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Israele sotto attacco, dalle ruspe ai deltaplani: ecco come Hamas ha superato la frontiera

Mondo
©Ansa

La rete di protezione è stata sfondata – fra gli altri mezzi – anche con ruspe. Inoltre, Hamas ha diffuso una foto che mostra un bulldozer intento ad eliminare parte della recinzione. Insieme all’organizzazione paramilitare hanno partecipato all’attacco anche formazioni come Jihad islamica

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Il vasto attacco di Hamas a Israele partito dalla Striscia di Gaza (GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE) ha messo in luce una certa porosità della barriera di protezione: fra le immagini che più hanno colpito, Il Messaggero cita quella di alcuni miliziani di Hamas che hanno usato un deltaplano motorizzato per oltrepassare il confine. I metodi però sono stati tanti. 

Ruspe, bulldozer, golf car, motoscafi

La rete di protezione è stata sfondata anche con ruspe, che hanno creato varchi da cui sono passati decine di miliziani in motociclette. Inoltre, Hamas ha diffuso una foto che mostra un bulldozer intento ad eliminare parte della recinzione. Insieme all’organizzazione paramilitare hanno partecipato all’attacco anche formazioni come Jihad islamica. Il Messaggero cita anche l’utilizzo di una golf car elettrica per trasportare prigionieri. C’è poi chi è entrato via mare, tramite motoscafi. Una volta entrate nel territorio controllato da Israele, le fazioni palestinesi hanno ucciso soldati, preso in ostaggio persone e hanno portato via alcuni mezzi militari come tank e camionette.

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Gli attacchi

Il tutto è iniziato alle prime luci dell'alba del 7 ottobre, nel giorno che chiude le festività ebraiche di Sukkot, come accadde 50 anni fa durante lo Yom Kippur: da Gaza sono piovuti 5.000 razzi che hanno seminato distruzione e causato centinaia di vittime e migliaia di feriti. Le sirene di allarme hanno risuonato nel centro e nel sud del Paese, Tel Aviv e Gerusalemme incluse, dove la gente è corsa nei rifugi. Dopo il lancio dei razzi, i miliziani sono penetrati in territorio ebraico e nei kibbutz a ridosso della Striscia da cielo, terra e mare, prendendo in ostaggio civili e militari e uccidendone altri, mentre la gente correva a barricarsi nei rifugi. Secondo i media gli ostaggi sarebbero decine, ma il numero non è stato confermato. Scontri tra soldati israeliani e miliziani di Hamas si sono verificati nei kibbutz di frontiera, da Ofakim e Beeri a Nirim ed altri.

Si combatte anche a Gaza

Immagini diffuse sui social hanno mostrato la battaglia anche nelle strade di Sderot, dove Hamas avrebbe preso il controllo di un posto di polizia. Le tensioni si sono sollevate pure in Cisgiordania, mentre a Gaza, con il calare del buio, è stata tagliata l'energia elettrica. L'aviazione israeliana ha risposto martellando la Striscia con attacchi che hanno provocato almeno duecento morti e più di un migliaio di feriti, centrando postazioni di Hamas e della Jihad. Secondo il portavoce militare, sono state attaccate anche infrastrutture militari di Hamas che erano ospitate dentro due grattacieli nel centro di Gaza. Medici senza Frontiere ha parlato di due ospedali colpiti, l'Indonesian Hospital e il Nasser Hospital.

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