Guerra Ucraina Russia, Putin: "Pronto a incontrare Zelensky per concludere accordo"

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Il presidente russo si è detto pronto ad incontrare quello ucraino ma solo nella fase finale dei negoziati per "porre fine" al conflitto. E' salito a 28 il numero dei morti a Kiev sotto il raid di bombardamenti russi, mentre sono oltre 130 i feriti. Le difese russe hanno abbattuto 48 droni ucraini in otto regioni, inclusi due nei pressi di Mosca

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E' salito a 28 il numero dei morti a Kiev sotto il raid di bombardamenti russi, mentre sono oltre 130 i feriti. E' quanto riferisce il Guardian nella sezione dedicata all'Ucraina. Come riporta Ukrainska Pravada citando il Servizio statale di emergenza dell'Ucraina, si tratta di altri cadaveri recuperati sotto le macerie di un palazzo della capitale colpito da un missile russo. In mattinata le vittime conteggiate erano 21.

Nella notte, le difese aeree russe hanno abbattuto 48 droni ad ala fissa ucraini in otto regioni del Paese, due dei quali vicino a Mosca. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, secondo cui le truppe russe avrebbero preso il controllo di due villaggi nel nord-est  dell'Ucraina: Dovhenke, nella regione di Kharkiv, e Novomykolaivka,  nella regione di Sumy. 

"Noi siamo pronti per i negoziati di pace e un cessate il fuoco incondizionato, è molto importante, ma per questo abbiamo bisogno di pressione" sulla Russia. Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodimir Zelensky, all'inizio dell'incontro con il primo ministro del Canada Mark Carney, a margine del G7. "Parlerò con il primo ministro di sanzioni addizionali", ha aggiunto ringraziando Carney "per il supporto incrollabile del Canada".

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Putin: "Riarmo Nato non è una minaccia per la Russia"

In un incontro con le maggiori agenzie di stampa internazionali a San Pietroburgo, il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non considerare il riarmo della Nato come una "minaccia per la Russia". Quanto a coloro che dicono che la Russia si prepara ad attaccare la Nato, "non lo credono nemmeno loro", ha aggiunto il capo del Cremlino, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Putin: "Aperto a contatti con Merz"

Vladimir Putin si dice "aperto" a contatti con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. In un incontro con i giornalisti delle agenzie di stampa straniere, il presidente russo ha detto: "Se il signor cancelliere federale vuole chiamare e parlare, l'ho già detto molte volte: non rifiutiamo alcun contatto e siamo sempre aperti a questo". Nel novembre scorso, il precedessore di Merz, Olaf Scholz aveva avuto un contatto telefonico con Putin, il primo in due anni.

Antonio Omar Dridi, chi è il foreign fighter italiano morto in Ucraina

La conferma è arrivata da Memorial, l'associazione dei volontari internazionali per l'Ucraina, che sui social ha dato notizia della morte sul campo di battaglia del combattente italiano. Aveva 35 anni ed era originario di Palermo. In passato ha vissuto all'estero tra Germania e Austria. "Era uno spirito libero", ha detto la sorella, Noah.

Antonio Omar Dridi, chi è il foreign fighter italiano morto in Ucraina

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Ucraina, ucciso a Madrid Andriy Portnov: era ex consigliere di Viktor Yanukovitch

L'omicidio è avvenuto di fronte all'American School, dove l'ex consigliere ucraino filorusso, 52 anni, aveva accompagnato i figli, nel quartiere residenziale di Pozuelo de Alarcon. Tra il 2010 e il 2014 Portnov, considerato un esponente della nomenklatura particolarmente vicino a Mosca, ha ricoperto il ruolo di vice capo dell'ufficio presidenziale.

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Taurus, cosa sono i missili che la Germania potrebbe fornire a Kiev

La Germania sembra aprire alla fornitura a Kiev di armi capaci di colpire il territorio della Russia e Mosca reagisce con veemenza. Si sta alzando, se possibile, ancora di più la tensione tra Berlino e Mosca intorno alla guerra in Ucraina. Ad accendere la scintilla sono state le parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha fatto capire che anche il suo Paese (come già fatto da Usa, Gran Bretagna e Francia) sembra aver deciso di togliere le limitazioni alla gittata degli armamenti forniti.

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Ucraina, le condizioni di Putin per pace: stop ad allargamento Nato a Est

Tra le condizioni di Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c'è anche la richiesta che i leader occidentali si impegnino - e per iscritto - a fermare l'allargamento della Nato verso Est e a revocare una parte delle sanzioni alla Russia. A rivelare questi dettagli è stata Reuters che sostiene anche che il presidente russo sia pronto a fare la pace, ma non a qualsiasi prezzo.

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Guerra Ucraina, disertore condivide dati sui soldati russi uccisi

Fuggito dall’esercito russo e rifugiatosi a Parigi nel 2024, il disertore Aleksei Zhiliaev ha condiviso i dati relativi ai soldati russi uccisi e feriti al fronte dall'invasione nel 2022 al giugno 2024. Prima della diserzione, l'ex soldato aveva copiato su una chiavetta Usb le informazioni relative alla sua divisione e alla Terza.

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Lituania: "Vertice Nato dia garanzie di accesso a Kiev"

"Penso che nel comunicato conclusivo del vertice della Nato della prossima settimana si debba almeno menzionare la prospettiva dell'adesione dell'Ucraina all'alleanza". Lo ha affermato oggi il presidente lituano, Gitanas Nauseda, facendo eco alle analoghe dichiarazioni del ministro degli Esteri del Paese baltico, Kestutis Budrys. La questione è stata sottolineata, nel corso di un'intervista rilaasciata oggi alla televisione di stato lituana Lrt, dalla ministra della Difesa, Dovile Sakaliene, che ha tuttavia ricordato che il principale obiettivo del vertice rimane l'aumento della spesa della difesa dei singoli stati e il progressivo aumento del limite minimo del 3,5% del Pil. 

Guerra Russia-Ucraina, cosa è emerso dai colloqui a Istanbul

Pochi passi in avanti, come da previsioni, sembrano essere stati fatti nell’incontro tra la delegazione ucraina e quella russa che si è tenuto il 2 giugno, a Istanbul, per provare a gettare le basi per la risoluzione di un conflitto che dura ormai da oltre tre anni.

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Capo dell’esercito tedesco: 'Nel 2029 Putin potrà attaccare la Nato'

I servizi segreti dei Paesi occidentali pensano che tra quattro anni Mosca sarà in grado di portare un attacco contro i Paesi Nato: a dirlo è stato l’ispettore generale della Bundeswehr Carsten Breuer, la più alta carica militare della Germania, in un'intervista al settimanale Der Spiegel. Secondo Breuer infatti “l’analisi unanime dei servizi segreti occidentali, basata principalmente sull'osservazione della produzione di armi ma anche sulla crescita del personale in Russia, è che nel 2029 Putin sarà in grado" di attaccare la Nato.

Capo dell’esercito tedesco: 'Nel 2029 Putin potrà attaccare la Nato'

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Guerra in Ucraina, quanti soldati sono morti e feriti? Il rapporto

Con l’arrivo dell’estate l'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime, tra morti e feriti, nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato in queste ore dal Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington, secondo il quale i militari morti si aggirano già oggi intorno ai 250.000.

Si tratta, fanno sapere gli esperti, di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla Seconda guerra mondiale.  ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''.

Guerra in Ucraina, quanti soldati sono morti e feriti? Il rapporto

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Peskov: "Trump non ha avuto colloquio con Putin ieri, parlava in senso figurato"

Il presidente americano Donald ''Trump parlava in senso figurato'' quando ha detto di aver avuto un colloquio con il leader del Cremlino Vladimir Putin ieri. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov spiegando che ieri non c'è stata alcuna telefonata tra i due.

Trump "parlava in senso figurato: oggi la vita è così piena di eventi che qualche giorno indietro è come se fosse ieri", ha detto Peskov citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti.

Mosca defilata, l'ombra di un accordo segreto con Trump

La Russia mette "in guardia" Washington da un ingresso diretto nella guerra con l'Iran a sostegno di Israele, avvertendo che questo "destabilizzerebbe radicalmente l'intera situazione". Un monito che, insieme alla condanna dei giorni scorsi come "categoricamente inaccettabili" dei bombardamenti dello Stato ebraico, segna il punto più alto delle dichiarazioni di Mosca in difesa della alleata Teheran. Ma allo stesso tempo il Cremlino si mostra attento a non irritare l'amministrazione Usa di Donald Trump e a non mettere a repentaglio il fragile dialogo avviato negli ultimi mesi.  Una posizione, quella russa, molto diversa da quella assunta in Siria nel 2015, quando intervenne militarmente a sostegno del regime di Bashar al Assad in piena guerra civile. Al punto che alcuni osservatori si spingono ad ipotizzare che il tycoon e Vladimir Putin possano aver concluso un accordo segreto in base al quale il presidente russo abbandonerebbe al suo destino l'Iran, e altrettanto farebbe quello americano con l'Ucraina. Ipotesi che, in assenza di evidenze concrete, hanno il sapore di teorie complottiste. Ma è un fatto che il vertice del G7 in Canada si sia chiuso senza una dichiarazione congiunta sull'Ucraina, secondo i media a causa dell'opposizione del presidente Usa. E prima di lasciare in anticipo la riunione - cosa che ha fatto saltare un incontro in programma con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - l'inquilino della Casa Bianca ha messo in chiaro che non intende per il momento adottare nuove sanzioni nei confronti della Russia. 

Russia, media di Helsinki: "Ha rafforzato la presenza militare al confine con la Finlandia"

La Russia sta rafforzando la sua presenza militare lungo il confine con la Finlandia, due anni dopo l’adesione del Paese alla Nato. Lo ha riportato l’emittente nazionale finlandese Yle, sulla base di recenti immagini satellitari. Queste ultime mostrano i lavori di costruzione di una guarnigione per una brigata di artiglieria a Kandalaksha, nella regione di Murmansk, oltre a interventi in altre basi militari russe situate nell’area. Secondo Yle, si tratta del primo segnale certo di un aumento permanente del numero di truppe in prossimità della frontiera.

Le autorità locali di Murmansk, nella parte nord-occidentale della Russia, hanno confermato la realizzazione di una nuova zona militare e la ristrutturazione dei vecchi edifici residenziali nella cittadina, che si trova a circa 150 chilometri dal confine. Anche l’emittente pubblica svedese Svt ha recentemente segnalato immagini satellitari che evidenziano un potenziamento russo nelle vicinanze del confine finlandese. Dai rilevamenti si individuano tre magazzini a Petrozavodsk, a circa 175 chilometri dal confine, ciascuno in grado di ospitare fino a 50 mezzi corazzati.

Inoltre, presso la base di Kamenka è stato notato un accampamento tendato adatto a migliaia di truppe, mentre la base aerea Severomorsk-2, chiusa dal 1998, è attualmente in fase di ristrutturazione.

G7, la presidenza del Canada: "Sostegno a sforzi di Trump, massimizzare la pressione sulla Russia"

I leader del G7 "hanno espresso sostegno agli sforzi del Presidente Trump per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina. Hanno riconosciuto che l'Ucraina si è impegnata a un cessate il fuoco incondizionato e hanno concordato che la Russia debba fare altrettanto". E' quanto si legge nel riepilogo della presidenza canadese del G7, pubblicato dopo la chiusura dei lavori del summit di Kananaskis.

I leader, si legge ancora, "sono determinati a esplorare tutte le opzioni per massimizzare la pressione sulla Russia, comprese le sanzioni finanziarie. Il G7 ha incontrato il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il Segretario Generale dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, Mark Rutte, per discutere il loro sostegno a un'Ucraina forte e sovrana, inclusi il sostegno alla difesa di bilancio e alla ripresa e alla ricostruzione".

Tajani: "A causa dell'aggressività della Russia e altre minacce costretti a rafforzare la sicurezza"

"A causa dagli eventi, dall'aggressività della Russia e da altre minacce, siamo costretti a rafforzare la sicurezza. Ma lo dobbiamo fare insieme, perché 27 azioni diverse in Europa non servono". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a Messina alle celebrazioni per i 70 della Conferenza di Messina e Taormina. "L'efficacia del nostro strumento militare - ha proseguito - non corrisponde neppure a un terzo di quello degli Usa. Non ci facciamo prendere dalla propaganda delle armi, la questione riguarda la sicurezza", ha concluso.

A Kiev salgono a 28 i morti dei bombardamenti russi

E' salito a 28 il numero dei morti a Kiev sotto il raid di bombardamenti russi, mentre sono oltre 130 i feriti. E' quanto riferisce il Guardian nella sezione dedicata all'Ucraina. Come riporta Ukrainska Pravada citando il Servizio statale di emergenza dell'Ucraina, si tratta di altri cadaveri recuperati sotto le macerie di un palazzo della capitale colpito da un missile russo. In mattinata le vittime conteggiate erano 21. 

Guerra in Ucraina, Hrytsak: "Siamo l'Israele d'Europa". VIDEO

Trump: "Putin mediatore? Gli ho detto di mediare la Russia prima"

"Ho sentito Vladimir Putin ieri, si è offerto di mediare" in Medio Oriente. "Gli ho detto fammi un favore, mediamo con la Russia prima ". Lo ha detto Donald Trump, ribadendo che la guerra in Ucraina, se fosse stato lui presidente, non sarebbe mai accaduta. 

A Parigi un appello "del 18 giugno" per l'Ucraina

Il Presidente della Rada, il Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, ha presentato oggi ai senatori francesi a Parigi un "Appello del 18 giugno", 85 anni dopo lo storico appello del Generale de Gaulle per la resistenza al nazifascismo, esortando la Francia a "difendere l'Ucraina con la stessa tenacia con cui la Russia cerca di distruggerla". Invitato dal Senato d'Oltralpe a pronunciare un discorso solenne in aula, il Presidente della Rada ha tracciato un parallelo tra l'Appello di Charles de Gaulle del 18 giugno 1940 e la guerra tra Russia e Ucraina. "Capisco quanto sia attuale oggi il suo Appello del 18 giugno ai francesi e agli Alleati", ha detto il presidente del parlamento ucraino lungo le rive della Senna. 

Nato, Zelensky intende partecipare di persona a vertice a L'Aia

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intende partecipare di persona al vertice Nato che si terrà a L'Aia la settimana prossima. Lo riferisce a France Presse una fonte della presidenza ucraina.  Zelensky "prevede" di recarsi al summit per "promuovere l'idea di un cessate il fuoco con la Russia", ha fatto sapere la fonte, secondo la quale una decisione definitiva verra' presa alla vigilia del vertice. 

Il Papa: "Il Consiglio d'Europa apprezza gli sforzi diplomatici per l'Ucraina"

Dopo l'udienza di ieri di papa Leone XIV al segretario generale Alain Berset, una nota del Consiglio d'Europa fornisce un resoconto dell'incontro avvenuto in Vaticano. "L'udienza è stata un'occasione preziosa per riaffermare una visione condivisa di un ordine internazionale fondato sulla dignità umana, sui diritti fondamentali e sulla giustizia", dice la nota europea, con la condivisione anche della "profonda preoccupazione" per l'aumento della violenza e dell'impunità in tutto il mondo, per l'arretramento democratico, la polarizzazione e ogni forma di discriminazione. Il tema centrale del confronto è stato la guerra di aggressione contro l'Ucraina, con parole di apprezzamento da parte di Berset per gli sforzi diplomatici della Santa Sede e i recenti contatti avviati da papa Leone XIV. Nel resoconto si citano altri temi: la situazione dei bambini ucraini e la questione dell'accertamento delle responsabilità per il crimine di aggressione contro l'Ucraina e per tutte le violazioni dei diritti umani; la grave crisi umanitaria in corso a Gaza e il recente attacco israeliano all'Iran. "Pieno sostegno al Consiglio d'Europa" da parte di Leone XVI in quanto "progetto di pace" che lavora per la difesa dei suoi valori fondanti. Berset ha anche incontrato il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, e mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati. La Santa Sede siede in Consiglio d'Europa quale "osservatore", dal 7 marzo 1970 ed è parte di 9 convenzioni, nonché membro della Banca di Sviluppo, del Centro Nord-Sud, dell'Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali e Moneyval. 

Ucraina, l'inviato Usa Kellogg a Minsk a breve per incontrare Lukashenko

L'inviato della Casa Bianca per l'Ucraina Keith Kellogg sarà in Bielorussia nei prossimi giorni per incontrare Aleksandr Lukashenko, riporta Meduza citando Reuters. La missione è per Kellogg una opportunità per rilanciare i negoziati di pace fra Russia e Ucraina. L'ultimo rappresentante di una amministrazione Usa a recarsi in visita in Bielorussia era stato, nel febbraio del 2020, l'allora segretario di Stato, Mike Pompeo. 

Ucraina, telefonata Papa-Putin lancia la via diplomatica del Vaticano: cosa sappiamo

Non era ancora successo in oltre tre anni di guerra: il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con il Pontefice del conflitto in Ucraina. Papa Francesco aveva passato buona parte dei suoi ultimi anni in Vaticano a lanciare appelli per la pace (invano), ma non aveva mai avuto un colloquio diretto con lo Zar da quando era iniziata la guerra. Papa Leone XIV lo ha fatto, chiedendo che Mosca “faccia un gesto che favorisca la pace”. Il Cremlino precisa però che non si è discusso "in modo pratico e concreto" di una soluzione negoziata del conflitto. IL PUNTO

Ucraina, Meloni al G7: "La Russia provoca con attacchi ai civili". VIDEO

"Credo sia il momento giusto, spingendo adeguatamente, per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza. Su questo ho lavorato molto e sono contenta che un riferimento sia entrato nella dichiarazione finale". Lo ha detto Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del G7. La presidente del Consiglio ha affrontato anche la questione ucraina: "Ogni volta che si cerca di fare qualche passo in avanti la Russia provoca con attacchi di questo genere, con attacchi sulla popolazione civile".

Ucraina, Meloni al G7: Russia provoca con attacchi a civili | Video Sky - Sky TG24

Ucraina, Meloni al G7: Russia provoca con attacchi a civili | Video Sky - Sky TG24

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Zakharova: "Il mondo è a qualche millimetro dalla catastrofe"

''Il mondo è a qualche millimetro dalla catastrofe''. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commentando l'attacco israeliano all'Iran. Lo riporta l'agenzia stampa Ria Novosti.

Putin: "Intensificare sforzi diplomatici fra Israele-Iran"

"Putin e il presidente degli Emirati Arabi Uniti spingono per una risoluzione del conflitto Iran-Israele il prima possibile, intensificando gli sforzi diplomatici": è quanto afferma il Cremlino, citato dalla Tass, dopo una telefonata tra il presidente russo e quello degli Emirati arabi uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan. I due, aggiunge il Cremlino, "esprimono profonda preoccupazione per l'escalation del conflitto iraniano-israeliano, che presenta gravi conseguenze negative per la regione".

Ue: "Russia non vuole pace, collabora con Nordcorea"

La Commissione Europea "deve controllare" le notizie secondo le quali la Corea del Nord invierà sminatori e manodopera edile nella provincia russa del Kursk, già occupata dalle forze ucraine, per aiutare Mosca a ricostruire, ma "in linea generale il fatto che la Russia sta approfondendo la sua cooperazione militare con la Corea del Nord manda un chiaro messaggio: alla Russia non interessa la pace". Lo dice la portavoce dell'Ue per gli Affari esteri Anitta Hipper, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

L'agenzia Ria Novosti, riporta al Jazeera, scrive che il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu ha affermato che Pyongyang invierà circa mille sminatori e 5mila lavoratori nelle costruzioni militari nella provincia del Kursk, dove aveva già inviato soldati a combattere a fianco delle truppe russe.

Della Valle (M5s): "Con più spese militari Nato alleanza di guerra"

"Da alleanza difensiva la Nato si è trasformata oggi in macchina da guerra e la colpa è anche di noi europei. L'Ue ha seguito acriticamente la linea di politica estera americana sia in Ucraina sia sostenendo le follie di Netanyahu e quali sono i risultati? La perdita di credibilità e l'irrilevanza più totale", così Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria.     "Ursula Von Der Leyen ha più volte dichiarato che il piano sul riarmo sarebbe stata la prima pietra per l'indipendenza strategica ma è esattamente il contrario: ha preparato il terreno per permettere agli Stati membri di aumentare le spese militari fino al 5% del PIL. Miliardi di euro che dovremmo togliere dalla sanità, dalle pensioni e dai salari dei nostri cittadini per difenderci da chi? Come si fa ancora ad avere il coraggio di accusare gli altri Paesi di essere delle minacce per la pace quando la Nato negli anni ha lasciato una scia di sangue in ogni angolo del mondo e oggi sostiene lo Stato terrorista di Israele nel genocidio contro il popolo palestinese e non dice nulla sull'aggressione al Libano, l'occupazione del sud della Siria ed in ultimo l'aggressione ingiustificabile dell'Iran".     "Oggi - conclude Della Valle - l'Europa dovrebbe mettere al centro gli interessi dei propri cittadini, mettere al centro un ruolo di pace e cooperazione e tagliare i ponti con chi semina terrore e progetti di guerra".

Salini (FI): "Summit Nato è sul futuro della civiltà occidentale"

"Il vertice Nato che si svolgerà tra pochi giorni non riguarda innanzitutto quanto e come ci difenderemo, ma cosa difendiamo. Anche dalla discussione all'interno dell'Alleanza Atlantica passa il futuro della civiltà occidentale". Lo dichiara l'eurodeputato di Forza Italia e vice presidente del Gruppo Ppe, Massimiliano Salini, , durante il suo intervento odierno al Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, in merito al prossimo vertice Nato.       "Con il ritiro frettoloso dall'Afghanistan del maggio 2021 - prosegue Salini - abbiamo segnalato la sfiducia nell'Occidente. Proprio il timore per la possibile escalation contro gli Stati nazionali ha paradossalmente generato la peggiore escalation della storia recente contro la Civiltà Occidentale, incoraggiando gli autocrati di tutto il mondo: immediata cruenta aggressività cinese verso Taiwan, nel 2022 invasione russa in Ucraina, nel 2023 attacco terroristico contro Israele per citarne solo alcuni. Il nostro compito non è esportare la democrazia ma difenderne l'origine. Non è questione nazionale, è una questione di civiltà. L'Europa esiste per questa ragione", conclude l'eurodeputato.

Jorgensen: "Con lo stop al gas russo basta ricatti da Mosca"

"Oggi diciamo di no alla Russia, che non saremo più ricattati da Mosca. Non la aiuteremo più a finanziare indirettamente la loro guerra in Ucraina. Non permetteremo più che la sua energia venga utilizzata contro di noi. Quindi introduciamo un divieto che significa che sarà illegale in futuro acquistare gas russo in Europa". Lo ha detto il Commissario per l'Energia Dan Jorgensen ai microfoni di Tgcom24. "Prima ottenevamo il 45% del nostro gas dalla Russia, ora solo il 13%. Adesso dobbiamo fare l'ultimo passo. E ci impegniamo ad aiutare gli Stati membri che affrontano sfide affinché possano farlo senza danneggiare le loro aziende o le loro popolazioni. Questo è un obiettivo molto ambizioso. Ovviamente, spero che possiamo coinvolgere tutti i Paesi perché penso che sarebbe un segnale forte da inviare anche dall'Europa. Ma anche se non fosse così, possiamo comunque farlo e lo faremo".       "Possiamo sostituire il gas russo - ha concluso - aumentando la quantità di gnl importato dagli Stati Uniti e continuando a ridurre il nostro consumo di gas in generale in Europa".

Russia: "Conquistati 2 villaggi nel nord-est dell'Ucraina"

Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di due villaggi nel nord-est dell'Ucraina: Dovhenke, nella regione di Kharkiv, e Novomykolaivka, nella regione di Sumy. Le dichiarazioni del governo russo non sono confermabili in modo indipendente.

Il Papa chiede pace "in nome del diritto internazionale"

"In nome della dignità umana e del diritto internazionale ripeto ai responsabili ciò che soleva dire Papa Francesco: 'La guerra è sempre una sconfitta'. E con Pio XII: 'Nulla è perduto con la pace tutto può esserlo con la guerra'". Lo ha detto Papa Leone XIV al termine dell'udienza generale.

Il Papa: "Con armi di oggi rischio atrocità peggiori del passato"

"Poiché nella guerra odierna si fa uso di armi scientifiche di ogni genere la sua atrocità minaccia di condurre i combattimenti a una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale rinnovando il suo appello alla pace.

Papa: "Straziati da grida che arrivano da luoghi guerra"

"Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall'Ucraina, dall'Iran, da Israele e da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra, anzi bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale.

Costa: "Risultati concreti al G7, lavorare per la pace"

"Si conclude il vertice dei leader del G7 a Kananaskis, sotto la guida esperta di Mark Carney. Il G7 ha lo scopo di coordinare le nostre azioni. Nell'attuale contesto globale, ciò è più importante che mai per la pace, la sicurezza, l'economia e il commercio". Lo scrive sui social il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa.    "Ho riscontrato una reale volontà di adottare un approccio coerente per affrontare queste sfide - ha aggiunto Costa -. Abbiamo preso decisioni concrete, ad esempio per garantire l'approvvigionamento di minerali strategici. Dobbiamo continuare a lavorare come una squadra, impegnandoci per la pace in Ucraina, in Medio Oriente e in tutto il mondo".

Kallas: "La Russia è una minaccia per la sicurezza mondiale"

"Negli ultimi 70 anni abbiamo costruito uno spirito europeo che non si fa sopraffare. La Russia è una minaccia per la sicurezza mondiale. Durante la guerra fredda, gli Usa e gli alleati avevano superato l'Unione Sovietica e vinto la guerra. Oggi dobbiamo essere uniti, e garantire l'unità della Nato sarà una priorità, come assicurare più spesa per la difesa. Tempi difficili richiedono determinazione". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, intervenendo al Parlamento Europeo.

Patrioti Ue: "Che ci va a fare l'Ue al summit Nato? Basta armi"

"Sembra che non siamo nel Parlamento europeo: questa Europa è stata creata per creare la pace, per questo bisogna ascoltare quello che dice Orban e Fico che vogliono la pace e non più armamenti. Che ci va a fare l'Ue nella Nato? Basta armi. L'Alleanza atlantica ha una pessima reputazione, è corresponsabile, con il suo ampliamento a est, della guerra con la Russia. l'Ue deve basarsi sui propri valori, invece che seguire la strada del coinvolgimento militare". Lo ha detto l'eurodeputato austriaco del gruppo dei Patrioti, Harald Vilimsky, intervenendo nel dibattito sul prossimo summit Nato.

Ucraina: Mosca abbatte 48 droni di Kiev in otto regioni

Le difese aeree russe hanno abbattuto 48 droni ad ala fissa ucraini in otto regioni del Paese, due dei quali vicino a Mosca. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo sul suo canale Telegram. Secondo il rapporto militare, 30 degli aerei abbattuti sono stati distrutti nelle regioni di confine ucraine di Bryansk, Kursk e Belgorod. Gli altri droni sono stati intercettati nelle regioni di Orel, Tula, Kaluga e Lipetsk. Inoltre, il ministero ha riferito che due droni sono stati distrutti nella regione di Mosca, vicino alla capitale. Ieri l'Ucraina ha lanciato il suo piu' grande attacco aereo contro il territorio russo nelle ultime settimane .Secondo il comando militare russo, le difese aeree russe hanno abbattuto un totale di 198 droni ad ala fissa in dieci regioni del Paese lunedi', inclusi almeno due vicino a Mosca. La portata dell'attacco ha costretto alla sospensione temporanea delle operazioni in sette aeroporti del Paese, inclusi quelli nella capitale russa. 

Trump spacca il G7: lite con Macron, strappo su Russia-Ucraina

Il G7 di Kananaskis, in Canada, mostra quanto labile sia la tenuta  dell’asse transatlantico e occidentale nell’era del secondo mandato  presidenziale di Donald Trump. Come era successo dal 2017 al 2019, negli  anni del suo primo mandato (il summit del 2020 fu cancellato per il  Covid-19), Trump si muove in maniera autonoma dagli alleati, rilanciando  l’unilateralismo di Washington sui dossier più critici.

Trump spacca il G7: lite con Macron, strappo su Russia-Ucraina

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Kim discute con Shoigu la cooperazione Corea del Nord-Russia

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha discusso della cooperazione in corso con Mosca nei colloqui con Sergei Shoigu, il principale consigliere per la sicurezza del presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Kcna sull'incontro tenuto martedì a Pyongyang, secondo cui, nell'ambito del Trattato di mutua difesa di giugno del 2024, Kim ha incontrato Shoigu, in "missione speciale" non meglio specificata per conto di Putin.     Il leader supremo "ha confermato i contenuti della cooperazione della Corea del Nord nell'ambito del trattato bilaterale, ha accettato i relativi piani e ha discusso in dettaglio i piani di cooperazione necessari", ha scritto la Kcna che non ha fornito dettagli sulla collaborazione concordata. I media russi hanno riferito che Kim ha deciso di inviare 5.000 operai edili militari e 1.000 genieri nel Kursk. Nell'incontro, Shoigu ha trasmesso un messaggio di Putin a Kim, mentre il leader nordcoreano ha espresso "profondi ringraziamenti" e i suoi "convinti saluti" al presidente russo.     "Il colloquio permesso di trattare i punti di cooperazione immediata e i piani a lungo termine nell'attuazione delle importanti questioni concordate dai rispettivi capi di Stato attraverso lo scambio di lettere personali durato diverse settimane", secondo la Kcna. Tra i temi trattati, "i piani per commemorare le eroiche imprese" dei soldati del Nord inviati nel Kursk per combattere al fianco della Russia contro l'Ucraina. Kim e Shoigu hanno inoltre "ampiamente scambiato opinioni e punti di vista tra i leader dei due Paesi su temi di comune interesse, tra cui la complessa situazione internazionale e regionale, e raggiunto un consenso di vedute".     Non sono stati forniti dettagli sulle questioni internazionali discusse, ma è probabile che vi sia stato il bombardamento israeliano di siti nucleari e militari in Iran, con cui sia Pyongyang sia Mosca mantengono stretti legami.

Guerra in Ucraina, quanti soldati sono morti e feriti? Il rapporto

Con l’arrivo dell’estate l'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime, tra morti e feriti, nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato in queste ore dal Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington, secondo il quale i militari morti si aggirano già oggi intorno ai 250.000. Si tratta, fanno sapere gli esperti, di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla Seconda guerra mondiale.  ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''. LEGGI QUI

Guerra, Russia-Ucraina ancora distanti dalla pace: cosa è emerso dai colloqui di Istanbul

Pochi passi in avanti, come da previsioni, sembrano essere stati fatti nell’incontro tra la delegazione ucraina e quella russa che si è tenuto lo scorso 2 giugno, a Istanbul, per provare a gettare le basi per la risoluzione di un conflitto che dura ormai da oltre tre anni. Al termine dei colloqui, durati poco più di un’ora, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, proseguendo nel suo intento di fare da mediatore tra i due Paesi in guerra, è tornato a proporre un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Anche questo dovrebbe tenersi sempre in Turchia, a Istanbul o nella capitale Ankara, eventualmente con la partecipazione di Donald Trump (che si dice "aperto" a un vertice se i due leader nemici sono pronti a "presentarsi insieme al tavolo").

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