Guerra Gaza, Qatar: "Colloqui a stadio finale". Fonti Israele: da Hamas ok a accordo LIVE

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Il portavoce del ministero degli Affari Esteri qatariano ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo. "Siamo sul punto di veder realizzata l'intesa", dice Biden. Anche il presidente elettoTrump conferma: "Siamo molto vicini a farcela". Blinken presenterà oggi il piano per il dopoguerra a Gaza

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Svolta per la liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza nei negoziati di Doha. Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui sono "alle fasi finali" e che un'intesa è possibile "molto presto". Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo. La trattativa sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l'inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell'Anp. 'Siamo sul punto di veder realizzata l'intesa', dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. Anche il presidente eletto conferma: "Siamo molto vicini a farcela". Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios.

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Netanyahu convoca riunione d'urgenza su tregua e ostaggi

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per questa sera una riunione d'urgenza con i vertici della sicurezza. L'incontro si concentrerà sull'esame dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Secondo i media israeliani, la consultazione includerà alti funzionari dell'Idf, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e rappresentanti delle agenzie di intelligence David Barnea per il Mossad e Ronen Bar per lo Shin Bet

Blinken: Israele accetti un calendario per stato Palestina

Israele deve accettare un percorso verso lo stato palestinese "legato ad un calendario e basato su condizioni":  lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington del futuro del Medio oriente

Blinken: "Ora la palla è nel campo di Hamas"

"La palla ora è nel campo di Hamas": lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington del futuro del Medio Oriente

Blinken: Anp dovrà gestire Gaza nel dopoguerra con l'Onu

L'Autorità Nazionale Palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri: lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all'Atlantic Council a Washington

Ft: tregua potrebbe entrare in vigore entro mercoledì

La tregua tra Israele e Hamas potrebbe entrare in vigore già domani o, al più tardi, mercoledì. E' quanto ha confidato al Financial Times un diplomatico a conoscenza della trattativa. "Hanno trovato un accordo su tutte le questioni principali", ha affermato la fonte, "adesso stanno venendo discusse solo questioni logistiche o secondarie".

Media: "Accordo inizia con rilascio di 3 donne e bambini Bibas"

Secondo indiscrezioni ottenute da Channel 12, l'accordo tra Israele e Hamas inizierà con il rilascio di tre donne civili in ostaggio e i due bambini Kfir e Ariel Bibas, il primo giorno della prima fase di 42 giorni.  Hamas ha affermato che i due piccoli e la madre Shiri sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano, ma l'Idf non ha avuto informazioni di intelligence che confermino che non sono più vivi. Ogni settimana successiva inizierà con il rilascio di un altro gruppo di ostaggi. Il secondo gruppo ad essere rilasciato nella prima fase sarà quello delle soldatesse, seguito dagli anziani e infine da coloro che saranno considerati estremamente malati, per un totale di 33 ostaggi. Il report di Channel 12 non è stato confermato dalle autorità israeliane, ma si stima che la maggior parte delle persone destinate al rilascio siano ancora vive

Fonte Israele: "Hamas non ha detto quanti ostaggi sono vivi"

Un funzionario israeliano ha dichiarato alla Cnn che Israele è pronto a rilasciare "molte centinaia" di detenuti palestinesi come parte dell'accordo, ma, "finché Hamas non dirà quanti ostaggi sono vivi, non so quanti detenuti, terroristi, saranno rilasciati", ha detto.

Jihad palestinese: "A Doha questa sera per ultimi dettagli"

La Jihad islamica palestinese ha diffuso un comunicato secondo cui una delegazione di alto livello dell'organizzazione terroristica arriverà questa sera a Doha per discutere gli ultimi dettagli dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza

Famiglie ostaggi incontrano Netanyahu: "Possibile accordo entro poche ore"

Le famiglie degli ostaggi hanno appreso la possibilità che un accordo potrebbe essere firmato "entro poche ore" nel corso di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo le famiglie, l'accordo comprenderà tre fasi e si oppongono all'attesa fino al 16° giorno. Nel corso dell'incontro, Netanyahu si è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Tuttavia, le famiglie hanno sottolineato che "le parole non bastano".

All'incontro non hanno partecipato i parenti degli ostaggi deceduti, che hanno protestato per essere stati esclusi. "Siamo in una situazione in cui 33 ostaggi vengono rilasciati (nell'ambito di un possibile accordo), ma non abbiamo chiarezza sulla sorte degli altri", ha affermato Eli Shtivi, padre di Idan Shtivi, assassinato e rapito il 7 ottobre. "Stiamo abbandonando 70 ostaggi. Mi sento abbandonato, e così tutti gli ostaggi e le famiglie lasciate fuori da questa fase del processo. A mio parere, è una vergogna e un'umiliazione

Hamas ha informato le altre fazioni palestinesi sui negoziati

La leadership di Hamas ha annunciato di aver tenuto una serie di consultazioni con i leader delle fazioni palestinesi e di averli aggiornati sui progressi dei negoziati in corso a Doha. Secondo fonti di Hamas, i negoziati sono nella fase finale. Lo riferiscono i media israeliani.

Netanyahu incontra Smotrich, pressing su si' ad accordo

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich. Lo riportano i media israeliani mentre procedono i negoziati per un cessate il fuoco con Hamas. Netanyahu, secondo i giornali israeliani, starebbe cercando di convincere Smotrich a non dimettersi dal governo in caso di accordo, secondo il sito di notizie israeliano Walla. In mattinata il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui se Israele accettasse l'accordo.

Hamas, 46.645 i palestinesi uccisi da inizio della guerra

Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall'inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz. 

Missile Houthi distrugge una casa vicino Gerusalemme

Un frammento lungo diversi metri del missile lanciato nella notte su Israele dal gruppo filoiraniano Houthi dallo Yemen ha colpito una casa a Mevo Beitar, vicino Gerusalemme, causando gravi danni. Non si registrano vittime o feriti.  Le autorità israeliane hanno confermato che l'attacco è stato condotto dallo Yemen e gli Houthi hanno rivendicato il lancio. 

Netanyahu incontra rappresentanti famiglie ostaggi

Dovrebbe iniziare a breve un incontro tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e rappresentanti dell'associazione dei familiari degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo riferisce il Times of Israel, mentre è sempre più vicina la chiusura di un accordo tra Tel Aviv e il movimento islamista su uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco. 

Libano: neopremier Salam a Beirut, 'lavoro serio su tregua'

Il nuovo primo ministro libanese, Nawaf Salam, ha lasciato L'Aja, dove  svolgeva il ruolo di presidente della Corte Internazionale di Giustizia,  ed è giunto a Beirut per assumere la guida dell'esecutivo. Nominato dal  neopresidente Joseph Aoun al termine di una sola giornata di  consultazioni, Salam, nella sua prima dichiarazione da capo del governo,  ha invitato i politici libanesi a lavorare "seriamente" per attuare  tutte le clausole del cessate il fuoco con Israele e ha riconosciuto che  la ricostruzione dopo la guerra sarà una delle principali sfide che  dovrà affrontare durante il suo mandato. Salam prende il posto di Najib Mikati, ricco uomo d'affari che aveva  retto il Paese con un'amministrazione ad interim per due anni e mezzo.  Mikati si era detto disponibile a restare in carica ma le accuse di aver  stretto accordi sottobanco con il 'Partito di Dio' filoiraniano  Hezbollah per restare al potere lo hanno escluso dai giochi.  Determinante per la nomina di Salam è stato anche il ritiro della  candidatura del parlamentare Fouad Makhzoumi, avversario di Hezbollah  che ha scelto di far confluire i suoi consensi su un candidato meno  propenso a scendere a patti con le milizie sciite. 

Bilancio morti a Gaza sale a 46.645

Secondo il  Ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore almeno 61  palestinesi sono stati uccisi e altri 281 sono rimasti feriti negli  attacchi israeliani nella Striscia. Secondo il ministero, gli ultimi omicidi hanno portato il numero  totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 a 46.645. I feriti sono almeno  110.012, ha affermato il ministero.

Bozza: Israele rilascerà 50 palestinesi per ogni soldatessa

Secondo una  bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas visionata  dall'agenzia Associated Press, l'intesa in tre fasi inizierebbe con il  rilascio graduale di 33 ostaggi nell'arco di un periodo di sei  settimane, tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti, in cambio di  centinaia di donne e bambini palestinesi imprigionati da Israele. Lo  riportano i media israeliani. Tra i 33 ostaggi ci sarebbero anche cinque soldatesse israeliane,  ciascuna delle quali verrebbe rilasciata in cambio di 50 prigionieri  palestinesi, tra cui 30 prigionieri condannati all'ergastolo. Durante  questa prima fase, della durata di 42 giorni, le forze israeliane si  ritirerebbero dai centri abitati, ai palestinesi verrebbe consentito di  iniziare a tornare alle loro case nel nord di Gaza e ci sarebbe  un'ondata di aiuti umanitari, con circa 600 camion in arrivo ogni  giorno.

Fonti Hamas: rilasciati 1.000 palestinesi in fase iniziale

Fonti vicine a Hamas hanno riferito che l'accordo di tregua a Gaza includerebbe il rilascio di circa "1.000 prigionieri palestinesi" detenuti in Israele nella fase iniziale dell'intesa.

Ministro Esteri del nuovo governo siriano domani in Turchia

Asaad Hassan al-Shaybani, ministro degli Esteri del governo di transizione in Siria, insediatosi dopo la caduta di Bashar al-Assad, si recherà domani in Turchia. "Domani effettueremo la nostra prima visita ufficiale nella Repubblica di Turchia, che da quattordici anni non ha mai abbandonatoi il popolo siriano, per rappresentare la Nuova Siria", ha annunciato in un messaggio su X al-Shaybani, che nel 2022 ha conseguito un master in Scienze politiche e Relazioni internazionali presso l'Università Sabahattin Zaim di Istanbul e continua ad essere iscritto allo stesso ateneo per un dottorato di ricerca. Non è chiaro se durante la visita sia previsto un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Media: 'Israele rilascerà 250 palestinesi per 5 soldatesse'

Secondo la bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, di cui Associated Press ha ottenuto una copia, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza.

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