I Guardiani della rivoluzione hanno annunciato di aver lanciato missili ipersonici nell'ultima tornata di attacchi notturni. Viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono e possono manovrare in volo, il che li rende difficili da intercettare
L’ultimo attacco iraniano a Israele avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 giugno segna un nuovo capitolo nella spirale di tensioni nel conflitto tra i due Paesi. Il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc) di Teheran ha infatti dichiarato che durante l'ultimo raid sono stati usati anche missili ipersonici Fattah-1 contro obiettivi nel centro di Israele, nell’ambito della cosiddetta “Operazione Promessa Vera III”. Le Guardie rivoluzionarie hanno dichiarato trionfalmente di aver “frantumato le difese aeree israeliane” e di “controllare completamente lo spazio aereo” del Paese nemico. Si tratta, secondo fonti occidentali, della "prima apparizione operativa confermata" del Fattah-1 nel quadro dell’escalation in corso in Medio Oriente (GUERRA ISRAELE-IRAN, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Può raggiungere Tel Aviv in circa 400 secondi
Il nome “Fattah”, che in arabo significa “il vincitore” o “colui che apre le porte”, è uno dei 99 nomi di Allah nella tradizione islamica. La scelta del nome, approvata personalmente dalla Guida Suprema Ali Khamenei, riflette la volontà di dare al missile un valore simbolico e ideologico, oltre che militare. La sua prima apparizione risale al giugno 2023, con una cerimonia in grande stile alla presenza del presidente Ebrahim Raisi. Il missile è al centro da tempo della propaganda iraniana: già nel 2023, poco dopo la sua presentazione ufficiale a Teheran, un gigantesco striscione apparso nella capitale recitava: “400 secondi a Tel Aviv”. Uno slogan di forte impatto simbolico, che allude alla capacità del Fattah di colpire la capitale israeliana in circa sei minuti e quaranta secondi, percorrendo i circa 1.600 chilometri che separano Teheran da Tel Aviv grazie a una velocità compresa tra Mach 13 e Mach 15 (circa 15.000–18.500 km/h).

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Un missile manovrabile
Ma cosa rende questo missile diverso dagli altri già in possesso dell’Iran? Il Fattah-1 appartiene alla nuova generazione di missili ipersonici, in grado cioè di viaggiare a velocità superiori a Mach 5 e, soprattutto, di cambiare traiettoria in maniera repentina durante il volo. È proprio questa capacità di manovra a renderlo particolarmente temibile, poiché sfugge ai calcoli predittivi dei sistemi di difesa antimissile tradizionali, anche dei più avanzati come Iron Dome e Arrow. Le superfici aerodinamiche – piccole ali mobili – ne accrescono ulteriormente la capacità di manovra a velocità ipersonica. Frutto dello sviluppo della Forza Aerospaziale delle Irgc, monta un motore a propellente solido. Questo tipo di propulsione, più semplice da conservare rispetto a quella a combustibile liquido, consente tempi di reazione rapidi e pronta disponibilità operativa. Può montare testate tra i 350–450 kg.
