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Russia, a Live in Genova la giornalista Ovsjannikova: "Il mio gesto sei secondi di verità"

Mondo

La giornalista e dissidente russa è ospite della kermesse di Sky TG24 in diretta dal capoluogo della Liguria. Marina è colei che, durante le trasmissioni televisive in Russia, ha avuto il coraggio di irrompere in studio e denunciare la propaganda di putin rispetto al conflitto in Ucraina. "In Russia non ci sono media indipendenti”, ha detto. “E’ è stato un gesto di disperazione"

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Due guerre in corso, da una parte quella tra Israele e Hamas, dall’altra quella tra Russia e Ucraina. Dopo i collegamenti con i nostri invitati a Gerusalemme e Beirut, a Sky TG24 è ospite la giornalista e dissidente russa Marina Ovsjannikova, diventata famosa per aver interrotto le trasmissioni televisive in Russia invitando gli spettatori a diffidare della propaganda. “Il mio è stati un tentativo di denunciare Putin, il fatto che in Russia per colpa sua non ci siano più media indipendenti o una politica indipendente”. (LIVE IN GENOVA - LA PRIMA GIORNATA IN DIRETTA)

I media in Russia

“Putin si è concentrato su tutte le leve di potere”, ha denunciato a Sky TG24 Marina Ovsjannikova. “La guerra è stata la decisione di un solo uomo”. Il gesto della giornalista è stato un atto di coraggio: “In Russia non ci sono media indipendenti. Quelli sono stati 6 secondi di libertà che per caso sono finiti in diretta. In Russia i canali ricevono indicazioni su cosa si può dire e cosa no, quali ospiti si possono avere e quali no. La tv in Russia è sotto il controllo del Cremlino e il mio dire di non credere alla propaganda è stato un gesto di disperazione in questa società totalitaria".

Putin e la società

La società russa non è tutta schierata con Putin. Gli oppositori sono tanti che, però, non hanno la possibilità di esprimere la loro opinione. "Quando si arriva in Russia - ha spiegato la giornalista - si entra in una bolla di informazioni, tutti i media di opposizione sono bloccati. Ricevere informazioni alternative, anche dai social, è impossibile. C’è un vuoto informativo e in questo contesto propaganda e repressione riescono a spaventare la società. Protestare contro la guerra è pericoloso, chi lo fa rischia di vedere distrutta la propria vita”. E sulle elezioni ha commentato: "In Russia non c'è alcuna forza di opposizione. Gli oppositori sono all'estero o in carcere. Si spera che ci sia qualche frattura nell'élite che circonda Putin, ma non si vedono. C'è sempre meno opposizione in Russia. Putin ha il controllo di tutta la società. Elezioni? Vedremo che l'80% ancora sosterrà Putin dato che non ci sono candidati contro Putin. Ci saranno elezioni ridicole. Cosa possiamo fare? O boiccotarle o mettersi d'accordo e votare per un candidato, ma sarà un'ulteriore farsa".

La fuga dalla Russia

"Mi hanno condannato a 8 anni e mezzo”, ha detto Ovsjannikova. “Ora sono in Francia, abbiamo passato il confine in maniera illegale. Il mio sogno più grande è che in Russia ci sia la democrazia, che i nostri figli possano vivere in un Paese normale, in un Paese che non uccide donne e bambini. Serve però che Putin se ne vada e che nasca una vera democrazia". 

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