Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
I residenti sono scesi in strada per festeggiare la caduta del regime dopo 50 anni di governo del partito Baath, mentre i gruppi ribelli annunciavano l'inizio di una "nuova era" in Siria. Gli insorti siriani Hanno annunciato la caduta del "tiranno" sugli schermi della televisione pubblica siriana
- Gli abitanti di Damasco hanno festeggiato nella notte nelle strade della capitale la caduta del governo del presidente Bashar al-Assad, dopo 50 anni di governo del partito Baath, mentre i gruppi ribelli annunciavano l'inizio di una "nuova era" in Siria
- La folla festante ha calpestato la statua abbattuta del padre di Bashar, Hafez Al Assad, che ha governato con il pugno di ferro per quasi 30 anni fino al 2000. Lo riportano fonti giornalistiche sul posto, mentre la Tv di Afp trasmette le immagini
- Gli insorti siriani sono entrati nella città e hanno annunciato ufficialmente che il presidente è fuggito, definendolo un 'tiranno'. Hanno annunciato la caduta del "tiranno" sugli schermi della televisione pubblica siriana, dopo aver preso il controllo dell'emittente radiotelevisiva statale a Damasco. Bashar al-Assad è da un quarto di secolo al potere dopo averlo ereditato dal padre Hafez per 30 ai vertici del regime
- Il Paese si appresta così a scrivere una nuova pagina del libro della sua storia millenaria, mentre da Washington la Casa Bianca ha reso noto che "il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo team monitorano da vicino gli eventi straordinari" in Siria e "rimangono in costante contatto con i partner regionali"
- I ribelli hanno inoltre 'liberato' il vicino carcere militare di Sednaya, noto come il 'mattatoio umano', dove "le porte sono state aperte per migliaia di detenuti che sono stati imprigionati dall'apparato di sicurezza durante tutto il governo del regime", ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani
- Il primo ministro siriano, Mohammed Ghazi Jalali, si è detto pronto a "tendere la mano" all'opposizione e a collaborare con la "leadership" che verrà scelta dal popolo, mentre il capo del gruppo ribelle Hayat Tahrir al-Sham - Abu Mohammed al-Jolani - ha ordinato alle sue forze di non avvicinarsi alle istituzioni pubbliche di Damasco, "che rimarranno sotto la supervisione dell'ex primo ministro fino a quando non saranno ufficialmente consegnate", si legge in un post su X
- Allo stesso tempo, l'esercito siriano e le forze di sicurezza del Paese hanno abbandonato l'aeroporto della capitale. La presa di Damasco è avvenuta dopo una clamorosa e inaspettata marcia trionfale, cominciata solo 10 giorni fa dalla remota regione nord-occidentale di Idlib al confine con la Turchia, che ha travolto roccaforti governative, russe e iraniane come Aleppo e Hama. A Doha, in Qatar, intanto si è svolta l'attesa riunione cui hanno partecipato i ministri degli esteri di Russia, Iran e Turchia
- Nelle stesse ore, ma prima che il presidente eletto americano Donald Trump affermasse che non è interesse di Washington farsi coinvolgere nel conflitto siriano, si è riunito nella capitale sul Golfo il quartetto di Paesi occidentali molto vicini a Israele: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania. E secondo fonti presenti, alla riunione hanno partecipato rappresentanti dell'Ue e l'inviato speciale Onu per la Siria, Geir Pedersen
- Dall'incontro è emersa la volontà occidentale di avviare a Ginevra, la settimana prossima, un processo di transizione politica post-Assad che eviti nuovi spargimenti di sangue e allontani lo spettro del collasso dello Stato siriano (distinto dal regime) mettendo allo stesso tavolo tutte le parti coinvolte