Ucraina, quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
Il presidente degli Stati Uniti, a quanto si apprende, ha autorizzato l’uso delle armi a lungo raggio solo nella regione russa di Kursk. Ma l’entrata in scena di questo tipo di missile come cambia lo scenario del conflitto? E cosa potrebbe accadere con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca? Di questo si è parlato nella puntata del 18 novembre di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24
- Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio per colpire le forze di Mosca e nordcoreane solo nella regione russa di Kursk. Secondo Axios, gli obiettivi del presidente degli Stati Uniti sono dissuadere la Corea del Nord dall'inviare altre truppe e far fallire il contrattacco russo a Kursk. Ma quale impatto può avere sul conflitto l’entrata in scena degli Atacms? Di questo si è parlato nella puntata del 18 novembre di Numeri, approfondimento di Sky TG24
- I missili in questione sono gli Atacms: lunghi 4 metri, pesano più di una tonnellata e mezza e possono trasportare 230 kg di esplosivo. Ma il dato più importante è quello della gittata, che è di circa 300 km, di gran lunga la più ampia di tutte quelle delle armi occidentali a disposizione dell’esercito di Kiev
- La cartina mostra il possibile impatto della gittata degli Atacms. La parte rossa indica i territori ucraini controllati da Mosca, mentre quello celeste è il territorio russo del Kursk controllato dall’esercito di Kiev. La porzione gialla sta a identificare la gittata massima che le armi occidentali nelle mani degli ucraini potevano raggiungere finora, mentre quella verde è quella degli Atacms in cui - secondo l’Institute for the Study of War - rientrano centinaia di basi aeree e militari russe che ora potrebbero essere sotto tiro
- L’importanza della portata della gittata degli Atacms si deduce anche dal confronto con le altre armi a disposizione degli ucraini: gli obici Howitzer arrivano a 40 km, i lanciarazzi Himars a 80 km
- Un missile Atacms, secondo le cifre stimate nel 2021 dal Congressional Research Service, costa più di un milione di dollari. Al momento non è chiaro quanti Kiev ne abbia effettivamente a disposizione
- Dall’inizio dell’invasione russa gli alleati occidentali hanno inviato in Ucraina molti tipi diversi di armi. Le prime sono state quelle anticarro nel febbraio 2022, seguite da lanciarazzi, carri armati e F-16
- Quello della guerra in Ucraina sarà uno dei dossier principali sul tavolo del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in particolare proprio il tema degli aiuti. Se si guarda a tutti i tipi di supporto - da quello militare a quello finanziario - ci sono molti Paesi dell’Unione europea che in rapporto al proprio Pil spendono più degli Usa per supportare Kiev
- Guardando alla sola spesa militare, gli Stati Uniti finora hanno fornito all’Ucraina 57 miliardi di dollari e sono il primo Paese come cifra assoluta. Tuttavia questa somma rappresenta lo 0,26% del Pil statunitense, e alla luce di questo parametro gli Usa scendono alla 18esima posizione
- Fra i Paesi che in rapporto al Pil nazionale hanno fatto di più in termini di aiuti militari all’Ucraina c’è la Danimarca (1,75% del Pil), seguita da Svezia, Polonia, Regno Unito e Germania