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Guerra Gaza, Netanyahu: "Favorevole a tregua prolungata, ma ostaggi tutti liberi"

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Tregua sempre più vicina tra Hamas e Israele
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Tregua sempre più vicina tra Hamas e Israele
00:02:10 min

"Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E' questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas", ha detto il primo ministro israeliano. Il portavoce del ministero degli Affari Esteri qatariano ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". "Siamo sul punto di veder realizzata l'intesa", dice Biden. Tajani: 'Momento storico, vicini alla tregua a Gaza'

in evidenza

Svolta per la liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza nei negoziati di Doha. Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui sono "alle fasi finali" e che un'intesa è possibile "molto presto".

"Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E' questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito". Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.


Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo.

 La trattativa sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l'inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell'Anp. 'Siamo sul punto di veder realizzata l'intesa', dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. Anche il presidente eletto conferma: "Siamo molto vicini a farcela". Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios.


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Media: 10 morti dopo un raid aereo israeliano a Gaza

Un attacco aereo israeliano a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza, ha ucciso almeno 10 palestinesi e ne ha feriti altri: lo riporta il Guardian, citando fonti mediche.   In un altro attacco contro un'abitazione a Rafah, cinque persone, tra cui una donna, sono state uccise e altre quattro sono rimaste ferite, hanno riferito i medici. 

Netanyahu consulta team negoziale. Trattative nella notte

Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta attualmente tenendo delle consultazioni con il team israeliano incaricato delle negoziazioni per la presa degli ostaggi e con i membri delle forze di sicurezza israeliane, lo scrive il Times of Israel. Il suo ufficio ha inviato un aggiornamento alle famiglie degli ostaggi, affermando che i colloqui a Doha sono in corso e che le parti stanno discutendo i dettagli finali necessari per raggiungere un accordo. I negoziati proseguiranno per tutta la notte, ha affermato l'ufficio di Netanyahu, aggiungendo che aggiorneranno le famiglie degli ostaggi il prima possibile. 

Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato   dal Paese: è a Mosca, dove  gli è stato concesso asilo. Al potere dal   2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha   iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil,   primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli   ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari   gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di   crimini di guerra e crimini contro l’umanità.  IL PROFILO

Almeno sei morti in attacco con un drone a Jenin

Sono almeno sei le persone rimaste uccise dall'attacco di un drone a Jenin, in Cisgiordania. Lo afferma il ministero della salute dell'Autorita' palestinese. Ci sono anche alcuni feriti. 

Media: "Israele smentisce Hamas su mappe ritiro da Gaza"

Israele ha smentito l'affermazione di una fonte di Hamas, che ha riferito a Reuters che l'organizzazione terroristica tarda a dare la sua risposta alla bozza dell'accordo perché Israele non ha trasmesso le mappe del ritiro dell'Idf da Gaza. Lo riporta Ynet. 

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco  del 7 ottobre 2023  lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i  riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non  si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche   tentativo è stato  fatto. L'APPROFONDIMENTO

Sa'ar: chi governa a Gaza rinunci a odio e terrorismo

"I palestinesi controlleranno Gaza un giorno. Non vogliamo controllare la vita dei palestinesi ne' a Gaza ne' altrove ma abbiamo necessita' di sicurezza e su questo non scenderemo a compromessi". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar. "Hamas non dovrebbe controllare le aeree palestinesi, questo lo pensano anche molti palestinesi. L'importante e' che i palestinesi che governeranno Gaza lo faranno senza incitare all'odio e senza partecipare ad azioni terroristiche. La sostanza e' piu' importante del chi. La de-radicalizzazione e' importante per la ricostruzione di Gaza, senza questo presto si tornerebbe alle stesse situazioni che abbiamo vissuto il 7 ottobre".


Palestinesi: 4 morti in un raid aereo in Cisgiordania

Il ministero della Salute palestinese ha annunciato che a seguito di un attacco aereo israeliano in Cisgiordania sono rimaste uccise quattro persone. 

Tajani, 'momento storico, vicini alla tregua a Gaza'

"Sono lieto di ospitare il ministro Saar in un momento storico per la pace in Medio Oriente. Mi auguro che si possa essere finalmente vicini a un cessate fuoco a Gaza dopo quello in Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'incontro con l'omologo israeliano Gideon Sa'ar a Villa Madama. Il fatto che un accordo sia imminente "è una notizia importantissima che speriamo possa aprire nuova fase e consentire di riportare la pace in Medio Oriente", ha aggiunto.

Usa, 'accordo per Gaza, è molto, molto vicino'

"Siamo molto, molto vicini" a un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con la stampa straniera sottolineando che la speranza è che l'accordo sia concluso "prima della fine del nostro mandato", quindi entri la settimana. 

Biden e Sisi chiedono flessibilità per ottenere la tregua a Gaza

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno affermato nel corso di una telefonata che la "flessibilità" è necessaria da tutte le parti per consolidare una tregua a Gaza tra Israele e Hamas. Lo ha reso noto l'ufficio di Sisi. Un portavoce del leader egiziano ha affermato che "i due presidenti hanno esaminato gli ultimi sviluppi nei negoziati e hanno sottolineato l'importanza dell'impegno delle parti interessate a superare gli ostacoli e mostrare la flessibilità necessaria per raggiungere un accordo".

Tajani: sostegno unità Gaza e Cisgiordania con governo Anp

"Ho parlato con il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammad Mustafa per ribadire il sostegno dell'Italia ad un accordo di cessate il fuoco nella Striscia. Sosteniamo l'unità di Gaza e Cisgiordania con un governo guidato dall'Anp". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

"Hamas non ha risposto, aspettiamo le mappe da Israele"

Hamas non ha ancora fornito la sua risposta ai mediatori perché Israele non ha presentato le mappe del ritiro delle sue truppe da Gaza: lo ha detto un funzionario di Hamas a Reuters.


World Central Kitchen, panificio mobile a Kjan Younis

Un panificio mobile, gestito dalla ONG World Central Kitchen, in coordinamento con l'Ufficio coordinato per le attività governative nei territori (COGAT) delle IDF, ha iniziato le operazioni nell'area di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale, e "produce oltre 3.000 pagnotte di pane all'ora", afferma il COGAT in una dichiarazione. Non è immediatamente chiaro cosa costituisca una "pagnotta". Una foto allegata alla dichiarazione mostra il panificio mobile che produce quello che sembra pane pita.

Pro palestina in piazza per il Giorno della Memoria, 'il genocidio è ora'

"In occasione della Giornata della Memoria mobilitiamoci contro il genocidio del popolo palestinese!". E' quanto annunciano i Giovani Palestinesi annunciando una manifestazione per il 25 gennaio. Nella locandina si legge: "27 gennaio 2025, aggiorniamo la memoria: il genocidio è ora, Palestina Libera'". E poi l'invito: "Sabato 25 gennaio scendiamo in piazza: in occasione della Giornata della Memoria mobilitiamoci contro il genocidio del popolo palestinese!".

Netanyahu: "Sono pronto a tregua prolungata, ma ostaggi devono essere tutti liberi"

"Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E' questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito". Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.

Netanyahu convoca riunione d'urgenza su tregua e ostaggi

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per questa sera una riunione d'urgenza con i vertici della sicurezza. L'incontro si concentrerà sull'esame dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Secondo i media israeliani, la consultazione includerà alti funzionari dell'Idf, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e rappresentanti delle agenzie di intelligence David Barnea per il Mossad e Ronen Bar per lo Shin Bet

Blinken: Israele accetti un calendario per stato Palestina

Israele deve accettare un percorso verso lo stato palestinese "legato ad un calendario e basato su condizioni":  lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington del futuro del Medio oriente

Blinken: "Ora la palla è nel campo di Hamas"

"La palla ora è nel campo di Hamas": lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington del futuro del Medio Oriente

Blinken: Anp dovrà gestire Gaza nel dopoguerra con l'Onu

L'Autorità Nazionale Palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri: lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington

Ft: tregua potrebbe entrare in vigore entro mercoledì

La tregua tra Israele e Hamas potrebbe entrare in vigore già domani o, al più tardi, mercoledì. E' quanto ha confidato al Financial Times un diplomatico a conoscenza della trattativa. "Hanno trovato un accordo su tutte le questioni principali", ha affermato la fonte, "adesso stanno venendo discusse solo questioni logistiche o secondarie".

Media: "Accordo inizia con rilascio di 3 donne e bambini Bibas"

Secondo indiscrezioni ottenute da Channel 12, l'accordo tra Israele e Hamas inizierà con il rilascio di tre donne civili in ostaggio e i due bambini Kfir e Ariel Bibas, il primo giorno della prima fase di 42 giorni.  Hamas ha affermato che i due piccoli e la madre Shiri sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano, ma l'Idf non ha avuto informazioni di intelligence che confermino che non sono più vivi. Ogni settimana successiva inizierà con il rilascio di un altro gruppo di ostaggi. Il secondo gruppo ad essere rilasciato nella prima fase sarà quello delle soldatesse, seguito dagli anziani e infine da coloro che saranno considerati estremamente malati, per un totale di 33 ostaggi. Il report di Channel 12 non è stato confermato dalle autorità israeliane, ma si stima che la maggior parte delle persone destinate al rilascio siano ancora vive

Fonte Israele: "Hamas non ha detto quanti ostaggi sono vivi"

Un funzionario israeliano ha dichiarato alla Cnn che Israele è pronto a rilasciare "molte centinaia" di detenuti palestinesi come parte dell'accordo, ma, "finché Hamas non dirà quanti ostaggi sono vivi, non so quanti detenuti, terroristi, saranno rilasciati", ha detto.

Jihad palestinese: "A Doha questa sera per ultimi dettagli"

La Jihad islamica palestinese ha diffuso un comunicato secondo cui una delegazione di alto livello dell'organizzazione terroristica arriverà questa sera a Doha per discutere gli ultimi dettagli dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza

Famiglie ostaggi incontrano Netanyahu: "Possibile accordo entro poche ore"

Le famiglie degli ostaggi hanno appreso la possibilità che un accordo potrebbe essere firmato "entro poche ore" nel corso di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo le famiglie, l'accordo comprenderà tre fasi e si oppongono all'attesa fino al 16° giorno. Nel corso dell'incontro, Netanyahu si è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Tuttavia, le famiglie hanno sottolineato che "le parole non bastano".

All'incontro non hanno partecipato i parenti degli ostaggi deceduti, che hanno protestato per essere stati esclusi. "Siamo in una situazione in cui 33 ostaggi vengono rilasciati (nell'ambito di un possibile accordo), ma non abbiamo chiarezza sulla sorte degli altri", ha affermato Eli Shtivi, padre di Idan Shtivi, assassinato e rapito il 7 ottobre. "Stiamo abbandonando 70 ostaggi. Mi sento abbandonato, e così tutti gli ostaggi e le famiglie lasciate fuori da questa fase del processo. A mio parere, è una vergogna e un'umiliazione

Hamas ha informato le altre fazioni palestinesi sui negoziati

La leadership di Hamas ha annunciato di aver tenuto una serie di consultazioni con i leader delle fazioni palestinesi e di averli aggiornati sui progressi dei negoziati in corso a Doha. Secondo fonti di Hamas, i negoziati sono nella fase finale. Lo riferiscono i media israeliani.

Netanyahu incontra Smotrich, pressing su si' ad accordo

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich. Lo riportano i media israeliani mentre procedono i negoziati per un cessate il fuoco con Hamas. Netanyahu, secondo i giornali israeliani, starebbe cercando di convincere Smotrich a non dimettersi dal governo in caso di accordo, secondo il sito di notizie israeliano Walla. In mattinata il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui se Israele accettasse l'accordo.

Hamas, 46.645 i palestinesi uccisi da inizio della guerra

Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall'inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz. 

Missile Houthi distrugge una casa vicino Gerusalemme

Un frammento lungo diversi metri del missile lanciato nella notte su Israele dal gruppo filoiraniano Houthi dallo Yemen ha colpito una casa a Mevo Beitar, vicino Gerusalemme, causando gravi danni. Non si registrano vittime o feriti.  Le autorità israeliane hanno confermato che l'attacco è stato condotto dallo Yemen e gli Houthi hanno rivendicato il lancio. 

Netanyahu incontra rappresentanti famiglie ostaggi

Dovrebbe iniziare a breve un incontro tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e rappresentanti dell'associazione dei familiari degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo riferisce il Times of Israel, mentre è sempre più vicina la chiusura di un accordo tra Tel Aviv e il movimento islamista su uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco. 

Libano: neopremier Salam a Beirut, 'lavoro serio su tregua'

Il nuovo primo ministro libanese, Nawaf Salam, ha lasciato L'Aja, dove  svolgeva il ruolo di presidente della Corte Internazionale di Giustizia,  ed è giunto a Beirut per assumere la guida dell'esecutivo. Nominato dal  neopresidente Joseph Aoun al termine di una sola giornata di  consultazioni, Salam, nella sua prima dichiarazione da capo del governo,  ha invitato i politici libanesi a lavorare "seriamente" per attuare  tutte le clausole del cessate il fuoco con Israele e ha riconosciuto che  la ricostruzione dopo la guerra sarà una delle principali sfide che  dovrà affrontare durante il suo mandato. Salam prende il posto di Najib Mikati, ricco uomo d'affari che aveva  retto il Paese con un'amministrazione ad interim per due anni e mezzo.  Mikati si era detto disponibile a restare in carica ma le accuse di aver  stretto accordi sottobanco con il 'Partito di Dio' filoiraniano  Hezbollah per restare al potere lo hanno escluso dai giochi.  Determinante per la nomina di Salam è stato anche il ritiro della  candidatura del parlamentare Fouad Makhzoumi, avversario di Hezbollah  che ha scelto di far confluire i suoi consensi su un candidato meno  propenso a scendere a patti con le milizie sciite. 

Bilancio morti a Gaza sale a 46.645

Secondo il  Ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore almeno 61  palestinesi sono stati uccisi e altri 281 sono rimasti feriti negli  attacchi israeliani nella Striscia. Secondo il ministero, gli ultimi omicidi hanno portato il numero  totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 a 46.645. I feriti sono almeno  110.012, ha affermato il ministero.

Bozza: Israele rilascerà 50 palestinesi per ogni soldatessa

Secondo una  bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas visionata  dall'agenzia Associated Press, l'intesa in tre fasi inizierebbe con il  rilascio graduale di 33 ostaggi nell'arco di un periodo di sei  settimane, tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti, in cambio di  centinaia di donne e bambini palestinesi imprigionati da Israele. Lo  riportano i media israeliani. Tra i 33 ostaggi ci sarebbero anche cinque soldatesse israeliane,  ciascuna delle quali verrebbe rilasciata in cambio di 50 prigionieri  palestinesi, tra cui 30 prigionieri condannati all'ergastolo. Durante  questa prima fase, della durata di 42 giorni, le forze israeliane si  ritirerebbero dai centri abitati, ai palestinesi verrebbe consentito di  iniziare a tornare alle loro case nel nord di Gaza e ci sarebbe  un'ondata di aiuti umanitari, con circa 600 camion in arrivo ogni  giorno.

Fonti Hamas: rilasciati 1.000 palestinesi in fase iniziale

Fonti vicine a Hamas hanno riferito che l'accordo di tregua a Gaza includerebbe il rilascio di circa "1.000 prigionieri palestinesi" detenuti in Israele nella fase iniziale dell'intesa.

Ministro Esteri del nuovo governo siriano domani in Turchia

Asaad Hassan al-Shaybani, ministro degli Esteri del governo di transizione in Siria, insediatosi dopo la caduta di Bashar al-Assad, si recherà domani in Turchia. "Domani effettueremo la nostra prima visita ufficiale nella Repubblica di Turchia, che da quattordici anni non ha mai abbandonatoi il popolo siriano, per rappresentare la Nuova Siria", ha annunciato in un messaggio su X al-Shaybani, che nel 2022 ha conseguito un master in Scienze politiche e Relazioni internazionali presso l'Università Sabahattin Zaim di Istanbul e continua ad essere iscritto allo stesso ateneo per un dottorato di ricerca. Non è chiaro se durante la visita sia previsto un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Media: 'Israele rilascerà 250 palestinesi per 5 soldatesse'

Secondo la bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza.

Hamas: speriamo in accordo chiaro e inclusivo

Hamas ha  confermato in una dichiarazione che i colloqui di cessate il fuoco a  Gaza hanno raggiunto la "fase finale" e ha espresso l'auspicio che  questo round di negoziati si concluda con un "accordo chiaro e  inclusivo". Lo riferisce l'agenzia Reuters.

Russia-Iran. Lavrov,: "Accordo partenariato non è contro nessuno"

L’Accordo di  partenariato strategico globale tra Russia e Iran - che i due  presidenti firmeranno venerdì a Mosca - non è diretto contro nessuno, è  inteso a garantire la sicurezza di entrambi i Paesi. Lo ha affermato il  ministro degli Esteri russo Serggei Lavrov in una conferenza stampa suiu  risultati della diplomazia russa nel 2024. "Questo accordo, come il nostro accordo con la Corea del Nord, tra  l’altro, non è diretto contro nessun Paese. È di natura costruttiva e  mira a rafforzare le capacità di Russia, Iran e dei nostri amici in  varie parti del mondo a sviluppare meglio l’economia, risolvere i  problemi sociali e garantire una capacità di difesa affidabile”, ha  affermato il ministro. Rispondendo alla domanda se terzi esprimono preoccupazione per la  conclusione di un accordo tra Mosca e Teheran, Lavrov ha osservato che  questo di solito viene fatto in Occidente, “perché vogliono sempre  trovare in ogni questione qualche argomento che dimostri che Russia,  Iran, Cina, Corea del Nord preparano sempre qualcosa contro qualcuno”.

Lavrov: la Russia non lascerà il Medio Oriente

Il ministro  degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, ha dichiarato che è impossibile  parlare di un’uscita della Russia dal Medio Oriente. “Non lasceremo il  Medio Oriente”, ha assicurato Lavrov, che sta tenendo a Mosca una  conferenza stampa sui risultati della diplomazia russa nel 2024.

Fonti: 'Hamas ha accettato l'accordo di tregua'

Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi: lo affermano due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall'Associated Press e ripresi dai media israeliani. 

Israele: 'I negoziati riguardano il rilascio di tutti i rapiti'

"I negoziati a Doha sono in una fase molto avanzata e si registra un progresso in tutti gli aspetti dell'accordo. I negoziati riguardano tutti i rapiti", ha comunicato la direzione governativa per gli ostaggi alle famiglie. La direzione ha aggiunto che "le ultime ore e giornate sono state dedicate ai dettagli della prima fase dell'accordo. I negoziati per i dettagli della fase successiva dovrebbero iniziare all'inizio della terza settimana dall'attuazione dell'accordo (il 16mo giorno), dopo aver verificato che l'accordo venga rispettato e che i rapiti comincino a essere liberati".

Fonte palestinese: l'intesa sulla tregua potrebbe chiudersi

Una fonte palestinese vicina ai colloqui ha detto che si aspetta che l'accordo venga finalizzato oggi "se tutto andrà bene". Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters.

I parenti degli ostaggi contro Katz: 'No ad una lista parziale'

I parenti dei rapiti israeliani intervenuti alla discussione nella Commissione per gli affari esteri e la sicurezza hanno fermato i lavori urlando contro il ministro della Difesa Israel Katz chiedendogli di discutere la liberazione dei loro cari, le linee generali dell'accordo e le liste. Hana Cohen, zia di Inbar Hayman, il cui corpo è a Gaza, ha chiesto: "Dov'è la nostra ragazza? Sua madre sta morendo, perché non è nella lista? La rivoglio indietro per la sepoltura in Israele. Non ti lascerò vivere, te lo giuro", ha detto al ministro.

Qatar: 'Superate le principali controversie nei negoziati'

Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". "Non entriamo nei dettagli di ciò che sta accadendo nei negoziati, siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi. Abbiamo inoltrato le bozze dell'accordo a entrambe le parti e ora stiamo raggiungendo la conclusione nei dettagli", ha dichiarato.

Siria, Mosca in "costante" contatto con le nuove autorità

La Russia è  in "contatto quotidiano" con le nuove autorità della Siria ed è "pronta a  fornire assistenza" in questa fase di transizione. Lo ha dichiarato in  conferenza stampa il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come  riporta l'agenzia Ria Novosti.

Qatar: l'intesa sulla tregua a Gaza possibile molto presto

Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui per una tregua a Gaza sono "alle fasi finali" e che un'intesa è possibile "molto presto".

Egitto pronto ad aprire valico di Rafah per ricevere gli ostaggi

L'Egitto si sta preparando ad aprire il valico di frontiera di Rafah per accogliere gli ostaggi israeliani e i prigionieri palestinesi se verrà raggiunto un accordo per un cessate il fuoco. Lo hanno detto fonti egiziane al notiziario Al-Araby Al-Jadeed, secondo cui, aiuti umanitari e carburante inizieranno ad entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera a partire dal primo giorno del cessate il fuoco, insieme a case mobili, tende e macchine per la bonifica del terreno. Il rilascio degli ostaggi malati e feriti inizierà una settimana dopo l'inizio del cessate il fuoco.

Turchia: “Uccisi 9 terroristi del Pkk/Ypg nel nord della Siria”

Il ministero della Difesa turco ha annunciato l'uccisione nel nord della Siria di "nove terroristi" appartenenti alle forze curde siriane Ypg e al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), formazioni ritenute terroriste da Ankara. "Siamo determinati e decisi a distruggere il terrorismo alla fonte", si legge nel comunicato del ministero, riferisce la tv di Stato Trt, secondo cui Ypg e Pkk stavano "preparando un attacco nel nord della Siria". Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, ieri l'aviazione turca ha compiuto una serie di raid aerei nella Siria settentrionale contro postazioni delle forze curdo-siriane nella zona di Ayn Arab/Kobane. Dai primi giorni di dicembre, le le milizie arabe siriane cooptate da Ankara sono coinvolte in scontri con le forze curde, parallelamente attaccate anche da regolari raid aerei della Turchia, che ha chiesto il disarmo dello Ypg, minacciando in caso contrario un'operazione oltre confine.

Onu: 1 bambino su 6 vive in zone conflitto a rischio violenza

Più di un bambino su sei nel mondo vive in zone di conflitto, esposto a gravi violazioni come il reclutamento forzato, gli attacchi alle scuole, la violenza sessuale e la privazione dell'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione. È quanto ha rilevato il Comitato Onu per i diritti dell'infanzia la cui presidente, Ann Marie Skelton, ha espresso preoccupazione in particolare per i conflitti in Medio Oriente e in Africa, sottolineando la significativa perdita di vite umane, in particolare tra i bambini a Gaza, e la violenza sessuale in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. Secondo Ann Marie Skelton, negli ultimi mesi il mondo ha assistito a un continuo aumento della violenza contro i bambini che costituiscono una percentuale significativa delle vittime a Gaza.

Media: “Macron a Beirut venerdì prossimo”

L'annunciata visita del presidente della repubblica francese Emmanuel Macron a Beirut venerdì prossimo giunge in un momento di "grande soddisfazione" espressa dalle cancellerie occidentali e arabe del Golfo per l'incarico di formare un nuovo governo libanese conferito dal neoeletto presidente della Repubblica Joseph Aoun a Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia. Lo riferiscono stamani i media di Beirut, che riferiscono della visita effettuata nelle ultime ore in Libano del generale americano Micheal Kurilla, comandante del Comando centrale Usa. Prima di lui, oltre al ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è recato in Libano il segretario generale della Lega Araba, Ahmad Abu al Ghaith, ed è atteso giovedì prossimo il ministro degli esteri saudita Faysal ben Farhan. Sabato sarà il turno della visita del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

Iran: “Avremo rapporti con qualunque governo scelto dai siriani”

"Le decisioni sul futuro della Siria spettano al popolo siriano e la Repubblica islamica dell'Iran perfezionerà le sue relazioni con qualsiasi sistema di governo che nasca dalla volontà collettiva del popolo (siriano) sulla base del rispetto e degli interessi reciproci e in conformità con il diritto internazionale". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dopo avere nominato Mohammad Reza Raouf Sheibani come suo rappresentante speciale per gli affari siriani, incaricato di negoziare con tutte le parti interessate, tra cui i Paesi amici nella regione. "La Repubblica islamica dell'Iran sottolinea la necessità di mantenere l'integrità territoriale della Siria e di rispettare la volontà del popolo siriano di decidere il proprio destino senza interferenze e presenze straniere", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, citato dall'agenzia Irna. Araghchi ha definito la Siria "un Paese importante per la regione dell'Asia occidentale" e ha sottolineato "l'importanza della tranquillità e della stabilità in questo Paese e del suo effetto sulla pace e sulla sicurezza regionale".

“Round finale dei negoziati sugli ostaggi oggi a Doha”

Il "round finale" di colloqui per la tregua di Gaza e la liberazione degli ostaggi è in programma stamani in Qatar, ha dichiarato una fonte informata. La fonte, chiedendo l'anonimato, ha dichiarato all'Afp, che "si terrà oggi a Doha l'ultimo round di colloqui", che "ha lo scopo di finalizzare i dettagli rimanenti dell'accordo". Ai colloqui sono attesi i capi delle agenzie di intelligence israeliane, gli inviati per il Medio Oriente dell'amministrazione americana entrante e uscente e il primo ministro del Qatar. "I mediatori terranno colloqui separati con Hamas", ha aggiunto la fonte. Ieri, una fonte a conoscenza dei colloqui ha dichiarato che ci sono stati "progressi significativi sui punti ancora irrisolti" dei negoziati in Qatar, che hanno portato alla presentazione di una nuova proposta "concreta" alle parti. La fonte ha aggiunto che c'è stata una risposta iniziale "positiva" da entrambe le parti.

Iran: “I colloqui con l'E3 sono seri e costruttivi”

Il terzo round di colloqui tra l'Iran e l'E3 (Regno Unito, Francia e Germania), tenutosi lunedì a Ginevra, Svizzera, è stato definito "serio, franco e costruttivo" dal vice ministro degli Esteri iraniano per gli Affari Legali, Kazem Gharibabadi. "È emerso un consenso sul fatto che i negoziati debbano essere ripresi e che tutte le parti debbano creare e mantenere un'atmosfera favorevole per raggiungere un accordo. È stato concordato che i colloqui continueranno," ha sottolineato ieri sera sul suo account X, aggiungendo: "Abbiamo discusso ed esplorato idee nelle due aree della revoca delle sanzioni e della questione nucleare, che sono essenziali per raggiungere un accordo”. Secondo Mehr, il vice ministro degli Esteri per gli Affari Politici, Majid Takht-Ravanchi, ha rappresentato l'Iran nell'incontro, tenendo colloqui con i suoi omologhi dell'E3 "sulla revoca delle sanzioni, sulle attività nucleari dell'Iran e sulla preoccupante situazione della regione dell'Asia occidentale".

Malan: “Speriamo che gli accordi a Gaza vadano a buon fine”

"Speriamo che la cosa vada a buon fine. Di certo la presa degli ostaggi, fin dall'inizio, dimostrava quale era la finalità di quell'attacco. E cioè l'ambizione era, come e' stato detto esplicitamente da Hamas, di sterminare, di eliminare completamente la presenza ebraica nell'area. I maggiori nemici della popolazione di Gaza è proprio l'organizzazione di Hamas". Lo afferma il senatore Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia, ad Agorà su Rai Tre parlando degli accordi sulla tregua a Gaza.

Blinken presenta oggi il piano per il dopoguerra a Gaza

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios. Il piano di Blinken si basa sull'istituzione di un meccanismo di governo che prevede il coinvolgimento della comunità internazionale e dei Paesi arabi, che potrebbero anche inviare truppe a Gaza per stabilizzare la situazione della sicurezza e fornire aiuti umanitari.

Famiglie ostaggi Israele: “Non disturbate fasi finali intesa”

Il Forum dei familiari degli ostaggi ed ex ostaggi israeliani ha lanciato un appello ai media, ai parlamentari della Knesset, ai social e all'opinione pubblica perché "si astengano dal rilasciare dichiarazioni che potrebbero danneggiare i negoziati" a Doha fra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi nelle fasi finali e più delicate. "Stiamo seguendo con vigilanza, speranza e preoccupazione le varie pubblicazioni sui media sull'intesa per il ritorno dei nostri cari" si legge nella dichiarazione. In essa si aggiunge quindi l'auspicio di un "accordo completo che assicuri il ritorno di tutti i prigionieri, fino all'ultimo, la riabilitazione di chi è ancora vivo e una sepoltura degna nel nostro Paese per chi è morto".

Biden: "Accordo su Gaza sul punto di essere chiuso"

Razzo dallo Yemen verso Tel Aviv, Idf: probabilmente intercettato'

Le sirene di allarme rosso sono state attivate nella notte in diverse aree di Tel Aviv e del centro di Israele a seguito di un lancio missilistico dallo Yemen. L'Idf ha reso noto che il razzo "è stato probabilmente intercettato" e "non sono stati riportati danni o feriti". Si tratta del secondo missile lanciato contro Israele nel giro di poche ore. Il primo risale al tardo pomeriggio di ieri, sparato dagli Houthi e intercettato dall'esercito israeliano.



M.O.: accordo in vista. Trump conferma: "Siamo molto vicini"

"Siamo molto vicini a farcela. Devono farlo. Se non lo fanno, ci saranno un sacco di guai là fuori - un sacco di guai come non hanno mai visto prima. Ce la faranno". Così il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, durante un'intervista con la rete Newsmax, sullo stato delle trattative tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza e per il rilascio degli ostaggi durante un'intervista con la rete Newsmax. "Capisco che c'e' stata una stretta di mano - ha aggiunto il presidente che fra pochi giorni si insediera' alla Casa Bianca - e che stanno finendo e forse entro la fine della settimana, ma deve aver luogo". 

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