I ministri degli Esteri dei tre Stati si dicono favorevoli alla proposta di Borrell di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo". L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha programmato per domani una riunione di emergenza per votare una bozza di risoluzione che chiede un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. In Cisgiordania sciopero. Meloni: "Preoccupa antisemitismo che cresce"
Qatar: "Il finanziamento a Gaza continuerà come sempre"
Il Qatar continuerà a sostenere finanziariamente la Striscia di Gaza, come ha fatto per anni. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, alla Cnn. ''Non cambieremo il nostro mandato. Il nostro mandato è di continuare ad aiutare e sostenere i nostri fratelli e sorelle della Palestina. Continueremo a farlo sistematicamente come abbiamo fatto prima'', ha detto il capo della diplomazia di Doha.
Per anni il Qatar ha provveduto a consegnare dollari in contanti ai funzionari di Hamas, che avrebbero dovuto usare i finanziamenti per pagare i dipendenti pubblici.
Israele, rifornimenti dal cielo per truppe a Gaza. E' la prima volta dal 2006
Rifornimenti aviolanciati per i militari israeliani nella Striscia di Gaza. Dell'operazione danno notizia le forze israeliane (Idf). Oltre all'equipaggiamento, sono state così fatte arrivare sette tonnellate di acqua per le truppe nel sud della Striscia, nella prima operazione di questo tipo dal conflitto del 2006 con gli Hezbollah libanesi.
Violenti combattimenti sono in corso tra le Idf e Hamas nel sud dell'enclave palestinese, dove nelle scorse settimane - su istruzione delle stesse Idf - si sono spostati centinaia di migliaia di palestinesi che vivevano nel nord della Striscia. Per l'Onu le condizioni nell'area sono disperate.
Israele: "Un razzo di Hamas ha colpito direttamente Holon. Adotteremo ogni misura necessaria per proteggere i civili israeliani dal terrorismo di Hamas"
Hamas: "Ostaggi saranno liberati vivi solo alle nostre condizioni"
Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obaida, ha ribadito che "Israele e i suoi sostenitori non saranno in grado di riavere vivi i prigionieri senza un accordo sullo scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell'ala militare di Hamas". Lo scrive Haaretz. Obaida ha anche affermato che "le forze della resistenza sono ancora in buone condizioni e migliaia di combattenti stanno ancora aspettando istruzioni e non hanno ancora fatto il loro dovere", e che non hanno altra scelta che "continuare a combattere per affrontare l'olocausto che Israele sta provocando per spezzare la volontà del popolo palestinese". Secondo il portavoce, lo scopo dichiarato di Israele nella lotta per sconfiggere Hamas è quello di "servire l'arena interna di Israele e soddisfare la sete di sangue palestinese della destra".
Francia: "Abbattuti droni Houthi, evitare escalation"
Il ministero degli Esteri francese ha lanciato oggi un appello "ad evitare ogni escalation regionale" dopo che una fregata francese ha abbattuto, nel mar Rosso, due droni provenienti dallo Yemen del nord, territorio sotto controllo dei ribelli Houthi che minacciano di bloccare quello sbocco strategico per il conflitto fra Israele e Hamas: "Condanniamo tutte le violazioni alla libertà di navigazione", ha fatto sapere il Quai d'Orsay in un comunicato, assicurando di seguire "da molto vicino l'evoluzione della situazione nel mar Rosso e nella zona dello stretto di Bab el Mandeb".
Crosetto: "Dopo il conflitto unica possibilità una missione internazionale Onu"
"Penso che in futuro o l'Onu riacquisisce una centralità o non abbiamo un altro organismo multilaterale nel quale dirimere divergenze così ampie". Lo ha detto il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto al Forum Adnkronos al palazzo dell'Informazione, riferendosi alla possibilità che l'Italia partecipi a una missione internazionale di pace con i Paesi arabi dopo il conflitto in Medio Oriente. "A me hanno insegnato da piccolo che si fa il fuoco con la legna che si ha: l'unica legna che abbiamo per accendere il fuoco della pace è l'Onu. Va rafforzato e in qualche modo bisogna iniziare a smontare questa contrapposizione almeno partendo da alcuni luoghi. Non vedo altra possibilità a Gaza, quando cesseranno gli attacchi israeliani, che non una forza dell'Onu, perché non vedo una forza palestinese esterna ad Hamas che sia in grado di garantire l'ordine".
"E' una cosa di cui deve farsi carico la comunità internazionale, e chi altro se non l'Onu? Ha senso ci sia una forza Onu dove ci sia una maggioranza di Paesi arabi, proprio per la peculiarità della zona e se ci vorranno i Paesi occidentali perché no? Noi saremmo disponibili, questo ho detto a Guterres, auspicando una forte presenza dell'Onu".
Tajani: "Hamas ha commesso crimini immondi, coloni sono cosa diversa"
L'Italia ha "sempre espresso condanna" nei confronti delle azioni dei coloni in Cisgiordania contro la popolazione palestinese. "Io condanno le violenze" dei coloni, "ma non possiamo equiparare Hamas" ai coloni, perché "sono due cose ben diverse". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio a Bruxelles. "Hamas - continua - si è macchiata di crimini immondi: andare a cercare la gente casa per casa, uccidere bambini di tre mesi, violentare le donne", poi ucciderle e "giocare a pallone con i loro seni mi pare che sia una cosa che grida la vendetta. E' giusta la reazione di Israele contro Hamas; non è giusto, l'ho detto fin dall'inizio, quello che" i coloni israeliani "stanno facendo contro la popolazione civile" in Cisgiordania, ma non possono essere messi "sullo stesso piano" di Hamas.
Borrell, 'Ue concordi richiesta serie pause, no cessate fuoco'
Gli Stati membri dell'Ue devono "concordare non una richiesta di cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza, "perché non è ritenuta appropriata dal Consiglio di Sicurezza, ma di una serie di pause" nella guerra, "per rendere meno terribile la situazione dal punto di vista umanitario". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. "Migliaia di persone vengono sospinte al confine con l'Egitto - prosegue - e le prospettive sono davvero terribili. La popolazione di Gaza non deve essere espulsa dalla propria terra", conclude.
Tajani: "Non si possono equiparare coloni a Hamas"
"Io condanno le violenze e le altre intemperanze ma non sono azioni terroristiche quelle dei coloni, è una scelta che non condivido quella di usare violenza o aggredire la popolazione palestinese che vive là ma non possiamo equiparare Hamas a dei coloni ebrei che vivono là. Sono cose ben diverse". Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine del Consiglio Esteri a Bruxelles, in merito alla proposta di vietare l'ingresso dei coloni estremisti nell'area Schengen.
Mosca chiede a Hamas rilascio immediato degli ostaggi
L'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l'esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi. Bogdanov, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, citato dall'agenzia Tass, ha parlato tra ieri e oggi con rappresentanti dell'Olp, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e con il vice presidente del Politburo di Hamas, Musa Abu Marzouk. "La parte russa - si legge in una nota del servizio diplomatico di Mosca - ha confermato la sua posizione sulla necessità di una cessazione delle ostilità e di una soluzione immediata di tutti i problemi umanitari, compreso il rilascio degli ostaggi".
Sondaggi, la maggioranza degli americani appoggia Israele
L'opinione pubblica statunitense rimane favorevole verso Israele nella sua guerra contro Hamas, ma poco più di un terzo degli americani afferma di essere ugualmente solidale sia con il popolo israeliano che con quello palestinese. Lo rileva un nuovo sondaggio del Wall Street Journal secondo cui il 55% degli intervistati ha affermato di ritenere che Israele stia intraprendendo l'azione militare necessaria per difendersi e prevenire un altro attacco da parte di Hamas, rispetto al 25% degli intervistati che ritiene che l'azione militare di Israele sia sproporzionata ed eccessiva.
L'Iran ringrazia Guterres per la richiesta di cessate il fuoco: "Deplorevole veto Usa"
L'Iran ha espresso la sua gratitudine al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per aver chiesto di adottare una risoluzione sul cessate il fuoco immediato per la Striscia di Gaza durante l'ultima riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Dobbiamo ringraziare il Segretario generale dell'Onu, che al Consiglio di Sicurezza ha fatto appello all'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite e ha chiesto un'azione immediata per mantenere la pace e la sicurezza internazionale", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani citato dall'agenzia di stampa Tasnim.
"Sfortunatamente abbiamo assistito alle deplorevoli azioni degli Stati Uniti che hanno posto il veto alla risoluzione e respinto la richiesta della comunità internazionale di fermare questa guerra sanguinosa e questo barbaro attacco'' di Israele alla Striscia di Gaza, ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano.
Israele critica Onu e conferma: verrà aperto il valico di Kerem Shalom per gli aiuti a Gaza
Israele conferma che aprirà il valico di Kerem Shalom, al confine tra il Paese, Striscia di Gaza ed Egitto, per facilitare l'arrivo di aiuti nell'enclave palestinese. "Abbiamo rafforzato le nostre capacità di effettuare controlli sugli aiuti da consegnare a Gaza. Verrà aperto il valico di Kerem Shalom, quindi raddoppierà il numero dei controlli", si legge in un messaggio diffuso su X dal Cogat (il Coordinamento delle attività del governo nei Territori).
"Ma - afferma il messaggio - gli aiuti continuano ad attendere all'entrata di Rafah", il valico alla frontiera tra Egitto e Striscia di Gaza sinora l'unico da cui sono potuti passare gli aiuti (con i controlli effettuati al valico di Nitzana, tra Israele ed Egitto). "L'Onu deve fare di più, gli aiuti sono lì e la gente ne ha bisogno", afferma ancora il Cogat nel messaggio diffuso su X.
Brigate al-Qassam rivendicano il lancio di razzi su Tel Aviv
Le Brigate Izzeddin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv. In un breve comunicato diffuso su Telegram si legge che "le Brigate Izzeddin al-Qassam hanno lanciato una raffica di razzi su Tel Aviv". Spiegando la motivazione dell'attacco, i miliziani affermano che "il lancio di razzi è stato effettuato in risposta ai massacri della popolazione civile (palestinese, ndr) da parte dei sionisti".
Oms: "Senza cessate il fuoco non c’è pace. E senza pace non c’è salute"
Belgio: "Bandire coloni israeliani violenti da Schengen"
"Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania. Secondo le Nazioni Unite, la situazione è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno. Ora siamo a sette atti di violenza al giorno, commessi da coloni estremisti e violenti. Il Belgio ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal proprio territorio, ma perché questa misura sia efficace, oggi pomeriggio sosterrò la necessità di denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l'area Schengen". Lo ha detto la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, a margine del Consiglio Affari Esteri.
Mo, Crosetto: "Necessaria pausa per motivi umanitari, democrazie diverse da terroristi"
"Sia Borrell che Guterres si sono espressi nei giorni scorsi e anche questa mattina. Penso sia necessario che tutta la comunità internazionale in questo momento chieda una pausa, perché ci sono motivi umanitari che dettano l'urgenza e perché come dico sempre le democrazie si devono comportare in modo diverso rispetto ai terroristi". Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto al Forum Adnkronos.
Razzi da Gaza, sirene a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. In aria si sono sentite numerose esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte del sistema di difesa, Iron dome. L'ultimo allarme era stato venerdì scorso. Le sirene di allarme sono risuonate anche nel sud di Israele a ridosso della Striscia.
Media, team Netanyahu studia piano per dopoguerra a Gaza
Un piccolo team per mettere a punto un piano per Gaza una volta finita la guerra. E' quello che - secondo la tv Canale 13 - ha istituto il premier Benyamin Netanyahu inserendovi rappresentanti politici di spicco e funzionari della difesa. Secondo la tv, il team è guidato dal Consigliere della sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi - uno stretto alleato del premier - e conta il ministro degli affari strategici Ron Dermer insieme ad esponenti dell'esercito, dello Shin Bet e del Mossad. La tv ha citato la presenza nel team anche dell'ambasciatore negli Usa Mike Herzog che avrebbe già partecipato a 4 riunioni della squadra che dovrebbe di nuovo incontrarsi questa settimana. Gli Usa - secondo la stessa fonte - sono stati informati dell'esistenza della squadra.