Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Israele-Hamas, attentato a posto di polizia a Gerusalemme, ucciso terrorista.

©Ansa

Salgono ancora le vittime israeliane dopo gli attacchi di Hamas, così come quelle nella Striscia di Gaza dopo i bombardamenti di Tel Aviv. Attacco in strada a Gerusalemme, l'attentatore è stato ucciso; feriti due agenti di polizia. Dalla Knesset sì al governo di emergenza nazionale. Incontro Netanyahu e Blinken: "Hamas sarà schiacciato come l'Isis". Dirigente Hamas: attacco pianificato da due anni. Raid in Siria danneggia piste aeroporti Damasco e Aleppo

in evidenza

In serata si è verificato un attentato in strada a Gerusalemme: il terrorista è stato ucciso. Feriti due agenti di polizia. Sale ancora il bilancio delle vittime israeliane dopo gli attacchi di Hamas, così come quello dei morti nella Striscia di Gaza dopo i bombardamenti di Tel Aviv. 

Dalla Knesset arriva il sì al governo di emergenza nazionale. Intesa totale tra Israele e Usa dopo l'incontro tra il premier israeliano Netanyahu e il segretario di Stato Usa Blinken: "Hamas sarà schiacciato come l'Isis". Nel frattempo un dirigente Hamas ha rivelato durante una intervista su Russia Today che l'attacco dei terroristi è stato pianificato negli ultimi due anni. 

Un raid israeliano in Siria ha danneggiato le piste degli aeroporti di Damasco e Aleppo.

Domani è previsto un incontro con il leader palestinese Abu Mazen oggi attaccato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Dov'è la chiara condanna della violenza terroristica da parte dell' autorità autonoma (palestinese) e del suo presidente?", si è chiesto il leader tedesco.



Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • · La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • · Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • · Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Questo liveblog finisce qui

Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo liveblog

Guerra Medioriente, Israele ai connazionali all'estero: domani evitate raduni

Il Consiglio di Sicurezza Nazionale ed il ministero degli Esteri israeliani stanno esortando in queste ore gli israeliani che si trovano all'estero a evitare proteste e manifestazioni ovunque si svolgano dopo che la leadership di Hamas ha indetto per domani una "giornata di rabbia" mondiale. Lo riporta Haaretz, precisando che è probabile che alle manifestazioni in vari paesi possano verificarsi incidenti violenti. Alla luce di ciò, il Consiglio di Sicurezza Nazionale e il Ministero degli Esteri hanno raccomandato a tutti gli israeliani fuori dal Paese di rimanere vigili. 

Medioriente, Iran: nuovo fronte? Dipende da azioni Israele a Gaza

Il ministro degli Esteri iraniano, il cui governo sostiene Hamas e altri gruppi militanti del Medio Oriente, ha detto oggi che aprire un "nuovo fronte" contro Israele dipendera' dalle azioni di Israele a Gaza. "I funzionari di alcuni Paesi ci contattano e ci chiedono la possibilità di aprire un nuovo fronte nella regione", ha detto il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian durante un incontro con il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani. "Diciamo loro che la nostra chiara risposta riguardo alle possibilita' future e' che tutto dipende dalle azioni del regime sionista a Gaza", ha detto il ministro degli esteri iraniano. Dopo l'Iraq, Amir-Abdollahian si recherà in Libano, dove Hezbollah si è finora trattenuta dall'aderire alla guerra innescata dal suo alleato Hamas. In una chiamata con il suo omologo siriano Bashar al-Assad, il presidente iraniano Ebrahim Raisi mercoledi' ha fatto appello a "tutti i paesi islamici e arabi" a "raggiungere una seria convergenza e cooperazione sul cammino di fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa

Guerra a Gaza, l'ambasciatrice palestinese a Sky TG24: "È genocidio"

"L'obiettivo degli israeliani è chiaro, hanno detto no cibo e no acqua. Dovremmo concentrarci su cosa sta succedendo, si tratta di pulizia etnica e genocidio", ha detto Abeer Odeh. L'INTERVENTO


Guerra in Israele, X invaso da fake news sul conflitto con Hamas

Sulla piattaforma acquistata da Elon Musk si è diffusa un’ondata di disinformazione tra false immagini e video tratti dai videogiochi. Tra i post che stanno circolando, anche una falsa foto di Cristiano Ronaldo con una bandiera palestinese. LA SITUAZIONE


Guerra Medioriente, Difesa Israele non diede allerta dopo segnali 007 su Hamas

La notte precedente all'attacco l'intelligence israeliana aveva individuato segnali di attività irregolare fra i militanti di Hamas a Gaza ma i vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf) e dello Shin Bet (Agenzia di sicurezza interna israeliana) decisero di non mettere in allerta elevata le forze militari al confine. Lo riporta il sito Axios citando alcune fonti. 

Guerra Medioriente, Casa Bianca: anche i palestinesi sono civili innocenti

"Anche i palestinesi sono civili innocenti. Non hanno chiesto ad Hamas di fare questo. Nella mente del Presidente Biden c'e' sempre la protezione della vita civile". Lo afferma in un briefing alla Casa Bianca John Kirby, portavoce del Comitato per la Sicurezza Nazionale. "Stiamo discutendo con  i funzionari israeliani - prosegue Kirby della necessità di continuare a fornire assistenza umanitaria anche al popolo palestinese che è vittima di tale situazione".

Obrador: ponte aereo con Israele per rimpatriare 764 messicani

Con l'aggravarsi della guerra tra Israele e Hamas, il Messico ha deciso di istituire un ponte aereo per salvare gli oltre 700 connazionali ancora intrappolati nel territorio israeliano. Lo ha annunciato il presidente Andres Manuel Lopez Obrador. "Il conflitto si sta purtroppo intensificando, per questo vogliamo creare un ponte aereo" per trasferimenti "nel minor tempo possibile", ha dichiarato il capo di Stato parlando del piano.

Guerra Medioriente, da Khamenei a Kadyrov: chi sono i leader schierati con Hamas

Dall'Iran fino alla Corea del Nord, c'è una parte di mondo che, dopo l'operazione che ha causato centinaia di morti in Israele, si schiera dalla parte del Movimento di Resistenza Islamica. L'APPROFONDIMENTO


Guerra Medioriente, Hollywood condanna Hamas: "atti barbarici di terrorismo"

In un forte segnale di sostegno a Israele, 700 protagonisti dell'industria dello spettacolo hanno firmato una lettera aperta di condanna di Hamas in cui si chiede il pronto ritorno degli ostaggi portati a Gaza. La lettera è il primo atto concreto da parte di attori, produttori e musicisti da quando Israele è finito sotto attacco. Tra i firmatari ci sono Gal Gadot, Jamie Lee Curtis, Chris Pine, Mayim Bialik, Liev Schreiber, Amy Schumer, Michael Douglas, Jerry Seinfeld, Debra Messing, Ryan Murphy, Greg Berlanti, Haim Saban, Irving Azoff, Ynon Kreiz, Mark Hamill, Howie Mandel, Bella Thorne, Antoine Fuqua e molti altri. "Questo è terrorismo. Questo è male. Non c'è giustificazione o razionalizzazione per le azioni di Hamas. Sono atti barbarici di terrorismo che dovono essere denunciati. Sono una organizzazione terroristica i cui leader vogliono l'assassinio degli ebrei ovunque nel mondo", si legge nella lettera distribuita oggi dalla non profit Creative Community for Peace.

Guerra Medioriente, bilancio morti palestinesi sale a 1.569

Il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 1.569, con 7.212 feriti. Lo ha dichiarato il Ministero della Salute in un aggiornamento di questa sera. La notizia è rilanciata dall'agenzia palestinese Wafa. Il Ministero ha affermato in un breve comunicato che il numero dei morti nella Striscia di Gaza ha raggiunto 1.527, mentre anche il bilancio delle vittime in Cisgiordania è salito a 32. Oltre 600 persone sono rimaste ferite

Guerra Israele-Hamas, quali saranno gli obiettivi dell'offensiva su Gaza

L'obiettivo militare di Israele è distruggere le capacità militari di Hamas. Il ministro della Difesa Gallant ha parlato di “offensiva totale" in seguito alla quale verrà “cambiata la realtà” della Striscia di Gaza. L’Onu allo Stato ebraico: “L'imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario”. LA GALLERY

Guerra Medioriente, Israele: si dimette ministra dell'Informazione

La ministra dell'Informazione israeliana, Galit Distel, si è dimessa questa sera. Lo riporta il Jerusalem Post, citando un post pubblicato su X dalla stesse ministra che spiega che la sua posizione è diventata superflua durante la guerra e la necessità di preservare le risorse finanziarie per lo sforzo bellico.

Guerra Medioriente, Iran: pronta risposta a Israele se continuerà a bombardare

Se Israele non ferma i suoi attacchi contro i civili a Gaza, la regione si troverà ad affrontare nuove situazioni. Israele non può imporre un assedio completo a Gaza, bombardare i civili e commettere crimini di guerra senza una risposta". Lo afferma il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, riferisce Al Jazeera. È necessario porre fine "all'uccisione di bambini e civili in Palestina!, ha aggiunto Amirabdollahian che oggi ha incontrato a Baghdad il premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani e domani è atteso a Beirut.

Israele: "Cina deve tenere atteggiamento più equilibrato sulla guerra"

La rappresentanza diplomatica israeliana ha manifestato il suo disappunto, attendendosi dalla Cina - Paese che Tel Aviv considera suo amico - una "condanna più forte" nei confronti di Hamas. L'ARTICOLO

Guerra Medioriente, Zelensky: la Russia è interessata allo scenario peggiore'

"Possiamo vedere chiaramente come il nostro nemico, la Russia, sia interessata allo scenario peggiore in Medio Oriente". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky, dicendosi "grato a tutti coloro che stanno lavorando per impedire che la regione esploda ulteriormente" e far pagare ai terroristi "tutto quello che hanno fatto contro Israele, contro bambini, donne e persone comuni". "Ricordiamo anche i cittadini di altri Paesi che sono stati uccisi o catturati dai terroristi", ha aggiunto il presidente ucraino, sottolineando che ci sono "anche ucraini tra i morti".



Guerra Medioriente, Sanità Gaza: 1.537 morti, 500 sono bambini

È salito a 1.537 il bilancio delle vittime negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza tra cui 500 bambini e 276 donne. Lo afferma il ministero della Sanità palestinese. I feriti sono 6.612. 

Dal cibo agli alloggi, così i volontari aiutano chi è scappato dagli attacchi di Hamas

Segnalazioni di appartamenti liberi, raccolte di cibo e vestiti, hotel di Tel Aviv che aprono le loro stanze per chi non ha più un posto dove stare. In Israele, in pochi giorni, si è creata una rete di solidarietà in risposta all'attacco dei miliziani di Hamas. "Cerchiamo di aiutare soprattutto le famiglie del Sud del Paese, si è creato una specie di movimento", spiega a Sky TG24 uno dei volontari. LEGGI QUI

Iran, Raisi ad Assad: "Paesi islamici si uniscano nella guerra contro Israele"

Colloquio telefonico tra il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e l'omologo siriano Bashar al-Assad. "Di conseguenza, la Repubblica islamica dell'Iran tenterà di trovare questa convergenza il prima possibile, mettendosi in contatto con i Paesi islamici", ha aggiunto Raisi. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Medioriente, Al Sisi: palestinesi restino a Gaza

 Il Presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha detto che gli abitanti di Gaza devono "rimanere sulla loro terra". Il valico di frontiera di Rafah tra Egitto e Gaza è l'unico passaggio dentro e fuori dall'enclave costiera non controllato da Israele. L'Egitto è impegnato a garantire la consegna "di aiuti, sia medici sia umanitari in questo momento difficile", ha detto Sisi, affermando la "posizione ferma" del Cairo di garantire i "diritti legittimi" dei palestinesi. Ma ha sottolineato, in un discorso a una cerimonia militare, che gli abitanti di Gaza devono "rimanere saldi e rimanere sulla loro terra". Nei giorni scorsi, i media legati allo Stato egiziano hanno citato fonti di sicurezza di alto livello che avvertono di un possibile esodo di massa di palestinesi, "costretti a scegliere tra la morte sotto i bombardamenti israeliani o lo spostamento dalla loro terra". L'Egitto ha spinto per una soluzione diplomatica e ha chiesto moderazione da entrambe le parti, mentre al Sisi ha affermato che la sicurezza nazionale del suo Paese è la sua "responsabilità primaria". L'Egitto - conclude Al Sisi - sta già ospitando "nove milioni di ospiti, come li chiamo io, da molti Paesi".

Mondo: I più letti