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Putin, un anno dalla rielezione del presidente russo

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I titoli di Sky TG24 del 9 marzo, edizione delle 13
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I titoli di Sky TG24 del 9 marzo, edizione delle 13
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Al potere dal 2000, ha influenzato la politica russa con strategie economiche, espansionismo e il conflitto in Ucraina. Il leader russo è noto per la gestione ferma del potere ed è stato oggetto di critiche per le restrizioni delle libertà civili e i sospetti di frodi elettorali

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Invasione dell'Ucraina, repressione in Russia, confronto con l'Occidente: è da signore della guerra autoritario che Vladimir Putin, al potere da un quarto di secolo, ha vinto le elezioni lo scorso anno in Russia che gli hanno garantito altri sei anni al Cremlino. Il leader russo, che ha riformato la Costituzione nel 2020 per poter restare in carica fino al 2036, ha raggiunto il quinto mandato: aveva già ricoperto due mandati di quattro anni e due di sei anni, con un intermezzo come Primo Ministro tra i due. La scalata al potere compiuta da Putin - da agente del Kgb sovietico alla poltrona del Cremlino dove è arrivato il 31 dicembre 1999 - ha messo in luce negli anni due caratteristiche del suo regime.

Una figura divisiva

Putin è spesso al centro di polemiche per la sua gestione del potere, la restrizione delle libertà civili e i sospetti di frodi elettorali. Sa però mantenere una base di sostegno solida grazie alla sua immagine di leader forte e alla promessa di riportare la Russia alla sua precedente grandezza. La sua carriera politica è caratterizzata da continuità nel mantenimento del potere e dalla sua presenza dominante nella politica russa.

Le fasi salienti del governo di Putin possono essere divise in tre periodi

  • Il primo mandato (2000-2008) dove Putin concentra i suoi sforzi sulla ristrutturazione dell'economia russa e sulla lotta alla corruzione. Lancia un'ambiziosa campagna di modernizzazione del Paese, che porta a significativi miglioramenti in settori come l'istruzione, la sanità e l'infrastruttura.
  • Il secondo mandato (2012-2020) caratterizzato da una maggiore repressione politica e da una crescente tensione con l'Occidente. Putin inizia una serie di interventi militari all'estero, tra cui la guerra in Siria e l'annessione della Crimea.
  • Il terzo mandato (2020-presente): inizia con l'invasione dell'Ucraina, che ha un profondo impatto sull'economia russa e sulle relazioni internazionali. Putin intensifica la repressione interna, con arresti e condanne di dissidenti, giornalisti e attivisti.

La politica e le riforme

Le politiche di Putin hanno avuto un impatto significativo sulla Russia e sul mondo. Le sue riforme economiche hanno portato a un significativo aumento del PIL russo, ma hanno anche contribuito a una maggior disuguaglianza e alla corruzione. La sua campagna di modernizzazione ha portato a miglioramenti in settori chiave, ma ha anche comportato un aumento della spesa pubblica e un indebitamento del Paese. La repressione politica ha portato alla limitazione delle libertà civili e alla censura dei media. Gli interventi militari all'estero hanno contribuito a destabilizzare la regione Est europea e hanno peggiorato le relazioni tra la Russia e l'Occidente.

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