Guerra Israele-Hamas. Netanyahu: "Finchè sarò premier, l'Anp non governerà Gaza"

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Lo ha detto il leader israeliano spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas". L'Idf ha accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Sinwar, noto anche come ''il macellaio di Khan Yunis'', considerato la mente degli attacchi sferrati da Hamas il 7 ottobre

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"Finché sono il premier non accadrà" che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) controlli Gaza. Lo ha detto Benyamin Netanyahu spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas". 

I tank di Israele sono arrivati nel centro di Khan Yunis, a Sud di Gaza. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno accerchiato con i carri armati l'abitazione della mente degli attacchi sferrati lo scorso 7 ottobre, Sinwar.

Secondo l'Onu, "sta per aprirsi uno scenario se possibile ancora più infernale, a cui le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere". 

Secondo fonti Usa l'attuale operazione a Gaza si concluderà a gennaio e poi Israele passerà ad una strategia a bassa intensità. Israele revoca il visto a coordinatore umanitario dell'Onu: Guterres conferma la "piena fiducia" nel suo operato.


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Liveblog del 7 dicembre 2023 sulla guerra Israele Hamas

Su pressioni Usa Israele consentirà più carburante a Gaza

L'ufficio del primo ministro di Israele annuncia che il gabinetto di sicurezza ha votato a favore della proposta del gabinetto di guerra di aumentare la quantità giornaliera di carburante consentita nella Striscia di Gaza, lo scrive il Times of Israel. In una dichiarazione, non si dice di quanto aumenterà la consegna, semplicemente affermando che il carburante aggiuntivo approvato è "la quantità minima necessaria per prevenire un collasso umanitario e lo scoppio di epidemie nel sud della Striscia di Gaza.

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67. A cura di Ludovica Passeri MAPPE

Israele, testimoni raccontano le violenze sessuali dei terroristi di Hamas

La polizia israeliana ha diffuso i video di alcune persone che  raccontano le violenze degli uomini di Hamas dopo l'attacco del 7  ottobre scorso. Le forze dell’ordine hanno aperto un'indagine su  possibili crimini sessuali IL VIDEO

Israele, cos'è la Nakba palestinese del 1948: storia e significato

Con questo nome si indica l'esodo forzato di 700mila arabi  palestinesi dai territori occupati nel corso della prima guerra  arabo-israeliana L'APPROFONDIMENTO

Usa, "ci opporremo a qualsiasi zona cuscinetto dentro Gaza"

Gli Usa si opporranno a qualsiasi proposta di zona cuscinetto all'interno della Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, citato da Sky News, sottolineando che una simile mossa violerebbe la posizione di Washington secondo cui le dimensioni dell'enclave palestinese non devono essere ridotte dopo l'attuale conflitto. "Se una qualsiasi zona cuscinetto proposta fosse all'interno di Gaza, ciò costituirebbe una violazione di quel principio e qualcosa a cui ci opponiamo", ha detto. "Se si tratta di qualcosa dentro il territorio israeliano, non ne parlerò: è una decisione che spetta a Israele". 

Chi è Yahya Sinwar, il leader di Hamas mente della strage di ottobre

L’uomo più ricercato di Gaza si nasconderebbe in un tunnel e punterebbe alla liberazione di tutti i detenuti palestinesi LEGGI

Wafa, "16enne palestinese ucciso da Israele in Cisgiordania"

Un adolescente palestinese di 16 anni è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti dai colpi d'arma da fuoco delle forze israeliane nella città di Yabad, a sud-ovest di Jenin, in Cisgiordania. Ad affermarlo è il ministero della Salute palestinese citato dall'agenzia Wafa. Il ministero ha affermato che il sedicenne Omar Mahmoud Abu Baker è stato colpito a morte al petto dai proiettili delle forze israeliane.

Guerra Israele - Hamas, Onu: "A Gaza situazione apocalittica, nessuno è al sicuro"

"I combattimenti devono cessare". Questo l’appello del  responsabile Affari umanitari delle Nazioni Unite secondo il quale nella  Striscia " nessuno è al sicuro" LEGGI L'ARTICOLO

Usa, 'non sosteniamo occupazione militare israeliana di Gaza'

Gli Usa "non sostengono un'occupazione militare israeliana di Gaza". Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha detto che “il vicepresidente ha reso la nostra posizione su questo molto chiara. E non sosteniamo alcuna contrazione dei confini territoriali di Gaza, non sosteniamo alcuno sfollamento permanente della popolazione di Gaza.

Fauda, ucciso nella guerra a Gaza il membro della troupe della serie tv Matan Meir

È morto l'11 novembre a soli 38 anni dopo essersi imbattuto in un tunnel pieno di trappole esplosive vicino ad una moschea LEGGI

Idf uccide adolescente palestinese in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha ucciso un adolescente palestinese in Cisgiordania. Omar Abu Baker, 16 anni, è stato colpito al petto da un'arma da fuoco, ha dichiarato Wissam Bakr, primario dell'ospedale governativo di Jenin dove il ragazzo è era stato trasportato. Residenti di Ya'bad hanno detto ad al Jazeera che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella città situata vicino a Jenin e hanno aperto il fuoco principalmente su ragazzi e uomini giovani, ferendone almeno altri due.

Guerra Israele-Hamas, il papà di Kfir a Netanyahu: “Hai ucciso la mia famiglia”

In un video diffuso da Hamas, Yarden Bibas, marito di Shiri e  padre di Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni) ostaggi a Gaza e che i  miliziani danno per morti in un raid israeliano, si rivolge direttamente  al premier: “Hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo  nella mia vita, portali verso casa perché siano sepolti in Israele, ti  scongiuro" LEGGI

NYT: l'Intelligence israeliana conosceva il piano di Hamas per l'attentato del 7 ottobre

Secondo il New York Times Israele era a conoscenza da più di un  anno del piano di Hamas per il massacro del 7 ottobre, ma  i rappresentanti del governo e delle Forze di difesa israeliane  lo avevano scartato, ritenendolo solo intenzionale perché  troppo ambizioso LEGGI

G7 sollecita la soluzione 2 stati

I leader del G7 hanno riaffermato il loro sostegno a una soluzione a due Stati per il lungo conflitto israelo-palestinese in una dichiarazione rilasciata dopo l'incontro virtuale di oggi. "Restiamo impegnati a favore di uno Stato palestinese come parte di una soluzione a due Stati che consenta a israeliani e palestinesi di vivere in una pace giusta, duratura e sicura", si legge nella dichiarazione.

Guerra Hamas-Israele, così la disinformazione sfrutta l’I.A. per creare bufale

La guerra in Medio Oriente comporta anche un'ondata di  disinformazione e misinformazione, da entrambe le parti. Un report di  NewsGuard ha identificato un nuovo caso, nel quale a giocare un ruolo è  anche l’intelligenza artificiale, con la falsa notizia della morte del  presunto psichiatra di Benjamin Netanyahu L'ARTICOLO

G7: "Hamas ancora una minaccia, popolazione di Gaza sempre più vulnerabile"

Il G7 accoglie "con favore" la recente pausa che ha consentito il rilascio di ostaggi e l'ingresso di aiuti umanitari vitali a Gaza, ma "si rammarica profondamente che Hamas si sia rifiutato di rilasciare tutte le donne" e che "siano riprese le operazioni militari". 

Nella dichiarazione dei leader, relativa al vertice che si è svolto oggi, si sottolinea come Hamas abbia "dimostrato di rappresentare ancora una minaccia alla sicurezza di Israele, come emerso con il  continuo lancio di razzi dal 7 ottobre e dalle sue dichiarazioni pubbliche in cui afferma che continuerà ad attaccare Israele in futuro".

Il G7 chiede quindi "il rilascio immediato di tutti gli ostaggi rimanenti", senza precondizioni. Allo stesso tempo, afferma "sono necessarie azioni più urgenti per affrontare il deterioramento della crisi umanitaria a Gaza: "siamo inoltre profondamente preoccupati per l’impatto devastante sulla popolazione civile palestinese a Gaza. È necessario adottare misure più efficaci per prevenire lo sfollamento di persone e proteggere le infrastrutture civili, compiere ogni sforzo per garantire assistenza umanitaria continua e senza ostacoli ai civili". "La popolazione è sempre più vulnerabile e, con l’avvicinarsi dell’inverno, dobbiamo continuare ad aumentare il flusso di aiuti umanitari a Gaza per soddisfare pienamente le esigenze sul campo, anche aprendo ulteriori valichi". 

Netanyahu: "Finchè sarò premier, l'Anp non governerà Gaza"

"Finché sono il premier non accadrà" che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) controlli Gaza. Lo ha detto Benyamin Netanyahu spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas". Netanyahu - secondo i media - ha risposto alle dichiarazioni a Sky News del presidente Abu Mazen che ha ribadito la volontà dell'Anp di governare la Striscia dopo la guerra. 

Il Premier del Qatar discute del cessate il fuoco con Guterres

Il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha discusso degli “ultimi sviluppi” a Gaza e nei territori palestinesi occupati con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

In una dichiarazione, il ministero degli Ester qatarino ha affermato che i due hanno avuto una telefonata e hanno parlato delle modalità per allentare l’escalation e attuare un cessate il fuoco.

Al Thani ha ribadito la necessità di creare corridoi umanitari per garantire un flusso adeguato di aiuti a Gaza e la necessità di fornire protezione ai camion degli aiuti che devono raggiungere le aree del nord di Gaza.

"Scuola eretta con fondi Ue demolita da coloni israeliani"

"Coloni israeliani hanno demolito una scuola a Zamuta, un villaggio nei territori palestinesi occupati. La scuola era stata costruita con i fondi dell'Ue, perché ogni bambino, ovunque, ha diritto all'istruzione. Questa distruzione è intollerabile e costituisce una violazione del diritto internazionale umanitario". Lo ha scritto su X il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, aggiungendo le foto della scuola distrutta ed un cartello che riportava loghi dei fondi di cooperazione di diversi Stati Ue. "La situazione nella West Bank è drammatica, la violenza dei coloni deve finire", ha scritto ancora Lenarcic. 

Hezbollah rivendica 11 attacchi contro l'esercito israeliano

Gli Hezbollah hanno rivendicato oggi 11 attacchi contro postazioni militari israeliane lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele. Lo rende noto la tv al Manar dello stesso movimento armato sostenuto dall'Iran.  Secondo il conteggio effettuato alle 18 locali (le 17 in Italia), gli undici attacchi hanno preso di mira postazioni israeliane sulle Fattorie di Shebaa (un'area occupata da Israele e contesa tra Siria e Libano) e quelle situate in Alta Galilea di fronte alle cittadine libanesi di Ayta Shaab, Dhahira, Yarin, Bustan, Naqura, Aytarun e Wadi Hunin. 

Guterres: "L'ordine pubblico a Gaza rischia il crollo completo"

Antonio Guterres si aspetta che "l'ordine pubblico crolli presto completamente a causa delle condizioni disperate" di Gaza. Le condizioni umanitarie nel contesto della guerra tra Israele e Hamas si stanno "rapidamente deteriorando fino a diventare una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro insieme", ha scritto il segretario generale dell'Onu in una lettera al presidente del Consiglio di sicurezza: "Un simile risultato deve essere evitato a tutti i costi". Quindi, ha affermato che "il sistema sanitario a Gaza è al collasso", e "non esiste una protezione efficace per i civili" e "nessun luogo è sicuro a Gaza". 

Guterres

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Oms: "Un altro ospedale a Gaza sul punto di chiudere"

Un altro ospedale a Gaza è sul punto di chiudere. Lo ha scritto su X l'Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite precisando che l'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, ha smesso di funzionare, “con solo 20 pazienti ancora in cura”. Il direttore generale dell'agenzia Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aggiunto che “Gaza non può permettersi di perdere altri ospedali…e un altro è sul punto di chiudere”, il che “priverà migliaia di persone delle cure essenziali salvavita”. Il direttore dell'Oms ha detto che a Gaza ci sono 14 ospedali parzialmente funzionanti, tre che lavorano al minimo, 19 non funzionanti e due ospedali da campo in funzione.

La Francia invia 600 tonnellate di aiuti alimentari a Gaza

Il governo francese ha annunciato l'invio di ulteriori aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza, consistenti in 600 tonnellate di prodotti alimentari che saranno spediti via mare. Lo ha detto la ministra degli Esteri, Catherine Colonna, facendo seguito alla Conferenza internazionale di aiuti umanitari per Gaza che ebbe

luogo a Parigi il 9 novembre scorso. Secondo il Ministero, il carico sarà inviato con un'azione congiunta di Francia, Fondazione Cma Cgm (compagnia navale) e World Food Program. L'invio si sommerà alle oltre 200 tonnellate di carichi umanitari già mandati dalla Francia. 

Chi è Sinwar, leader di Hamas dietro a strage del 7 ottobre. VIDEO

Guterres: "Invocato art.99 per la prima volta, esorto Consiglio a evitare catastrofe umanitaria"

Guterres: "Si rischia crollo dell'ordine pubblico a Gaza"

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha messo in guardia rispetto a un "prossimo collasso totale dell'ordine pubblico" a Gaza, in una lettera indirizzata al Consiglio di sicurezza in cui insiste per un cessate il fuoco umanitario. "Con i costanti bombardamenti delle forze armate israeliane, e nell'assenza di rifugi o di un minimo per sopravvivere, mi aspetto presto un collasso totale dell'ordine pubblico a cagione delle condizioni disperate, cosa che renderebbe impossibile un aiuto umanitario seppure limitato", scrive Guterres invocando per la prima volta dal suo arrivo alla guida dell'Onu, nel 2017, l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, che gli permette di "richiamare l'attenzione del Consiglio" su un dossier che "potrebbe mettere a rischio il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale". "Una situazione ancora peggiore si potrebbe produrre, comprese epidemie e una pressione accresciuta verso spostamenti di massa nei Paesi vicini", aggiunge il segretario generale dell'Onu.


Nave britannica colpita da un razzo al largo dello Yemen

Una nave britannica è stata colpita da un missile o da un drone mentre attraversava il Mar Rosso. La nave battente bandiera delle Bahamas è stata colpita a circa 35 miglia nautiche dalla costa occidentale dello Yemen, ha detto la società di sicurezza marittima Ambrey che ha raccolto la richieste di soccorso. L'agenzia britannica Maritime Trade Operations (UKMTO), gestita dalla Royal Navy britannica, ha invece detto di aver ricevuto notizia che la nave è stata colpita da un drone esplosivo proveniente dallo Yemen. L'incidente segnalato arriva nel mezzo delle crescenti tensioni nel Mar Rosso e nelle acque circostanti dopo che i ribelli Huthi sostenuti dall'Iran hanno sequestrato una nave mercantile collegata a Israele, la Galaxy Leader, il mese scorso. Pochi giorni dopo due missili balistici sono stati lanciati contro un cacciatorpediniere americano, l'USS Mason, senza colpirlo. La nave colpita oggi viaggiava dagli Stati Uniti a Singapore e risulta essere di proprietà di Dan David Ungar, un cittadino britannico residente in Israele.

Guterres invoca art. 99 per allertare su situazione umanitaria

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha invocato l'art. 99 della Carta delle Nazioni Unite allertando così il Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria in Medio Oriente e sollecitando l'organismo a promuovere un cessate il fuoco.  Citando l'articolo 99 in una lettera al Consiglio di Sicurezza, il capo delle Nazioni Unite utilizza quello che è considerato lo strumento diplomatico più potente che ha a disposizione per portare all’attenzione qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.  "Il segretario generale - si legge nell'articolo 99 - può portare all'attenzione del Consiglio di Sicurezza qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale", recita l'articolo.

Netanyahu: "Solo questione tempo prima di prendere Sinwar"

"La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu riferendosi alla notizia che la casa di Sinwar a Khan Yunis, nel sud di Gaza, è stata circondata dalle forze israeliane.


Israele, da Usa oltre 10mila ton di equipaggiamenti militari da inizio guerra

Secondo dati israeliani, dall'inizio della guerra di Gaza gli Stati Uniti avrebbero consegnato a Israele più di 10.000 tonnellate di equipaggiamento militare. Il ministero della Difesa ha appena annunciato l'arrivo del 200° aereo cargo con a bordo attrezzature americane. Tra le altre cose, sono stati consegnati veicoli blindati, munizioni, equipaggiamenti di protezione personale e attrezzature mediche, nell'ambito di un'iniziativa congiunta condotta dal Dipartimento della Difesa statunitense in collaborazione con Israele. 

Washington è il più importante alleato di Israele. Il governo statunitense ha ripetutamente riaffermato il diritto di Israele all'autodifesa sin dall'inizio della guerra di Gaza. Tuttavia, a causa dell'elevato numero di vittime civili nella Striscia, Washington sta iniziando ad assumere un tono sempre più cauto, chiedendo a Tel Aviv di fornire una protezione più efficace ai civili nella guerra contro il movimento islamista palestinese Hamas.

Houthi rivendicano lancio missili su Israele

Gli Houthi hanno affermato di aver lanciato diversi missili balistici contro “obiettivi militari” della città israeliana di Eilat, sul Mar Rosso. In una dichiarazione su Telegram, il movimento ha promesso di continuare a condurre operazioni contro le navi legate a Israele nelle acque circostanti lo Yemen.

Casa Bianca, Israele vuole far evacuare civili da Gaza

Israele sta cercando di far evacuare i civili dalla Striscia di Gaza. E' quanto sostiene la Casa Bianca. "Noi - ha dichiarato uno dei portavoce, John Kirby - continuiamo a sostenere Israele nella sua guerra contro i terroristi di Hamas, che rappresentano una seria minaccia di genocidio". "Ma allo stesso tempo - ha aggiunto - ci sono giunte informazioni che Israele sta cercando di far allontanare i civili innocenti che Hamas sta usando in maniera vergognosa come scudi". Kirby ha, pero', ribadito che gli Stati Uniti "continuano a non sostenere un cessate il fuoco permanente".

Crosetto, in corso ricognizioni per ospedale campo a Gaza

"Appena ci saranno le condizioni potremo schierare un ospedale da campo  dentro la Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, nel corso della sua informativa al Governo. Il ministro ha ricordato che l'Italia è stata fra le prime ad attivarsi con "un ponte aereo di 16 tonnellate di beni di prima necessita'". L'intervento sanitario si è strutturato secondo due linee e cioè "con la nave Vulcano con a bordo un tema di medici - ha spiegato - e poi con lo schieramento dell'ospedale. Sono in corso interlocuzioni con Israele ed Egitto e sono iniziate le ricognizioni nel sud di Gaza".

In corso dibattito alla Camera dopo informativa Crosetto

E' in corso nell'Aula della Camera il dibattito successivo all'informativa urgente del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla situazione in Medio Oriente.

Israele, testimoni raccontano le violenze sessuali dei terroristi di Hamas

La polizia israeliana ha diffuso i video di alcune persone che  raccontano le violenze degli uomini di Hamas dopo l'attacco del 7  ottobre scorso. Le forze dell’ordine hanno aperto un'indagine su  possibili crimini sessuali IL VIDEO

Israele, afflusso massiccio di donne alla leva

L'esercito israeliano sta registrando un massiccio afflusso di donne di leva e parte di queste si arruolano nelle unità combattenti. Secondo i dati dell'esercito - citato dai media - c'è stato un afflusso superiore al 100%; e il 12% delle arruolate ha scelto di servire nelle unità combattenti già a conflitto in corso. Le Unità di fanteria leggera del Corpo di difesa del confine hanno registrato un afflusso del 116% mentre in quelle di raccolta di informazioni di combattimento del Corpo l'afflusso è stato del 133%. Nell'Artiglieria - sempre secondo questi dati - la percentuale è stata del 132% seguita dal sistema di difesa aerea dell'Aeronautica con il 101%. Le Unità di ricerca e salvataggio del Comando del Fronte interno sono al 122% mentre la Polizia di Frontiera ha raggiunto il 119%. Secondo l'esercito, i numeri indicano che si stanno presentando in servizio più soldati di quanto l'Idf avesse inizialmente previsto.

Otto americani in mano di Hamas, Usa lavorano per rilascio tutti ostaggi

Gli Stati Uniti ritengono che ci siano ancora otto ostaggi americani nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza e stanno lavorando per il loro rilascio e di tutti quelli rapiti lo scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby nel corso di una conferenza stampa.  "Crediamo che tra gli ostaggi ci siano circa otto americani. Almeno uno di loro è una donna. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarne il rilascio'', ha spiegato Kirby. Inoltre ''lavoriamo costantemente con i nostri partner nella regione per cercare di ripristinare la pausa umanitaria'', ha aggiunto.

Usa, abbiamo segnali che Israele stia facendo evacuare civili

"Abbiamo segnali che Israele stia cercando di far uscire i civili palestinesi, quelli che Hamas sfrutta vergognosamente come scudi". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa estera. "Gli Usa continuano a sostenere Israele nella sua guerra contro Hamas, che rappresenta una minaccia di genocidio", ha detto il funzionario. "Allo stesso tempo il presidente Joe Biden sta insistendo sull'importanza che l'assistenza umanitaria continui ad arrivare a Gaza. Sappiamo che ci sono oltre 1 milione di sfollati che hanno un bisogno disperato di aiuto", ha aggiunto sottolineando che "ogni morte innocente, palestinese e israeliana, è una tragedia". 

Israele progetta 1.738 case in un'area di Gerusalemme est

Il Comitato di programmazione di Gerusalemme ha approvato i piani per la costruzione di 1.738 unità abitative in una zona che a metà si trova oltre la linea Verde a Gerusalemme est e metà al suo interno. Lo ha fatto sapere l'ong 'Peace Now' secondo cui "la loro collocazione strategica tra gli insediamenti di Givat Hamatos e Har Homa le rende particolarmente problematiche da un punto di vista politico". 


Ironizzò su morte bimbo israeliano, condannata a 10 mesi

E' stata condannata a dieci mesi di carcere con la condizionale, per "apologia del terrorismo", una cittadina francese di 37 anni che aveva ironizzato sulla morte di un bebè israeliano ucciso da Hamas con un video postato su Instagram. L'entità della condanna, inflitta da un tribunale parigino, è conforme a quanto aveva chiesto l'accusa il 22 novembre scorso. L'avvocata della donna, Ilyacine Maallaoui ha annunciato che appellerà la sentenza. Nel video la signora aveva commentato una notizia di fonte israeliana, secondo cui un neonato era stato messo in un forno dai terroristi di Hamas nell'attacco del 7 ottobre scorso. La donna, che conta 9 mila follower, durante il processo ha riconosciuto di essersi espressa con "un po' di ironia" e di essere stata "rozza", ma ha respinto qualsiasi intenzione provocatoria. Ha aggiunto che non poteva credere che un bebè fosse stato messo in un forno e che aveva voluto soltanto denunciare la "propaganda e manipolazione mediatica". Oltre alla pena di dieci mesi, la condannata dovrà seguire un "seminario di cittadinanza" per assorbire i "valori della Repubblica", versare mille euro di indennizzo e 500 euro di spese processuali a ciascuna delle sei associazioni di lotta contro il razzismo e l'antisemitismo che si erano costituite parte civile.

Sirene di allarme razzi sia al sud sia al nord di Israele

Le sirene di allarme stanno risuonando sia nel sud sia nel nord di Israele. Lo ha detto il portavoce militare. In particolare al sud è stata lanciata una salva di 10 razzi verso la città di Beer Sheva, in parte intercettati dall'Iron Dome. A nord sono stati presi di mira i kibbutz di Malkia e Shtula al confine con il Libano.

Ankara condanna l'espansione degli insediamenti israeliani

"Condanniamo fermamente l'espansione da parte delle autorità israeliane di insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati mentre continuano i loro barbari attacchi contro la popolazione civile a Gaza". Lo ha affermato il ministero degli Esteri turco con un comunicato che definisce "inaccettabile" l'approvazione di un piano per circa 1.800 nuovi insediamenti nell'area di Gerusalemme Est. "Gli atti di terrore e violenza portati avanti dai coloni israeliani e dalle forze di Sicurezza contro i palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, indicano chiaramente la strategia di attrito e intimidazione contro il popolo e lo Stato palestinese da parte di Israele", si legge nel comunicato che condanna gli insediamenti come "violazione del diritto internazionale".

Iran: 'La nostra attività missilistica punta alla deterrenza'

"Le attività missilistiche dell'Iran sono in linea con la preservazione della sicurezza del Paese e della deterrenza". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, definendo "inaccettabile" una dichiarazione da parte del Consiglio per la Cooperazione del Golfo, durante il vertice di ieri in Qatar, in cui i partecipanti hanno espresso preoccupazione riguardo la programma missilistico iraniano. "Il vero pericolo per la stabilità a livello regionale è la presenza militare di forze straniere e anche il regime sionista che sono la principale fonte di minacce e instabilità per i Paesi musulmani", ha detto Kanani, come riporta Irna. Il funzionario della Repubblica islamica ha anche reagito alle dichiarazioni da parte del Consigliere per la Sicurezza nazionale degli Usa, Jake Sullivan, che aveva accusato l'Iran di essere coinvolto nei recenti attacchi da parte degli Houthi yemeniti contro navi di Israele. "L'Iran non controlla forze per procura nella regione, le preoccupazioni degli Usa riguardo alla sicurezza sono ipocrite e rappresentano anche uno scherzo amaro dal momento che lo stesso Paese sostiene l'attuale genocidio di Israele a Gaza", ha detto Kanani.

Turchia: inaccettabili nuovi insediamenti israeliani a Gerusalemme Est

La Turchia ha condannato con forza l'espansione di insediamenti israeliani illegali nei Territori palestinesi mentre continuano i raid aerei nella Striscia di Gaza. ''E' del tutto inaccettabile che Israele abbia approvato il piano per costruire circa 1.800 insediamenti su 186 acri di terra a Gerusalemme Est'', si legge in una nota del ministero degli Esteri turco rilanciata dall'agenzia di stampa Anadolu.

Parigi deplora raid israeliano che ha ucciso soldato libanese

La Francia deplora il raid israeliano che ha ucciso un soldato libanese, il primo dall'8 ottobre, giorno dell'inizio del fuoco incrociato quasi quotidiano tra il confine di Israele e lo Hezbollah. La Francia "è vivamente preoccupata per il proseguimento degli scontri alla frontiera tra Libano e Israele", sottolinea in in una nota il ministero degli Esteri di Parigi, invitando "tutte le parti" alla "più grande moderazione". L'esercito israeliano assicura di non aver preso di mira le forze armate libanesi ma una posizione del movimento armato Hezbollah.

Kishida a Netanyahu: 'Evitare bilancio vittime civili continui ad aggravarsi'

E' "importante" evitare che il bilancio delle vittime civili del conflitto tra Israele e Hamas "continui ad aumentare". Lo ha detto il premier giapponese, Fumio Kishida, al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un colloquio telefonico di cui dà notizia il ministero degli Esteri di Tokyo. Secondo Kishida, che ha insistito per "la soluzione dei due stati", è "importante calmare rapidamente la situazione" e "rispettare il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale". 

Anp chiede di fermare marcia estrema destra di domani ad Al-Aqsa

Il ministero degli Affari Esteri dell'Autorità Palestinese chiede che venga fermata la marcia di estrema destra sul Monte del Tempio, che ospita la Cupola della Roccia e la Moschea di Al-Aqsa, prevista per domani. E' quanto riferisce 'Al Jazeera'. Il ministero chiede che vengano esercitate pressioni a livello internazionale per fare in modo che la marcia che ieri è stata autorizzata dalla polizia israeliana venga bloccata. Gli attivisti dovrebbero marciare attraverso il quartiere musulmano di Gerusalemme prima di raggiungere il luogo sacro. 

La marcia, limitata a 200 partecipanti, riferiva ieri 'Haaretz', dovrebbe seguire il percorso della marcia delle bandiere israeliane attraverso la Porta di Damasco e il quartiere musulmano. La manifestazione, che coinciderà con la prima notte di Hanukkah, è stata annunciata come la Marcia del Maccabei, in riferimento alla rivolta degli Asmonei contro i Seleucidi e l'élite ebraica ellenizzata nell'antica Giudea.

Israele attacca obiettivi Hezbollah nel sud del Libano

Le forze israeliane (Idf) confermano bombardamenti dell'artiglieria e dei tank contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano e un'operazione di un drone delle Idf contro una postazione di comando di Hezbollah e un altro sito del gruppo. Lo riporta il Times of Israel che riferisce di operazioni in risposta a ripetuti attacchi degli Hezbollah libanesi contro il nord di Israele e di vari razzi sparati contro una postazione militare israeliana lungo la linea di demarcazione del confine tra Israele e il Paese dei Cedri.

Idf: "Il lancio di un missile terra-superficie verso il territorio israeliano è stato identificato e intercettato con successo nell'area del Mar Rosso dal sistema di difesa aerea Arrow"

Ministra francese denuncia gli "stupri di massa" di Hamas

La ministra francese per le Pari Opportunità, Bérangère Couillard, ha denunciato oggi gli "stupri di massa" perpetrati contro "donne israeliane" durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Non dobbiamo esitare un secondo a riconoscere gli stupri di massa che sono stati perpetrati contro le donne israeliane.  Alcune sono state mutilate", ha dichiarato Couillard ai microfono di Radio J. "Lo stupro viene usato come arma da guerra qualunque sia il conflitto", ha proseguito la ministra, ritenendo "insopportabile fare differenze in funzione dei conflitti e dell'origine delle persone che li subiscono". "Le violenze sulle donne, sono anche gli stupri realizzati sulle donne israeliane", puntalizza Couillard, deplorando che una "piccola parte, ma rumorosa" del movimento femminista vorrebbe che non se ne parli. In queste ultime settimane, associazioni e organizzazioni femministe internazionali sono state accusate sui social e anche in occasione di cortei, in particolare a Parigi e a New York, di aver atteso tanto, troppo tempo, prima di condannare in modo chiaro gli abusi sessuali perpetrati da Hamas contro le donne israeliane e di averlo comunque fatto nei minimi termini, senza reale empatia nei confronti delle vittime. Critiche che, in particolare in Francia hanno raggiunto un certo vigore a fine novembre, dopo la grande marcia parigina contro le violenze sulle donne. 

Medioriente, Erdogan: pronti a ospitare conferenza pace con Qatar

"Siamo pronti ad agire al fianco del Qatar e ospitare una conferenza di pace". Parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornato a lanciare l'appello per una mediazione e un processo politico che ponga fine al conflitto in Medio Oriente e ai bombardamenti su Gaza. "Faremo tutto quello che è nei nostri poteri. Bisogna avere un approccio costruttivo e Turchia e Qatar sono decise a camminare fianco a fianco in questa direzione. Siamo pronti ad agire da garanti e ospitare una conferenza di pace, ma c'e' bisogno che le parti vogliano realmente la fine del conflitto. Non possiamo permetterci il lusso di fallire stavolta", ha dichiarato Erdogan.

Medioriente, Erdogan: Netanyahu è al collasso, potrebbe arrendersi

"Il premier israeliano (Benjamin) Netanyahu sta in questo momento affrontando un collasso. Potrebbe presentarsi sventolando la bandiera bianca". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "Netanyahu non sarà in grado di evitare la punizione per le sue azioni, presto o tardi sarà processato e pagherà il prezzo dei crimini di guerra che ha commesso", ha detto Erdogan ai giornalisti che lo hanno accompagnato in aereo mentre è rientrato in Turchia dal Qatar, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "Se non fosse per il sostegno a Israele da parte di tutti i Paesi occidentali, soprattutto gli Usa, non ci sarebbe una situazione del genere nella regione", ha detto Erdogan.

Dopo lanci dal Libano, Israele colpisce oltre confine

Israele sta colpendo nel sud del Libano da dove sono partiti una serie di lanci verso una postazione dell'esercito nei pressi di Arab al-Aramshe e un'altra sul Monte Hermon. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che da questa mattina " carri armati e artiglieria hanno colpito numerose postazioni in Libano e l'aviazione ha centrato un centro di comando militare e una infrastruttura dell'organizzazione terroristica degli Hezbollah". 

Medioriente, Fidan vedrà Blinken: dialogo Usa-Turchia su Gaza

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan incontrerà il prossimo 8 dicembre il segretario di Stato americano Anthony Blinken negli Stati Uniti. Si tratta del terzo incontro tra i capi delle diplomazie di Turchia e Usa dal 7 ottobre, giorni dell'attacco sferrato da Hamas nei confronti di Israele. Il faccia a faccia, con al centro il conflitto in Medio Oriente e le operazioni militari nella Striscia di Gaza, avverrà nell'ambito di un incontro tra Blinken e una delegazione dell'Organizzazione per la cooperazione dei Paesi Islamici. La Turchia punta ad assumere la leadership dell'organizzazione e lavora a una posizione comune da parte del mondo islamico, obiettivo è fare pressione per giungere a un cessate il fuoco. 

Israele: "Trovati 2 tunnel a Jenin", in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha reso noto che i soldati hanno trovato e distrutto due imbocchi di tunnel a Jenin, la città nel nord della Cisgiordania, teatro nelle ultime ore di una vasta operazione militare culminata con l'arresto di 10 palestinesi. Nel corso del raid ci sono stati "scambi a fuoco e il lancio di esplosivi contro le truppe, che hanno risposto con colpi di arma da fuoco". Un soldato è rimasto leggermente ferito e portato in ospedale. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, il raid israeliano e' durato nove ore ed è costato il ferimento di sette persone, tra cui una donna e un bambino. "Circa 40 veicoli militari hanno fatto irruzione nella città e nel suo campo profughi, accompagnati da colpi di arma da fuoco e il lancio di granate lacrimogene", ha riferito la Wafa, sottolineando che le truppe israeliane hanno usato un missile anticarro per distruggere una casa, provocando un incendio. Secondo i palestinesi, i soldati israeliani hanno anche operato nelle vicinanze dei due ospedali della città e perquisito le ambulanze. Gli scontri hanno fatto seguito alla morte, sempre oggi, di due giovani palestinesi, di 23 e 16 anni, durante gli scontri in due località nel nord dei Territori Palestinesi occupati. 

Israele intercetta missile da Mar Rosso verso Eilat

Israele ha intercettato un missile terra-terra lanciato dall'area del Mar Rosso verso la cittadina di Eilat, nell'estremo sud del Paese dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che il missile - intercettato da sistema di difesa Arrow - non è mai entrato in territorio israeliano e non ha costituito per questo una minaccia per i cittadini di Eilat. Nelle ultime settimane- dall'inizio della guerra a Gaza - la responsabilità dei vari lanci dal Mar Rosso è stata rivendicata dagli Huthi yemeniti alleati dell'Iran. 

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Medioriente, raid Idf in campo profughi Balata 4 palestinesi feriti di cui uno grave

Quattro palestinesi sono rimasti feriti, di cui uno in modo grave, durante un raid delle forze israeliane nel campo profughi di Balata vicino a Nablus, in Cisgiordania. Lo riferisce Ahmed Jibril, il direttore del servizio di ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese, spiegando che un uomo è in condizioni gravi dopo essere stato colpito alla testa. Altri tre palestinesi sono stati feriti e le loro condizioni sono giudicati stabili. Nel raid è stato arrestato Ali Odeh.

Erdogan: "Prima o poi Netanyahu pagherà per i crimini di guerra"

"Prima o poi" il premier israeliano Benjamin Netanyahu pagherà per "i crimini di guerra che ha commesso". Lo ha affermato il leader turco Recep Tayyip Erdogan. "Netanyahu non potrà evitare di pagare per le sue azioni - ha detto Erdogan, parlando con i giornalisti di ritorno dal Qatar - Prima o poi sarà giudicato e pagherà per i crimini di guerra che ha commesso".

Erdogan

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Gaza: "In 24 ore almeno 73 morti e 123 feriti nella zona centrale"

Sono almeno 73 le persone morte nella zona centrale di Gaza nelle ultime 24 ore mentre proseguono le ostilità tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero della Salute dell'enclave palestinese, sotto il controllo di Hamas. Il ministero, riporta la Bbc, precisa che in 24 ore 73 corpi senza vita e 123 feriti sono stati portati nell'ospedale al-Aqsa, vicino alla città di Deir al-Balah, nel centro di Gaza.

Medioriente, militari israeliani: "138 ostaggi a Gaza, tutti facciano il possibile per riportarli a casa"

I militari israeliani confermano che sono ancora 138 gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riporta la Bbc. "La nostra intelligence ha monitorato la situazione dei nostri ostaggi e posso dire con certezza assoluta che ogni istante sotto la prigionia di Hamas mette in pericolo le loro vite", ha detto il portavoce dell'Esercito israeliano, Daniel Hagari. "Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto è cruciale", ha incalzato, esortando la comunità internazionale ad "agire" e ribadendo che la Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi. Le forze israeliane, ha ribadito, "faranno tutto il possibile per riportarli a casa". "Chiediamo agli altri di fare lo stesso", ha aggiunto.

Medioriente, Tajani: "La Farnesina darà 10 milioni alla popolazione palestinese"

"La situazione della popolazione civile è molto complicata. L'Italia sta facendo tutto quello che può. Ci sono i primi pazienti ricoverati sulla nave Vulcano, che è una nave ospedale che è attraccata in Egitto. Costruiremo un ospedale da campo. Abbiamo deciso anche di investire più fondi. Nel mio ministero abbiamo deciso di dare 10 milioni per aiutare la popolazione civile palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sulla situazione in Medio Oriente.

Media: sirene a Eilat, possibile missile da Yemen

Sirene sono risuonate a Eilat, il punto più meridionale di Israele, affacciato sul Mar Rosso. Secondo il giornalista di Times of Israel, Emanuel Fabian, si tratterebbe di un missile lanciato dallo Yemen. Nelle scorse settimane, dopo l'avvio della guerra a Gaza contro Hamas, i ribelli sciiti Huthi filo-Iran hanno rivendicato più volte il lancio di razzi contro lo Stato ebraico. 

Medioriente, Mosca: finora 883 russi evacuati da Striscia di Gaza

La Russia ha finora evacuato 883 suoi cittadini dalla Striscia di Gaza, su un totale di 1.100 che ne hanno fatto richiesta. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass. I cittadini evacuati sono rientrati in Russia. L'ultimo gruppo, di 120 persone, è arrivato ieri all'aeroporto di Domodedovo, ha precisato la portavoce. Con i cittadini russi sono stati evacuati anche 15 palestinesi membri delle loro famiglie. 

Medioriente, Israele: pausa umanitaria per 4 ore in zona Ash Shaboura

Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato una pausa nei combattimenti fino alle 14 ora locale (le 13 in Italia) nella zona di Ash Shaboura, nel distretto di Rafah, per scopi umanitari. Il portavoce arabo dell'Idf, Avichay Adraee, ha riferito che la strada "Salah al-Din costituisce un campo di battaglia, quindi è estremamente pericoloso raggiungerla". I civili potranno spostarsi "da Khan Yunis su percorsi designati". 

Medioriente, ordine evacuazione per sfollati a Khan Yunis

Medioriente, Israele: Croce Rossa deve avere accesso a ostaggi a Gaza

"La Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi" tenuti a Gaza: è quanto affermato dal portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, che ha esortato nuovamente il coinvolgimento dell'organizzazione umanitaria. "Ogni minuto trascorso in prigionia mette in gioco la vita" dei sequestrati, "la comunità internazionale deve agire. La Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi", ha ribadito. La Cicr il mese scorso ha sottolineato di non poter intervenire autonomamente ma è legata alle condizioni poste dalle parti in campo. 

Medioriente, Tajani: Italia sta facendo tutto possibile per civili Gaza

"La situazione della popolazione civile di Gaza è molto complicata: l'Italia sta facendo tutto quel che può, ci sono i primi pazienti ricoverati sulla nave Vulcano attraccata in Egitto, costruiremo un ospedale da campo, abbiamo deciso di investire più fondi, altri 10 milioni, per aiutare la popolazione civile palestinese". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa a viale Asiago per la presentazione dell'offerta estero della Rai. "Anche Hamas ha delle grandi responsabilita': se continua a sparare razzi e tenere i missili nascosti in mezzo allapopolazione, usandola come scudo, poi e' difficile che possa esserci da parte di Israele un attacco solo alle postazioni militari", ha proseguito il titolare della Farnesina, condannando anche gli attacchi dei "ribelli Huthi a navi che viaggiano in acque libere". "Questo e' inaccettabile, c'è una strategia della tensione che deve essere assolutamente contrastata". 

Medioriente, i testimoni delle violenze del 7 ottobre

Medioriente, Israele: a Gaza nord uno dei maggiori siti di armi di Hamas

L'esercito israeliano ha scoperto uno dei maggiori depositi di armi di Hamas a Gaza nord, vicino a una clinica e a una scuola. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nel deposito c'erano "centinaia di lancia granate, decine di missili anti tank e di esplosivi, razzi a lunga gittata, granate e molti droni". "Tutte le strutture terroristiche  - ha spiegato -sono state trovate vicino edifici civili nel cuore della popolazione. Un'ulteriore prova dell'uso cinico che l'organizzazione terrorista di Hamas fa dei residenti di Gaza usati come scudi umani.

Medioriente, Erdogan: su Gaza noi dalla parte giusta della Storia

"Il nostro obiettivo principale è stare dalla parte giusta della storia. La risposta della Turchia al trattamento ingiusto e disumano del popolo palestinese, insieme alla nostra volontà di criticare Israele per le azioni che violano palesemente il diritto internazionale e i diritti umani, è un aspetto essenziale dell'impegno verso questo obiettivo". Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan al quotidiano Kathimerini. "Dato che molti Paesi occidentali stanno adottando posizioni sempre più simili, l'adempimento di questo obbligo morale da parte della Turchia nei confronti della questione palestinese non solleva dubbi sul fatto che essa 'appartenga o meno all'Occidente'", ha aggiunto il presidente turco. "Piuttosto che mettere in discussione l'orientamento e la posizione della Turchia, bisognerebbe concentrarsi sui casi in cui alcuni Paesi occidentali possono trascurare i valori per cui si battono con forza. Il silenzio sulla brutalità di Gaza ne è l'esempio più lampante", ha dichiarato Erdoğan. 

Medioriente, Onu: 1.207 palestinesi uccisi da ripresa ostilità l'1/12

Almeno 1.207 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dalla ripresa delle ostilità il primo dicembre: lo riporta l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), che cita il ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas. Il 70% delle vittime, precisa l'Ohchr, erano donne e bambini. 

Medioriente, Unicef condanna violenze 7 ottobre ma non menziona Hamas

Due mesi dopo il massiccio attacco di Hamas in Israele, l'Unicef ha condannato le violenze sessuali commesse su giovani e donne delle comunità intorno alla Striscia di Gaza, senza tuttavia menzionare il Movimento islamico. "I resoconti delle violenze sessuali avvenute il 7 ottobre in Israele sono orribili", si legge nella dichiarazione postata su Instagram. "Le sopravvissute devono essere ascoltate, sostenute e fornite di cure. Le accuse devono essere indagate a fondo. Condanniamo la violenza di genere e tutte le forme di violenza contro donne e ragazze". Nelle scorse settimane si sono levate diverse voci critiche da Israele contro l'Onu e altre organizzazioni internazionali per la mancata condanna esplicita delle violenze e degli stupri compiuti da Hamas il 7 ottobre su donne, vecchie e adolescenti nelle comunita' israeliane intorno a Gaza. Per questo e' stata lanciata la campagna internazionale 'Believe Israeli Women'. Venerdi' scorso, a quasi due mesi dal massiccio attacco dei terroristi palestinesi del Movimento islamico, UN Women ha "condannato inequivocabilmente i brutali attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre", dicendosi "allarmata dai numerosi resoconti di atrocita' di genere e violenza sessuale durante tali attacchi" che ha chiesto "siano debitamente indagati e perseguiti, mettendo al centro i diritti della vittima".

Il Papa: non dimentichiamo chi soffre il dramma della guerra

Papa Francesco, alla fine dell'udienza generale, ha preso personalmente la parola per lanciare un nuovo appello per la pace: "Non dimentichiamo di pregare per quanti soffrono il dramma della guerra, in particolare le popolazioni dell'Ucraina, di Israele e di Palestina. La guerra sempre è una sconfitta, nessuno guadagna, tutti perdono, soltanto guadagnano i fabbricatori delle armi".

Medioriente, Blinken sente Wang Yi: evitare allargamento conflitto

Colloquio tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il capo della diplomazia cinese, Wang Yi. Focus sulla nuova missione in Medio Oriente di Blinken e sull'impegno diplomatico degli Stati Uniti nella regione. Blinken, ha fatto sapere il portavoce Matthew Miller, ha ribadito "l'imperativo che tutte le parti lavorino per evitare l'allargamento del conflitto" e ha sottolineato come "i recenti attacchi degli Houthi contro mercantili nel Mar Rosso rappresentino una minaccia inaccettabile per la sicurezza marittima e il diritto internazionale". Blinken e Wang, ha detto Miller, hanno sottolineato l'importanza di proseguire sulla base dei "progressi fatti su questioni chiave" durante il faccia a faccia del mese scorso tra il presidente americano Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping. Anche i media ufficiali cinesi hanno riferito del colloquio telefonico tra Blinken e Wang. La Cina insiste per un cessate il fuoco "al più presto".-

Medioriente, stagisti Casa Bianca contestano Biden: ferma la guerra

Un gruppo di una quarantina di stagisti della Casa Bianca ha criticato in una lettera anonima la politica del presidente Joe Biden sulla guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e ha chiesto al governo degli Stati Uniti di lavorare per un cessate-il-fuoco permanente. "Non rimarremo in silenzio di fronte al genocidio del popolo palestinese", hanno scritto gli stagisti nella lettera, inizialmente pubblicata dal portale Nbc News, "crediamo che sia nostro compito opporci all'ingiustizia e al genocidio e sottolineare gli errori commessi dai nostri leader". La lettera, indirizzata sia a Biden che alla vicepresidente Kamala Harris, ha il sostegno di decine di stagisti provenienti da diverse aree della Casa Bianca, compreso l'ufficio del presidente e il consiglio di politica interna. "Anche se il governo ha espresso il suo sostegno a una pausa umanitaria, riteniamo che non sia sufficiente niente altro di meno che la cessazione completa del massacro degli abitanti di Gaza". La lettera arriva in contemporanea alle critiche a Biden dell'ala progressista del Partito Democratico statunitense e alle massicce manifestazioni in diverse città del paese che chiedono un cessate il fuoco a Gaza. La settimana scorsa, anche centinaia di lavoratori dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo (Usaid) hanno inviato una lettera alla Casa Bianca chiedendo un cambio di rotta nella sua politica.

Israele chiede evacuazione immediata verso ovest di Khan Yunis

Le autorità israeliane hanno emesso un ordine di ''evacuazione immediata'' per gli sfollati che si trovano nei rifugi e nelle scuole a est di Khan Yunis, chiedendo loro di spostarsi a ovest della seconda città più grande della Striscia di Gaza. Il Cogat, il dipartimento israeliano per il Coordinamento delle attività governative nei Territori palestinesi, ha spiegato che l'esercito israeliano sta operando ''con estrema forza'' contro Hamas. E per questo i civili dovrebbero spostarsi lungo al-Quds Street verso i rifugi a ovest di Khan Younis e nell'area dell'ospedale Nasser.

Media: Idf accerchia casa di leader Hamas Sinwar a Khan Yunis

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas Yahya Sinwar a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo afferma l'emittente Channel 7. Sinwar, noto anche come ''il macellaio di Khan Yunis'', è considerato la mente degli attacchi sferrati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro Israele.

Medioriente, funzionari Israele: può volerci un mese per nuova tregua e rilascio ostaggi

Potrebbe passare un mese prima che si possa aprire una finestra per una nuova tregua nella guerra tra Israele e Hamas, con il conseguente rilascio di altri ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo afferma la Radio dell'esercito israeliano citando funzionari della sicurezza a condizione di anonimato, secondo i quali ci vorrà un mese per esercitare la pressione militare su Hamas necessaria a convincere i miliziani a un cessate il fuoco temporaneo. Le operazioni militari israeliane dovrebbero continuare sia a nord, sia a sud della Striscia di Gaza per riuscire a esercitare la pressione necessaria, spiegano le fonti. In base all'accordo mediato da Qatar ed Egitto, scaduto venerdì, 105 civili in ostaggio di Hamas sono stati rilasciati da Gaza: 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. In precedenza, quattro ostaggi erano stati rilasciati e uno era stato salvato, mentre tre corpi erano stati recuperati. Le autorità israeliane ritengono che a Gaza rimangano 138 ostaggi, tra cui circa 20 donne e due bambini piccoli.

Medioriente, Israele: battaglie intense in corso nella Striscia

"Battaglie intense" sono in corso nella Striscia. Lo ha detto l'esercito israeliano, secondo cui nell'ultimo giorno sono stati circa 250 gli "obiettivi terroristici" colpiti in tutta Gaza. "I soldati - ha spiegato il portavoce militare - continuano a localizzare armi, imbocchi di tunnel, esplosivi e altre infrastrutture militari". Tra queste, sono state distrutte le postazioni da cui ieri sono stati lanciati i razzi nel centro di Israele. L'aviazione ha colpito nell'area di Deir al-Balah dove sono stati "eliminati terroristi di Hamas e della Jihad islamica palestinese". Secondo il portavoce, è stata colpita una "cellula armata nei pressi di una scuola nel nord di Gaza" e in un'altra scuola, sempre nel nord, sono state trovate "armi e munizioni". 

Medioriente, Gaza: Usa-Cina: necessaria de-escalation della guerra

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi hanno concordato, nel corso di una telefonata tenuta oggi, sulla necessità di una de-escalation del conflitto tra Hamas e Israele. Blinken, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato americano , "ha ribadito l'imperativo che tutte le parti lavorino per evitare che il conflitto si estenda", mentre Wang - secondo Pechino - ha sottolineato "che la massima priorità è cessare il fuoco e porre fine alla guerra il prima possibile". 

Medioriente, Wang Yi e Blinken hanno parlato di come allentare crisi

I capi delle diplomazie di Usa e Cina, Antony Blinken e Wang Yi, hanno avuto un colloquio telefonico sulla guerra tra Israele e Hamas. È quanto è stato reso noto dai rispettivi governi, che concordano sulla necessità di mettere fine alla guerra. Blinken "ha ribadito l'imperativo di tutte le parti che lavorano per evitare che il conflitto si estenda", secondo il governo americano, mentre Wang Yi ha sottolineato "che la massima priorità è un cessate-il-fuoco e porre fine alla guerra il più presto possibile". 

Medioriente, ex premier Israele: non bombardiamo Gaza in modo indiscriminato

"Se avessimo voluto fare del male ai civili, avremmo potuto vincere l'intera guerra in un giorno, l'8 ottobre": lo ha detto alla Bbc l'ex primo ministro israeliano, Naftali Bennett, sottolineando che Israele sta mostrando moderazione a Gaza. "Avremmo potuto bombardare Gaza indiscriminatamente", ha osservato, aggiungendo che questa "sarebbe stata la cosa più semplice del mondo... (ma) non lo stiamo facendo". 

Medioriente, Israele: duri combattimenti nella Striscia di Gaza, colpiti 250 obiettivi

Continuano i "duri combattimenti" delle forze israeliane (Idf) con Hamas nella Striscia Gaza. Lo riferisce il Times of Israel. Nelle ultime 24 ore, hanno confermato le Idf, raid aerei hanno colpito circa 250 obiettivi nel territorio dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas.

Cisgiordania, due palestinesi morti in scontri con forze israeliane

Due palestinesi sono morti e altri 11 sono rimasti feriti in scontri con le forze israeliane che si sarebbero registrati nelle ultime ore nel campo profughi di Al-Faraa e a Tamun, nel nord della Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche secondo cui le vittime avevano 18 e 16 anni.


Medioriente, media: per gli Usa offensiva Israele durerà settimane

Gli Usa si attendono che l'attuale fase dell'operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, concentrata nella parte meridionale dell'enclave, duri diverse settimane, probabilmente fino al nuovo anno. Lo hanno detto fonti dell'amministrazione Biden alla Cnn. L'amministrazione

ritiene che successivamente l'operazione si trasformi in

un'offensiva "a bassa intensita'" che prenda di mira in maniera puntuale i miliziani e i leader di Hamas. 

Medioriente, Israele contro l'Onu: revocato visto a coordinatore umanitario

Israele revoca il visto al coordinatore residente delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi, accusata di non essere imparziale. "Non resteremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi dell'Onu! Ho deciso di revocare il visto al coordinatore 'umanitario' delle Nazioni Unite, Lynn Hastings", ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. 

Hastings, che è anche vice coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, è accusata di non aver condannato Hamas per il "massacro brutale di 1.200 israeliani" del 7 ottobre in Israele, "per il rapimento di bambini e anziani", per gli "abusi" e le "violenze" e "per usare i gli abitanti di Gaza come scudi umani". Cohen ha contestato Hastings anche per aver "invece condannato Israele, un Paese democratico che protegge i suoi cittadini". "Non può prestare servizio nell'Onu e non può entrare in Israele", ha incalzato. Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, ha precisato che la revoca del visto risale alla scorsa settimana, riporta la Cnn. "Posso solo ribadire la piena fiducia del segretario generale in Hastings - ha detto - nel modo in cui si è comportata e ha svolto il suo lavoro".

Medioriente, Ambasciatore Israele a Mosca: nuovo cessate fuoco è possibile

"La ripresa del cessate il fuoco tra Israele e Hamas è ancora possibile, ma l'operazione militare continuerà finché i membri del movimento palestinese non rinunceranno ai loro sforzi militari". Lo ha detto alla Tass l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi. "Bisognerebbe capire - ha aggiunto - quali sono i loro piani: se, per esempio, Hamas rilasciasse tutti gli ostaggi e decidesse di non impegnarsi più in azioni militari, ci sarebbe qualcosa di cui discutere. Finora, purtroppo, loro stanno rifiutando questa opzione. L'operazione militare continuerà finché non capiranno che questa non è la scelta migliore per loro." 

Medioriente, Esercito Isreale: uccisi a Gaza diversi comandanti Hamas

"Le nostre forze continuano ad operare contro la leadership di Hamas a Gaza: l'IDF ha eliminato diversi comandanti di Hamas e agenti della Brigata Nord della Striscia di Gaza, la seconda più grande brigata di Hamas, che si nascondevano in un tunnel situato vicino all'ospedale indonesiano durante l'attacco". È quanto annuncia l'esercito israeliano sul suo profilo X. "Quattro comandanti della Brigata Gaza, la più grande brigata dell'organizzazione terroristica Hamas, sono stati eliminati. Gaza City èun esempio lampante di postazioni militari, di produzione di armi e di strutture di stoccaggio incastonate nel cuore di aree civili, presentando un chiaro esempio dell'uso da parte di Hamas della popolazione civile come scudi umani. Il Battaglione Tsabra - si legge infine nel post - è stato danneggiato in modo significativo e il quartier generale del battaglione messo fuori uso. Nel settore del battaglione Shati, le forze dell'IDF hanno preso il controllo delle roccaforti centrali". 

Medioriente, Esercito israeliano: ucciso 5 comandanti Hamas in un tunnel

"Le forze dell'Idf hanno eliminato diversi comandanti di Hamas e agenti della Brigata Nord della Striscia di Gaza, la seconda più grande brigata di Hamas, che si nascondevano in un tunnel situato vicino all'ospedale indonesiano durante l'attacco". Lo scrive su X l'esercito israeliano precisando che cinque comandanti  "sono stati eliminati": si tratta di Asam Abu Rakba, Rafat Salman, Ahmed Al-Ghandoor, Wael Rajab e Ibrahim Al-Biari. Inoltre, scrive l'Idf, "quattro comandanti di battaglione sono stati eliminati nella Brigata Gaza, la più grande di Hamas, e il battaglione Tsabra è stato danneggiato in modo significativo e il suo quartier generale è stato messo fuori uso". 

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