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Guerra Israele Gaza. Italia, Germania e Francia all'Ue: sanzioni per Hamas

©Ansa

I ministri degli Esteri dei tre Stati si dicono favorevoli alla proposta di Borrell di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo". L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha programmato per domani una riunione di emergenza per votare una bozza di risoluzione che chiede un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. In Cisgiordania sciopero. Meloni: "Preoccupa antisemitismo che cresce"

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Gaza, domani Assemblea generale dell'Onu dopo il veto Usa al "cessate il fuoco umanitario"

L'incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. Secondo fonti diplomatiche, l'Assemblea Generale potrebbe approvare un testo che esprime preoccupazione per la "catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza" e "chiede un immediato cessate il fuoco umanitario". LEGGI L'ARTICOLO

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. LO SPECIALE

Guerra a Gaza, Borrell: "Proponiamo sanzioni per coloni ebrei"

Mosca, 'oltre 1.050 russi sono stati evacuati da Gaza'

Oltre 1.050 russi sono stati portati in Egitto attraverso il valico di frontiera di Rafah e consegnati alla Russia durante l'evacuazione dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa citato dalla Tass. "In totale dalla zona di conflitto sono riusciti a uscire e a essere consegnati in sicurezza alla Russia più di 1.050 connazionali" ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca.

Borrell, agire contro Hamas anche con sanzioni

"C'è stata questa proposta" da parte di Francia, Germania, Italia di un regime di sanzioni per Hamas, "ne abbiamo parlato, nessuno ha espresso opposizione e pertanto sarà presentata al Consiglio per la sua approvazione", ha affermato Borrell. "Hamas è da molto tempo considerata un'organizzazione terroristica e continuiamo a considerarla come tale. E il 7 ottobre ha mostrato gli elementi che motivano il fatto che venga considerata ancora come tale", ha aggiunto. "Contemporaneamente ci sono stati dei Paesi che hanno sottolineato l'importanza di agire contro gli atti di violenza contro i palestinesi in Cisgiordania che le stesse autorità israeliane hanno definito come azioni che sfruttano il terrore come arma contro la popolazione civile", ha ribadito.

Borrell, nessuna opposizione a sanzionare vertici di Hamas

La proposta avanzata da Germania Francia e Italia su un regime sanzionatorio specifico per i dirigenti di Hamas è stata discussa al Consiglio Affari Esteri e "non si è registrata alcuna opposizione". Lo ha detto l'Alto rappresentante Josep Borrell al termine del Consiglio. Ma, ha notato, alcuni Paesi hanno chiesto anche misure per la violenza dei coloni ebrei in Palestina. Per arrivare alle sanzioni ad Hamas - nota una fonte - serve a questo punto un "ulteriore passaggio". 

Borrell, proporrò sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania

L'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ha detto che sta lavorando a una proposta di sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania e verrà presentata agli Stati membri quanto prima. "È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e prendere le misure che possiamo prendere in Cisgiordania. Non posso dire che ci sia stata unanimità al Consiglio ma si lavora per trovare una lista di persone responsabili per le violenze e gli Stati membri decideranno se approvare la proposta o meno", ha detto. 

Borrell, lavoro su sanzioni a coloni estremisti

"Lavoreremo per imporre sanzioni ai coloni estremisti nella Cisgiordania. Farò una proposta ai Paesi membri su questo, seguendo l'esempio degli Usa e usando il nostro quadro generale per la difesa dei diritti umani. Stiamo lavorando su questa proposta che sarà presentata ai Paesi membri". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri dell'Ue.

Israele, '20 gli ostaggi uccisi a Gaza da Hamas da 7/10'

"Dal 7 ottobre scorso Hamas ha ucciso 20 ostaggi israeliani in cattività a Gaza". Lo ha detto Eylon Levy, portavoce del governo nel briefing quotidiano con la stampa. "Gli ostaggi a Gaza - ha proseguito - sono 137: di questi, 117 sono maschi e 20 femmine. 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. 10 del totale hanno oltre 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas". "Hamas - ha sottolineato - continua a detenere i cadaveri degli ostaggi uccisi". 

Meloni, restituire ruolo a Anp

Nella crisi in Medio Oriente "penso che un ruolo importante lo giochi l'Autorità nazionale palestinese alla quale dobbiamo restituire un ruolo". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in video collegamento per la presentazione di Photoansa 2023 al museo Maxxi a Roma.

Usa preoccupati da notizie su uso Israele di fosforo bianco

Gli Usa sono "preoccupati" dalle notizie dell'uso da parte di Israele di bombe al fosforo bianco in aree abitate da civili Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby

Raid su casa giornalista al-Jazeera, ucciso il padre

L'esercito israeliano ha colpito la casa del giornalista di al Jazeera Anas al-Sharif a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, uccidendo suo padre, 67 anni. Gli altri membri della famiglia sono stati trasferiti in una scuola dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi, ma questo non è stato possibile per il padre di Sharif a causa delle sue condizioni di salute. L'uomo è morto sul colpo dopo che la sua casa è stata bombardata.

Impossibile per il giornalista raggiungere la sua casa dati i continui raid aerei. Al-Jazeera ha spiegato che al-Sharif ha detto di voler continuare a coprire gli eventi a Gaza per l'emittente tv.

Netanyahu: "Regime iraniano va affrontato, niente compromessi"

"Per quanto mi riguarda non c'è alcuna distrazione dell'attenzione dal fatto che il regime iraniano va affrontato". Si è espresso così, secondo il sito israeliano Ynet, il premier israeliano Benjamin Netanyahu rispondendo in Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset. "Se l'Iran si doterà di armi nucleari - ha aggiunto - sarà un problema a lungo termine per Israele. Il nostro impegno deve essere innanzitutto nazionale. Non possiamo scendere a compromessi su questo".

Meloni: "La crisi non diventi il conflitto che voleva Hamas"

"Bisogna darsi dei tempi, l'Unione europea può giocare un ruolo non secondario, e un ruolo importante lo gioca l'Autorità nazionale palestinese, a cui dobbiamo restituire un ruolo. L'altra priorità a cui ci stiamo dedicando è quella degli aiuti militari, per la situazione a Gaza. È molto importante che si continui a fare questo lavoro con le altre nazioni per una de-escalation. E poi c'è l'interlocuzione con Israele che continua in modo costante. Dobbiamo lavorare con responsabilità la crisi non diventi il conflitto che secondo me Hamas voleva procurare". Così la premier Giorgia Meloni parlando alla presentazione di PhotoAnsa 2023.

Meloni: "Antisemitismo è un cancro che si deve sconfiggere"

L'antisemitismo "è un fenomeno che deve preoccuparci, contro il quale bisogna lavorare a ogni livello - ha aggiunto - Dopo gli attacchi di Hamas ci siamo preoccupati di rafforzare le misure di protezione alle comunità ebraiche. La questione è culturale,  deve riguardare tutti e deve avere da parte di tutti noi il massimo della concentrazione". 

Meloni: "Non dobbiamo smettere di parlare con i Paesi arabi e islamici"

Acs: danneggiata anche la parrocchia di Gaza

Il Patriarcato latino di Gerusalemme ha confermato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) che durante lo scorso fine settimana le schegge causate dagli attacchi condotti dall'esercito israeliano contro gli edifici vicini alla parrocchia di Gaza hanno distrutto serbatoi d'acqua e pannelli solari presenti sui tetti delle strutture parrocchiali. Danneggiate anche le auto e altre parti del complesso, il quale è rimasto senza carburante, per cui la comunità è attualmente priva di elettricità e di mezzi di comunicazione.

Mosca: "Bagno di sangue a Gaza è su decisione Usa"

"Il proseguimento dello spargimento di sangue e catastrofiche distruzioni che accadranno e stanno accadendo" nella Striscia di Gaza "non avviene per sbaglio, ma in modo deliberato e la decisione è quella di un solo Paese: gli Stati Uniti". È la denuncia del ministero degli Esteri russo, che in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale commenta così  il veto Usa sulla bozza di risoluzione per un cessate il fuoco immediato, votata l'8 dicembre al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Parigi su droni abbattuti sul Mar Rosso: "Evitare conflagrazione regionale"

La diplomazia francese fa appello affinché si "eviti una conflagrazione regionale" dopo che nella notte tra sabato e domenica una fregata francese ha abbattuto sul Mar Rosso due droni lanciati dal nord dello Yemen, area sotto il controllo degli Houthi. "Condanniamo tutti gli attacchi alla libertà di navigazione", afferma il ministero degli Esteri, ribadendo che Parigi segue "da vicino gli sviluppi della situazione nel Mar Rosso e nella zona dello Stretto di Bab al-Mandab con l'appello all'insieme degli attori a evitare una conflagrazione regionale".

Iran: "Come Israele non crediamo nella soluzione con due Stati"

"L'unica cosa che condividiamo con Israele è che anche noi non crediamo nella soluzione dei due Stati". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante una conferenza on-line ospitata dal Qatar, come riporta Reuters sul suo sito. Amirabdollahian ha ribadito la proposta dell'Iran su un referendum da tenere per determinare il futuro della Palestina dove gli unici aventi diritto saranno i discendenti di coloro che hanno vissuto nel territorio prima del 1948. "Israele sta occupando la terra palestinese e riteniamo che una soluzione con due Stati non aiuterà a risolvere la questione palestinese", ha aggiunto il ministro della Repubblica islamica, come riporta Mehr. 

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