Cosa sappiamo sul supermissile nucleare Burevestnik testato dalla Russia
Il presidente russo ha annunciato: “Abbiamo completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato diversi anni fa. È stato condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik”. Si tratta di un’arma a propulsione nucleare che può arrivare in ogni posto del pianeta e rimanere in volo per giorni. Ci sarebbero tracce di un possibile test già avvenuto nell’Artico
- La Russia ha quasi completato il suo lavoro sulle armi strategiche avanzate e ha condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik
- La conferma è arrivata direttamente dal presidente russo Vladimir Putin in una sessione plenaria del Valdai International Discussion Club secondo quanto riferisce la Tass
- "In questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare", ha detto il leader russo.
- Secondo quanto riporta il New York Times, i tecnici russi stanno lavorando al lancio, che potrebbe anche essere avvenuto nei giorni corsi nell’Artico (in foto un lancio di test di alcuni anni fa)
- Si tratta di un super missile a motore nucleare, capace di raggiungere qualsiasi punto del pianeta e anche di rimanere in volo per giorni. Il nome significa “procellaria”, un tipo di uccello marino
- Come ricorda il Corriere della Sera, l’ultimo dei 13 test effettuati alcuni anni fa non aveva dato buoni risultati, con il missile che era rimasto in aria solo due minuti coprendo una distanza di 30 chilometri. E senza che il reattore atomico si attivasse
- Una delle caratteristiche più pericolose del Burevestnik (chiamato Skyfall nel codice Nato) è proprio che possa rimanere in volo per molto tempo, quindi se anche la Russia fosse annientata da un attacco nemico, questo missile potrebbe cadere anche in seguito
- La nuova arma, che fa parte “dell’arsenale delle meraviglie” annunciato da Putin 5 anni fa, è considerata molto letale anche perché in caso di incidente, anche i semplici collaudi potrebbero provocare la caduta di scorie fissili sui territori sorvolati
- Putin ha anche ricordato: “Abbiamo praticamente completato il nostro lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione ora è finalizzare alcune procedure burocratiche e iniziare la sua produzione e dispiegamento di massa. E lo faremo molto presto”. Il Sarmat è un’altra delle armi annunciate nel 2018, una delle due testate positivamente
- Si tratta in questo caso di un missile intercontinentale capace di raggiungere obiettivi a 16mila chilometri che sta gradualmente sostituendo i vecchi Voevoda (Satan, secondo la classificazione Nato) che hanno una portata di diecimila chilometri. Oltre questo c’è il razzo Kinzhal, a gittata intermedia (fino a duemila chilometri) che è stato utilizzato da Mosca in Ucraina