Introduzione
I servizi segreti dei Paesi occidentali pensano che tra quattro anni Mosca sarà in grado di portare un attacco contro i Paesi Nato: a dirlo è stato l’ispettore generale della Bundeswehr Carsten Breuer, la più alta carica militare della Germania, in un'intervista al settimanale Der Spiegel. Secondo Breuer infatti “l’analisi unanime dei servizi segreti occidentali, basata principalmente sull'osservazione della produzione di armi ma anche sulla crescita del personale in Russia, è che nel 2029 Putin sarà in grado" di attaccare la Nato.
Intanto il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte ha parlato della necessità che gli Stati membri “si impegnino e attuino misure atte ad implementare la nostra prontezza alla guerra, in modo da aumentare le nostre capacità di difesa e deterrenza”. Mentre il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha dichiarato che “occorre, purtroppo, abbandonare l'illusione di una pace garantita per sempre”.
Quello che devi sapere
L’analisi del capo dell’esercito tedesco
In base a quanto dichiarato da Carsten Breuer al Der Spiegel, sarebbero molti i fattori a concorrere a questa valutazione: "Alcuni dei sistemi di nuova produzione, ad esempio carri armati o artiglieria, vengono impiegati al fronte contro l'Ucraina. Un'altra parte, invece, va ai depositi o alle unità nel distretto militare occidentale. Se a questo si aggiungono le dichiarazioni aggressive del presidente Vladimir Putin e del suo entourage riguardo a questo rafforzamento militare, si riconosce un piano che non si limita all'Ucraina".
Per approfondire: Ucraina, cosa si sa sull’attacco senza precedenti degli 007 di Kiev alle basi aeree russe
“Cremlino sfrutta ogni occasione”
Secondo l’ispettore generale della Bundeswehr tedesca “la Russia non interpreta la guerra e la pace come opposti, è una situazione fluida. Il Cremlino sfrutta ogni occasione per disturbare o mettere in difficoltà il nemico, sia attraverso attacchi informatici, disinformazione o il presunto danneggiamento accidentale dei cavi sottomarini. Questo fa parte degli attacchi ibridi della Russia contro l'alleanza occidentale. L'obiettivo è seminare incertezza e quindi screditare la nostra capacità di reazione. Stiamo assistendo a questo tipo di attività anche in Germania: i droni sorvolano caserme, impianti di stoccaggio del gas e sottostazioni". In ogni caso l’obiettivo per l’esercito tedesco resta quello di "dispiegare rapidamente circa 460mila soldati in caso di emergenza".
Rutte: “Nato deve rafforzare prontezza alla guerra”
Sulle potenziali minacce all’Alleanza atlantica è intervenuto anche il segretario generale dell’Alleanza stessa, Mark Rutte, parlando ieri al summit dei Paesi del confine orientale: “La Nato ha bisogno di alleati che si impegnino e attuino misure atte ad implementare la nostra prontezza alla guerra, in modo da aumentare le nostre capacità di difesa e deterrenza. Sappiamo tutti che questo è fondamentale a causa della minaccia molto concreta di un rapido riarmo della Russia", ha affermato Rutte sottolineando la necessità di attuare programmi ambiziosi in grado di rendere l'alleanza all'altezza delle attuali sfide alla sicurezza. “L’aumento della spesa per la difesa e dell'industria della difesa sarà in cima alle priorità del vertice Nato dell'Aja", ha concluso il segretario.
Crosetto: “Lasciare illusione pace garantita per sempre”
In occasione dei festeggiamenti per il 2 giugno, sul tema dei pericoli esterni è intervenuto anche il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto: “Occorre, purtroppo, abbandonare l'illusione di una pace garantita per sempre, difendendosi dalle minacce esterne e da quegli attori globali che considerano un orpello i nostri valori fondanti: la pace, la sicurezza, la libertà e la democrazia. Dobbiamo costruire una Difesa nazionale solida e interoperabile, che rafforzi e integri la Nato, attraverso la costruzione di un pilastro europeo della Difesa".
Starmer rafforza linea anti-Russia: “Prepararsi a guerra”
Zelenksy: “Prepariamo nuovo scambio prigionieri”
Intanto ieri si sono tenuti a Istanbul nuovi colloqui tra le delegazioni dell’Ucraina e della Russia, nel tentativo di gettare le basi verso un eventuale accordo per porre fine alla guerra. Gli emissari delle due parti hanno lasciato la città turca dopo un incontro che è durato oltre un’ora. E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che è in "preparazione" un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Il leader ucraino ha parlato da Vilnius, a margine di una riunione della Nato. La presidenza di Kiev, al termine dei colloqui di Istanbul, ha fatto sapere che la sua delegazione ha trasmesso a quella russa una lista di "centinaia di bambini" portati in Russia.
Per approfondire: Guerra in Ucraina, Zelensky: prepariamo nuovo scambio prigionieri con Mosca
Kiev chiede tregua di un mese e incontro Putin-Zelensky
Secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, dopo avere partecipato a colloqui con una delegazione di Mosca a Istanbul, i tre obiettivi a cui punta l’Ucraina per risolvere il conflitto sarebbero un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, il rilascio dei prigionieri e un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Una tregua incondizionata sarà "la base per iniziare un negoziato", ha detto Umerov dopo i colloqui. Kiev insiste anche sullo scambio di prigionieri, mentre riguardo all'incontro tra i leader l'Ucraina è aperta alla possibilità che partecipi anche Donald Trump.
Per approfondire: Guerra Ucraina, disertore condivide i primi dati sui soldati russi uccisi dal 2022 al 2024