
Il compleanno di Putin, lo “zar” compie 70 anni: dal Kgb al Cremlino: la fotostoria
Nato il 7 ottobre 1952, l'ex agente segreto sovietico - dopo la caduta del muro di Berlino - ha fatto velocemente carriera diventando prima premier e poi presidente della Federazione Russa. Al quarto mandato, è uno dei politici più potenti e controversi al mondo.Nel febbraio 2022 ha dato il via all'invasione in Ucraina

Al quarto mandato presidenziale, Vladimir Vladimirovic Putin è considerato l’ultimo "zar" della Russia. Protagonista della ripresa economica del Paese dopo la disgregazione dell’Urss e di una politica estera molto aggressiva, l'ex agente del Kgb (che il 7 ottobre compie 70 anni) è stato più volte accusato di aver superato i limiti nell’esercizio dei suoi poteri fino alla decisione di invadere l'Ucraina nel 2022
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Durante il suo primo mandato, Putin si concentra principalmente sulla politica interna. Due i punti all’ordine del giorno: la guerra con la Cecenia e il contrasto agli oligarchi dell’era Eltsin, molti dei quali fuggono all’estero

Nel 2002 il teatro Dubrovka di Mosca viene sequestrato per tre giorni da 40 militanti ceceni, guidati da Movsar Barayev. Nel blitz delle teste di cuoio ordinato da Putin, che rifiuta di negoziare con i rapitori, muoiono 129 dei 912 ostaggi. Nella foto, il presidente in visita a uno degli ostaggi feriti

Nel 2006 la giornalista Anna Politkovskaja viene assassinata nell’ingresso del suo appartamento, probabilmente per aver indagato sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene. Nonostante numerose accuse, Putin ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento

In questi anni anche in Russia si fanno sentire le conseguenze della crisi economica globale, che mettono fine a 10 anni ininterrotti di crescita

A quattro anni di distanza, Putin torna a candidarsi per il ruolo di Presidente della Federazione Russa. Nelle elezioni del 2012 ottiene oltre il 60% dei voti dando il via al suo terzo mandato. Il primo che durerà 6 anni invece che 4 grazie a una riforma costituzionale voluta dallo stesso Putin

Nel 2014 Putin autorizza il sostegno militare alle forze filorusse nella regione ucraina della Crimea, dichiarando poi l'annessione del territorio a seguito di un referendum popolare non riconosciuto dalla comunità internazionale

Nel 2018, la rivista Time ha pubblicato una copertina in cui due volti si fondono in uno: sono quello di Donald Trump e quello di Vladimir Putin

Il 18 marzo del 2018, Vladimir Putin vince per la quarta volta le elezioni presidenziali con il 76,69% dei voti

Nell’ottobre del 2018 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in un’intervista alla tv Cbs, dichiara che Putin "probabilmente è stato coinvolto in assassinii e avvelenamenti, ma non negli Stati Uniti". Fatti che comunque non sembrano pregiudicare la fiducia del tycoon nel presidente russo

Nei primi mesi del 2019 emergono le rivelazioni del cosiddetto caso "Russiagate" che vede protagonisti alcuni intermediari internazionali vicini alla Lega, in particolare Gianluca Savoini (nel cerchio rosso in foto), che avrebbe curato un presunto finanziamento del governo russo alle attività di partito di Matteo Salvini

A settembre del 2019, Putin comincia per la prima volta a perdere consensi elettorali. "Russia Unita", il partito del leader russo, perde un terzo dei seggi nella Duma moscovita, il Parlamento locale di Mosca. Il voto era considerato un importante test in vista della conclusione dell'ultimo mandato di Vladimir Putin nel 2024

Il 1° luglio 2020 Vladimir Putin ha indetto un referendum costituzionale per approvare o respingere una legge che prevede, tra le altre cose, la rimozione del divieto di ricoprire la carica di presidente della Federazione per più di due mandati consecutivi. La legge è stata approvata con il 76,92% dei sì. Potenzialmente, questo permetterebbe a Putin di diventare presidente a vita
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Grande oppositore politico di Putin in questi anni è Alexei Navalny, politico e attivista. Nell’agosto del 2020 è stato avvelenato e ha passato mesi di degenza in ospedale. Ha deciso di tornare in Russia nel gennaio 2021, dove è stato processato e incarcerato

Nel 2021 è riesplosa la crisi con l’Ucraina. A ottobre Putin ha approvato una grande mobilitazione di oltre 100mila soldati verso il confine. A dicembre 2021, la Russia ha avanzato per iscritto richieste di “garanzia di sicurezza” da parte della Nato, che includevano la promessa che l'Ucraina non si sarebbe unita all'Organizzazione e una generale riduzione delle truppe in Est Europa

Dopo vari colloqui bilaterali fallimentari, il 21 febbraio 2022 Vladimir Putin ha firmato il decreto con cui la Russia riconosce le due repubbliche separatiste del Donbass. Contestualmente ha ordinato al ministero della Difesa russo di dispiegare forze armate "per assicurare la pace" nel Donbass, in seguito alla richiesta dei leader delle due entità filo-russe

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio inizia l'invasione russa in Ucraina. Il presidente in un messaggio televisivo spiega di aver autorizzato "un'operazione speciale" in Ucraina per "smilitarizzare il Paese" e "proteggere il Donbass". Poi sono state attaccate le città ucraine e il conflitto va avanti da mesi, con la Russia che dopo i primi successi è stata costretta a ritirarsi da ampie zone occupate

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