Russia, immagini satellitari svelerebbero missile balistico nucleare R-30 Bulava

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Defense Express

Introduzione

Sta circolando in rete un’immagine satellitare che mostrerebbe le operazioni di equipaggiamento di un missile balistico intercontinentale nucleare della flotta russa, chiamato R-30 Bulava.

 

A riprenderla online è stato il media ucraino Defense Express, specializzato in temi di difesa, questioni militari e sicurezza, che sottolinea come siano state proprio le testate russe a far circolare per prime le immagini, forse nel tentativo di esercitare “pressione psicologica” sugli avversari di Mosca nell’ambito della guerra con Kiev

Quello che devi sapere

Il Bulava tra le forze di deterrenza strategica di Mosca

  • Dell’esistenza del Bulava si sapeva già da tempo: è da anni che se ne parla. Da ultimo, lo scorso ottobre, era stato lo stesso Ministero della Difesa di Mosca – come citato dall’agenzia Tass - a menzionarlo esplicitamente, annunciando che le sue "forze di deterrenza strategica" si erano esercitate nel lancio di missili balistici e da crociera, nel corso di esercitazioni "svolte sotto la direzione" del presidente russo Vladimir Putin.

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Il Bulava e le esercitazioni russe

  • Il Ministero aveva menzionato, tra diverse armi, anche il missile balistico Bulava, che poche settimane fa – riportava l’agenzia Interfax – sarebbe stato lanciato dal sottomarino nucleare strategico Novomoskovsk nel Mare di Barents e dal sottomarino nucleare Knyaz Oleg nel Mare di Okhotsk. Tutti i missili, sosteneva il dicastero russo, in quella occasione avevano “raggiunto i loro obiettivi"

Non è possibile verificare l'immagine satellitare

  • L’R-30 Bulava fa parte di quella che viene definita la "triade nucleare" di Mosca, che va cioè a coprire sia la parte aerea che quella terrestre e marina. Defense Express scrive che nelle immagini satellitari lo si vede installato sui sottomarini nucleari del progetto 955 "Borei". A dire il vero le immagini non sono molto chiare: la stessa testata ucraina precisa innanzitutto che non è possibile verificare né il luogo esatto in cui sono state scattate (la pubblicazione sul portale ha il logo di Google Earth), né la data esatta a cui risalgono. Si legge in ogni caso che farebbero riferimento “ad attività del 12° Direttorato Generale del Ministero della Difesa della Federazione Russa”. Sul sito si legge comunque che il missile in questione dovrebbe essere uno di quelli in basso a sinistra (in foto)

Non è possibile verificare l'immagine satellitare

Il dubbio delle immagini dimostrative

  • Dubbi a parte, Defense Express evidenzia come sia quantomeno sospetto che le immagini siano circolate partendo da ambienti russi. Lo è in primis per il fatto che fino a oggi non erano ancora state diffuse fotografie simili che mostrerebbe i preparativi per l’utilizzo di testate nucleari. Lo è anche perché, sottolinea la testata, Mosca sembrerebbe portare avanti queste operazioni “in modo dimostrativo”, ben consapevole della possibilità che i satelliti nei cieli le documentino, anche in un'ottica di "trasparenza" con i Paesi del blocco occidentale

Missili Bulava nelle forze armate russe da maggio

  • Il Bulava è stato inserito tra gli armamenti delle forze armate russe lo scorso maggio, almeno stando a quanto riferito da Yuri Solomonov, il capo progettista dell'Istituto moscovita della tecnologia termica che ha sviluppato il sistema missilistico. Citato dalla Tass, Solomonov mesi fa dava anche una data precisa: "Il 7 maggio di quest'anno è stato firmato un decreto sull'accettazione del sistema missilistico Bulava per il servizio", diceva

Cos'è il Bulava

  • È sempre la Tass che nei mesi scorsi scendeva nei dettagli delle caratteristiche del missile: a combustibile solido, ha un'autonomia di volo di oltre 9mila chilometri e può trasportare da 6 a 10 testate con una capacità di 100-150 kilotoni ciascuna. Il vettore a pieno carico pesa circa 37 tonnellate

Il test del Bulava nel novembre 2023

  • Il Bulava era poi già stato testato “con successo” nel novembre 2023, quando era stato lanciato nelle acque del Mar Bianco dal sottomarino a propulsione nucleare ‘Imperatore Alessandro III’, in direzione della penisola della Kamchatka. In quella occasione era anche stato diffuso un video delle operazioni dal dicastero della Difesa. Tornando indietro nel tempo, il missile viene in realtà menzionato dalle istituzioni russe nelle dichiarazioni ufficiali sulle operazioni militari da non meno di una ventina di anni.

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