Antonio Omar Dridi, chi è il foreign fighter italiano morto in Ucraina

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La conferma è arrivata da Memorial, l'associazione dei volontari internazionali per l'Ucraina, che sui social ha dato notizia della morte sul campo di battaglia del combattente italiano. Aveva 35 anni ed era originario di Palermo. In passato ha vissuto all'estero tra Germania e Austria. "Era uno spirito libero", ha detto la sorella, Noah

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Morto in Ucraina il quinto cittadino italiano dall'inizio del conflitto. Lo segnala Memorial, l'associazione dei volontari internazionali per l'Ucraina, che ha confermato in queste ore la morte sul campo di battaglia del combattente italiano Antonio Omar Dridi. "Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello", si legge sui social.  Dridi è dunque l'ennesimo italiano morto combattendo durante il conflitto russo-ucraino: era considerato disperso dallo scorso marzo.  La notizia della sua scomparsa era emersa già alcune settimane fa, poi il Ministero degli Esteri, in una nota, aveva confermato che l’italiano risultava "disperso in azione dal 27 marzo". L’ultimo contatto con la famiglia risaliva a pochi giorni prima, quando aveva parlato con la sorella Noah. (GUERRA RUSSIA - UCRAINA, TUTTE LE NEWS IN DIRETTA)

La sorella: “Era uno spirito libero”

A ricordare Dridi, 35 anni, proprio le parole della sorella che in un'intervista rilasciata alcuni giorni fa al Tg1, aveva spiegato che il fratello, nato il 15 febbraio 1991 a Palermo, viveva ormai stabilmente all'estero. In passato, infatti, ha vissuto in Germania e Austria, dove ha lavorato come cuoco. "Era uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto", ha raccontato la donna nell'intervista rilasciata proprio nei giorni in cui non si avevano più notizie sulla sorte del fratello. "Vorrei che ci aiutassero, noi ne abbiamo passate tante, siamo stati dei ragazzi molto sfortunati", era stato l'appello della sorella del volontario italiano. Proprio a marzo la famiglia aveva lanciato un appello sui social spiegando che non riusciva a mettersi in contatto con lui. Un commilitone di Dridi, dopo la richiesta d'aiuto, aveva chiamato Noah dicendole che il bunker in cui si trovava Dridi era stato bombardato.

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