Medio Oriente, Iran minaccia basi militari Usa, Uk e Francia. Dove sono e che ruolo hanno
MondoIntroduzione
Quando l’Iran ha risposto all’offensiva di Israele con centinaia di missili balistici, nella serata del 13 giugno, gli Stati Uniti hanno reso subito noto il loro supporto nell’intercettare e neutralizzare gli attacchi che arrivavano dal cielo. E il primo ministro britannico Keir Starmer ha fatto sapere che Londra sta dispiegando risorse, tra cui jet, nella zona. Non sorprende quindi, nello scacchiere di alleanze geopolitiche mondiali, sapere che il nuovo fronte di guerra in Medio Oriente rischia di coinvolgere anche gli eserciti di Paesi distanti da quell’area.
Citando “alti comandanti militari”, il 14 giugno l’agenzia di stampa iraniana Fars ha scritto che “la guerra si estenderà nei prossimi giorni e includerà anche basi statunitensi nella regione” e che “gli aggressori saranno l'obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala". Poi Teheran ha avvertito anche Regno Unito e Francia: attaccherà le loro basi militari in Medio Oriente "se contribuiranno a sventare i suoi attacchi contro Israele".
Quello che devi sapere
Il presidio delle basi occidentali in Medio Oriente
I presidi dei tre Paesi nel mirino di Teheran in Medio Oriente sono in effetti molti, architrave della presenza dell'Occidente nell'area. Sono già balzati al centro della scena negli ultimi due anni, dall’inizio della guerra sulla Striscia di Gaza (7 ottobre 2023). A loro è stato affidato il delicato compito di salvaguardare la navigazione commerciale nel mar Rosso, minacciata dagli Houthi nello Yemen, che hanno preso di mira i mercantili in transito per lo Stretto di Bab el-Mandeb. E adesso la situazione rischia di peggiorare: è improbabile che Washington, Parigi e Londra lascino Israele difendersi da solo dai missili degli Ayatollah.
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L'Iran minaccia le basi militari Usa: 8 centri permanenti
Gli Stati Uniti da soli possono contare su più di 50mila militari nella regione mediorientale. Molti di questi si trovano negli otto centri permanenti che si trovano sparsi tra Egitto, Kuwait, Bahrain, Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar. In tutto, i siti militari sotto controllo americano, considerando anche quelli non permanenti, al momento sono 19.
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L'Us Central Command in Qatar
Quella in territorio qatariota è sede dell'Us Central Command e solo lì si trova un quinto dei militari americani, quindi più o meno 10mila persone. La sua importanza è strategica: ha avuto un ruolo di primo piano durante le operazioni in Iraq, in Afghanistan e in Siria.
La sede Usa di Al-Dhafra, cruciale per l'intelligence
Sede cruciale, dal punto di vista della raccolta delle informazioni di intelligence, è quella di Al-Dhafra, negli Emirati Arabi Uniti. Si dice che proprio questa base abbia avuto anche un ruolo di supporto logistico per l'attacco israeliano in Iran.
Le basi Usa in Bahrain e a Erbil
In Bahrain c’è poi la sede della Quinta Flotta americana, che opera tra il Golfo Persico e l’Oceano Indiano. Inizialmente la base apparteneva alla Gran Bretagna, per la precisione alla Royal Navy britannica. Nel Secondo dopoguerra Londra autorizzò la presenza di truppe americane, che presto presero però il controllo del centro. Indispensabile per le operazioni in Iraq e anti-Daesh è stata infine la base Usa di Erbil, capitale del Kurdistan iracheno (in foto).

La storica presenza britannica in Oman
Il Regno Unito può contare su decine di siti militari tra i Paesi mediorientali, eredità del periodo della colonizzazione. Per fare un esempio: in Oman, nella base di Sultan Qaboos, Londra posiziona le sue truppe sin dall'Ottocento, dando vita spesso a operazioni congiunte con l'esercito di Muscat.
Dal 2018 base Uk anche in Bahrain
Ben radicata anche la presenza britannica in Bahrain dove, nella zona della capitale Manama, il Regno Unito nel 2018 ha costruito una nuova base, con lo scopo di aumentare la sua influenza sul Paese, spesso oggetto di tensione tra sunniti e sciiti.
Le basi francesi e lo Stretto di Bab el Mandeb
Per quanto riguarda la Francia, la principale base militare di Parigi nel Vicino Oriente si trova in realtà in Africa, nel piccolo Stato di Gibuti, anche in questo caso eredità della colonizzazione transalpina. Il centro può contare su oltre 1500 militari e su forze terrestri, navali e aeree. A essere fondamentale è la sua posizione, sul già citato Stretto di Bab el Mandeb, collegamento tra il mar Rosso e il Golfo di Aden. Di fronte c'è lo Yemen, uno dei pochi Stati ancora sotto il controllo della Resistenza sciita.
I militari francesi negli Emirati
L'altra base francese è invece negli Emirati Arabi Uniti, frutto di un accordo intergovernativo tra Parigi e Abu Dhabi, firmato ormai nel 2008. Il centro può contare su 700 unità, tra personale civile e militare.
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