Meloni durante scherzo telefonico da parte di comici russi: “Stanchezza su Ucraina”

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In una conversazione con un finto leader africano la premier ha commentato la controffensiva di Kiev che “non sta andando come ci si aspettava” e ha criticato l’Unione Europea sulla gestione dell'immigrazione. In una nota la Presidenza del Consiglio ha espresso “rammarico per la trappola tesa da impostori". Il presidente del Copasir Guerini: "Prioritario agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro"

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"In Ucraina c'è molta stanchezza da tutte le parti e si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d'uscita". Così Giorgia Meloni, vittima di uno scherzo telefonico orchestrato dal duo di comici russi Vovan e Lexus, alias Vladimir Kuznetsov e Aleksej Stoljarov. La piattaforma online canadese Rumble ha pubblicato la registrazione del dialogo risalente al 18 settembre scorso, quando la premier è stata messa in contatto, tramite l'Ufficio del consigliere diplomatico, con uno dei due comici che si è spacciato per il leader dell'Unione Africana. Nel corso della conversazione Meloni ha commentato la controffensiva di Kiev che "non sta andando come ci si aspettava e non ha cambiato il destino del conflitto". E sull'immigrazione ha criticato l'atteggiamento di Bruxelles per "aver lasciato da sola l'Italia".

La risposta di Palazzo Chigi

In una nota la Presidenza del Consiglio ha espresso "rammarico" per la trappola tesa a Meloni dai due comici russi messi in contatto con lei tramite l'Ufficio del Consigliere diplomatico. "L'Ufficio del Consigliere diplomatico della presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il presidente della Commissione dell'Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con la presidente Meloni. L'episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell'intenso impegno sviluppato in quelle ore dalla presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu tra il 19 e il 21 settembre", si legge nella nota di Palazzo Chigi. Fonti di governo hanno poi aggiunto:  nonostante il tentativo di farle dire frasi "scomode", Meloni ha ribadito nella sostanza le posizioni assunte dal governo, pur nei toni consueti di estrema cortesia formale che si tengono in interlocuzioni con rappresentanti istituzionali stranieri. La presidente del Consiglio, continuano le stesse fonti, nonostante le provocazioni ha confermato il pieno sostegno all'Ucraina e le politiche italiane di contrasto all'immigrazione illegale.

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Guerini: "Agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro"

Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Copasir Lorenzo Guerini. "Ho avuto, appena uscita la notizia, una conversazione telefonica con l'Autorità delegata, Alfredo Mantovano, che mi ha utilmente e adeguatamente ragguagliato su quanto avvenuto. Al netto delle legittime considerazioni che ciascuno può formulare sull'episodio, è prioritario agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro, consapevoli che possono essere considerate, tra le diverse ipotesi, anche come attività con fini malevoli e che quindi necessitano della massima attenzione", ha detto.

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