Cosa sappiamo sul supermissile nucleare Burevestnik testato dalla Russia
Il presidente russo ha annunciato: “Abbiamo completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato diversi anni fa. È stato condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik”. Si tratta di un’arma a propulsione nucleare che può arrivare in ogni posto del pianeta e rimanere in volo per giorni. Ci sarebbero tracce di un possibile test già avvenuto nell’Artico
- La Russia ha quasi completato il suo lavoro sulle armi strategiche avanzate e ha condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik
- La conferma è arrivata direttamente dal presidente russo Vladimir Putin in una sessione plenaria del Valdai International Discussion Club secondo quanto riferisce la Tass
- "In questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare", ha detto il leader russo.
- Secondo quanto riporta il New York Times, i tecnici russi stanno lavorando al lancio, che potrebbe anche essere avvenuto nei giorni corsi nell’Artico (in foto un lancio di test di alcuni anni fa)
- Una delle caratteristiche più pericolose del Burevestnik (chiamato Skyfall nel codice Nato) è proprio che possa rimanere in volo per molto tempo, quindi se anche la Russia fosse annientata da un attacco nemico, questo missile potrebbe cadere anche in seguito
- La nuova arma, che fa parte “dell’arsenale delle meraviglie” annunciato da Putin 5 anni fa, è considerata molto letale anche perché in caso di incidente, anche i semplici collaudi potrebbero provocare la caduta di scorie fissili sui territori sorvolati
- Putin ha anche ricordato: “Abbiamo praticamente completato il nostro lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione ora è finalizzare alcune procedure burocratiche e iniziare la sua produzione e dispiegamento di massa. E lo faremo molto presto”. Il Sarmat è un’altra delle armi annunciate nel 2018, una delle due testate positivamente
- Si tratta in questo caso di un missile intercontinentale capace di raggiungere obiettivi a 16mila chilometri che sta gradualmente sostituendo i vecchi Voevoda (Satan, secondo la classificazione Nato) che hanno una portata di diecimila chilometri. Oltre questo c’è il razzo Kinzhal, a gittata intermedia (fino a duemila chilometri) che è stato utilizzato da Mosca in Ucraina