Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut
- Amica di Hamas, legata a filo doppio a Teheran, nemica giurata di Israele: l'organizzazione libanese Hezbollah (il cui nome significa “Partito di Dio”) è tornata al centro della scena politica internazionale negli ultimi mesi, per il suo appoggio ad Hamas e per il lancio di missili verso Israele che, da questa estate, sta conducendo raid nel Sud del Libano. Nata nel 1982 come organizzazione paramilitare durante il conflitto con Israele, è successivamente divenuta un partito politico
- A guidare Hezbollah, dal 1992, è stato Hassan Nasrallah, segretario politico del movimento. È stato ucciso il 28 settembre 2024 da un attacco israeliano a Beirut. Sotto la sua guida il gruppo è riuscito a diventare non solo un pericoloso avversario per il governo di Israele, merito di un’organizzazione militare tra le migliori del Medioriente, ma anche a imporsi a livello politico, riuscendo a diventare un attore centrale nella formazione dei governi libanesi
- L'emblema a bandiera di Hezbollah è caratterizzato da un drappo giallo al cui centro campeggia parte di un versetto del Corano, sūra V, versetto 56, che recita: "Colui che sceglie per alleati Allah e il Suo Messaggero e i credenti, in verità è il partito di Dio, che avrà la vittoria”. La lettera alif, prima lettera del nome di Dio, è graficamente resa come una mano che stringe un fucile d'assalto stilizzato ed è affiancata da una rappresentazione schematica del globo terrestre
- Il legame con l’Iran è evidente fin dall’inizio quando, tra gli anni '70 e '80, durante la guerra civile libanese, Hezbollah ha ricevuto il sostegno delle neonate Guardie rivoluzionarie iraniane. Lo sciismo politico del gruppo si rifà dichiaratamente ai princìpi dell'Ayatollah iraniano Ruhollah Khomeini e segue la versione elaborata dall’Ayatollah nel suo libro “Velayat-e faqih” (“Il governo islamico”). L’intenzione di trasformare il Libano in una Repubblica teocratica come Teheran è stata successivamente abbandonata
- L’ideologia di Hezbollah è nota a partire dal 1985, quando nel suo manifesto prometteva di espellere le potenze occidentali dal Libano, chiedeva la distruzione dello Stato israeliano e giurava fedeltà al leader supremo dell'Iran. Una fedeltà che, secondo gli Stati Uniti, è sempre più ben remunerata: sarebbe infatti di 700 milioni di dollari l’assegno che ogni anno stacca la Repubblica teocratica per il gruppo
- Costante il riferimento che l’organizzazione e i suoi leader fanno a Israele: nato come movimento di resistenza all’occupazione ebraica, Hezbollah opera per distruggere il Paese e per questo anche quando, nel 2000, Tel Aviv si è ufficialmente ritirata dal Libano meridionale, Hezbollah ha continuato a sostenere che Israele occupasse illegalmente un territorio libanese, le fattorie di Shebaa. Queste schermaglie sono proseguite fino a giungere a un vero e proprio conflitto, quello del 2006
- Dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, in cui sono rimasti uccisi oltre 1.200 israeliani, Hezbollah ha manifestato il suo sostegno ai terroristi e ha iniziato a lanciare razzi contro i territori israeliani. Le tensioni si sono poi riaccese periodicamente, fino ad arrivare a un'escalation nell'estate del 2024
- Israele ha condotto diversi raid aerei contro il Sud del Libano per colpire i quartieri generali di Hezbollah. Il 17 settembre 2024 si sono registrate diverse esplosioni di ricetrasmittenti in Libano e Siria. A esplodere sono stati i cosiddetti ‘cercapersone’ utilizzati proprio da membri di Hezbollah. Delle esplosioni è stato incolpato "il nemico Israele". Poi, 10 giorni dopo, è stato ucciso il leader di Hezbollah, Nasrallah. Ma anche altri esponenti di spicco sono stati neutralizzati da Israele
- Anche se indebolito dai raid israeliani, Hezbollah controlla ancora porzioni del territorio libanese, in particolare quelle sciite come parte della capitale Beirut, il Libano meridionale e la regione orientale della Valle della Bekaa, dove esercita funzioni anche sociali grazie alle sue numerose organizzazioni affiliate. Hezbollah ha anche un’ala para-militare, al-Muqāwama al-Islāmiyya ("Resistenza Islamica"), accusata di essere un’organizzazione terroristica dall’Ue, mentre USA e Israele classificano come tale anche la casa madre
- All’organizzazione libanese sono stati spesso imputati diversi attentati compiuti tra gli anni Ottanta e il Duemila: il governo statunitense ha accusato Hezbollah di essere il mandante di quanto accaduto il 23 ottobre 1983, quando due autobombe esplosero contro una caserma occupata da truppe americane e francesi, uccidendo quasi 300 persone. Allo stesso modo il governo argentino li ha accusati di essere responsabili di due attentati a una sinagoga e a un centro culturale ebraico
- La svolta politica del movimento risale al 2005, quando entrano per la prima volta nell’Assemblea Nazionale del Libano, dove ottengono 14 seggi. Da allora sono state diverse le esperienze governative e quelle passate all’opposizione, dove sono attualmente a seguito delle consultazioni tenutesi nel maggio 2022
- Oltre all’Iran, Hezbollah ha nel tempo intessuto rapporti con diversi Paesi: tra questi c’è sicuramente la Siria del presidente Bashar-al-Assad, mantenuto al potere a Damasco anche grazie allo sforzo bellico dei libanesi, che proprio in Siria hanno molte loro basi logistiche. Le loro armi, però, hanno una provenienza più varia: gli armamenti spesso utilizzati contro Israele provengono da Russia, Cina e anche Corea del Nord, che a loro modo hanno rifornito il gruppo, che quindi non conta soltanto su Teheran