Guerra in Ucraina, quali sono i trucchi della Russia per proteggersi dagli attacchi
La controffensiva di Kiev preoccupa Mosca: come ha rilevato Sky News Uk i russi hanno iniziato a ricorrere a stratagemmi risalenti alla Prima guerra mondiale, come disegnare gli aerei sulle piste o dipingere le navi bicolore, per cercare di proteggere il più possibile i propri mezzi. Non è detto però che funzionino: l’Ucraina ha i mezzi per riuscire a capire i bluff
- Nonostante non disponga di un proprio corpo navale, l’Ucraina è riuscita a mettere paura a una delle marine più potenti: una serie di attacchi di successo, tra cui quello al quartier generale sul Mar Nero a Sebastopoli a settembre e alla sua nave ammiraglia, il Moskva lo scorso aprile, hanno infatti messo in seria difficoltà la Russia
- Così Mosca ha deciso di ricorrere a un vecchio trucco: disegnare aerei finti sulla pista d'atterraggio e ridipingere le navi in modo che sembrino più piccole. Il trucco, risalente alla Prima guerra mondiale, serve a nascondere obiettivi considerati sensibili ed è stato già notato applicato su navi come la Makarov, la Essen, la Ivan Gobulets, la Muromets e la Grayvoron
- A scoprire il trucco delle navi bicolori è stata Sky News Uk, che ha fatto un paragone guardando diverse immagini satellitari. Se prima avevano un unico colore, adesso poppa e prua sono blu scuro o nero e il centro è grigio azzurro, con una sfumatura più scura a disegnare una falsa prua. Da lontano i vascelli sembrano così molto più piccoli, nascondendo punti chiave come le piattaforme di atterraggio degli elicotteri (in foto, la Marakov e la Ivan Gobulets, prima e dopo)
- Non è detto che l'effetto ottico basti a ingannare i droni navali di Kiev, i quali sono spesso dotati di sistemi radar e infrarossi per i quali una mano di vernice non fa certo la differenza. Secondo l'analista militare britannico Michael Clarke, nessuno, russi compresi, pensava che gli ucraini fossero capaci di minacciare la flotta del mar Nero
- “Non pensavo che la flotta del mar Nero potesse trovarsi sotto una simile pressione. All'inizio della guerra non ci aspettavamo che gli ucraini l'avrebbero resa vulnerabile", ha dichiarato Clarke
- Al momento la flotta del mar Nero conta una trentina di navi. La Makarov può caricare sino a otto Kalibr, missili usati per colpire obiettivi civili e militari ucraini. Gli ucraini, dotati di mezzi navali ben minori, hanno saputo infliggere gravi perdite, come nel caso della Moskva, affondata nell'aprile 2022
- A settembre sono stati messi a segno due colpi importanti a Sebastopoli: prima una nave da sbarco e un sottomarino sono stati messi fuori uso e pochi giorni dopo il quartier generale della flotta è stato distrutto
- Dagli attacchi i russi hanno deciso di spostare diverse navi della flotta nel più riparato mare di Azov. Appena pochi giorni fa Natalia Humeniuk, portavoce delle forze di difesa ucraina del fronte meridionale, ha affermato che le navi russe non osano ormai avvicinarsi a più di 100 miglia nautiche (185 km) dalla costa ucraina
- Le immagini satellitari visionate da Sky evidenziano anche finti bombardieri strategici Tu-95 dipinti sull'asfalto delle piste d'atterraggio delle basi aeree russe di Engels e Yeysk, così come nella base di lancio di missili S-400 del distretto di Timiryazevsky, a soli 10 km di Mosca (in foto, la base aerea di Yeysk, il 26 giugno e il 16 luglio, dove si vedono gli aerei disegnati)
- Anche qui sembra esserci un tentativo di trarre in inganno gli ucraini, che sono già riusciti in passato a distruggere aerei militari in basi all'interno della Russia. La base di Engels è stata peraltro già attaccata con successo lo scorso dicembre, provocando la distruzione di due Tu-95. Immagini satellitari del 28 agosto in questa base, avevano già mostrato il tentativo russo di proteggere i propri aerei piazzando copertoni sulle ali
- "La guerra si avvicina a casa per la Russia" - nota Rapahel Cohen, analista militare di Rand - "Se spingi i russi a preoccuparsi della difesa delle loro basi, a far sì che dedichino tempo ad operazioni di mascheramento, allora li hai chiaramente sbalestrati”