Al termine dell'incontro con il ministro della Difesa Crosetto, il presidente ucraino ha voluto ringraziare il nostro Paese per il supporto ricevuto fino ad ora attraverso un videomessaggio. Presente anche Keir Starmer giunto a sorpresa a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e firmare un trattato bilaterale che celebri i 100 anni di partnership con l'Ucraina. Intanto, l'esercito ucraino afferma che le sue forze hanno catturato 27 soldati russi nella regione russa di Kursk
Sirene anti-aeree ed esplosioni sono state udite a Kiev durante le visite del primo ministro britannico Starmer e del ministro della Difesa italiano Crosetto, che sono nello stesso giorno nella capitale ucriana. 'La difesa aerea è operativa', ha detto il sindaco di Kiev Klitschko. Poco prima, l'aeronautica ucraina aveva segnalato che un 'drone nemico' si stava avvicinando alla capitale da est. Le esplosioni sono avvenute a 7-800 metri dal luogo in cui si trovava in quel momento Crosetto, che vedrà nel pomeriggio Zelensky e avrà anche altri incontri istituzionali. Starmer e il presidente ucraino hanno sottoscritto un patto bilaterale strategico, denominato 'partnership dei 100 anni', a conferma del sostegno politico, militare ed economico di Londra a Kiev sullo sfondo della guerra con la Russia.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
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- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA
Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Zelensky: "Grato all'Italia per tutto il suo sostegno"
"Ho avuto un incontro con il ministro della Difesa italiano e sono grato all'Italia per tutto il supporto fornito al nostro Paese e al nostro popolo", lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un suo videomessaggio questa sera, citato da Ukrinform. "Abbiamo parlato di cosa possiamo fare insieme in futuro, prima di tutto la difesa aerea. Abbiamo anche discusso della produzione congiunta. Dobbiamo aggiungere posti di lavoro per il nostro popolo in Europa e risultati tecnologici", ha aggiunto Zelensky, ricordando inoltre che l'Italia stava preparando l'undicesimo pacchetto di aiuti a sostegno dell'Ucraina.
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI
Stop al gas russo attraverso l'Ucraina, rischio stangata sulle bollette. Gli scenari
Dall'1 gennaio 2025, il gas russo non transiterà più verso l'Europa attraverso l'Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. "L'interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina avrà un impatto drastico su tutti noi nell'Ue, non solo sulla Federazione Russa", ha detto il primo ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA
Crosetto: priorità immediata cessazione ostilità
“Importante e significativo colloquio con il mio omologo ucraino Rustem Umerov che ha ringraziato l'Italia per aver garantito all'Ucraina, in questi tre anni, un decisivo sostegno sia sul piano degli aiuti civili e umanitari che militari. Importante occasione anche per ribadire l’amicizia che lega i nostri due popoli e i nostri due governi”. Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto oggi in visita ufficiale a Kiev. “Resta salda e chiara la volontà del nostro Paese di supportare il popolo ucraino e le sue istituzioni - ribadisce Crosetto - la priorità, per l’Italia come per la Ue e la Nato, è la immediata cessazione delle ostilità. Le bombe russe devono cessare di cadere sulla popolazione civile. Come Italia abbiamo anche ribadito la centralità dei valori democratici propri delle democrazie liberali occidentali come il rispetto del diritto internazionale a tutela dell’Ucraina, una nazione e un popolo colpiti e feriti da un conflitto che non hanno voluto né cercato”. "Come Italia, come governo e come ministero della Difesa - conclude il ministro - continueremo a impegnarci per il rispetto del diritto internazionale e per giungere a una pace giusta e rispettosa dei diritti dei popoli".
Biden: non ci pieghiamo a nessuno, e certo non a Putin
“Non ci pieghiamo a nessuno, e certamente non a Putin”. Lo ha detto il presidente Joe Biden nel suo messaggio finale alle forze armate americane. Il presidente russo Vladimir Putin, ha ricordato Biden, “ha fallito il suo tentativo di conquistare Kiev, ha fallito l’obiettivo di conquistare territori e rompere la Nato”.
Panetta: senza la pace l'economia non può prosperare
"Senza pace, l'umanità non può prosperare; né può farlo l'economia". Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta nel suo intervento all'incontro Economia e pace: un'alleanza possibile promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice. Il governatore ha elecato i danni e i contraccolpi di ogni conflitto e ha sottolineato come "lo sforzo bellico sostiene la domanda aggregata e può stimolare l'innovazione, ma distorcendone gravemente le finalità. I benefici economici sono però transitori e non eliminano la necessità di riconvertire l'economia una volta concluso il conflitto".
Russia, nuovo fronte in Siria. Gli effetti sul conflitto in Ucraina e sulle trattative
Vacilla la tenuta del sistema di potere siriano, incarnato dal presidente Bashar al-Assad e per anni puntellato dagli sforzi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. Da giorni continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. Ma questo scenario che impatto avrà sul conflitto tra Mosca e Kiev? L'ANALISI
Russia: ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea
Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. I DETTAGLI
Guerre e disastri naturali, oltre 200mila morti nel mondo nel 2024
A lanciare l'allarme è l'organizzazione umanitaria Cesvi, che sottolinea come quest'anno sia stato caratterizzato da un drammatico paradosso: "A fronte di 300 milioni di persone al limite della sopravvivenza, è sempre più difficile e pericoloso per gli operatori umanitari portare aiuti". LEGGI L'ARTICOLO
Nato, un terzo dei soldati nordcoreani nel Kursk uccisi o feriti
"Sappiamo dagli ucraini che circa un terzo" dei circa 11mila soldati nordcoreani schierati nella regione russa di Kursk tra le file russe "sono stati uccisi o feriti". Lo ha detto il presidente uscente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer, in conferenza stampa a Bruxelles. I soldati nordcoreani "vengono impiegati in modo non molto efficiente, anche perché ci sono problemi linguistici" che rendono impossibile un "coordinamento efficace" con le forze russe, ha evidenziato l'ammiraglio olandese. Tuttavia, "il più isolato Paese del mondo com'è la Corea del Nord è diventato un attore" nella guerra e questo rappresenta "un cambiamento enorme, in un modo che nessuno pensava possibile", ha osservato.
Crosetto a Zelensky: è il momento per aumentare gli aiuti
"Questo è il momento per aumentare gli aiuti, il momento più importante degli ultimi tre anni". Lo ha detto il ministro della difesa, Guido Crosetto, incontrando il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kiev.
Cremlino, M.O. e nucleare a centro colloquio Putin-Pezeshkian
L'evoluzione della situazione in Medio Oriente, compresa la Siria e il conflitto israelo-palestinese, sarà discussa nei negoziati di domani a Mosca tra i presidenti di Russia e Iran, Vladimir Putin e Masoud Pezeshkian. Lo rende noto il Cremlino. “Si prevede che i prossimi negoziati ad alto livello affronteranno questioni chiave dell’agenda globale e regionale di reciproco interesse, tra cui lo sviluppo della situazione in Medio Oriente, compresa la Siria e l’area del conflitto israelo-palestinese”, si legge nel comunicato. Inoltre, i due leader parleranno della situazione nel Caucaso del Sud e del l programma nucleare iraniano. I materiali diffusi dal Cremlino rilevano inoltre che “le relazioni russo-iraniane sono in aumento e si stanno sviluppando intensamente sulla base dei principi del rispetto reciproco e della considerazione degli interessi”. Al termine dei negoziati tra Putin e Pezeshkian verrà firmato un nuovo accordo interstatale di base su un partenariato strategico globale. "Il documento riflette l'ascesa delle relazioni russo-iraniane a un nuovo livello e stabilisce il quadro giuridico per il loro ulteriore sviluppo in tutti i settori a lungo termine", si legge nella nota.
Crosetto: 'Se c'è da lavorare per la pace, Italia è sempre in prima fila'
Guardi sia il Presidente del Consiglio sia il Ministro degli Esteri sia io abbiamo detto che ovunque scoppi la pace e serva un contingente italiano, il contingente ci sarà. Ci auguriamo che qua scoppi finalmente la pace e che possa arrivare un contingente internazionale, poi se sarà europeo, se sarà delle Nazioni Unite non sta a me dirlo, ma è un augurio che tutti ci facciamo. Quando c'è da lavorare per la pace, per consolidarla, l'Italia si è sempre trovata negli ultimi decenni in prima fila e lo sarebbe anche qua, visto che è una cosa che auspichiamo ormai da 3 anni come tutti e quest'anno sarebbe un anno positivo: è scoppiata la tregua in Libano, ieri la notizia di una tregua a Gaza, se anche ci fosse una tregua e un tavolo di pace per l’Ucraina saremmo tutti contenti". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della sua visita a Kiev. Quanto agli aiuti portati dall'Italia all’Ucraina, Crosetto ha specificato che "molto spesso i nostri aiuti sono stati confusi come aiuti per attaccare la Russia: i nostri sono stati aiuti che hanno consentito a questo popolo di salvare magari una scuola, un ospedale, un'infrastruttura critica. Questa è una nazione dove per molte ore al giorno non c'è l'elettricità, è una nazione nella quale ci sono persone che non possono più andare a scuola, ospedali distrutti. Abbiamo contribuito ad alleviare queste sofferenze che è facile vivere dal salotto di casa in Italia, criticando gli aiuti, è molto più difficile vivere quando si lotta per la propria libertà, per la propria indipendenza e ci si sente abbandonati dal mondo".
Nato: 'Trump? Nessuna preoccupazione sul sostegno a Kiev'
"Non sono molto preoccupato riguardo al contributo continuo e al sostegno della Nato all'Ucraina". Lo ha detto il Comandante supremo alleato per l'Europa, il generale Christopher Cavoli, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulle rassicurazioni date a Kiev durante la due giorni di riunione del Comitato militare - appena terminata a Bruxelles - in vista dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. "Il sostegno della Nato all'Ucraina è duraturo per diverse ragioni: la prima è che è espressa intenzione politica delle nazioni di questa Alleanza continuare a sostenere l'Ucraina", ha evidenziato.
Bauer (Nato): 'Un terzo nordcoreani Kursk uccisi o feriti'
Nella regione russa del Kursk sono stati dispiegati "circa 11mila soldati nordcoreani, che vengono usati dai russi. Sappiamo dagli ucraini che circa un terzo di loro sono stati uccisi o feriti". Lo riferisce il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio olandese Rob Bauer, in conferenza stampa a Bruxelles. I militari nordcoreani, osserva, vengono usati in modo "non molto efficiente", anche perché ci sono "problemi linguistici" che rendono impossibile un coordinamento efficace con i russi. Bauer sottolinea comunque che il fatto che un Paese "isolato" come la Corea del Nord sia diventato un "attore" in una guerra sul suolo europeo costituisce "un cambiamento enorme".