
Ucraina, Usa simulano scenari nel caso in cui Putin utilizzi bombe e armi nucleari
Secondo fonti del New York Times, Washington starebbe studiando le possibili conseguenze di un attacco nucleare russo sul suolo ucraino. Le variabili sono molte e vanno dal tipo di armi impiegate ai target che Mosca deciderebbe di colpire

Washington si prepara all'eventualità che Vladimir Putin si lanci nella “disperata” mossa di lanciare una bomba nucleare tattica per risollevare a suo favore le sorti del conflitto in Ucraina. La possibilità resta sul campo, nonostante si tratti di un’arma particolarmente difficile da usare e dai risvolti imprevedibili. Così, secondo quanto riporta il New York Times, negli Stati Uniti si sta cercando di capire che impatto potrebbe avere un attacco del genere
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"Prendiamo molto sul serio qualsiasi minaccia nucleare", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, nonostante al momento non si abbia "alcuna indicazione che la Russia si stia preparando nell'immediato a usare quel tipo di armi". I laboratori nucleari americani e le agenzie di intelligence, scrive il New York Times, starebbero quindi lavorando a simulazioni al computer per quantificare i possibili effetti di una bomba nucleare tattica
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Gli scenari sono diversi: tutto dipende dalle scelte di Mosca. Tra le ipotesi considerate c’è la possibilità che i russi utilizzino una bomba larga 15 cm, sparandola con un cannone di artiglieria sul suolo di Kiev. Ma il Cremlino potrebbe decidere anche di impiegare una testata nucleare da mezza tonnellata, con un missile lanciato dai confini nazionali. Tra le variabili per capire l’impatto di un attacco nucleare c’è poi anche il target specifico nelle mire di Mosca
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Secondo le analisi dei servizi americani, la Russia potrebbe puntare ad esempio a basi militari remote oppure piccole città ucraine, ma non si può escludere un’esplosione dimostrativa sopra il Mar Nero. La zona è la stessa che - stando a quanto riporta The Times, che cita un’informativa Nato non confermata dalla stessa Alleanza – potrebbe essere interessata da un test nucleare con il missile Poseidon (in foto), lanciato dal sommergibile Belgorod
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Secondo le fonti del New York Times quello che si teme di più è che Mosca scelga di utilizzare le testate atomiche che possono essere lanciate sui missili Iskander (in foto). Potenzialmente potrebbero raggiungere anche l’Europa dell’Ovest, con una potenza stimata intorno a un terzo di quella sganciata su Hiroshima
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Gli Stati Uniti stanno quindi anticipando i tempi, cercando di avere un piano di risposta coordinato con la Nato a un eventuale attacco russo. Anche in questo le opzioni sono diverse: si andrebbe verso attacchi contro le basi o le unità dietro al lancio, oppure contro le forze del Cremlino in Ucraina o contro la flotta del Mar Nero
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Washington studia le mosse di Mosca, consapevole però che la scelta di utilizzare armi nucleari in Ucraina andrebbe a rovinare del tutto la posizione russa nella comunità internazionale, già messa in seria difficoltà dalla scelta di dar via al conflitto. Mosca dovrebbe quindi pensare bene alla sua scelta, prima di perdere il sostegno strategico – anche se sempre più tiepido – di Paesi come Cina e India

Un altro fattore di rischio per Mosca sono le conseguenze che un suo attacco all’Ucraina avrebbe anche sul suo territorio. La nube radioattiva generata dalle armi nucleari potrebbe infatti arrivare a investire anche il territorio russo e quello della Bielorussia, forte alleato di Putin. I pericoli per la stessa Russia, sottolinea l'Institute for the Study of War, sarebbero “enormi”

L’azzardo sarebbe troppo grande, soprattutto per raggiungere i “vantaggi limitati” ottenibili attraverso l’offensiva, che comunque “non conseguirebbero il dichiarato obiettivo di Putin”, continua l'Institute for the Study of War, secondo cui “al massimo l'uso del nucleare russo congelerebbe le linee del fronte nelle attuali posizioni e consentirebbe al Cremlino di preservare i territori occupati"

Un singolo attacco nucleare non riuscirebbe infatti a raggiungere l'obiettivo di "prendere il controllo di tutta l'Ucraina". Per questo, stimano gli studiosi dell'Institute, servirebbero quantomeno "svariate armi nucleari tattiche"
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