
Da Suez a Cuba: tutte le volte che il mondo è stato a rischio di una guerra nucleare
Dal 1945 ad oggi ci sono stati vari episodi che avrebbero potuto portare allo scoppio della terza guerra mondiale combattuta con armi atomiche. Biden ha ammonito sulla “minaccia di un Armageddon” causato dalla Russia. Tra falsi allarmi, errori e catastrofi evitate all’ultimo minuto, ecco i principali casi in cui le tensioni tra Washington e Mosca (ma non solo) stavano per scatenare il conflitto nucleare

Da quando nel 1945 gli Usa hanno usato le bombe atomiche sul Giappone, il mondo è entrato in una nuova epoca segnata dalla Guerra fredda, dalla divisione delle potenze in blocchi, dalla strategia della deterrenza. Un pianeta in cui le tensioni tra Stati Uniti e Russia potevano far esplodere da un momento all’altro una terza guerra mondiale con l’utilizzo delle armi nucleari. Ora il conflitto in Ucraina ha riproposto questa eventualità, con il timore che la Russia di Putin possa ricorrere a questa soluzione estrema
GUARDA IL VIDEO: Biden: "C'è la minaccia di un Armageddon nucleare"
"Per la prima volta dai tempi della crisi dei missili a Cuba c'è la minaccia di un Armageddon nucleare”, ha detto il presidente americano Joe Biden parlando a New York. Il riferimento è alla possibilità che Vladimir Putin possa usare un’arma atomica tattica nella guerra in Ucraina. Una scelta che potrebbe scatenare una guerra atomica, rischio che il pianeta ha già corso diverse volte in questi decenni. Ecco quando
Armageddon nucleare, il rischio di guerra atomica e perché Biden ha parlato di Cuba
LA CRISI DI SUEZ - Nel novembre del 1956, durante la crisi del canale di Suez, gli Usa rilevano una serie di manovre militari sospette, che in un primo momento vengono ritenute l’inizio di un’offensiva russa. Si valuta anche una risposta atomica ma in breve si scopre che tutti i dati raccolti erano frutto di coincidenze o errori di interpretazione
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L’ALBA LUNARE - Il 5 ottobre 1960 i radar del blocco occidentale in Groenlandia scambiano il fenomeno dell’alba lunare nei cieli della Norvegia per un possibile attacco nucleare sovietico. I militari statunitensi entrano in stato d’allerta ma la presenza del leader sovietico Nikita Krusciov a New York per un'assemblea dell’Onu fa capire che non può essere in corso un’offensiva e che le valutazioni erano errate
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LA CRISI DEI MISSILI A CUBA - Finora è stato il momento in cui il mondo è andato più vicino a un conflitto nucleare. Nel 1962 i sovietici installano nell’isola una batteria di missili nucleari, a pochi chilometri dalla Florida. A ottobre Kennedy schiera la flotta ma alla fine le due super potenze trovano un accordo e Krusciov ritira le armi
Crisi dei missili di Cuba: cosa avvenne nel 1962 e come si concluse
LA GUERRA SFIORATA - La tensione in quei giorni di ottobre del 1962 era altissima e ci sono almeno due episodi che lo testimoniano: c’è il famoso caso del sottomarino nucleare sovietico B-59 a cui per una serie di errori di valutazione viene ordinato di lanciare una testata nucleare contro la flotta americana, con il vice comandante Arkhipov che rifiuta di obbedire all’ordine, scongiurando di fatto la guerra nucleare (in foto un sottomarino sovietico durante la crisi di Cuba)
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L’ORSO - Un altro episodio, citato in un libro di William J. Perry e Tom Z. Collina che elenca i 22 casi in cui il mondo è stato a un passo dalla guerra nucleare, è avvenuto il 25 ottobre 1962. In Wisconsin un soldato americano vede qualcosa che cerca di arrampicarsi sulla recinzione della base militare. Viene data l’allerta e nella vicina base aerea “Volk Field” viene premuto il comando sbagliato che ordina ai piloti di salire sugli aerei con armi nucleari. Poco dopo si scopre che ciò che aveva provato a entrare nella base era un orso nero

L’AEREO ABBATTUTO - Nell’aprile 1969 un aereo da ricognizione americano viene abbattuto da un Mig nord-coreano nel mare del Giappone. Viene ordinata una rappresaglia e alcuni aerei ricevono l’indicazione di caricare bombe nucleari per un eventuale attacco alla Corea del Nord. Poco dopo l’allarme rientra. Diverse indiscrezioni negli anni hanno rivelato che il presidente Nixon (in foto) fosse ubriaco al momento di autorizzare la missione venendo bloccato da Kissinger

L’ERRORE DEI COMPUTER - È il 9 novembre 1979 quando i computer del Norad (il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America) indicano un imminente attacco nucleare sovietico. Le più alte cariche statunitensi vengono informate che oltre 2mila missili sono in volo contro l’America. Il presidente Carter ha pochi minuti per decidere di ordinare una risposta atomica di pari tenore. Ma dopo 6 minuti il Norad comunica che si è trattato di un falso allarme (nella foto una sala comando del Norad nel 1984)

IL FALSO ALLARME - Il 26 settembre 1983 un satellite sovietico segnala il lancio di un missile intercontinentale nucleare diretto verso l’Urss. Il tenente colonnello Petrov (in foto) del sistema di difesa aereo sovietico si convince che un attacco americano con un solo missile non sia un’ipotesi plausibile e riesce a far passare la sua linea anche ai superiori. Infatti si trattava di un falso allarme

LA VALIGETTA - Nel 1995 il presidente russo Eltsin è il primo leader mondiale ad attivare una “valigetta nucleare”. Allarmato per il lancio di un razzo Black Brant a largo della costa norvegese si prepara a lanciare un attacco atomico. Ma nel giro di pochi minuti si scopre che il razzo in Norvegia conteneva solo materiale per studiare l’aurora boreale
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