
Il compleanno di Putin, lo “zar” compie 72 anni: dal Kgb al Cremlino. FOTOSTORIA
Nato il 7 ottobre 1952, l'ex agente segreto sovietico - dopo la caduta del muro di Berlino - ha fatto velocemente carriera diventando prima premier e poi presidente della Federazione Russa. Al quinto mandato, è uno dei politici più potenti e controversi al mondo.Nel febbraio 2022 ha dato il via all'invasione in Ucraina

Al quinto mandato presidenziale, Vladimir Vladimirovic Putin è considerato l’ultimo "zar" della Russia. Protagonista della ripresa economica del Paese dopo la disgregazione dell’Urss e di una politica estera molto aggressiva, l'ex agente del Kgb (che oggi 7 ottobre compie 72 anni) è stato più volte accusato di aver superato i limiti nell’esercizio dei suoi poteri fino alla decisione di invadere l'Ucraina nel 2022
Cosa c’è nel treno “segreto” di Putin, tra palestre e stanze per trattamenti di bellezza
Nato nel 1952 a Leningrado (l’odierna San Pietroburgo), Putin è figlio di un eroe di guerra, diventato operaio di fabbrica al termine del conflitto, e di un'operaia
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LO SPECIALE SULLA GUERRA IN UCRAINA
Putin trascorre all’interno dell’agenzia 17 anni come agente di medio livello, lavorando nell’intelligence straniera e in particolare a Dresda, città industriale della Repubblica Democratica Tedesca
TUTTE LE NEWS SU PUTIN
Congedato nel 1991 dal Kgb, torna a Leningrado, dove riprende gli studi per conseguire un dottorato di ricerca in Giurisprudenza e diventa l’uomo di fiducia di Anatolij Sobcak, il primo sindaco democratico della città
Ucraina, Usa simulano scenari nel caso in cui Putin utilizzi bombe e armi nucleari
Finito il mandato al fianco di Sobcak, nel 1996, Putin e la sua famiglia si trasferiscono a Mosca, dove l’ex agente segreto fa velocemente carriera. Nel 1998, infatti, il presidente Boris Eltsin lo mette a capo del Fsb, l’agenzia dei servizi segreti

Nell'agosto del 1999, su nomina di Eltsin, Putin diventa primo ministro della Federazione Russa, seconda carica delle Stato dopo il presidente

Nello stesso anno, il 1999, Eltsin si dimette e nomina Putin come presidente ad interim

Nel successivo marzo 2000, Putin si presenta alle elezioni diventando per la prima volta presidente della Federazione Russa

Durante il suo primo mandato, Putin si concentra principalmente sulla politica interna. Due i punti all’ordine del giorno: la guerra con la Cecenia e il contrasto agli oligarchi dell’era Eltsin, molti dei quali fuggono all’estero

Nel 2002 il teatro Dubrovka di Mosca viene sequestrato per tre giorni da 40 militanti ceceni, guidati da Movsar Barayev. Nel blitz delle teste di cuoio ordinato da Putin, che rifiuta di negoziare con i rapitori, muoiono 129 dei 912 ostaggi. Nella foto, il presidente in visita a uno degli ostaggi feriti

Nel 2004 Putin vince le elezioni e viene confermato presidente per il secondo mandato. In questi anni in molti accusano l’ex spia del Kgb di aver attuato un pesante giro di vite sui media, limitandone la libertà

Nel 2006 la giornalista Anna Politkovskaja viene assassinata nell’ingresso del suo appartamento, probabilmente per aver indagato sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene. Nonostante numerose accuse, Putin ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento

La Costituzione russa impedisce un terzo mandato presidenziale consecutivo, ragione per la quale Putin non partecipa alle elezioni del 2008

Nelle elezioni del 2008 conquista la carica di presidente Dimitrij Medvedev che, una volta insediato, nomina come primo ministro Vladimir Putin

In questi anni anche in Russia si fanno sentire le conseguenze della crisi economica globale, che mettono fine a 10 anni ininterrotti di crescita

A quattro anni di distanza, Putin torna a candidarsi per il ruolo di Presidente della Federazione Russa. Nelle elezioni del 2012 ottiene oltre il 60% dei voti dando il via al suo terzo mandato. Il primo che durerà 6 anni invece che 4 grazie a una riforma costituzionale voluta dallo stesso Putin

Durante il suo terzo mandato Putin concede asilo all'informatico statunitense Edward Snowden, colpevole di aver fatto trapelare informazioni classificate dalla Nsa, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale statunitense

Nel 2014 Putin autorizza il sostegno militare alle forze filorusse nella regione ucraina della Crimea, dichiarando poi l'annessione del territorio a seguito di un referendum popolare non riconosciuto dalla comunità internazionale

Nel 2015, dopo aver ottenuto il voto favorevole della Duma, Putin ordina alle forze armate russe di intervenire in Siria a sostegno del presidente siriano Bashar al-Assad

Nel gennaio 2017, l'intelligence statunitense pubblica un rapporto secondo cui il Cremlino avrebbe ordinato una campagna per favorire la vittoria di Trump, screditando la democratica Hillary Clinton. Putin però nega tutte le accuse, chiedendo prove concrete

Nel 2018, la rivista Time ha pubblicato una copertina in cui due volti si fondono in uno: sono quello di Donald Trump e quello di Vladimir Putin

Il 18 marzo del 2018, Vladimir Putin vince per la quarta volta le elezioni presidenziali con il 76,69% dei voti

Nell’ottobre del 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in un’intervista alla tv Cbs, dichiara che Putin "probabilmente è stato coinvolto in assassinii e avvelenamenti, ma non negli Stati Uniti". Fatti che comunque non sembrano pregiudicare la fiducia del tycoon nel presidente russo

Nei primi mesi del 2019 emergono le rivelazioni del cosiddetto caso "Russiagate" che vede protagonisti alcuni intermediari internazionali vicini alla Lega, in particolare Gianluca Savoini (nel cerchio rosso in foto), che avrebbe curato un presunto finanziamento del governo russo alle attività di partito di Matteo Salvini

A settembre del 2019, Putin comincia per la prima volta a perdere consensi elettorali. "Russia Unita", il partito del leader russo, perde un terzo dei seggi nella Duma moscovita, il Parlamento locale di Mosca. Il voto era considerato un importante test in vista della conclusione dell'ultimo mandato di Vladimir Putin nel 2024

Il 1° luglio 2020 Vladimir Putin ha indetto un referendum costituzionale per approvare o respingere una legge che prevede, tra le altre cose, la rimozione del divieto di ricoprire la carica di presidente della Federazione per più di due mandati consecutivi. La legge è stata approvata con il 76,92% dei sì. Potenzialmente, questo permetterebbe a Putin di diventare presidente a vita
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Grande oppositore politico di Putin in questi anni è stato Alexei Navalny, politico e attivista. Nell’agosto del 2020 è stato avvelenato e ha passato mesi di degenza in ospedale. Ha deciso di tornare in Russia nel gennaio 2021, dove è stato processato, incarcerato e condannato alla prigionia. Il dissidente russo è morto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, dove era rinchiuso, il 16 febbraio 2024. In un comunicato il dipartimento regionale del Servizio penitenziario federale russo ha fatto sapere che l'uomo ha avuto un malore
È morto in carcere Alexei Navalny: il dissidente russo aveva 47 anni
Nel 2021 è riesplosa la crisi con l’Ucraina. A ottobre Putin ha approvato una grande mobilitazione di oltre 100mila soldati verso il confine. A dicembre la Russia ha avanzato per iscritto richieste di “garanzia di sicurezza” da parte della Nato, che includevano la promessa che l'Ucraina non si sarebbe unita all'Organizzazione e una generale riduzione delle truppe in Est Europa. Gli Usa e gli altri membri Nato hanno respinto queste richieste e avvertito il presidente russo che avrebbero adottato sanzioni economiche severe nel caso di un’invasione dell’Ucraina

Dopo vari colloqui bilaterali fallimentari, il 21 febbraio 2022 Vladimir Putin ha firmato il decreto con cui la Russia riconosce le due repubbliche separatiste del Donbass. Contestualmente ha ordinato al ministero della Difesa russo di dispiegare forze armate "per assicurare la pace" nel Donbass, in seguito alla richiesta dei leader delle due entità filo-russe

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 inizia l'invasione russa in Ucraina. Il presidente in un messaggio televisivo spiega di aver autorizzato "un'operazione speciale" in Ucraina per "smilitarizzare il Paese" e "proteggere il Donbass". Poi sono state attaccate le città ucraine e il conflitto va avanti da allora, con la Russia che dopo i primi successi è stata costretta a ritirarsi da ampie zone occupate

A giugno 2023 c'è stato un tentativo di ribellione da parte di Evgenij Prigozhin, collaboratore di Putin e capo del gruppo Wagner. La "marcia su Mosca" si è fermata per la mediazione di Lukashenko e il leader dei mercenari ha detto che non si trattava di un golpe. Ma i rapporti con il Cremlino son precipitati e il 23 agosto è morto in un incidente aereo. Putin ha liquidato la faccendo dicendo: "Aveva talento ma ha fatto degli errori"
Prigozhin, una leggenda nera. La parabola del leader del gruppo Wagner
La guerra in Ucraina prosegue tutt'oggi, con la Russia di Putin sempre più isolata. Lui però, nel mentre, nel marzo del 2024, è stato riconfermato per un quinto mandato. Subito sono arrivate le reazioni dei leader di diversi Paesi che hanno accusato Mosca di aver fatto svolgere delle elezioni irregolari
Russia, Putin nel discorso insediamento: "Non rifiutiamo il dialogo con l'Occidente"
Il presidente russo ha molte passioni, tra cui quella per gli animali. Negli anni, gli sono state scattate tantissime foto con i suoi amati cani

Judoka dall’età di dodici anni, Valdimir Putin lo pratica ancora oggi nella palestra del Cremlino

Dal 1983 al 2013, anno in cui si sono separati, Putin è stato sposato con Ljudmila Skrebneva, dalla quale ha avuto due figlie

Ogni anno a fine settembre gli scaffali delle edicole in Russia si riempiono di calendari del presidente Vladimir Putin, che lo ritraggono nelle pose più diverse
Giornata della Russia, perché si festeggia e cosa si celebra