Angela Merkel su Trump: "Io ottimista, ma con lui ci si può precoccupare"

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Nella sua autobiografia, che sarà pubblicata martedì prossimo, l'ex cancelliera aveva scritto di augurarsi la vittoria all'avversaria di Trump, Kamala Harris, "dal profondo del cuore". E su Elon Musk: "Se una persona come lui possiede il 60% di tutti i satelliti in orbita nello Spazio, allora questa deve essere un'enorme preoccupazione per noi"

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L'ex cancelliera Angela Merkel si è detta "rattristata" dalla notizia della vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. "Se qualcuno in politica non ammette situazioni win-win, ma conosce sempre e solo vincitori e vinti, questo è un compito molto difficile per il multilateralismo", ha detto l'ex cancelliera tedesca in un'intervista rilasciata a Spiegel secondo le anticipazioni pubblicate dal magazine. Nella sua autobiografia 'Libertà', che sarà pubblicata martedì 26 novembre per Rizzoli, Merkel aveva scritto di augurarsi la vittoria all'avversaria di Trump, Kamala Harris, "dal profondo del cuore". "Sono una persona fondamentalmente ottimista, ma ci si può preoccupare", ha detto Merkel. Lei stessa avrebbe avuto due anni dopo il suo insediamento per imparare "le basi dell'essere cancelliere", "poi sono iniziate le numerose crisi. E da allora, abbiamo visto che il numero di conflitti sia in realtà solo aumentato".

"Trump voleve vincere sui deboli"

Merkel ha governato nello stesso periodo di Trump dal 2017 al 2021 e lo ha incontrato più volte. "Trump era molto curioso e voleva conoscere i dettagli. Ma solo per analizzarli a proprio vantaggio, per trovare argomenti che lo rafforzassero e indebolissero gli altri. Più persone c'erano nella stanza, maggiore era la sua voglia di vincere". Non basta chiacchierare con Trump: "Ogni incontro è una competizione: tu o io". Gli altri capi di governo non dovrebbero però adeguarsi a questo stile, avverte, "altrimenti non otterrete nulla a livello politico". L'ex Kanzlerin è particolarmente preoccupata per l'influenza del miliardario Elon Musk sul presidente degli Stati Uniti: "Se una persona come lui possiede il 60% di tutti i satelliti in orbita nello Spazio, allora questo deve essere un'enorme preoccupazione per noi, oltre alle questioni politiche". Nelle numerose crisi del suo cancellierato, la politica è stata l'ultima risorsa per garantire un equilibrio tra i potenti e i cittadini comuni. "Se questa autorità finale è troppo influenzata dalle aziende, sia per il potere del capitale che per le capacità tecnologiche, allora si tratta di una sfida senza precedenti per tutti noi".

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