All'indomani di quello che Kiev aveva definito "il più grande raid aereo mai compiuto" dalle sue forze sulla Russia, Mosca ha sferrato questa mattina un nuovo massiccio attacco contro infrastrutture energetiche nell'ovest dell Paese. Zelensky, in Polonia per vedere il primo ministro Donald Tusk, assicura: "Romperemo lo stallo su ingresso Kiev nell'Ue"
All'indomani di quello che Kiev aveva definito "il più grande raid aereo mai compiuto" dalle sue forze sulla Russia, Mosca ha sferrato questa mattina un nuovo massiccio attacco contro infrastrutture energetiche nell'ovest dell'Ucraina: in poche ore, sono stati lanciati 120 tra missili e droni. "Siamo in pieno inverno e l'obiettivo dei russi è sempre lo stesso: il nostro settore energetico", ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che oggi è in Polonia per vedere il primo ministro Donald Tusk. Tusk assicura: "Romperemo lo stallo su ingresso Kiev nell'Ue".
Il presidente ucraino durante il briefing con Tusk ha dichiarato di essere al lavoro “sul contenuto e sul formato del prossimo incontro” con Trump “dopo l'insediamento. Discuteremo lì le questioni principali, non entrerò nei dettagli, è troppo presto"
L'Australia ha avvertito che "tutte le opzioni per rispondere sono aperte" dopo la notizia dell'uccisione di un suo cittadino che era stato catturato dalle forze russe in Ucraina.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022" e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. IL PUNTO
Lettonia: "Continuare il sostegno militare Nato a Kiev"
"I Paesi Nato devono continuare a fornire sostegno militare all'Ucraina e fare tutto il possibile per frenare la Russia". Lo ha affermato oggi la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, durante un bilaterale, tenutosi a L'Aia, con il suo omologo olandese, Caspar Veldkamp. Braze ha ribadito che il suo Paese si spenderà perché la Russia risponda del crimine di aggressione davanti a un tribunale speciale internazionale e ha invitato tutti gli alleati della Nato a considerare l'estensione delle sanzioni comminate a Mosca per ridurre la capacità produttiva della sua industria bellica. Durante l'incontro, i due ministri hanno inoltre sottoscritto un accordo bilaterale per il reciproco scambio e la protezione di informazioni riservate tra Lettonia e Olanda.
Estonia: “Dare a Kiev tutti gli strumenti per combattere Mosca”
"La formula che può permettere all'Ucraina di vincere è semplice: gli ucraini vanno dotati dei mezzi per respingere i brutali attacchi della Russia. Allo stesso tempo, la pressione globale sulla Russia deve continuare". Lo ha detto il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, nel corso di un bilaterale, tenutosi a Kiev, con il suo omologo ucraino, Andrij Sybiha. "Le decisioni prese negli ultimi tre anni vanno nella giusta direzione - ha aggiunto Tsahkna -. L'Ucraina deve essere aiutata a raggiungere una posizione di forza attraverso ulteriori forniture di armi, inasprendo le sanzioni contro la Russia, scoraggiando la flotta ombra russa, limitando le entrate petrolifere russe e mobilitando a favore di Kiev i beni russi congelati Assicurando che Tallinn continuerà a sostenere militarmente, economicamente e politicamente Kiev, il ministro estone ha ribadito che una tregua senza garanzie di sicurezza non rappresenterebbe che un'occasione per far riprendere fiato alla Russia con conseguenze catastrofiche per la sicurezza del mondo euroatlantico. "Portare l'Ucraina sotto l'ombrello della Nato è il deterrente più efficace e la pietra miliare per costruire una pace duratura in Ucraina e in Europa", ha concluso Tsahkna.
Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA
+Europa: “Bene Zelensky, asset russi per difesa e ricostruzione”
"Il 10 gennaio 2024 la Camera ha approvato a larga maggioranza una Risoluzione di +Europa, Azione e IV che impegnava il governo 'ad assumere tutte le iniziative necessarie affinché gli asset bancari dello Stato russo congelati possano essere trasferiti allo Stato ucraino' in nome del principio "Make Russia Pay". L'Italia raccolga la richiesta lanciata oggi da Zelensky e si faccia promotrice in Europa e in tutte le sedi opportune della necessità di usare quei fondi - tutti, non solo gli interessi come deciso dal G7 sotto presidenza italiana - per la difesa e la ricostruzione delle infrastrutture ucraine devastate dall'aggressione russa". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. "Il criterio della proporzionalità, previsto dal diritto internazionale, sarebbe rispettato ma per difetto. Altro non sarebbe che una caparra sulle riparazioni di guerra che i russi dovranno pagare alla fine del conflitto", conclude.
Usa: “Nuove sanzioni contro il settore della Difesa russo”
Gli Stati Uniti hanno sanzionato oltre 250 persone coinvolte nel settore della difesa russo. Lo ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken. Le misure prendono di mira decine di aziende fuori dalla Russia che aiutano Mosca ad aggirare le sanzioni dell'occidente, in particolare in Cina, che rimane il più grande fornitore di beni cruciali per la difesa del Cremlino.
Rubio: “Russia e Ucraina dovranno fare concessioni”
Nella sua udienza di conferma al Senato come segretario di stato americano Marco Rubio ha ribadito che la posizione di Donald Trump che bisogna mettere fine alla guerra in Ucraina e ha aggiunto che entrambe le parti dovranno fare concessioni. Rubio ha anche detto di sperare che la fine della guerra cominci con un cessate il fuoco e ha auspicato una "diplomazia coraggiosa" per far cessare il conflitto.
Zelensky: “Spendere 250 miliardi da asset russi in armi”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l'Occidente a utilizzare circa 250 miliardi di dollari di beni russi congelati non assegnati per acquistare armi a Kiev e aiutarla a combattere l'esercito invasore della Russia. "Il sostegno più forte per l'esercito ucraino è lo stanziamento di 250 miliardi. L'Ucraina prenderà questi soldi, ne destinerà una grande quantità alla produzione nazionale e all'importazione di quei tipi di armi che l'Ucraina non possiede", ha dichiarato Zelensky durante una conferenza stampa a Varsavia.
Mosca e Riad: “Preservare la sovranità e integrità della Siria”
Una soluzione che porti al rispetto della "sovranità" e "integrità territoriale" della Siria attraverso un dialogo che coinvolga tutte le fazioni e le potenze esterne interessate è stato auspicato durante un colloquio telefonico avvenuto oggi tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il suo omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca. "I capi delle due diplomazie hanno scambiato opinioni su diverse questioni pressanti nell'agenda regionale, con un'enfasi sugli sviluppi della situazione in Siria", si legge in un comunicato del ministero. Lavrov e Faisal bin Farhan "si sono espressi a favore di un dialogo inter-siriano con la partecipazione di tutte le forze politiche e gruppi etno-confessionali, così come di tutti i protagonisti esterni, che sostenga la difesa della sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale della Siria", conclude il ministero degli Esteri russo.
Zelensky: “Sì a contingente europeo in Ucraina ma con garanzie”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è dichiarato oggi favorevole "all'idea del contingente (militare) europeo in Ucraina" a condizione però che questo sia una parte del più complesso sistema di garanzie offerte all'Ucraina nel caso di interruzione dei combattimenti con Russia. Zelensky ha ammesso che oltre a parlare del tema con il presidente francese Emanuelle Macron sono in corso i colloqui con il premier di Gran Bretagna e con i partner di paesi baltici. "Non vorremmo un contingente simbolico bensì una forza reale", ha sottolineato il presidente aggiungendo che il suo paese è interessato all'arrivo degli istruttori militari.
Zelensky: “Al lavoro per un incontro con Trump dopo il 20/1”
"I nostri team stanno già lavorando sul contenuto e sul formato del prossimo incontro dopo l'insediamento. Discuteremo lì le questioni principali, non entrerò nei dettagli, è troppo presto": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il briefing con il primo ministro polacco Donald Tusk. Secondo Zelensky, come riporta Rbc Ukraina, la priorità dell'Ucraina è porre fine alla guerra in condizioni giuste. Allo stesso tempo, "il paese ha bisogno di avere fiducia nel fatto che la Russia non ricorrerà ad una seconda invasione, motivo per cui è importante ottenere forti garanzie di sicurezza". Le garanzie strategiche sono per Zelensky l'adesione all'Unione Europea (Ue) e alla Nato e importanti aiuti militari.
Tusk: “Mosca pianificava terrore aereo in tutto il mondo”
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che la Russia aveva pianificato atti di "terrore aereo" contro le compagnie aeree in tutto il mondo, accusando Mosca di aver organizzato sabotaggi e dirottamenti sul suolo polacco e altrove. Tusk lo ha detto a margine dei colloqui a Varsavia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Non entrerò nei dettagli, ma posso confermare la fondatezza di questi timori, è che la Russia aveva pianificato atti di terrore aereo, e non solo contro la Polonia, ma contro le compagnie aeree di tutto il mondo", ha detto Tusk ai giornalisti.
Tusk: “Pronti a ospitare vertice sulla ricostruzione Ucraina”
"Siamo pronti di organizzare in Polonia il prossimo vertice internazionale sulla ricostruzione post-bellica dell'Ucraina". Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk dopo l'incontro oggi a Varsavia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il premier, la collaborazione con l'Ucraina "è parte del lavoro per garantire la sicurezza" della Polonia e dell'Europa. Il reale e serio coinvolgimento europeo nel garantire la sicurezza di Kiev potrebbe - secondo Tusk - far modificare anche l'atteggiamento di Trump a questo proposito.
Zelensky: “25 prigionieri tornano a casa, anche difensori Azovstal”
"Riportare a casa la nostra gente è ciò a cui l'Ucraina sta lavorando costantemente e non ci fermeremo finché non riporteremo indietro tutta la nostra gente. Oggi, altre 25 persone stanno tornando a casa in Ucraina. Si tratta dei nostri militari e civili. Tra loro ci sono i difensori di Mariupol e Azovstal, così come delle nostre regioni di Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Molti di loro hanno gravi ferite e malattie e ognuno riceverà tutte le cure mediche necessarie". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in merito a un reciproco scambio di 25 prigionieri con la Russia. "Sono grato al team che cerca la nostra gente e organizza questo importante lavoro. Estendiamo la nostra gratitudine agli Emirati Arabi Uniti per la loro assistenza nel rendere possibile l'evento di oggi", ha aggiunto.
Tusk: “L’Ue non speculi su Trump e spenda di più in difesa”
"L'Ue e la Polonia non dovrebbero speculare sulle dichiarazioni di Donald Trump ma aumentare il peso del proprio ruolo e trattare gli Usa come partner: se vogliamo che gli Usa siano coinvolti in Ucraina e nell'Ue non ci devono essere dubbi al prossimo vertice Nato su quanto si spende in difesa, non ci dovrebbe essere più spazio per quei Paesi che spendono poco in difesa". Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk nel corso di un incontro a Varsavia con il presidente ucraino Volodomyr Zelensky.