contro la Russia in un attacco avvenuto nella notte che "non rimarrà senza risposta", ha avvertito il ministero della Difesa. Lo riferiscono le agenzie russe. L'Ucraina ha rivendicato di aver effettuato questa notte "il più massiccio attacco contro le strutture militari" russe dall'inizio della guerra. In una nota, lo Stato maggiore ucraino ha riferito di aver colpito "ad una distanza compresa tra 200 e 1.100 km nel profondo della Federazione Russa" le regioni di Bryansk, Saratov, Tula e della Repubblica del Tatarstan.
Diverse forti esplosioni sono state udite nel centro della capitale ucraina nella notte. Lo riferisce Kyiv Independent. Secondo il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, le unità di difesa aerea hanno respinto un attacco di droni contro la città. Biden nel suo ultimo discorso di politica estera, manda un messaggio al suo successore: "Non abbandonare l'Ucraina".
Droni ucraini hanno provocato incendi in un impianto di gas e in siti industriali a centinaia di chilometri di distanza l'uno dall'altro in Russia, hanno dichiarato le autorità russe. Restrizioni temporanee ai voli civili, adottate in Russia per attacchi di droni, hanno coinvolto diversi aeroporti, tra cui Kazan e Kaluga. La Tass riferisce che le limitazioni sono già state revocate a Kaluga, Tambov e Penza.
Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha dichiarato che non ci sono novità su possibili contatti tra Putin e Trump. “Con Usa ci sono contatti tecnici ma non c'è un dialogo politico”, ha riferito, come riporta la Tass.
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Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA
Stop al gas russo attraverso l'Ucraina, rischio stangata sulle bollette. Gli scenari
Dall'1 gennaio 2025, il gas russo non transiterà più verso l'Europa attraverso l'Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. "L'interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina avrà un impatto drastico su tutti noi nell'Ue, non solo sulla Federazione Russa", ha detto il primo ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE
Lituania non esclude la possibilità di inviare militari a Kiev
La Lituania non esclude la possibilità di inviare personale militare in Ucraina. Lo ha affermato oggi il ministro degli esteri lituano, Kestutis Budrys, durante un'intervista al portale della televisione lituana Lrt. Budrys ha precisato che qualsiasi decisione sull'invio di militari sarebbe tuttavia per prima discusso con gli alleati e verrebbe adottata sulla base di una posizione comune.
Ucraina: martedì 21 comunicazioni Crosetto al Senato
Martedì 21 alle 16,30 nell'Aula del Senato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, terra' le comunicazioni del governo sul dl Ucraina, per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore di Kiev.
Repubblica ceca, 'la Russia non può più ricattarci'
In caso di interruzione del petrolio russo dall'oleodotto Druzba, la Repubblica ceca è pronta a passare alla fornitura completa di petrolio occidentale attraverso gli oleodotti Tal e Ikl. Le modifiche tecnologiche per l'estensione dell'oleodotto italiano Tal sono state completate e la tecnologia è operativa. "L'estensione della capacità dell'oleodotto Tal è stata completata", ha detto il premier Petr Fiala durante una visita al parco serbatoi centrale di Nelahozeves, in Boemia centrale. Questo fornirà alla Repubblica ceca 4 milioni di tonnellate in più all'anno, per cui sarà possibile importare fino a 8 milioni di tonnellate, che copriranno l'intero consumo del Paese. "La Russia non può più ricattarci in questo modo", ha dichiarato Fiala. La Repubblica ceca consuma circa 8 milioni di tonnellate di petrolio all'anno, di cui circa la metà passa attraverso l'oleodotto Druzba via Ucraina e il resto attraverso l'oleodotto Ikl da Ingolstadt in Germania a Kralupy nad Vltavou in Boemia centrale a Nord di Praga. Quest'ultimo è collegato all'oleodotto Tal da Trieste.
Cremlino: "Soluzione crisi deve essere negoziata solo da Usa e Russia"
"I negoziati sull'Ucraina devono tenersi fra Russia e Stati Uniti senza la partecipazione di alcun altro Paese occidentale. Non abbiamo nulla di cui parlare con Londra o Bruxelles", ha affermato il Consigliere del Cremlino, Nikolai Patrushev, che siede nel Consiglio di sicurezza nazionale, in una intervista a Kp.Ru, dopo che Donald Trump ha anticipato la sua intenzione di incontrare Vladimir Putin "molto rapidamente" dopo l'insediamento alla Casa Bianca. "In merito alle prospettive specifiche di ulteriori sviluppi considerando il fattore Trump, rispettiamo le dichiarazioni fatte", ha aggiunto. "La leadership dell'Ue non ha il diritto di parlare per molti dei Paesi che ne fanno parte, come Ungheria, Slovacchia, Romania e altri interessati alla stabilità in Europa e in una politica equilibrata sulla Russia", ha aggiunto
Zelensky: i nordcoreani usati da Mosca per prolungare la guerra
Lo scambio dialettico "tra i soldati nordcoreani catturati e gli investigatori ucraini continua. Stiamo accertando i fatti. Stiamo verificando tutti i dettagli. Il mondo scoprirà la verità su come la Russia sta sfruttando questi individui, cresciuti in un vuoto informativo totale, totalmente ignari dell'Ucraina, e che vengono usati dalla Russia solo per prolungare e intensificare questa guerra". Lo annuncia su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Solo la Russia ha bisogno di questa guerra - aggiunge il leader ucraino -. Sono grato a tutti i nostri guerrieri che stanno difendendo le posizioni dell'Ucraina e sono anche grato a tutti nel mondo che ci stanno aiutando a proteggere le vite e la nostra indipendenza".
Mosca annuncia riconquista di due villaggi nel Donetsk
Il ministero della Difesa russo ha annunciato la riconquista di Neskuchne e Terny, due villaggi nella regione contesa del Donetsk che l'Ucraina era riuscita a strappare al controllo di Mosca. L'area intorno a Neskuchne, spiega il ministero, era "un hub logistico strategicamente importante" per le forze di Kiev, che faticano sempre più a contenere le avanzate russe, soprattutto nel Donbass.
Lavrov: "Da Trump segnali positivi ma aspettiamo proposte"
La Russia giudica positivamente alcuni cambi di tono nelle dichiarazioni di futuri membri dell'amministrazione di Donald Trump, ma attende dal presidente eletto americano "iniziative concrete" una volta che si sarà insediato alla Casa Bianca. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, nella tradizionale conferenza stampa di inizio anno. Secondo Lavrov, "il semplice fatto che si cominci a parlare di più delle realtà sul terreno, è una cosa che probabilmente merita di essere bene accolta". Mosca continua ad assicurare di essere pronta a trattative per mettere fine al conflitto in Ucraina, ma sottolineando appunto che esse devono partire dalla "realtà sul terreno", che vedono attualmente le sue truppe occupare la Crimea e buona parte di altre quattro province ucraine: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Nel giugno dello scorso anno il presidente Vladimir Putin ha detto che Mosca è pronta a un cessate il fuoco solo se le truppe ucraine si ritirano completamente da queste quattro regioni e Kiev si impegna ufficialmente a non entrare nella Nato. Lavrov ha tuttavia affermato che la Russia aspetta di vedere le "iniziative concrete" proposte da Trump, e ha sottolineato che finora non ci sono proposte da parte del presidente eletto per un vertice con Putin. "Quando Trump sarà presidente e illustrerà in modo formale la sua posizione in merito all'Ucraina, ovviamente la esamineremo", ha aggiunto il capo della diplomazia russa. Lavrov ha aggiunto che la Russia è pronta a discutere di "garanzie di sicurezza per il Paese che ora si chiama Ucraina, o per una parte di questo Paese, che non è ancora determinata". Ma ciò dovrà avvenire in un più vasto "contesto euroasiatico" per la sicurezza collettiva. "Il punto non è l'Ucraina - ha affermato Lavrov - ma il punto è che l'Ucraina viene utilizzata per indebolire la Russia (...) nel sistema di sicurezza europeo. Naturalmente, le minacce sul fianco occidentale, sui nostri confini occidentali, devono essere eliminate".
Kiev rivendica “l’attacco più massiccio contro la Russia”
L'Ucraina ha rivendicato di aver effettuato questa notte "il più massiccio attacco contro le strutture militari" russe dall'inizio della guerra. In una nota, lo Stato maggiore ucraino ha riferito di aver colpito "ad una distanza compresa tra 200 e 1.100 km nel profondo della Federazione Russa" le regioni di Bryansk, Saratov, Tula e della Repubblica del Tatarstan. Tra gli obiettivi colpiti ci sono "una base di stoccaggio del petrolio Kombinat Crystal a Engels, nella regione di Saratov", e "lo stabilimento chimico nella città di Seltso" a Bryansk, dove sono stati colpiti anche due complessi missilistici antiaerei nemici. Il raid contro la base di stoccaggio del petrolio a Engels è avvenuto dopo che "era appena stato domato un incendio durato 5 giorni dopo l'attacco precedente", ricorda lo Stato maggiore ucraino sottolineando che l'attacco è stato realizzato "con successo dalle unità delle Forze dei sistemi senza pilota (droni) delle Forze armate dell'Ucraina e della Direzione principale dell'intelligence". Lo stabilimento chimico di Bryansk nella città di Seltso colpito nei raid è "una struttura strategica del complesso militare-industriale russo" dove "vengono prodotte munizioni per artiglieria, sistemi di lancio di razzi, munizioni per l'aviazione, ingegneria e componenti per missili da crociera Kh-59", sostiene lo Stato maggiore. "Nell'esecuzione di questa missione di combattimento" contro la Russia "sono state coinvolte unità delle forze dei sistemi senza pilota, delle forze per operazioni speciali, del servizio di sicurezza dell'Ucraina, delle forze missilistiche, delle forze aeree delle forze armate dell'Ucraina, nonché della direzione principale dell'intelligence del ministero della difesa. Inoltre, unità della Direzione principale dell'intelligence e del Servizio di sicurezza dell'Ucraina hanno attaccato obiettivi strategici del complesso militare-industriale della Federazione Russa: la raffineria di petrolio di Saratov e l'impianto di Kazanorgsintez. In entrambe le strutture è scoppiato un incendio". "Il lavoro mirato e sistematico per distruggere gli oggetti che forniscono munizioni, equipaggiamento militare, carburante all'esercito di occupazione della Federazione Russa continuerà fino alla completa cessazione dell'aggressione armata della Federazione Russa contro l'Ucraina", conclude la nota.
Mosca, attacco ucraino con missili occidentali, "risponderemo"
L'esercito russo ha dichiarato che l'Ucraina ha lanciato missili occidentali sul suo territorio in un attacco notturno che, secondo Kiev, ha colpito una base dell'esercito. Il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue forze hanno abbattuto "sei missili Atacms di fabbricazione statunitense e sei missili da crociera Storm Shadow lanciati da aerei di fabbricazione britannica" che sono stati lanciati sulla regione di confine di Bryansk, nonche' due missili. Tutti i missili sono stati intercettati e abbattuti. "Le azioni del regime di Kiev, sostenute dai loro sponsor occidentali, non rimarranno senza risposta", ha ammonito Mosca.
Russia: 'Conquistati altri due villaggi in Ucraina orientale'
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di altri due villaggi nell'est dell'Ucraina: quelli di Terny e Neskuchnoye, nella regione ucraina di Donetsk, in parte occupata dai soldati del Cremlino. Lo riporta l'agenzia Interfax.
Vertice Baltico: risposta forte ad attacchi alle strutture
"Siamo determinati a scoraggiare, individuare e contrastare qualsiasi tentativo di sabotaggio e qualsiasi attacco contro le nostre infrastrutture sarà affrontato con una risposta forte e determinata". Lo si legge nel comunicato congiunto del vertice di Helsinki dell'area baltica. "Siamo pronti ad attribuire le azioni ostili commesse da attori maligni e siamo lieti che la Nato abbia lanciato la missione di vigilanza 'Baltic Sentry' per migliorare la consapevolezza della situazione e scoraggiare le attività ostili", si legge ancora.
Mosca: 'Kiev ha lanciato missili occidentali in Russia'
L'esercito russo ha accusato l'Ucraina di aver lanciato missili occidentali contro la Russia in un attacco avvenuto nella notte. che "non rimarrà senza risposta", ha avvertito il ministero della Difesa. Lo riferiscono le agenzie russe.
Fonti: 'Ue frena l'uso dei fondi di Coesione per la difesa'
Da parte della Commissione europea "c'è una sostanziale rigidità di fronte all'idea di garantire maggior flessibilità all'uso dei fondi di Coesione per la difesa" nel prossimo bilancio Ue "non c'è molta apertura da parte dell'esecutivo in questo senso". Lo sottolinea una fonte diplomatica dell'Ue nel quadro dei negoziati in corso sul prossimo bilancio Ue a lungo termine. Allo stato attuale i fondi di coesione non possono essere utilizzati per acquistare direttamente strumenti per la difesa ma possono essere mobilitati per investimenti nei cosiddetti prodotti a duplice uso, come i droni. Secondo le stime di Bruxelles, tra 2014 e 2020 circa un miliardo di euro è stato investito in progetti a duplice uso in tutti gli Stati membri. L'idea di dirottare i fondi di coesione non utilizzati è tornata attuale nei mesi scorsi con la pressione della guerra della Russia in Ucraina e il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno promosso una dichiarazione congiunta per chiedere di agevolare "un approccio duale agli investimenti e di prevedere incentivi aggiuntivi e adeguati" nella prossima Coesione post-2027.
Seul: pronta a coordinarsi con Kiev su eventuale defezione militari nordcoreani
Il governo di Seul intende consultarsi con le autorità ucraine sull'eventuale trasferimento in Corea del sud dei soldati nordcoreani catturati dalle forze di Kiev, se questi ne faranno richiesta. A darne notizia è stato un portavoce del ministero degli Esteri sudcoreano, con riferimento ai due militari di cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la cattura nella regione russa di Kursk. "Essendo i soldati nordcoreani, il governo intende consultarsi con l'Ucraina nel caso in cui questi chiedessero di fare defezione in Corea del sud", ha affermato, con riferimento alla Costituzione del paese, riferita all'intera penisola coreana, e che riconosce di fatto tutti i residenti nella penisola come cittadini. Al momento, ha poi precisato il portavoce, questa richiesta non è arrivata, ma le autorità di Seul sono in contatto con l'Ucraina sulle questioni di loro pertinenza. La cattura dei due militari era stata anche confermata dall'agenzia di intelligence della Corea del sud che si è impegnata a garantire una stretta cooperazione con l'Ucraina.
Russia-Iran. Lavrov,: "Accordo partenariato non è contro nessuno"
L’Accordo di partenariato strategico globale tra Russia e Iran - che i due presidenti firmeranno venerdì a Mosca - non è diretto contro nessuno, è inteso a garantire la sicurezza di entrambi i Paesi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serggei Lavrov in una conferenza stampa suiu risultati della diplomazia russa nel 2024. "Questo accordo, come il nostro accordo con la Corea del Nord, tra l’altro, non è diretto contro nessun Paese. È di natura costruttiva e mira a rafforzare le capacità di Russia, Iran e dei nostri amici in varie parti del mondo a sviluppare meglio l’economia, risolvere i problemi sociali e garantire una capacità di difesa affidabile”, ha affermato il ministro. Rispondendo alla domanda se terzi esprimono preoccupazione per la conclusione di un accordo tra Mosca e Teheran, Lavrov ha osservato che questo di solito viene fatto in Occidente, “perché vogliono sempre trovare in ogni questione qualche argomento che dimostri che Russia, Iran, Cina, Corea del Nord preparano sempre qualcosa contro qualcuno”.
Nato, Baltico: verso memorandum su protezione infrastrutture
"Adotteremo ulteriori misure per migliorare la resilienza della nostra rete di comunicazione e dell'infrastruttura energetica, comprese catene di approvvigionamento affidabili, migliorando le misure di sicurezza fisiche e informatiche, sviluppando capacità europee di sorveglianza sottomarina e capacità di riparazione rapida, coinvolgendo il settore privato. Lavoreremo per un memorandum d'intesa sulla protezione delle infrastrutture critiche nella regione". Lo si legge nella dichiarazione congiunta al termine del vertice tra gli alleati Nato del mar Baltico.
Rutte: 'Serve risposta robusta contro la flotta ombra russa'
"Una robusta attuazione della legge è essenziale, come ha mostrato la Finlandia nel caso della nave della flotta ombra della Russia a Natale". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte a Helsinki per il summit dei Paesi del Baltico, co-organizzato dalla Finlandia e dall'Estonia.