Introduzione
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo".
Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto
Quello che devi sapere
Il nuovo missile russo
- Questo missile, secondo Mosca, è in grado di viaggiare ad una velocità tale da eludere le tradizionali difese anti-aeree. L'Oreshnik, così è stato battezzato dagli ingegneri, è stato utilizzato per la prima volta per prendere di mira un complesso industriale a Dnipro, città nel Sud dell'Ucraina, a novembre.
Per approfondire:
Missile balistico intercontinentale, cos'è un ICBM e quali sono le sue caratteristiche
Le caratteristiche
- Con una capacità di trasporto stimata pari a sei testate nucleari oppure convenzionali - equipaggiate con sei sottomunizioni - Oreshnik ha una velocità di 3,6 chilometri al secondo, il che gli consentirebbe di raggiungere il proprio bersaglio senza il rischio di essere distrutto dagli attuali sistemi antimissile. Secondo gli esperti, sarebbe una versione modificata del missile Rubezh e avrebbe una gittata di circa 6mila chilometri. Nel suo primo utilizzo sul campo di battaglia, il missile è stato lanciato dalla regione di Astrakhan, lontana da Dnipro oltre mille chilometri, ed ha raggiunto il bersaglio in 15 minuti. Se fosse equipaggiato con testate nucleari indipendenti, ognuna di esse potrebbe avere una capacità di 0,3 megatoni, ovvero 300 chilotoni. La bomba che ha colpito Hiroshima era pari a 16 chilotoni.
I missili intercontinentali
- Fonti di Washington hanno derubricato l'Oreshnik ad un'arma non in grado di cambiare le sorti del conflitto, ma nell'arsenale russo ci sono anche scorte di missili balistici intercontinentali (Icbm) che avrebbero ben altro impatto, tanto che finora nessun Paese li ha mai utilizzati. Perché possono essere caricati con testate atomiche e coprire una distanza fino a 10.000 chilometri
Putin: "Oreshnik riducono il bisogno di usare le atomiche"
- Va comunque tenuto presente che Putin, a dicembre, ha sottolineato che l'emergere dei sistemi missilistici russi Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. "Un numero sufficiente di questi moderni sistemi d'arma porta praticamente al punto di non avere più bisogno di usare armi nucleari", ha detto il leader russo secondo cui Mosca "non sta inasprendo la dottrina nucleare, la stiamo migliorando"
Cosa potrebbero fare gli Icbm
- I missili balistici intercontinentali (Icbm), invece, nel caso venissero lanciati dalla Russia, questi sarebbero in grado di colpire la costa orientale degli Stati Uniti. Gli Icbm furono sviluppati negli anni '50, in piena guerra fredda. Con l'obiettivo, sia per l'Unione Sovietica che per gli Stati Uniti, di minacciare direttamente le rispettive popolazioni con armi nucleari
Quanti missili ha Mosca
- Una ricerca del Congresso americano stima che la Russia abbia 326 missili nel suo arsenale. I missili balistici intercontinentali possono viaggiare anche entrando nello spazio, mentre se mantengono la traiettoria all'interno dell'atmosfera questo comporta maggior consumo di carburante e una riduzione della loro gittata. In grado di viaggiare a decine di migliaia di chilometri all'ora, partendo dalla Russia un Icbm impiegherebbe circa 40 minuti per raggiungere un obiettivo negli Stati Uniti
L’arsenale russo
- La Russia dispone anche di missili intercontinentali di tipo RS-26 Rubez. Che secondo l'Arms Control Association con sede negli Stati Uniti, hanno una gittata fino a 5.800 km e possono trasportare una testata nucleare da 800 kg. Dalla regione di Astrakhan, da cui è partito il raid su Dnipro, un missile di questo tipo avrebbe impiegato meno di 10 minuti per raggiungere l'obiettivo, a circa 700 chilometri
Per approfondire: