
Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma

Sale ancora una volta la paura che la guerra tra Russia e Ucraina possa portare a un'escalation che coinvolge anche armi nucleari. Dopo aver portato armi nucleari tattiche in Bielorussia e condotto esercitazioni con lo stesso tipo di testate ai confini del territorio ucraino, Putin ha firmato alcune modifiche alla dottrina nucleare di Mosca che regola l'utilizzo delle testate in caso di attacco al territorio russo: potranno essere usate anche se l'offensiva viene condotta da una potenza non nucleare appoggiata però da uno Stato che possiede le atomiche
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Ma quali sono e come funzionano e armi nucleari esistenti? Queste si dividono in “strategiche” e “tattiche”. Le armi nucleari tattiche sono degli ordigni nucleari a bassa intensità: hanno un potere distruttivo non su larga scala ma limitato a obiettivi specifici, come un bunker o una diga. Sono ordigni di piccole dimensioni, facilmente trasportabili, utilizzabili senza l'utilizzo di mezzi aerei e direttamente dalle truppe sul campo
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Secondo Iriad Review, il periodico dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo, stando ad alcune stime la Russia dispone di circa 1.900 armi nucleari tattiche. Gli Stati Uniti ne hanno 230
Ucraina, Putin: "Dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia"
Quali sono le differenze tra le armi nucleari tattiche e strategiche? Vediamo qualche numero: le tattiche hanno una potenza da 0,1 a 50 kilotoni, le strategiche da 100 a mille kt; il raggio d’azione da terra è di 500 chilometri per le tattiche, di 5.500 km per le strategiche; il potenziale distruttivo investe 59 chilometri quadrati per le tattiche, 1.230 per le strategiche; il fallout, cioè la nube tossica che si alzerebbe da un’esplosione, colpirebbe 2.800 chilometri quadrati con le tattiche, 33.910 con le strategiche
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Le armi nucleari tattiche, come detto, hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo: nella grafica, uno scenario in caso di lancio russo. "Difenderemo i nuovi territori con ogni mezzo a nostra disposizione", ha detto nei giorni scorsi Vladimir Putin, evocando l'impiego di armi nucleari tattiche. Ciò ha fatto inevitabilmente alzare il livello di allerta in Occidente. Un attacco nucleare russo all'Ucraina al momento è considerato improbabile dall'intelligence occidentale “ma non escluso”
Cosa sono le armi tattiche
Nukemap è un sito che permette di simulare le conseguenze di una bomba nucleare tattica. Abbiamo fatto una prova, immaginando come punto d’impatto il Colosseo a Roma e un potenziale di 50 kilotoni. Cosa accadrebbe? I morti sarebbero oltre 109mila, i feriti oltre 256mila. I danni leggeri, vetri rotti e piccoli danneggiamenti, arriverebbero fino alla Città del Vaticano. Nella zona prima ci sarebbero ustioni di terzo grado, prima ancora la distruzione moderata e totale

Dopo l’impatto della bomba nucleare tattica si alzerebbe una nube tossica. Abbiamo ipotizzato da Roma un vento a Nord Est: la nube colpirebbe tutta la parte centrale dell'Italia, fino al mare

Secondo le stime della Federation of American Scientists, la Russia avrebbe un arsenale di 5.977 testate nucleari a disposizione, fra tattiche e strategiche: più di qualsiasi altro Paese al mondo e di tutte le riserve Nato messe insieme. Ci sarebbero almeno 1.588 bombe pronte all'uso, già montate su basi di lancio da terra, lanciamissili sottomarini e caccia

“Little Boy” e “Fat Man” sono i nomi delle due bombe che, sganciate dagli Usa, il 6 e il 9 agosto 1945 distrussero Hiroshima e Nagasaki. Little Boy è una bomba di uranio arricchito all’80%, con una potenza esplosiva di 15 kt. È stata sganciata per prima in Giappone, provocò 140mila morti

Fat Man è una bomba al plutonio, sganciata su Nagasaki il 9 agosto 1945. Con una potenza esplosiva di 25 kt, provocò 70mila morti
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