Russia, ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea

Mondo
©Ansa

Introduzione

Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso.

Quello che devi sapere

I siti interessati

  • I piani di attacco, riassunti in una serie di documenti militari russi, interesserebbero 160 siti dei due Paesi tra cui strade, ponti e fabbriche, selezionati come obiettivi per fermare il “raggruppamento di truppe in aree di scopo operativo”. Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, le informazioni provengono da una serie di 29 fascicoli segreti dell'esercito di Mosca, in gran parte incentrati sull'addestramento degli ufficiali in vista di un potenziale conflitto sulla frontiera orientale del Paese tra il 2008 e il 2014

 

Per approfondire: Russia, il discorso di fine anno di Putin: "Orgoglioso di quanto fatto"

La strategia russa in Asia e Pacifico

  • Per Vladimir Putin l’Asia e il Pacifico sembrano essere diventate centrali sia per perseguire un'invasione su vasta scala dell'Ucraina che in una possibile guerra contro la Nato. Anche per questo Mosca ha stretto un’alleanza con la Corea del Nord sia militare che economica, che ha visto da ultimo l’invio di 12 mila soldati nordcoreani sul fronte ucraino. “La guerra sul fronte ucraino ha assunto elementi di natura globale”, ha di recente dichiarato proprio il presidente russo

 

Per approfondire: Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Le ragioni dell’attacco

  • Ma perché la Russia considera l'ipotesi di dover attaccare Giappone e Corea del Sud? La ragione è che entrambi i Paesi sono due grandi alleati degli Stati Uniti nell’area orientale e ospitano rispettivamente 52.800 e 23.700 soldati americani. Una possibile “escalation orizzontale” della Russia, che porterebbe la guerra in Europa e anche in Asia, potrebbe sorprendere un Paese come ad esempio il Giappone, che non verrebbe “avvisato” di un potenziale pericolo come invece accadrebbe in caso di conflitto con un Paese vicino

Europa e Asia unite

  • “L’Asia non può restare fuori dal conflitto in Europa, né l’Europa può restare a guardare se scoppia una guerra in Asia: i teatri di guerra sono inesorabilmente collegati”, ha dichiarato al Financial Times William Alberque, ex funzionario addetto al controllo degli armamenti Nato e oggi allo Stimson Center

Il rapporto tra Giappone e Russia

  • Peraltro, dall’ultimo conflitto mondiale conclusosi nel 1945, Russia e Giappone non hanno mai stipulato un accordo di pace, a causa di una disputa tra Mosca e Tokyo sulle isole Curili. Il territorio fu infatti conquistato dall’esercito sovietico e annesso all’attuale territorio russo, con l'espulsione dei giapponesi presenti. Lì oggi abitano circa 20 mila russi, mentre persistono le differenze di vedute tra i due Paesi

Come avverrebbe l’attacco

  • La presentazione russa, riferisce il Financial Times, simula un attacco non nucleare con i missili subsonici non atomici Kh-101 sulla base radar giapponese di Okushiritou, che si trova su un'isola collinare al largo. Una scena rappresentata nei documenti con una gif di un'esplosione ma che oggi si dimostra poco realistica: il conflitto in Ucraina ha evidenziato come tali missili siano molto meno efficaci del previsto

Le nuove armi

  • La Russia ha però nel frattempo sviluppato nuove armi, come il missile balistico intercontinentale Rs-26 Rubezh e la sua evoluzione 9M729 Oreshnik, testato recentemente proprio in Ucraina, in grado di viaggiare a oltre 12 mila chilometri orari e capaci di lanciare più testate nucleari insieme, aprendosi ad ombrello prima di colpire l’obiettivo

Gli obiettivi in Giappone

  • Poco più della metà dei siti inclusi, 82 dei 160 presenti nell'elenco russo, sono di natura militare, come i quartieri generali del comando centrale e regionale delle forze armate giapponese e sudcoreana, installazioni radar, basi aeree e installazioni navali. I restanti sono siti infrastrutturali civili come tunnel stradali e ferroviari in Giappone, ad esempio il tunnel Kanmon che collega le isole di Honshu e Kyushu. Nell’elenco presenti anche 13 centrali elettriche, come il sito nucleare di Tokai e le raffinerie di carburante

Gli obiettivi in Corea del Sud

  • Storia diversa, invece, per la Corea del Sud: in questo caso i principali obiettivi civili sono i ponti, ma l'elenco comprende anche siti industriali come le acciaierie di Pohang e le fabbriche chimiche di Busan

Spiare le difese nemiche

  • Tra i fascicoli sono presenti anche i dettagli della missione di una coppia di bombardieri pesanti Tu-95, inviati per testare le difese aeree di Giappone e Corea del Sud il 24 febbraio 2014. L'operazione, coincisa con l'annessione della Crimea da parte della Russia e un'esercitazione militare congiunta Usa-Corea, ha visto i bombardieri russi volare per 17 ore attorno alla Corea del Sud e al Giappone per registrare le risposte. Nel documento vengono segnalate 18 intercettazioni da parte di 39 velivoli: l’incontro più lungo è stato quello con una coppia di F4 Phantom giapponesi che ha scortato i russi per 70 minuti e sono stati definiti dagli stessi “non armati". Solo sette delle intercettazioni sono state effettuate da aerei da caccia che trasportavano missili aria-aria

 

Per approfondire: Chi fornisce armi alla Russia?