Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa sottolineando che gli Stati Uniti "monitorano da vicino la situazione". Zelensky non ha escluso che l'Ucraina possa uccidere Putin se ve ne sarà l'opportunità. "Questa è la guerra e l'Ucraina ha tutto il diritto di difendere la sua terra", ha spiegato. Il Cremlino: "Kiev vuole uccidere Putin? Non ce la faranno". Il presidente del Consiglio Europeo Michel in visita in Ucraina: "Qui per mostrare il grande sostegno dell'Ue al Paese"
Cremlino: "Kiev non ha modo di attentare alla vita di Putin"
Gli ucraini non hanno il modo di attentare alla vita del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo all'affermazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al Sun secondo la quale Kiev coglierebbe l'occasione di uccidere Putin se si presentasse. "Se ricordate - ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax - dall'Ucraina hanno minacciato verbalmente Putin a vari livelli e molte volte. Siamo perfettamente consapevoli di questo, ma non ci riusciranno".
Cremlino: "Kiev vuole uccidere Putin? Non ce la faranno"
L'Ucraina "non ce la farà" a uccidere il presidente russo Vladimir Putin. Lo afferma il portavoce del Cremlino, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dal Sun, non ha escluso che Kiev possa uccidere Putin se ne ve sarà l'occasione.
"Se ricordate bene, Putin è stato attaccato verbalmente molte volte dall'Ucraina, a diversi livelli. Ne siamo ben consapevoli. Non ce la faranno", ha detto il portavoce Dmitry Peskov, commentando l'intervista del Sun. "Non abbiamo dubbi che tutti gli obiettivi dell'operazione speciale verranno raggiunti", ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass, riferendosi al conflitto in Ucraina.
G20, Cremlino: "Intervento di Putin su economia, finanza e clima"
Il presidente russo Vladimir Putin, durante la sua partecipazione domani al vertice online del G20, discuterà della situazione dell'economia e della finanza globale, dell'agenda climatica e della digitalizzazione. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino. E' la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina a febbraio dell'anno scorso che Putin partecipa a una riunione del G20 con gli altri leader occidentali.
Lituania: "La Russia minaccia sempre più seriamente la Nato"
"La Russia ha iniziato la guerra ammassando a ridosso del confine ucraino circa 200.000 uomini. Oggi la Russia ha almeno il doppio di quelle truppe. Sembra che gli annunciati piani di riforma dell'esercito stiano diventando realtà. Questa non è la solita propaganda, ma una riforma militare diretta contro la Nato e contro di noi". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, nel corso di un'intervista. Landsbergis ha puntualizzato che la grande incertezza presente oggi sul fronte ucraino spinge a prendere sempre più seriamente le minacce della Russia alla sicurezza della Lituania e dell'Europa intera. Il politico ha, inoltre, ricordato che la vittoria dell'Ucraina nel conflitto con la Russia rappresenta una garanzia per la sicurezza europea senza la quale il continente si troverebbe ad affrontare fin da subito sfide vitali.
Kiev: "Gli Usa hanno annunciato un'ulteriore assistenza in materia di sicurezza per l’Ucraina per un valore fino a 100 milioni di dollari"
Zelensky: "Uccidere Putin? Abbiamo diritto di difenderci"
Volodymyr Zelensky non esclude che l'Ucraina possa uccidere il presidente russo Vladimir Putin se ve ne sarà l'opportunità. Interrogato in proposito dal tabloid britannico The Sun, il presidente ucraino ha risposto: "Questa è la guerra e l'Ucraina ha tutto il diritto di difendere la sua terra".
Del resto, viene ampiamente ricordato nell'intervista, non si contano i tentativi russi di uccidere o rovesciare Zelensky dall'inizio della guerra. Il primo tentativo ha causato panico, "un po' come il Covid", ma ormai ve ne sono stati una dozzina e il presidente ucraino afferma di aver perso il conto. Mosca "vuole ancora" destituirmi, sottolinea,, l'ultimo piano punta a rovesciarmi entro la fine dell'anno. "Il nome in codice dell'operazione è Maidan 3. Punta a cambiare il presidente. Ciao, ciao. Forse non uccidendolo, ma cambiandolo. Useranno ogni strumento a disposizione -spiega Zelensky - questa è l'idea. Entro la fine dell'anno. Hanno anche dato un nome in codice all'operazione. Ma noi ci conviviamo".
Lavrov: "Lotta al terrorismo non con punizione collettiva"
La Russia condanna "ogni forma di terrorismo", ma allo stesso tempo rifiuta l'impiego di metodi per combattere il terrorismo che violano "la legge umanitaria internazionale" e che si ispirano alla "punizione collettiva". Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un incontro oggi a Mosca con i ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Indonesia e Palestina e con il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Tass.
Zelensky: "La Russia ha cercato di uccidermi 5 o 6 volte"
I servizi segreti ucraini hanno sventato almeno "cinque o sei" piani della Russia per assassinare il presidente Volodymyr Zelensky dall'inizio della guerra e adesso Mosca vuole rovesciarlo dal potere entro la fine dell'anno: lo ha detto lo stesso leader ucraino in un'intervista al tabloid britannico The Sun. Zelensky ha parlato ieri in occasione dell'incontro a Kiev con l'amministratore delegato della Fox Corporation, Lachlan Murdoch, e i giornalisti di Fox News, Benjamin Hall, e del Sun, Jerome Starkey. Il leader ucraino ha affermato che il primo tentativo di ucciderlo ha causato il panico, come la prima epidemia di Covid: "La prima volta è molto interessante, quando è la prima volta, e dopo è proprio come il Covid", ha commentato. "Prima di tutto le persone non sanno cosa farne e sembra molto spaventoso ... - ha aggiunto -. E poi, è solo l'intelligence che condivide i dettagli di un altro gruppo che è venuto in Ucraina per questo". La prima volta, ha ricordato Zelensky, le forze speciali russe si sono paracadutate a Kiev per ucciderlo il primo giorno dell'invasione, il 24 febbraio 2022. Le sue guardie del corpo 'fortificarono' il suo ufficio con barricate improvvisate e pezzi di compensato. Ai suoi più stretti collaboratori vennero dati fucili e giubbotti antiproiettile: uno di loro disse che l'ufficio sembrava un "manicomio". Oggi, a distanza di quasi due anni, la Russia "vuole ancora fortemente" rovesciarlo dal potere, ha aggiunto, ribadendo - come aveva detto venerdì scoro in un'intervista a Bloomberg - di conoscere anche il nome in codice della loro ultima missione per spodestarlo: 'Maidan 3', la cui scadenza è la fine dell'anno.
Shoigu: "Stiamo respingendo sbarchi di Kiev a Dnipro"
L'esercito russo sta respingendo "tutte le operazioni di sbarco ucraine" sulla sponda occupata del fiume Dnipro, nel sud dell'Ucraina, dove Kiev ha recentemente annunciato progressi. Lo dice il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu. "Tutti i tentativi delle forze armate ucraine di effettuare un'operazione di sbarco in direzione di Kherson sono falliti", ha detto il ministro russo. La settimana scorsa l'Ucraina ha dichiarato di aver preso posizione sulla riva sinistra del Dnipro segnalando "pesanti combattimenti" e "forte resistenza" da parte della Russia. Domenica la portavoce dell'esercito ucraino, Natalia Goumeniouk, aveva affermato di aver respinto l'esercito russo "da 3 a 8 km" in profondità in questa zona. Le dichiarazioni di Sergei Shoigu tuttavia sono contraddette da alcuni blogger russi specializzati, nonchè da esperti militari, secondo i quali dalla fine di ottobre l'esercito ucraino è effettivamente riuscito ad ancorare diverse posizioni sulla sponda del Dnipro.
Scholz: "Dieci anni fa Maidan divenne simbolo di libertà"
"Dieci anni fa, Maidan è diventata un simbolo di libertà, democrazia e sovranità. Il coraggio degli ucraini è indimenticato". Lo scrive su X il cancelliere tedesco Olaf Scholz, celebrando il decimo anniversario dell'inizio delle proteste anti-governative nella piazza Maidan di Kiev, da cui nacque un ampio movimento. "L'Ucraina è parte dell'Europa e noi siamo al suo fianco", aggiunge Scholz.
Charles Michel in visita a Kiev
Kiev: unità militare sotto inchiesta per appalti a costi gonfiati
L'apertura di un'inchiesta penale in seguito alla scoperta dell'aggiudicazione di appalti a prezzi gonfiati in un'unità militare che hanno provocato allo Stato una perdita di quasi un milione di euro è stata annunciata oggi dal ministero ucraino della Difesa. Un audit ha rilevato diverse violazioni che hanno comportato la perdita di circa 39 milioni di grivnie (pari a quasi 1 milione di euro) di fondi pubblici in un'unità militare con sede nella regione di Cherniguiv (nord), ha spiegato il ministero in una nota su Telegram. "È stato avviato un procedimento penale", ha aggiunto, senza specificare chi sia coinvolto nell'inchiesta. La più significativa delle violazioni scoperte riguarda l'acquisto nel 2022 di generatori, i cui costi gonfiati hanno portato alla perdita di oltre 37 milioni di grivnie, ha detto su Telegram. "Di conseguenza, l'unità ha acquistato 163 generatori in meno rispetto alla quantità richiesta", ha segnalato il ministero, denunciando anche il ritardo nella consegna di questi dispositivi, attesi con impazienza l'inverno scorso a causa delle massicce interruzioni di corrente causate dagli scioperi russi contro le infrastrutture energetiche ucraine.
Mosca: "Aumentate 5 volte forniture pezzi artiglieria e missili"
La Russia ha incrementato di cinque volte le forniture di pezzi di artiglieria e missili alle proprie forze armate e di 16 volte quello di droni rispetto all'anno scorso. Lo ha detto il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Mosca: "13.700 soldati ucraini eliminati in un mese"
Le forze armate ucraine hanno "perso 13.700 soldati" nell'ultimo mese secondo quanto affermato dal ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti. Gli ucraini, ha aggiunto Shoigu, hanno fallito nel loro tentativo di portare a termine le operazioni di sbarco sulla riva orientale del Dnipro nella regione di Kherson, e in questa operazione hanno subito "perdite colossali".
Kiev: "Nuovi droni Shahed prodotti da Iran difficili da colpire"
Il drone d'attacco Shahed-238 modificato di prodizione iraniana, recentemente presentato a Teheran, è un obiettivo più difficile da identificare a causa di una serie di sue caratteristiche: lo ha detto al canale United News il portavoce dell'Aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, come riporta Rbc-Ucraina. Il portavoce ha spiegato che, secondo le informazioni pubbliche diffuse, questa versione dello Shahed iraniano ha un motore a reazione ed è anche equipaggiato con "una guida radar diversa". Ignat ha inoltre evidenziato lo schema dei colori dello Shahed-238, che consente alle munizioni di sbarramento missilistico di essere meno visibili nel cielo. Il funzionario ha precisato che non ci sono ancora informazioni sulla ricezione da parte della Russia di questi droni aggiornati. Il nuovo Shahed-238 modificato è stato presentato in tre versioni con diversi sistemi di guida.
Presidente moldava Sandu a Kiev per incontrare Zelensky e Michel
La presidente moldava, Maia Sandu, è arrivata a Kiev per discutere con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel i prossimi passi per l'accesso della Moldavia e dell'Ucraina all'Unione europea. Lo riferisce l'agenzia moldava Moldpres. Fra i temi in discussione, aggiunge l'agenzia, il rafforzamento della sicurezza regionale e la continuazione del sostegno della Ue alle riforme e allo sviluppo nei due Paesi.
Stoltenberg: la Nato rispetta la neutralità miliare della Serbia
La Nato rispetta la neutralità militare della Serbia. Lo ha detto il Segretario generale Jens Stoltenberg, che oggi a Belgrado ha incontrato il presidente Aleksandar Vucic nell'ambito di un suo tour nei Balcani occidentali. "Tenere esercitazioni militari congiunte non significa violare la neutralità della Serbia. Belgrado ha messo in chiaro che conferma la sua neutralità, che noi rispettiamo assolutamente", ha affermato Stoltenberg in conferenza stampa con Vucic. Rispondendo ai giornalisti sul ruolo della Forza Nato in Kosovo (Kfor) e sul ruolo dei militari Kfor nell'eventuale cattura dei responsabili di violenze e disordini, il Segretario generale ha detto che la Kfor non è una forza di polizia ma un contingente militare e che la sua presenza in Kosovo si basa sul mandato ricevuto dalle Nazioni Unite (con la risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza nel 1999, ndr). "E' importante considerare il ruolo della Forza Nato. In prima istanza (in caso di disordini e in fatto di ordine pubblico, ndr) deve reagire la polizia kosovara, poi tocca alla missione europea Eulex, mentre Kfor è terza nella scala di tali competenze, con il ruolo di garantire stabilità, sicurezza e libertà di movimento per tutti". ha detto. La cosa importante, ha aggiunto, è che in ogni caso di violazione della legge o di omicidio, i responsabili devono essere chiamati a rispondere.
Zelensky festeggia i 10 anni da Maidan: "Integrazione in Ue è ormai una realtà"
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha commemorato martedì il Giorno della Dignità e della Libertà, data simbolica con cui il Paese ricorda la Rivoluzione arancione del 2004 e l'inizio delle proteste filo-europee in piazza Maidan a Kiev proprio dieci anni fa, il 21 novembre 2013. In questi dieci anni, afferma Zelensky, l'integrazione Ucraina nell'Ue è passata dall'essere "un sogno romantico" a "un obiettivo ambizioso" e, ora, "è una realtà". La sospensione della firma degli accordi con l'Ue da parte del presidente Viktor Yanukovich ha innescato dieci anni fa una lotta "contro la sottomissione" a Mosca. "Una prima vittoria" in una guerra che l'Ucraina continua a combattere ancora oggi, ha sottolinea Zelensky ricordando Maidan, le manifestazioni filo europee iniziate appunto proprio nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2013, all'indomani della decisione del governo di sospendere le trattative per la conclusione di un accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Ue.
Michel a Kiev: "A dicembre ci sarà un Consiglio Ue difficile"
"Sono qui per mostrare il grande sostegno dell'Ue all'Ucraina, in un giorno importante: dieci anni fa gli ucraini hanno scelto l'Europa e alcuni sono morti". Lo ha detto il presidente Charles Michel in un briefing con un piccolo gruppo di media internazionali, tra cui l'ANSA. "Ma il prossimo Consiglio Europeo sarà difficile, il rapporto della Commissione sull'allargamento non è bianco o nero, ha delle sfumature, e io sono rimasto sorpreso per il rapporto ulteriore di marzo: lavoro per un Consiglio di successo ma a volte il fallimento è parte del processo dell'Ue, non è un mistero che alcuni Paesi sono cauti sull'allargamento".
Michel in visita lampo a Kiev, vede Zelensky
Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, si trova a Kiev per una visita lampo nel corso della quale incontrerà Volodymyr Zelensky e parteciperà alla cerimonia per la commemorazione dei dieci anni dell'Euromaidan (o la rivoluzione della dignità, per gli ucraini). Michel inoltre vedrà la presidente moldava Maia Sandu, anche lei a Kiev. È il quinto viaggio di Michel in Ucraina. Al centro dei colloqui, a quanto si apprende, il processo di adesione all'Unione Europea: i leader europei, infatti, a dicembre dovranno decidere se dare il via libera o meno all'apertura dei negoziati, così come raccomandato dalla Commissione.