Introduzione
La Germania sembra aprire alla fornitura a Kiev di armi capaci di colpire il territorio della Russia e Mosca reagisce con veemenza. Si sta alzando, se possibile, ancora di più la tensione tra Berlino e Mosca intorno alla guerra in Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). Ad accendere la scintilla sono state le parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha fatto capire che anche il suo Paese (come già fatto da Usa, Gran Bretagna e Francia) sembra aver deciso di togliere le limitazioni alla gittata degli armamenti forniti.
E durissima è stata la replica del Cremlino: se la Germania fornirà all'Ucraina missili a lungo raggio Taurus, essi "bruceranno come fiammiferi", come già avvenuto ai carri armati Leopard, e Berlino "sprofonderà ulteriormente nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: "Qualsiasi arma tedesca non cambierà il corso dell'operazione militare speciale”
Quello che devi sapere
Cosa sono i missili Taurus
Ma cosa sono i Taurus? Si tratta di missili da crociera, che hanno una gittata di 500 chilometri e possono colpire obiettivi con una elevata precisione. Il nome tecnico è Taurus KEPD 350 e la produzione viene effettuata dalla Taurus Systems GmbH. Questo missile ha una lunghezza di 5 metri, pesa 1 400 kg e può essere equipaggiato con una testata esplosiva a due stadi da 480 kg. I Taurus viaggiano a velocità subsonica, compresa tra i 735 e i 1162 km/h
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Perché sono importanti
L’importanza che questo armamento potrebbe ricoprire nella guerra in Ucraina risiede in una delle caratteristiche principali de missili Taurus: è presente infatti un innovativo sistema di navigazione, che è in grado di mantenere la traiettoria anche in assenza di segnale GPS grazie a una tecnologia tedesco-svedese che combina immagini satellitari, sensori di immagine e di riferimento del terreno
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Il cambio di rotta tedesco
Come detto, in questi giorni il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz è intervenuto sul tema dei Taurus. E ha detto che sollevare le limitazioni sulle armi di lunga gittata è "necessario" perché solo in questo modo l'Ucraina "può difendersi davvero contro l'aggressore". Si tratta di un cambiamento di politica radicale rispetto al suo predecessore, Olaf Scholz. Come sottolineato dal Financial Times, l’ex cancelliere aveva rifiutato diverse volte le richieste di Kiev di ricevere questi missili, capaci di infliggere pesanti danni anche a strutture come ponti e bunker
Che cosa cambia adesso
Nonostante il neo cancelliere Merz abbia deciso di smettere di rivelare pubblicamente le forniture di armi da quando ha assunto l’incarico - una posizione definita dal Financial Times di “ambiguità strategica” come già fatto dal presidente francese Emmanuel Macron - il quotidiano britannico ha fatto notare che l’apertura sui Taurus è arrivata dopo tre giorni di attacchi aerei della Russia sull’Ucraina, che hanno visto impiegati più di mille tra droni e missili. "Queste potenziali decisioni, se mai venissero effettivamente prese, sono in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni a raggiungere una soluzione politica", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov sull’eventuale fornitura delle armi
Gli altri missili forniti a Kiev
La decisione di Friedrich Merz - se fosse effettivamente confermata - non è però un unicum tra i Paesi che stanno sostenendo Kiev. Come ricorda da il Messaggero, infatti, già lo scorso novembre gli Stati Uniti hanno tolto il divieto all'Ucraina di usare i missili Atacms - che hanno una gittata di 300 chilometri - contro obiettivi in Russia. E lo stesso avevano fatto Francia e Gran Bretagna, che forniscono a Kiev il loro missile da crociera invisibile ai radar Storm Shadow/Scalp, che ha una gittata di 550 chilometri
La posizione degli Stati Uniti
E se la Germania sembra aver deciso di modificare la sua posizione sui Taurus dopo gli attacchi russi alle città ucraine, gli stessi attacchi hanno spinto il presidente degli Stati Uniti a intervenire con durezza: secondo Donald Trump infatti Vladimir Putin lancerebbe "missili e droni contro le città in Ucraina per nessuna ragione" e ciò dimostrerebbe che è "completamente impazzito". Il presidente americano ha ipotizzato che quello russo voglia conquistare tutta l'Ucraina. "Ma se lo fa, ciò porterà alla caduta della Russia", ha pronosticato il tycoon. Trump è poi tornato a ripetere che quella in Ucraina non è la "sua" guerra. "Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di Trump, io sto solo aiutando", ha avvertito
La produzione di missili in Ucraina
Infine sul tema degli armamenti è intervenuto direttamente il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: "Stiamo preparando nel prossimo futuro nuovi accordi con i nostri partner in Europa per investimenti nella produzione ucraina. Naturalmente non possiamo parlare pubblicamente dei piani esistenti o delle nostre capacità, ma la prospettiva è chiara: rispondere in modo speculare a tutte le minacce e alle sfide russe". Zelensky ha citato "innanzitutto la produzione di veicoli senza pilota e a lungo raggio: tutto ciò che ci consente di controllare la situazione al fronte, proteggere la vita dei nostri soldati e operare su una distanza considerevole". E poi ha aggiunto: "In Russia devono sentire chiaramente le conseguenze di ciò che stanno facendo contro l'Ucraina. E così sarà. Gli elementi chiave sono i droni d'attacco, gli intercettori, i missili da crociera e la balistica ucraina. Dobbiamo produrre tutto"
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