La polizia israeliana ha diffuso i video di alcune persone che raccontano le violenze degli uomini di Hamas dopo l'attacco del 7 ottobre scorso. Le forze dell’ordine hanno aperto un'indagine su possibili crimini sessuali
Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti.
Nelle ultime settimane la polizia israeliana ha raccolto le testimonianze (oltre 1.500 in tutto) sulle violenze sessuali commesse dai terroristi di Hamas dopo l’attacco dello scorso 7 ottobre, che ha scatenato il conflitto a Gaza (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI). Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso i video di alcune di queste testimonianze, in cui a parlare sono medici, personale sanitario o vittime che hanno assistito alle violenze, che sarebbero avvenute sia contro uomini che contro donne. La polizia israeliana ha aperto un'indagine su possibili crimini sessuali da parte di Hamas.
Le testimonianze
Una testimone racconta: “C’era il corpo di una donna che aveva una macchia di sangue sui genitali, all’inizio ho pensato che potesse aver avuto un incidente per paura. Quando l’abbiamo presa in braccio abbiamo capito che si trattava di sangue”. Un’altra, probabilmente una dottoressa, spiega: “Principalmente c’erano molte ferite da arma da fuoco, anche mirate nell’area genitale maschile. Lo abbiamo visto spesso. Avevano un debole per gli organi sessuali, sia per le donne che per gli uomini. Le donne che abbiamo ricevuto erano civili, abbiamo visto principalmente l’amputazione del seno. Oppure era stato sparato loro da un lato all’altro del seno. Erano coscienti quando sono arrivati da noi. Per gli uomini erano i genitali la zona su cui sparavano”. Infine un’altra testimone racconta: “Avevano un problema con i genitali maschili. Sparavano o amputavano. C’è stata una situazione in cui hanno costretto qualcuno a chinarsi. Ho capito che la stavano violentando, e poi la passavano a un’altra persona. La donna era viva”.